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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18

Verifica dello stato di attuazione della mozione mecc. 201800103 (MOZIONE N. 7/2018) "MODIFICA ORGANIZZAZIONE STRUTTURA AMMINISTRATIVA PER ISTITUZIONE 'PROGETTO SPECIALE ENERGY MANAGEMENT E SISTEMA GESTIONE ENERGIA SECONDO ISO 50001' E AVVIO AZIONI" PRESENTATA IN DATA 12 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Io cerco di fare un po'…, perché non ho capito bene a quali mozioni
abbia risposto. Però si parlava della prima, prossima seconda e c'erano delle cose che
nell'impegnativa non c'entra niente. Quindi non so, Presidente. Io, siccome ha fatto un
po' un miscuglio delle due mozioni, rispondo su entrambe? Rispondo su una e poi faccio
sull'altra? Giusto per capire a livello procedurale perché se no mi prendo dieci minuti e
rispondo su due.

CURATELLA Cataldo
Allora non c'entra niente con…. Allora rispondo sulla seconda e poi dopo torniamo
sulla prima. Allora, ringrazio innanzitutto della risposta e chiedo di avere una copia.
Anticipo già che chiedo di andare, al Presidente Mensio, in Commissione, perché non
sono soddisfatto delle risposte. Sinceramente, alcune risposte non c'entrano niente con
quello che è scritto in mozione, con quello che è richiesto. Allora, questo atto nasceva di
base dal rapporto dell'ENEA, dell'Efficienza Energetica, come impatto stimato
dall'ENEA, circa 10.000.000 di euro sulla città di Torino, spesa corrente, di maggiori
risparmi. Allora, perché dico che ci sono alcune cose che non c'entrano niente? Perché
il punto 1 sulla sensibilizzazione, non è sensibilizzazione verso i cittadini. Facciamola
anche. Ci sta. Era un'altra mozione che lo richiedeva. Questo era un atto, il Consigliere
Lavolta se lo ricorda, mi aveva attaccato: "C'era una volta la scatola gialla…". Questo
era un atto di sensibilizzazione verso i dipendenti comunali con definizione di procedure
interne per lo spegnimento, la chiusura degli impianti energetici, con anche la
possibilità di sfruttare un articolo della legge 111/2011 che permette di definire, di fare
in modo che una quota parte dei risparmi energetici, risparmi economici ricavati dalle
azioni suggerite dai dipendenti possano essere dati come premio dovuto…, come
incentivo economico verso i dipendenti stessi che hanno avanzato questo tipo di
risposte, quindi erano delle procedure, delle attività di sensibilizzazione attività
informative interne all'Ente, non verso i cittadini. C'era un'altra mia mozione che
chiedeva di fare campagna di sensibilizzazione verso l'esterno di cui abbiamo discusso
in Commissione con l'Assessore Giusta, non più di due settimane fa. Oltretutto, su un
punto legato ai negozi, io non chiedevo l'obbligo, perché io sono contro la sanzione:
"vedo il negozio aperto… - lo dico francamente, non me ne vergogno, l'ho detto anche
pubblicamente - il negozio ha le porte aperte in inverno e allora mando il vigile a
sanzionarlo perché sta sprecando", io devo cercare di sensibilizzare. Nella mozione
portavo l'esempio che in Gran Bretagna hanno fatto nel 2010; hanno aperto
un'interlocuzione con le associazioni di commercianti creando un logo ad hoc: "Io,
chiudendo le porte, faccio bene all'ambiente" cercando quindi di sensibilizzare i
commercianti al discorso di tenere le porte chiuse e quindi ribaltando un po' il concetto.
Non mando il vigile a sanzionare, perché in Italia abbiamo avuto la Regione Veneto,
diverse città, anche Padova, che hanno fatto degli obblighi sanzionando, ma non sono
mai riusciti a dimostrare che questa sanzione ha portato benefici all'ambiente. Hanno
abbattuto le emissioni, perché io faccio sempre l'esempio di un'attività commerciale
basata tutta su energia elettrica, anche riscaldamento, energia elettrica certificata e
garantita da fonte rinnovabile. Quel tipo di attività commerciale sta emettendo in CO2
pari a 0. Non ha emissioni in ambiente. Io la vado a sanzionare, ma non ha emissioni in
ambiente. E' un controsenso. Praticamente chi fa investimenti per essere
ambientalmente sostenibile si sente disincentivato dal procedere. Qui era l'opposto. Chi
lavora in quell'ottica, chi fa anche degli investimenti sull'efficienza energetica,
sull'utilizzo di energia solo da fonti rinnovabili, deve essere premiato dando anche un
segnale al cittadino che magari è più sensibile rispetto ad altri, vede quel negozio con
quel logo e dice: "Okay, io in questo negozio entro più volentieri perché è sensibile
all'ambiente rispetto ad altri che invece non gli interessa nulla". Ed è un modo anche
per creare un incentivo. E chiudo, così non…, potrei parlare di altri punti…, l'ultimo
punto a me un po' lascia perplesso. L'aggiornamento di Informambiente Energia; se io
vado a vedere il sito di Informambiente Energia ad oggi, io l'ho aperto poco fa, l'ultimo
aggiornamento dei progetti di efficienza energetica della Città è del 2012. Su altre fonti
rinnovabili è del 2013. Altre cose è 2016. Allora, o la Città non ha mai fatto nulla, e
allora è colpa anche delle Giunte che non hanno mai fatto nulla, e si sta continuando a
non fare nulla, oppure bisogna aggiornarlo perché il cittadino che vuole sapere, il
cittadino, ma non solo il cittadino, anche l'imprenditore, l'attività che vuole sapere cosa
sta facendo la città sull'ambiente, ha quello, come punto di riferimento, la parte
Informambiente Energia, e trovandolo così vecchio, al 2012, 2013, dice: "Okay, la Città
di Torino sulla parte energia non ha nessun tipo di sensibilizzazione". E quindi chiedo
cortesemente al Presidente Mensio, non appena possibile, di ricalendarizzarla e andiamo
un po' più nel dettaglio di questi punti. Mi dispiace perché comunque questa mozione
era del marzo 2018. Visto che c'erano problematiche legate alla spesa corrente,
all'abbattimento necessario annuale di 80.000.000 di euro, questa mozione sulla base
dei dati ha una potenzialità di circa 10.000.000 di euro di risparmi in conto corrente e
quindi potevano aiutare dei minori tagli o minori requisiti di interventi straordinari.
Grazie.

CURATELLA Cataldo
Sì, grazie. Quindi adesso vado sulla mozione, la 103, quindi relativa alla struttura
organizzativa. Allora se il precedente atto, lo diceva l'ENEA, non lo dice il Consigliere
Curatella, ha una potenzialità del 20% di risparmio su circa 40, 60.000.000 di euro
l'anno di spesa corrente, di spese energetiche, quindi siamo intorno ai 10.000.000 di
euro mal contati, l'Agenzia per l'Energia degli Stati Uniti mi dice che facendo questo
tipo di gestione, quindi la 50001, la potenzialità non è il 20% ma è il 30%. Il FIRE, che
è la Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia, che fa capo al MiSE e si
occupa di tutta la parte di energia a livello nazionale, mi dice che può arrivare
dall'analisi - scusi Presidente - il FIRE, che fa capo al MiSE mi dice che questo tipo di
gestione può arrivare anche al 40% di risparmi in spesa corrente. Quindi su 40,
60.000.000 di euro, 25.000.000 di euro di risparmi in spesa corrente, con questo tipo di
attività si fanno. La mozione precedente è una campagna di sensibilizzazione. Fa parte
ovviamente, i 10.000.000 di prima fanno parte di questo, non sono aggiuntivi, giusto per
chiarire. Io, con questa mozione, molto banalmente…, era il punto 1, il punto cruciale,
perché prima nella risposta l'Assessore ha detto che si stanno cercando gli auditor, si sta
andando avanti…, va bene. Questa mozione nasceva a valle anche della delibera che
aveva fatto la Giunta, se volete vi dico anche quando, il 4 aprile 2017, dove ha definito
la possibilità di poter creare quelli che si chiamano i progetti speciali a livello di
organizzazione. La Città di Torino considera la Smart City strategica e quindi ha creato
il progetto speciale Smart City che è trasversale all'organizzazione dell'attività, per
cercare un po' di affrontare l'attività a testa bassa. Questo avveniva con delibera del 4
aprile 2017. Questa mozione chiedeva la stessa cosa. Chiedeva nel punto 1: "La parte
energetica è strategica per la città di Torino?". Se il comparto energetico è strategico per
la Città di Torino, allora creiamo un progetto speciale sull'energia perché l'energia è
uno di quegli aspetti trasversali e come dicevo può portare a 20-30.000.000 euro di
risparmi in spesa corrente, quindi soprattutto in un momento di piano di rientro
diventano fondamentali e mi sembra di capire, perché non se n'è fatto cenno, che di
definizione, modifica organigramma, non sia avvenuto nulla. Quindi al momento non
risulta operativo nulla. Oltretutto volevo capire se per lo sviluppo sono stati coinvolti
altri Enti, come indicavo nel punto quinto perché, faccio un esempio: a Roma il PAES
lo sta elaborando la città di Roma con GSE e lo sta elaborando non solo guardando la
possibilità di risparmio economico di cui vi ho parlato, ma anche declinando i vari
interventi che si possono fare in questo ambito dal punto di vista di creazione di posti di
lavoro sul territorio e qui mi sembra di capire che non siamo ancora arrivati al punto di
coinvolgere altri per lavorare, soprattutto in un momento di scarsità di risorse, per
lavorare insieme e per definire come poter gestire meglio il comparto energetico. Il
Consigliere Lavolta prima diceva: "No, fino al 2016 è tutto aggiornato". Mi dispiace,
tutta la parte di progetti della Città, risalgono al 2012, sul sito della città,
Informambiente Energia. Quindi dal 2012 ad oggi non c'è indicato nulla di progetti
energetici fatti dalla città di Torino. Quindi tendenzialmente era questo, come la
richiesta dell'atto, che chiede al Presidente Mensio di approfondire in Commissione
perché comunque sì, si sta avviando la parte dell'auditor, si sta inserendo nel PEG tutta
l'attività, però la parte iniziale, che si poteva fare con la definizione di questo piano
strategico, cominciare a coinvolgere in modo trasversale le risorse, la possibilità di
intervenire, anche coinvolgendo l'Urban Lab, perché in questo caso c'era anche il
discorso di coinvolgimento legato all'Urban Lab, che tra i suoi indirizzi ha anche
l'indirizzo legato al comparto energetico, che quindi può dare una mano e ben venga
riunire tutto nell'Energy Center, in modo tale da fare economia di massa e quindi
permettere di aumentare l'interlocuzione e non lasciarle solo allegate al nostro comparto
Città di Torino, ma aprirle anche al livello di Città Metropolitana e Regione, perché una
delle attività che richiedevo qui era coinvolgere, sì, Città Metropolitana, Regione e
Governo, anche per anticipare, concordare e anticipare l'incidenza sulle politiche
energetiche nazionali quindi poter lavorare con loro per anticipare tutte le attività che si
stanno facendo e quindi agire prima di un decreto e non dopo che il decreto è stato
emesso. Grazie.

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