Interventi |
PATTI Federica (Assessora) Buongiorno a tutti e buongiorno a tutte. Riguardo situazione Tundo. Allora, la situazione oggi è la seguente: come voi sapete abbiamo affidato una parte del servizio ad un altro soggetto, ad un'altra Azienda, a Ghi.Me, che oggi ha 12 linee, mentre Tundo ne gestisce 35; in ogni caso la gestione del servizio è rimasta in capo a Tundo in quanto ha gestione linee nel suo complessivo, nonostante 12 linee siano oggi fisicamente e praticamente di fatto eseguite dall'Azienda Ghi.Me. Faccio una piccola cronistoria di quello che è avvenuto in queste settimane riguardo ad alcuni incontri che abbiamo avuto riguardo al capitolato di gara. Allora, c'è stato un incontro che è stato richiesto dalla banca Farmafactoring come voi sapete a cui la ditta Tundo ha ceduto il credito e c'è stato questo incontro con Farmafactoring, gli uffici dell'Amministrazione Servizi Educativi, Sociali, Mobilità ed Avvocatura alla presenza di Tundo che è arrivato con un consulente legale. Questo incontro è avvenuto il 20 di novembre scorso ed è emersa la possibilità che la ditta riprendesse il regolare pagamento degli stipendi a partire dalle mensilità di luglio 2018 a fronte di un nuovo finanziamento della società di Farmafactoring a favore della Città. Di fatto l'accordo era che Tundo avrebbe pagato i lavoratori e Farmafactoring avrebbe quindi sbloccato i pagamenti che oggi sono bloccati verso l'azienda Tundo. Ciò avrebbe consentito la possibilità in tempi molto più brevi nell'accredito dei medesimi stipendi sui conti dei lavoratori. Questa è stata la motivazione per cui abbiamo aspettato il 7 dicembre fino a quando Tundo ha detto che avrebbe pagato. In prospettiva la ditta Tundo ha scritto alla Città che quindi nella settimana che si è chiusa venerdì 7 dicembre avrebbe pagato. Non è stato così, dunque, venerdì sera i Servizi Educativi hanno comunicato a Tundo l'intenzione di non aspettare oltre e di riprendere con l'applicazione dell'intervento sostitutivo ai sensi dell'articolo 30 e quindi di sostituirsi nuovamente per pagare gli stipendi. Immaginavamo questa volta, anche visto l'incontro a tre con Farmafactoring; con Farmafactoring che ha detto che avrebbe solo sbloccato il credito a fronte del pagamento di Tundo e dunque in base a questo diciamo nuovo incontro avevamo immaginato che quindi Tundo avrebbe pagato e saremmo stati contenti perché vuol dire che gli stipendi sarebbero arrivati molto più velocemente di quanto in realtà non riusciremmo a fare noi con l'articolo 30. In ogni caso riprenderemo a fare l'articolo 30 e la Città proseguirà in questo senso come peraltro deliberato dalla Giunta. Tuttavia in questo caso, rispetto alla volta precedente, l'azienda Tundo non ha inviato i cedolini necessari per definire l'entità delle spettanze di ogni singolo lavoratore malgrado i ripetuti e formali solleciti. Se l'azienda Tundo non invierà i cedolini bisognerà trovare una soluzione alternativa, che in questo caso gli uffici stanno valutando e in realtà domani pomeriggio sarà anche fissato un incontro con i Sindacati dei lavoratori CGIL, UIL e FISAL per cercare di perseguire l'obiettivo comune di pagare gli stipendi usando anche, diciamo, strade alternative che non siano semplicemente i cedolini. Ripeto, di questa questione tecnica se ne stanno occupando gli uffici e domani ci sarà quest'ulteriore incontro con i Sindacati. Rispetto al diniego di Tundo nel fornire la documentazione è stato contattato l'Ispettorato del Lavoro per un'eventuale ingiunzione nei confronti della ditta stessa. In realtà, nel senso anche volendo proseguire su questa strada l'ingiunzione richiede molto tempo, per cui in ogni caso diventa più breve il fatto di continuare ad operare con l'articolo 30 per quanto, come dire, non sarà nell'immediato dei prossimi giorni, ma ci vorranno i tempi esattamente simili a quelli che sono intercorsi la volta scorsa. Quindi di fatto gli uffici stanno seguendo la situazione anche guardando a questa strada. La Città nel mentre ha liquidato una seconda tranche di fatture ai subappaltatori. Vi ricordate che i subappaltatori non erano stati pagati, anche rispetto a delle fatture che avevano emesso precedentemente a febbraio del 2018, quindi abbiamo pagato una seconda tranche in cui sono state saldate delle fatture; in quel caso è più facile perché i subappaltatori hanno delle fatture emesse da loro e ci sarà poi un'ultima e terza tranche nelle prossime settimane. Il nuovo capitolato. La Divisione Servizi Educativi in concerto con la Divisione Mobilità ha ultimato il lavoro preparatorio, questo ve lo avevo già detto lo scorso lunedì o quello prima quando ho riferito sempre su Tundo, il lunedì 19 novembre il Servizio Contratti Appalti aveva, come dire, evidenziato alcuni diciamo dubbi e quindi è stata riformulata una parte del capitolato degli appalti e in data venerdì 23 è stata inviata la versione definitiva. Il Servizio Contratti Appalti ha validato il capitolato in data 4 dicembre. Il giorno successivo, quindi il 5 dicembre, i Servizi Educativi hanno fatto pervenire in Ragioneria la proposta di determina di indizione che è stata firmata in data 6 dicembre 2018, quindi la determina è già stata firmata. Adesso il Servizio Contratti Appalti deve provvedere alla pubblicazione del capitolato sulla Gazzetta Ufficiale e la data di probabile pubblicazione dichiarata dalla Dirigente del Servizio Contratti Appalti sarà il 20 di dicembre. Occorre dire che i Servizi Educativi nella lettera di accompagnamento hanno chiesto ai sensi dell'articolo 50, comma 1 dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 50/2016 di abbreviare il periodo di pubblicazione, anziché i canonici 35 giorni in realtà di tenere aperta la pubblicazione 15-20 giorni, questo per far sì di prorogare in meno tempo possibile a Tundo nel momento della transizione da un appalto all'altro, perché come voi sapete l'appalto in essere scadrà il 31/12/2018, quindi occorre trovare una soluzione per gestire il servizio dal 7 gennaio fino a circa metà febbraio in attesa dei nuovi aggiudicatari. Di fatto quindi ci sono le due possibilità: Tundo che dovrebbe avere una proroga quindi di circa un mese in maniera tale da passare dal vecchio al nuovo appalto diciamo nel mese di gennaio e le prime settimane di febbraio come possibilità di transitare appunto dalla situazione attuale a quella del nuovo gestore. In ogni caso si sta anche lavorando, gli uffici stanno anche lavorando ad una soluzione alternativa nel caso in cui nel momento della scadenza del contratto appalto Tundo non è disponibile, non si dà disponibile per questo mese di proroga. A partire dalla scorsa settimana il Servizio riguardo alle linee Ghi.Me da quelli che sono i nostri dati risulta migliorato nonostante continuino ad esserci e a registrarsi dei casi diciamo critici che sono nel numero di 4 o 5 al giorno. Più o meno questa è la situazione riguardo diciamo alla quotidianità e riguardo a quello che riguarda l'iter del nuovo appalto. PATTI Federica (Assessora) Sì, allora, ma in realtà non è che sono sola, di fatto è che avendo il maggior disagio rispetto agli altri tre Assessorati è evidente che poi sulla parte degli educativi, come dire, c'è più una parte di coordinamento e di fatto tengo un po' più io, il nostro Assessorato, le fila di questa situazione. Allora, rispetto alla..., una cosa non mi è chiara, io sono sempre stata disponibilissima ad ogni vostra richiesta di Commissione, per cui vorrei sapere dove e quando c'è stato il diniego, nel senso... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io però mi sono sempre data disponibile a fare le Commissioni quando l'avete chiesto, oltre al fatto che mi sembra che però del bando ne avessimo già parlato in una Commissione, più o meno nel mese di settembre, dove avevamo anche in un qualche modo esplicitato l'idea di non fare un bando unico, di fare dei bandi differenziati, scusate, più lotti differenziati tra bambini o bambine disabili, motori e non motori; insomma mi ricordo, non so, non c'ero solo io, era abbastanza partecipata quella Commissione, però mi sembrava che avessimo in un qualche modo enunciato le linee guida di quella... Consigliere Magliano, io non mi sento di dire che però... PATTI Federica (Assessora) Io non mi sento di dire... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). PATTI Federica (Assessora) No, io sto dicendo che lei ha detto che è stata negata una Commissione, io sto dicendo che io mi sono sempre data disponibile a qualsiasi Commissione che è stata chiesta in questo Consiglio, ma è stata chiesta due settimane fa, non mi sembra tanto tempo di più o sbaglio? Non lo so. Ma a parte questo, quando volete calendarizzarla per me ovviamente non c'è problema. Detto ciò, io non rescindo il contratto quando su 400 bambini 360-370 oggi non hanno il disservizio, perché io mi rendo conto e ho anche incontrato il presidio che c'è stato mercoledì, poi dopo ho avuto una delegazione, sono venuti su i genitori, i lavoratori e anche una parte del Sindacato, loro stessi mi chiedevano: perché continuate? Io mi rendo conto che è difficile da comprendere e forse politicamente sarebbe anche un gesto più eclatante, più visibile, più esplicito, ma io devo immaginare di tutelare da una parte chi questo servizio continua ad averlo per quanto magari a singhiozzo, per quanto ci possono essere criticità e dall'altra il fatto di non fare interruzione di servizio proprio per quella clausola sociale di cui parlava la Consigliera Artesio, nel senso che noi non possiamo permetterci di interrompere il servizio, anche solo un giorno, perché questo ricadrebbe come un problema per quel che riguarda la clausola sociale sul nuovo appalto. Rispetto al periodo di transizione, voi siete preoccupati? Non è che io dormo tranquilla tutte le sere rispetto a questa situazione e nessuno, neanche negli uffici, perché comunque la pressione anche quotidiana è molto alta, ma giustamente e correttamente, non lo sto dicendo come..., lo sto dicendo come una quotidianità che viviamo da ormai quattro mesi in maniera sempre più pesante e gli uffici hanno lavorato incessantemente per questo appalto; un appalto complicato che doveva essere cambiato anche nei modi, nell'approccio e nelle linee. Nessuno di noi, come dire, abbiamo sempre sperato di uscire nei primi giorni di novembre, lo sapete, l'ho anche detto qua, ci sono stati dei confronti e più confronti con i Contratti e Appalti per arrivare ad avere un appalto che fosse, diciamo rispondesse alle linee che avevamo dato e che fosse comunque un appalto corretto sotto tutti i punti di vista, come sempre avviene e quindi, come dire, si è andati un po' più avanti nel tempo. Ma io non mi sento di, come dire, dire nulla contro gli uffici, hanno tutti lavorato tanto e anche concertato con gli altri Assessorati. Detto ciò, gli uffici altrettanto stanno lavorando a varie soluzioni alternative nel caso in cui, io mi auguro di no, perché comunque ci sono varie voci che si rincorrono sul fatto che Tundo dice che dal 31/12 non vuole più rimanere sul territorio torinese, i lavoratori si preoccupano, i lavoratori arrivano da noi, i genitori arrivano da noi, tra l'altro io ho un secondo incontro con i genitori ed io stessa nell'incontro di mercoledì ho proposto loro, come Comitato, di immaginare una sorta di Commissione dei genitori disabili un po' come le Commissioni mensa che possano avere un processo di valutazione del servizio in modo tale che anche noi possiamo avere una restituzione da parte loro e gli ho anche proposto che nel prossimo incontro potevamo valutare per settembre 2019 come arrivare ad immaginare un processo di verifica anche da parte loro con delle..., non so, con dei moduli insomma, con tutto un sistema che dobbiamo mettere in piedi, ma che comunque io stessa mi sono proposta di affrontare e di capire insieme a loro come lavorare. Detto ciò, è una situazione che giorno per giorno viene affrontata, valutata rispetto ai disservizi e rispetto a quelli che possono essere ciò che avviene dopo il 31/12. Io, verosimilmente penso, che Tundo continuerà nel periodo di transizione a, come dire, a dare il servizio; ci prepariamo anche un piano B nel caso in cui questo non succedesse in modo tale da non far perdere nessun giorno di lavoro neanche ai lavoratori, ma questa è una questione estremamente tecnica che stanno valutando gli uffici tra i vari settori. Io inoltre non voglio dire che noi non abbiamo sospeso l'articolo 30, l'articolo 30 non è mai stato sospeso, abbiamo sempre continuato a pagare con l'articolo 30, abbiamo avuto solo quell'incontro insieme a Farmafactoring e Tundo in cui Farmafactoring ha fatto quella proposta e abbiamo aspettato quei 10 giorni. 10, non abbiamo aspettato 10 mesi; aspettati quei 10 giorni abbiamo detto: va bene, non ha mantenuto neanche questa promessa davanti alla richiesta di Farmafactoring e quindi proseguiamo con l'articolo 30, ma non c'è mai stata l'idea di sospenderlo. |