Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io cerco di fare un po'…, perché non ho capito bene a quali mozioni abbia risposto. Però si parlava della prima, prossima seconda e c'erano delle cose che nell'impegnativa non c'entra niente. Quindi non so, Presidente. Io, siccome ha fatto un po' un miscuglio delle due mozioni, rispondo su entrambe? Rispondo su una e poi faccio sull'altra? Giusto per capire a livello procedurale perché se no mi prendo dieci minuti e rispondo su due. CURATELLA Cataldo Allora non c'entra niente con…. Allora rispondo sulla seconda e poi dopo torniamo sulla prima. Allora, ringrazio innanzitutto della risposta e chiedo di avere una copia. Anticipo già che chiedo di andare, al Presidente Mensio, in Commissione, perché non sono soddisfatto delle risposte. Sinceramente, alcune risposte non c'entrano niente con quello che è scritto in mozione, con quello che è richiesto. Allora, questo atto nasceva di base dal rapporto dell'ENEA, dell'Efficienza Energetica, come impatto stimato dall'ENEA, circa 10.000.000 di euro sulla città di Torino, spesa corrente, di maggiori risparmi. Allora, perché dico che ci sono alcune cose che non c'entrano niente? Perché il punto 1 sulla sensibilizzazione, non è sensibilizzazione verso i cittadini. Facciamola anche. Ci sta. Era un'altra mozione che lo richiedeva. Questo era un atto, il Consigliere Lavolta se lo ricorda, mi aveva attaccato: "C'era una volta la scatola gialla…". Questo era un atto di sensibilizzazione verso i dipendenti comunali con definizione di procedure interne per lo spegnimento, la chiusura degli impianti energetici, con anche la possibilità di sfruttare un articolo della legge 111/2011 che permette di definire, di fare in modo che una quota parte dei risparmi energetici, risparmi economici ricavati dalle azioni suggerite dai dipendenti possano essere dati come premio dovuto…, come incentivo economico verso i dipendenti stessi che hanno avanzato questo tipo di risposte, quindi erano delle procedure, delle attività di sensibilizzazione attività informative interne all'Ente, non verso i cittadini. C'era un'altra mia mozione che chiedeva di fare campagna di sensibilizzazione verso l'esterno di cui abbiamo discusso in Commissione con l'Assessore Giusta, non più di due settimane fa. Oltretutto, su un punto legato ai negozi, io non chiedevo l'obbligo, perché io sono contro la sanzione: "vedo il negozio aperto… - lo dico francamente, non me ne vergogno, l'ho detto anche pubblicamente - il negozio ha le porte aperte in inverno e allora mando il vigile a sanzionarlo perché sta sprecando", io devo cercare di sensibilizzare. Nella mozione portavo l'esempio che in Gran Bretagna hanno fatto nel 2010; hanno aperto un'interlocuzione con le associazioni di commercianti creando un logo ad hoc: "Io, chiudendo le porte, faccio bene all'ambiente" cercando quindi di sensibilizzare i commercianti al discorso di tenere le porte chiuse e quindi ribaltando un po' il concetto. Non mando il vigile a sanzionare, perché in Italia abbiamo avuto la Regione Veneto, diverse città, anche Padova, che hanno fatto degli obblighi sanzionando, ma non sono mai riusciti a dimostrare che questa sanzione ha portato benefici all'ambiente. Hanno abbattuto le emissioni, perché io faccio sempre l'esempio di un'attività commerciale basata tutta su energia elettrica, anche riscaldamento, energia elettrica certificata e garantita da fonte rinnovabile. Quel tipo di attività commerciale sta emettendo in CO2 pari a 0. Non ha emissioni in ambiente. Io la vado a sanzionare, ma non ha emissioni in ambiente. E' un controsenso. Praticamente chi fa investimenti per essere ambientalmente sostenibile si sente disincentivato dal procedere. Qui era l'opposto. Chi lavora in quell'ottica, chi fa anche degli investimenti sull'efficienza energetica, sull'utilizzo di energia solo da fonti rinnovabili, deve essere premiato dando anche un segnale al cittadino che magari è più sensibile rispetto ad altri, vede quel negozio con quel logo e dice: "Okay, io in questo negozio entro più volentieri perché è sensibile all'ambiente rispetto ad altri che invece non gli interessa nulla". Ed è un modo anche per creare un incentivo. E chiudo, così non…, potrei parlare di altri punti…, l'ultimo punto a me un po' lascia perplesso. L'aggiornamento di Informambiente Energia; se io vado a vedere il sito di Informambiente Energia ad oggi, io l'ho aperto poco fa, l'ultimo aggiornamento dei progetti di efficienza energetica della Città è del 2012. Su altre fonti rinnovabili è del 2013. Altre cose è 2016. Allora, o la Città non ha mai fatto nulla, e allora è colpa anche delle Giunte che non hanno mai fatto nulla, e si sta continuando a non fare nulla, oppure bisogna aggiornarlo perché il cittadino che vuole sapere, il cittadino, ma non solo il cittadino, anche l'imprenditore, l'attività che vuole sapere cosa sta facendo la città sull'ambiente, ha quello, come punto di riferimento, la parte Informambiente Energia, e trovandolo così vecchio, al 2012, 2013, dice: "Okay, la Città di Torino sulla parte energia non ha nessun tipo di sensibilizzazione". E quindi chiedo cortesemente al Presidente Mensio, non appena possibile, di ricalendarizzarla e andiamo un po' più nel dettaglio di questi punti. Mi dispiace perché comunque questa mozione era del marzo 2018. Visto che c'erano problematiche legate alla spesa corrente, all'abbattimento necessario annuale di 80.000.000 di euro, questa mozione sulla base dei dati ha una potenzialità di circa 10.000.000 di euro di risparmi in conto corrente e quindi potevano aiutare dei minori tagli o minori requisiti di interventi straordinari. Grazie. CURATELLA Cataldo Sì, grazie. Quindi adesso vado sulla mozione, la 103, quindi relativa alla struttura organizzativa. Allora se il precedente atto, lo diceva l'ENEA, non lo dice il Consigliere Curatella, ha una potenzialità del 20% di risparmio su circa 40, 60.000.000 di euro l'anno di spesa corrente, di spese energetiche, quindi siamo intorno ai 10.000.000 di euro mal contati, l'Agenzia per l'Energia degli Stati Uniti mi dice che facendo questo tipo di gestione, quindi la 50001, la potenzialità non è il 20% ma è il 30%. Il FIRE, che è la Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia, che fa capo al MiSE e si occupa di tutta la parte di energia a livello nazionale, mi dice che può arrivare dall'analisi - scusi Presidente - il FIRE, che fa capo al MiSE mi dice che questo tipo di gestione può arrivare anche al 40% di risparmi in spesa corrente. Quindi su 40, 60.000.000 di euro, 25.000.000 di euro di risparmi in spesa corrente, con questo tipo di attività si fanno. La mozione precedente è una campagna di sensibilizzazione. Fa parte ovviamente, i 10.000.000 di prima fanno parte di questo, non sono aggiuntivi, giusto per chiarire. Io, con questa mozione, molto banalmente…, era il punto 1, il punto cruciale, perché prima nella risposta l'Assessore ha detto che si stanno cercando gli auditor, si sta andando avanti…, va bene. Questa mozione nasceva a valle anche della delibera che aveva fatto la Giunta, se volete vi dico anche quando, il 4 aprile 2017, dove ha definito la possibilità di poter creare quelli che si chiamano i progetti speciali a livello di organizzazione. La Città di Torino considera la Smart City strategica e quindi ha creato il progetto speciale Smart City che è trasversale all'organizzazione dell'attività, per cercare un po' di affrontare l'attività a testa bassa. Questo avveniva con delibera del 4 aprile 2017. Questa mozione chiedeva la stessa cosa. Chiedeva nel punto 1: "La parte energetica è strategica per la città di Torino?". Se il comparto energetico è strategico per la Città di Torino, allora creiamo un progetto speciale sull'energia perché l'energia è uno di quegli aspetti trasversali e come dicevo può portare a 20-30.000.000 euro di risparmi in spesa corrente, quindi soprattutto in un momento di piano di rientro diventano fondamentali e mi sembra di capire, perché non se n'è fatto cenno, che di definizione, modifica organigramma, non sia avvenuto nulla. Quindi al momento non risulta operativo nulla. Oltretutto volevo capire se per lo sviluppo sono stati coinvolti altri Enti, come indicavo nel punto quinto perché, faccio un esempio: a Roma il PAES lo sta elaborando la città di Roma con GSE e lo sta elaborando non solo guardando la possibilità di risparmio economico di cui vi ho parlato, ma anche declinando i vari interventi che si possono fare in questo ambito dal punto di vista di creazione di posti di lavoro sul territorio e qui mi sembra di capire che non siamo ancora arrivati al punto di coinvolgere altri per lavorare, soprattutto in un momento di scarsità di risorse, per lavorare insieme e per definire come poter gestire meglio il comparto energetico. Il Consigliere Lavolta prima diceva: "No, fino al 2016 è tutto aggiornato". Mi dispiace, tutta la parte di progetti della Città, risalgono al 2012, sul sito della città, Informambiente Energia. Quindi dal 2012 ad oggi non c'è indicato nulla di progetti energetici fatti dalla città di Torino. Quindi tendenzialmente era questo, come la richiesta dell'atto, che chiede al Presidente Mensio di approfondire in Commissione perché comunque sì, si sta avviando la parte dell'auditor, si sta inserendo nel PEG tutta l'attività, però la parte iniziale, che si poteva fare con la definizione di questo piano strategico, cominciare a coinvolgere in modo trasversale le risorse, la possibilità di intervenire, anche coinvolgendo l'Urban Lab, perché in questo caso c'era anche il discorso di coinvolgimento legato all'Urban Lab, che tra i suoi indirizzi ha anche l'indirizzo legato al comparto energetico, che quindi può dare una mano e ben venga riunire tutto nell'Energy Center, in modo tale da fare economia di massa e quindi permettere di aumentare l'interlocuzione e non lasciarle solo allegate al nostro comparto Città di Torino, ma aprirle anche al livello di Città Metropolitana e Regione, perché una delle attività che richiedevo qui era coinvolgere, sì, Città Metropolitana, Regione e Governo, anche per anticipare, concordare e anticipare l'incidenza sulle politiche energetiche nazionali quindi poter lavorare con loro per anticipare tutte le attività che si stanno facendo e quindi agire prima di un decreto e non dopo che il decreto è stato emesso. Grazie. |