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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Comunicazioni della Sindaca su "Aggiornamento relativo alla ditta Tundo".
Interventi
PATTI Federica (Assessora)
Buongiorno a tutti e buongiorno a tutte. Riguardo situazione Tundo. Allora, la
situazione oggi è la seguente: come voi sapete abbiamo affidato una parte del servizio
ad un altro soggetto, ad un'altra Azienda, a Ghi.Me, che oggi ha 12 linee, mentre Tundo
ne gestisce 35; in ogni caso la gestione del servizio è rimasta in capo a Tundo in quanto
ha gestione linee nel suo complessivo, nonostante 12 linee siano oggi fisicamente e
praticamente di fatto eseguite dall'Azienda Ghi.Me. Faccio una piccola cronistoria di
quello che è avvenuto in queste settimane riguardo ad alcuni incontri che abbiamo avuto
riguardo al capitolato di gara. Allora, c'è stato un incontro che è stato richiesto dalla
banca Farmafactoring come voi sapete a cui la ditta Tundo ha ceduto il credito e c'è
stato questo incontro con Farmafactoring, gli uffici dell'Amministrazione Servizi
Educativi, Sociali, Mobilità ed Avvocatura alla presenza di Tundo che è arrivato con un
consulente legale. Questo incontro è avvenuto il 20 di novembre scorso ed è emersa la
possibilità che la ditta riprendesse il regolare pagamento degli stipendi a partire dalle
mensilità di luglio 2018 a fronte di un nuovo finanziamento della società di
Farmafactoring a favore della Città. Di fatto l'accordo era che Tundo avrebbe pagato i
lavoratori e Farmafactoring avrebbe quindi sbloccato i pagamenti che oggi sono bloccati
verso l'azienda Tundo. Ciò avrebbe consentito la possibilità in tempi molto più brevi
nell'accredito dei medesimi stipendi sui conti dei lavoratori. Questa è stata la
motivazione per cui abbiamo aspettato il 7 dicembre fino a quando Tundo ha detto che
avrebbe pagato. In prospettiva la ditta Tundo ha scritto alla Città che quindi nella
settimana che si è chiusa venerdì 7 dicembre avrebbe pagato. Non è stato così, dunque,
venerdì sera i Servizi Educativi hanno comunicato a Tundo l'intenzione di non aspettare
oltre e di riprendere con l'applicazione dell'intervento sostitutivo ai sensi dell'articolo
30 e quindi di sostituirsi nuovamente per pagare gli stipendi. Immaginavamo questa
volta, anche visto l'incontro a tre con Farmafactoring; con Farmafactoring che ha detto
che avrebbe solo sbloccato il credito a fronte del pagamento di Tundo e dunque in base
a questo diciamo nuovo incontro avevamo immaginato che quindi Tundo avrebbe
pagato e saremmo stati contenti perché vuol dire che gli stipendi sarebbero arrivati
molto più velocemente di quanto in realtà non riusciremmo a fare noi con l'articolo 30.
In ogni caso riprenderemo a fare l'articolo 30 e la Città proseguirà in questo senso come
peraltro deliberato dalla Giunta. Tuttavia in questo caso, rispetto alla volta precedente,
l'azienda Tundo non ha inviato i cedolini necessari per definire l'entità delle spettanze
di ogni singolo lavoratore malgrado i ripetuti e formali solleciti. Se l'azienda Tundo non
invierà i cedolini bisognerà trovare una soluzione alternativa, che in questo caso gli
uffici stanno valutando e in realtà domani pomeriggio sarà anche fissato un incontro con
i Sindacati dei lavoratori CGIL, UIL e FISAL per cercare di perseguire l'obiettivo
comune di pagare gli stipendi usando anche, diciamo, strade alternative che non siano
semplicemente i cedolini. Ripeto, di questa questione tecnica se ne stanno occupando
gli uffici e domani ci sarà quest'ulteriore incontro con i Sindacati. Rispetto al diniego di
Tundo nel fornire la documentazione è stato contattato l'Ispettorato del Lavoro per
un'eventuale ingiunzione nei confronti della ditta stessa. In realtà, nel senso anche
volendo proseguire su questa strada l'ingiunzione richiede molto tempo, per cui in ogni
caso diventa più breve il fatto di continuare ad operare con l'articolo 30 per quanto,
come dire, non sarà nell'immediato dei prossimi giorni, ma ci vorranno i tempi
esattamente simili a quelli che sono intercorsi la volta scorsa. Quindi di fatto gli uffici
stanno seguendo la situazione anche guardando a questa strada. La Città nel mentre ha
liquidato una seconda tranche di fatture ai subappaltatori. Vi ricordate che i
subappaltatori non erano stati pagati, anche rispetto a delle fatture che avevano emesso
precedentemente a febbraio del 2018, quindi abbiamo pagato una seconda tranche in cui
sono state saldate delle fatture; in quel caso è più facile perché i subappaltatori hanno
delle fatture emesse da loro e ci sarà poi un'ultima e terza tranche nelle prossime
settimane. Il nuovo capitolato. La Divisione Servizi Educativi in concerto con la
Divisione Mobilità ha ultimato il lavoro preparatorio, questo ve lo avevo già detto lo
scorso lunedì o quello prima quando ho riferito sempre su Tundo, il lunedì 19 novembre
il Servizio Contratti Appalti aveva, come dire, evidenziato alcuni diciamo dubbi e
quindi è stata riformulata una parte del capitolato degli appalti e in data venerdì 23 è
stata inviata la versione definitiva. Il Servizio Contratti Appalti ha validato il capitolato
in data 4 dicembre. Il giorno successivo, quindi il 5 dicembre, i Servizi Educativi hanno
fatto pervenire in Ragioneria la proposta di determina di indizione che è stata firmata in
data 6 dicembre 2018, quindi la determina è già stata firmata. Adesso il Servizio
Contratti Appalti deve provvedere alla pubblicazione del capitolato sulla Gazzetta
Ufficiale e la data di probabile pubblicazione dichiarata dalla Dirigente del Servizio
Contratti Appalti sarà il 20 di dicembre. Occorre dire che i Servizi Educativi nella
lettera di accompagnamento hanno chiesto ai sensi dell'articolo 50, comma 1
dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 50/2016 di abbreviare il periodo di
pubblicazione, anziché i canonici 35 giorni in realtà di tenere aperta la pubblicazione
15-20 giorni, questo per far sì di prorogare in meno tempo possibile a Tundo nel
momento della transizione da un appalto all'altro, perché come voi sapete l'appalto in
essere scadrà il 31/12/2018, quindi occorre trovare una soluzione per gestire il servizio
dal 7 gennaio fino a circa metà febbraio in attesa dei nuovi aggiudicatari. Di fatto quindi
ci sono le due possibilità: Tundo che dovrebbe avere una proroga quindi di circa un
mese in maniera tale da passare dal vecchio al nuovo appalto diciamo nel mese di
gennaio e le prime settimane di febbraio come possibilità di transitare appunto dalla
situazione attuale a quella del nuovo gestore. In ogni caso si sta anche lavorando, gli
uffici stanno anche lavorando ad una soluzione alternativa nel caso in cui nel momento
della scadenza del contratto appalto Tundo non è disponibile, non si dà disponibile per
questo mese di proroga. A partire dalla scorsa settimana il Servizio riguardo alle linee
Ghi.Me da quelli che sono i nostri dati risulta migliorato nonostante continuino ad
esserci e a registrarsi dei casi diciamo critici che sono nel numero di 4 o 5 al giorno. Più
o meno questa è la situazione riguardo diciamo alla quotidianità e riguardo a quello che
riguarda l'iter del nuovo appalto.

PATTI Federica (Assessora)
Sì, allora, ma in realtà non è che sono sola, di fatto è che avendo il maggior disagio
rispetto agli altri tre Assessorati è evidente che poi sulla parte degli educativi, come
dire, c'è più una parte di coordinamento e di fatto tengo un po' più io, il nostro
Assessorato, le fila di questa situazione. Allora, rispetto alla..., una cosa non mi è chiara,
io sono sempre stata disponibilissima ad ogni vostra richiesta di Commissione, per cui
vorrei sapere dove e quando c'è stato il diniego, nel senso... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Io però mi sono sempre data disponibile a fare le Commissioni quando
l'avete chiesto, oltre al fatto che mi sembra che però del bando ne avessimo già parlato
in una Commissione, più o meno nel mese di settembre, dove avevamo anche in un
qualche modo esplicitato l'idea di non fare un bando unico, di fare dei bandi
differenziati, scusate, più lotti differenziati tra bambini o bambine disabili, motori e non
motori; insomma mi ricordo, non so, non c'ero solo io, era abbastanza partecipata quella
Commissione, però mi sembrava che avessimo in un qualche modo enunciato le linee
guida di quella... Consigliere Magliano, io non mi sento di dire che però...

PATTI Federica (Assessora)
Io non mi sento di dire... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

PATTI Federica (Assessora)
No, io sto dicendo che lei ha detto che è stata negata una Commissione, io sto dicendo
che io mi sono sempre data disponibile a qualsiasi Commissione che è stata chiesta in
questo Consiglio, ma è stata chiesta due settimane fa, non mi sembra tanto tempo di più
o sbaglio? Non lo so. Ma a parte questo, quando volete calendarizzarla per me
ovviamente non c'è problema. Detto ciò, io non rescindo il contratto quando su 400
bambini 360-370 oggi non hanno il disservizio, perché io mi rendo conto e ho anche
incontrato il presidio che c'è stato mercoledì, poi dopo ho avuto una delegazione, sono
venuti su i genitori, i lavoratori e anche una parte del Sindacato, loro stessi mi
chiedevano: perché continuate? Io mi rendo conto che è difficile da comprendere e forse
politicamente sarebbe anche un gesto più eclatante, più visibile, più esplicito, ma io
devo immaginare di tutelare da una parte chi questo servizio continua ad averlo per
quanto magari a singhiozzo, per quanto ci possono essere criticità e dall'altra il fatto di
non fare interruzione di servizio proprio per quella clausola sociale di cui parlava la
Consigliera Artesio, nel senso che noi non possiamo permetterci di interrompere il
servizio, anche solo un giorno, perché questo ricadrebbe come un problema per quel che
riguarda la clausola sociale sul nuovo appalto. Rispetto al periodo di transizione, voi
siete preoccupati? Non è che io dormo tranquilla tutte le sere rispetto a questa situazione
e nessuno, neanche negli uffici, perché comunque la pressione anche quotidiana è molto
alta, ma giustamente e correttamente, non lo sto dicendo come..., lo sto dicendo come
una quotidianità che viviamo da ormai quattro mesi in maniera sempre più pesante e gli
uffici hanno lavorato incessantemente per questo appalto; un appalto complicato che
doveva essere cambiato anche nei modi, nell'approccio e nelle linee. Nessuno di noi,
come dire, abbiamo sempre sperato di uscire nei primi giorni di novembre, lo sapete,
l'ho anche detto qua, ci sono stati dei confronti e più confronti con i Contratti e Appalti
per arrivare ad avere un appalto che fosse, diciamo rispondesse alle linee che avevamo
dato e che fosse comunque un appalto corretto sotto tutti i punti di vista, come sempre
avviene e quindi, come dire, si è andati un po' più avanti nel tempo. Ma io non mi sento
di, come dire, dire nulla contro gli uffici, hanno tutti lavorato tanto e anche concertato
con gli altri Assessorati. Detto ciò, gli uffici altrettanto stanno lavorando a varie
soluzioni alternative nel caso in cui, io mi auguro di no, perché comunque ci sono varie
voci che si rincorrono sul fatto che Tundo dice che dal 31/12 non vuole più rimanere sul
territorio torinese, i lavoratori si preoccupano, i lavoratori arrivano da noi, i genitori
arrivano da noi, tra l'altro io ho un secondo incontro con i genitori ed io stessa
nell'incontro di mercoledì ho proposto loro, come Comitato, di immaginare una sorta di
Commissione dei genitori disabili un po' come le Commissioni mensa che possano
avere un processo di valutazione del servizio in modo tale che anche noi possiamo avere
una restituzione da parte loro e gli ho anche proposto che nel prossimo incontro
potevamo valutare per settembre 2019 come arrivare ad immaginare un processo di
verifica anche da parte loro con delle..., non so, con dei moduli insomma, con tutto un
sistema che dobbiamo mettere in piedi, ma che comunque io stessa mi sono proposta di
affrontare e di capire insieme a loro come lavorare. Detto ciò, è una situazione che
giorno per giorno viene affrontata, valutata rispetto ai disservizi e rispetto a quelli che
possono essere ciò che avviene dopo il 31/12. Io, verosimilmente penso, che Tundo
continuerà nel periodo di transizione a, come dire, a dare il servizio; ci prepariamo
anche un piano B nel caso in cui questo non succedesse in modo tale da non far perdere
nessun giorno di lavoro neanche ai lavoratori, ma questa è una questione estremamente
tecnica che stanno valutando gli uffici tra i vari settori. Io inoltre non voglio dire che noi
non abbiamo sospeso l'articolo 30, l'articolo 30 non è mai stato sospeso, abbiamo
sempre continuato a pagare con l'articolo 30, abbiamo avuto solo quell'incontro
insieme a Farmafactoring e Tundo in cui Farmafactoring ha fatto quella proposta e
abbiamo aspettato quei 10 giorni. 10, non abbiamo aspettato 10 mesi; aspettati quei 10
giorni abbiamo detto: va bene, non ha mantenuto neanche questa promessa davanti alla
richiesta di Farmafactoring e quindi proseguiamo con l'articolo 30, ma non c'è mai stata
l'idea di sospenderlo.

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