Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Comunicazioni della Sindaca su "Aggiornamento relativo alla ditta Tundo".
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei alle comunicazioni in merito a:

"Aggiornamento relativo alla Ditta Tundo"

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Assessora Patti. Prego, Assessora. Scusate, scusate, grazie. Si deve prenotare,
Assessora. Possiamo andare avanti, per cortesia?

PATTI Federica (Assessora)
Buongiorno a tutti e buongiorno a tutte. Riguardo situazione Tundo. Allora, la
situazione oggi è la seguente: come voi sapete abbiamo affidato una parte del servizio
ad un altro soggetto, ad un'altra Azienda, a Ghi.Me, che oggi ha 12 linee, mentre Tundo
ne gestisce 35; in ogni caso la gestione del servizio è rimasta in capo a Tundo in quanto
ha gestione linee nel suo complessivo, nonostante 12 linee siano oggi fisicamente e
praticamente di fatto eseguite dall'Azienda Ghi.Me. Faccio una piccola cronistoria di
quello che è avvenuto in queste settimane riguardo ad alcuni incontri che abbiamo avuto
riguardo al capitolato di gara. Allora, c'è stato un incontro che è stato richiesto dalla
banca Farmafactoring come voi sapete a cui la ditta Tundo ha ceduto il credito e c'è
stato questo incontro con Farmafactoring, gli uffici dell'Amministrazione Servizi
Educativi, Sociali, Mobilità ed Avvocatura alla presenza di Tundo che è arrivato con un
consulente legale. Questo incontro è avvenuto il 20 di novembre scorso ed è emersa la
possibilità che la ditta riprendesse il regolare pagamento degli stipendi a partire dalle
mensilità di luglio 2018 a fronte di un nuovo finanziamento della società di
Farmafactoring a favore della Città. Di fatto l'accordo era che Tundo avrebbe pagato i
lavoratori e Farmafactoring avrebbe quindi sbloccato i pagamenti che oggi sono bloccati
verso l'azienda Tundo. Ciò avrebbe consentito la possibilità in tempi molto più brevi
nell'accredito dei medesimi stipendi sui conti dei lavoratori. Questa è stata la
motivazione per cui abbiamo aspettato il 7 dicembre fino a quando Tundo ha detto che
avrebbe pagato. In prospettiva la ditta Tundo ha scritto alla Città che quindi nella
settimana che si è chiusa venerdì 7 dicembre avrebbe pagato. Non è stato così, dunque,
venerdì sera i Servizi Educativi hanno comunicato a Tundo l'intenzione di non aspettare
oltre e di riprendere con l'applicazione dell'intervento sostitutivo ai sensi dell'articolo
30 e quindi di sostituirsi nuovamente per pagare gli stipendi. Immaginavamo questa
volta, anche visto l'incontro a tre con Farmafactoring; con Farmafactoring che ha detto
che avrebbe solo sbloccato il credito a fronte del pagamento di Tundo e dunque in base
a questo diciamo nuovo incontro avevamo immaginato che quindi Tundo avrebbe
pagato e saremmo stati contenti perché vuol dire che gli stipendi sarebbero arrivati
molto più velocemente di quanto in realtà non riusciremmo a fare noi con l'articolo 30.
In ogni caso riprenderemo a fare l'articolo 30 e la Città proseguirà in questo senso come
peraltro deliberato dalla Giunta. Tuttavia in questo caso, rispetto alla volta precedente,
l'azienda Tundo non ha inviato i cedolini necessari per definire l'entità delle spettanze
di ogni singolo lavoratore malgrado i ripetuti e formali solleciti. Se l'azienda Tundo non
invierà i cedolini bisognerà trovare una soluzione alternativa, che in questo caso gli
uffici stanno valutando e in realtà domani pomeriggio sarà anche fissato un incontro con
i Sindacati dei lavoratori CGIL, UIL e FISAL per cercare di perseguire l'obiettivo
comune di pagare gli stipendi usando anche, diciamo, strade alternative che non siano
semplicemente i cedolini. Ripeto, di questa questione tecnica se ne stanno occupando
gli uffici e domani ci sarà quest'ulteriore incontro con i Sindacati. Rispetto al diniego di
Tundo nel fornire la documentazione è stato contattato l'Ispettorato del Lavoro per
un'eventuale ingiunzione nei confronti della ditta stessa. In realtà, nel senso anche
volendo proseguire su questa strada l'ingiunzione richiede molto tempo, per cui in ogni
caso diventa più breve il fatto di continuare ad operare con l'articolo 30 per quanto,
come dire, non sarà nell'immediato dei prossimi giorni, ma ci vorranno i tempi
esattamente simili a quelli che sono intercorsi la volta scorsa. Quindi di fatto gli uffici
stanno seguendo la situazione anche guardando a questa strada. La Città nel mentre ha
liquidato una seconda tranche di fatture ai subappaltatori. Vi ricordate che i
subappaltatori non erano stati pagati, anche rispetto a delle fatture che avevano emesso
precedentemente a febbraio del 2018, quindi abbiamo pagato una seconda tranche in cui
sono state saldate delle fatture; in quel caso è più facile perché i subappaltatori hanno
delle fatture emesse da loro e ci sarà poi un'ultima e terza tranche nelle prossime
settimane. Il nuovo capitolato. La Divisione Servizi Educativi in concerto con la
Divisione Mobilità ha ultimato il lavoro preparatorio, questo ve lo avevo già detto lo
scorso lunedì o quello prima quando ho riferito sempre su Tundo, il lunedì 19 novembre
il Servizio Contratti Appalti aveva, come dire, evidenziato alcuni diciamo dubbi e
quindi è stata riformulata una parte del capitolato degli appalti e in data venerdì 23 è
stata inviata la versione definitiva. Il Servizio Contratti Appalti ha validato il capitolato
in data 4 dicembre. Il giorno successivo, quindi il 5 dicembre, i Servizi Educativi hanno
fatto pervenire in Ragioneria la proposta di determina di indizione che è stata firmata in
data 6 dicembre 2018, quindi la determina è già stata firmata. Adesso il Servizio
Contratti Appalti deve provvedere alla pubblicazione del capitolato sulla Gazzetta
Ufficiale e la data di probabile pubblicazione dichiarata dalla Dirigente del Servizio
Contratti Appalti sarà il 20 di dicembre. Occorre dire che i Servizi Educativi nella
lettera di accompagnamento hanno chiesto ai sensi dell'articolo 50, comma 1
dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 50/2016 di abbreviare il periodo di
pubblicazione, anziché i canonici 35 giorni in realtà di tenere aperta la pubblicazione
15-20 giorni, questo per far sì di prorogare in meno tempo possibile a Tundo nel
momento della transizione da un appalto all'altro, perché come voi sapete l'appalto in
essere scadrà il 31/12/2018, quindi occorre trovare una soluzione per gestire il servizio
dal 7 gennaio fino a circa metà febbraio in attesa dei nuovi aggiudicatari. Di fatto quindi
ci sono le due possibilità: Tundo che dovrebbe avere una proroga quindi di circa un
mese in maniera tale da passare dal vecchio al nuovo appalto diciamo nel mese di
gennaio e le prime settimane di febbraio come possibilità di transitare appunto dalla
situazione attuale a quella del nuovo gestore. In ogni caso si sta anche lavorando, gli
uffici stanno anche lavorando ad una soluzione alternativa nel caso in cui nel momento
della scadenza del contratto appalto Tundo non è disponibile, non si dà disponibile per
questo mese di proroga. A partire dalla scorsa settimana il Servizio riguardo alle linee
Ghi.Me da quelli che sono i nostri dati risulta migliorato nonostante continuino ad
esserci e a registrarsi dei casi diciamo critici che sono nel numero di 4 o 5 al giorno. Più
o meno questa è la situazione riguardo diciamo alla quotidianità e riguardo a quello che
riguarda l'iter del nuovo appalto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque minuti.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora. Ma guardi, io fino al Consiglio precedente
pensavo che l'Amministrazione ce la stesse veramente mettendo tutta, ma 31/12/2018
sarebbe comunque scaduto, giusto? Sì, scadeva, scadeva il contratto con Tundo, per cui
comunque sarebbe andata a naturale scadenza se non con una concessione di proroga al
31/12/2018. Noi oggi andiamo a bando il 20 dicembre, una cosa che potevamo
tranquillamente ipotizzare prima, potevamo oggettivamente pensarci prima, poi vi
diranno perché adesso il tema sarà negli uffici dell'Assessora Patti ci sono poche
persone che lavorano lì, per cui è un problema a gestire tutto. Io, l'unica cosa che so è
questa: uno, che noi avevamo chiesto di poter fare una Commissione di
approfondimento in tempi brevi per capire com'era strutturato il bando e questo ci è
stato negato, si è costituito un Comitato di mamme e papà, non di lavoratori, che
volevano vederci chiaro, provare a capire fino in fondo come potevano essere utili, anzi
io lo dico subito, presenterò una mozione in cui chiedo all'Amministrazione di istituire
una cabina di regia sul controllo di questo servizio che tenga conto di tutti i soggetti in
carico, tutte le persone che hanno a che fare con questo problema, perché se è
partecipazione è partecipazione a tutti i livelli. Meno male che anche i problemi che lei
ha segnalato della Ghi.Me sono rientrati, perché era di fatto l'Azienda che ci ha salvato
sulle 12 linee problematiche, ma la cosa che mi spaventa di più è la proroga, perché da
quel che mi risulta, Assessore, forse lo so anche lei, Tundo ha dismesso il capannone, ha
dismesso l'autorimessa dove ha i mezzi e se dismette la rimessa dove ha i mezzi al
31/12 la proroga come fa a concedercela? E se non c'è la proroga, dei dipendenti che ne
sarà? Rimarranno a casa, non rimarranno a casa? E se non ci dà la proroga qual è il
servizio che i suoi uffici stanno studiando? Piuttosto, è meglio se lei chiama le famiglie
e dice: "Per tre mesi non facciamo più nulla; organizzatevi, per un mese non facciamo
più nulla". Se lei è convinta di star gestendo bene quest'operazione, è convinta solo più
lei; fino all'ultimo Consiglio anche io ero convinto, adesso solo più lei, perché io inizio
ad essere preoccupato di come andiamo in gara, di come sarà fatta la gara. E se c'è un
ricorso? E se c'è un ricorso quel mese lì? Quindi noi lasciamo aperta la gara durante le
vacanze di Natale perché siamo arrivati a pubblicarla al 20 dicembre ed è questo per me
inaccettabile; inaccettabile perché sarebbe comunque scaduto al 31/12/2018 Tundo o
non Tundo, proroga o non proroga Tundo. Per cui noi oggi non sappiamo cosa dire ai
dipendenti, non sappiamo cosa dire alle famiglie, l'unica cosa che sappiamo è che gli
uffici stanno lavorando ed è vero che Tundo sta tenendo per il bavero
l'Amministrazione. Questo è il problema che noi abbiamo oggi, ce l'abbiamo perché era
l'unico soggetto che ha partecipato alla gara, ma sta tenendo per il bavero
l'Amministrazione che prova ad inseguire una persona. Io non so con che tipo di onestà
intellettuale noi siamo riusciti a dire a Tundo e a Farmafactoring "vediamo se li pagate",
ma se non li ha mai pagati negli ultimi mesi perché di colpo li avrebbe dovuti pagare?
Perché aveva trovato un accordo con Farmafactoring? Questo a noi non compete,
l'unica cosa che noi sappiamo è che oggi incontreremo, la prossima settimana
incontreremo - e concludo, Presidente - incontreremo i Sindacati che le proporranno di
pagare lo stipendio base dei dipendenti, perché non siamo in grado di capire quanto
hanno lavorato, come hanno lavorato e non so quando vedranno lo stipendio. E non so
quando vedranno lo stipendio. Come le avevo detto io due mesi fa, noi continuiamo ad
andare avanti con l'articolo 30, Tundo o non Tundo, almeno noi non abbiamo nulla da
dire, nulla da controbattere quando diranno "L'Amministrazione cosa ha fatto?",
l'Amministrazione ha tirato dritto e non si è fatta in qualche modo abbindolare sul fatto
che Tundo avrebbe ricominciato a pagare gli stipendi. Per cui il quadro è questo, io, ma
penso che le riceva anche lei tutte le segnalazioni, io capisco, abbiamo appena concluso
una serie di eventi legati al suo Assessorato che sono riusciti molto bene, su questo
invece siamo oggettivamente..., c'è oggettivamente un problema grosso come una casa.
Ma la prego solo di una cosa, se lei si rendesse conto che non è in grado di garantire il
servizio, piuttosto fermatelo per un mese, fermatelo per 45 giorni, perché quello che
devasta una famiglia è non sapere se al mattino vengono a prendere a tuo figlio e se te lo
riportano, non che nel suo ufficio si sta facendo il diavolo a quattro per riuscire a
convincere Tundo a dare le informazioni a Ghi.Me e a far partire le linee, perché quello
che sta devastando le famiglie è quello, non avere la certezza su: se vengono a prendere
mio figlio e se me lo riportano e su questo io lo dico già al Presidente, ogni Consiglio
chiederemo comunicazioni urgenti fin quando non avremo certezza di come sta
andando. Io ringrazio la Presidente della Commissione che ha voluto, il 21 mi pare,
calendarizzare, su richiesta anche della Vice Capogruppo Buccolo, una Commissione di
approfondimento perché a noi, un po' i lavoratori, ma soprattutto alle famiglie,
dobbiamo parlare chiaro. Io ad oggi non vedo un passo in più se non il fatto che noi
andiamo a gara il 20 dicembre, su una gara che scadeva comunque il 31/12/2018.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Foglietta, ne ha facoltà per cinque minuti.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente. Riprendo quello che ha detto il Consigliere Magliano, ormai non
richiediamo addirittura una comunicazione, me le facciamo anche doppie. Vede,
Assessora Patti, io ero presente mercoledì al presidio dei lavoratori, dei dipendenti della
Tundo che per la prima volta hanno deciso di manifestare anche con gli utenti e le
Associazioni disabili e il Comitato di garanzia per il trasporto scolastico disabili. Loro
sono arrabbiati, sono arrabbiati tanto; purtroppo la situazione è assolutamente
insostenibile. A me è arrivata, non più di mezz'ora fa, una chiamata di una mamma che
adesso è dovuta uscire anticipatamente da lavoro per andare a recuperare il figlio a
scuola. Noi cerchiamo di fare, come Consiglieri Comunali, mi permetto di parlare anche
a nome dei colleghi della Maggioranza, che so che comunque stanno prestando
attenzione al tema per quello che riusciamo, ma io come faccio a dire ad alcuni genitori
che il bando apparirà sulla Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre 2018? È tardissimo, noi
non possiamo tenere un servizio scoperto per il mese di gennaio e di febbraio, dove li
mettiamo gli utenti? Cioè io sono veramente preoccupata, non vorrei trovarmi nella
situazione dell'anno scorso – sarà che le festività all'Amministrazione Appendino non
giocano tanto a favore - con le Commissioni Speciali che abbiamo fatto durante il
periodo di Natale per quanto riguarda i lavoratori della Fondazione Torino Musei, un
bando che viene pubblicato il 20/12, per quanto possa essere celere comunque lascerà
dei disservizi, per non parlare dell'eventuale ricorso al TAR di cui parlava e accennava
prima il Capogruppo Magliano. Io ho parlato anche con dei lavoratori e mi avevano
detto, questo già a settembre, c'è la Sindaca in Aula e quindi mi rivolgo anche a lei, che
erano andati direttamente a parlare con la Sindaca nel suo ufficio. Avevano parlato con
la Sindaca Appendino e la Sindaca gli aveva detto che sapeva che insomma la ditta
Tundo lavorava anche, prestava servizio, quindi era appaltata anche ad altre grandi città,
ma che lei si sarebbe occupata solo di Torino. Ecco, siamo arrivati praticamente al 10 di
dicembre, mancano 10 giorni alla pubblicazione del nuovo bando e attualmente nessuno
si sta occupando, né i lavoratori di Tundo, sì, è vero, gli stiamo pagando lo stipendio,
per fortuna ce lo consente l'articolo 30 del Codice degli Appalti, ma delle famiglie
attualmente non se ne sta occupando nessuno. Io sono stata contattata per tramite di una
mamma, che fa parte del Comitato, dal Capo di Gabinetto di un Comune; io
chiaramente metto a disposizione tutto quello che lui mi ha detto, il problema è la
volontà di porre rimedio ad una situazione che attualmente è disastrosa. Il Consiglio
Comunale se ne sta occupando praticamente da settembre e indicativamente, adesso
guardo la Capogruppo Artesio, il Capogruppo Magliano, ce ne stiamo indicativamente
occupando tutti i lunedì ininterrottamente, abbiamo chiesto delle Commissioni di
approfondimento, ho parlato in maniera informale anche con alcuni colleghi della
Maggioranza per chiedere se si poteva vedere, anche a porte chiuse, in una seduta non
pubblica, quindi secretata, l'eventuale nuovo bando. Adesso mi sembra di aver capito
dalle parole del Capogruppo che è intervenuto prima di me che ce ne occuperemo
probabilmente in una delle ultime sedute concesse prima della chiusura dei lavori del
Consiglio Comunale, secondo me siamo estremamente in ritardo. Io ci tengo a
sottolineare a verbale che anche io ero particolarmente tranquilla rispetto al buon
andamento dei lavori, ma ci tengo a ribadire che il 20/12 è assolutamente una data
troppo in là e che un disservizio di due mesi non ce lo possiamo permettere, non se lo
può permettere la Città di Torino, ma non possiamo neanche far sì, di mettere i
lavoratori, ma soprattutto gli utenti e le rispettive famiglie, in questa situazione
disastrosa.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Mi sembra che qui le questioni siano riassumibili in due titoli; il primo, che
forse poteva essere l'oggetto della nostra discussione in Commissione Consiliare se ci
fossimo riuniti per ragionare sulle linee guida del nuovo bando di gara per l'affidamento
di questo servizio. Basta cliccare su un qualunque sito informativo e la vicenda del
comportamento di Tundo è equivalente nella Città di Torino, a Venezia, in Alto Adige e
in ultimo nell'Unione Terre di Argine che ha come capofila il Comune di Carpi. Quindi
siamo di fronte ad un comportamento che mi limito a definire inqualificabile, che
caratterizza lo stile imprenditoriale di questo fornitore, quindi il minimo di cui ci si deve
preoccupare nella stesura del prossimo appalto è come tutelare l'Amministrazione
Comunale e gli utenti di questo servizio per il futuro, perché evidentemente, se accade
che possano essere vinti appalti di quest'entità per sensibilità, diffusione del servizio,
importo economico da soggetti così inaffidabili qualcosa nelle procedure di valutazione
e di affidamento non funziona. Probabilmente i requisiti che dovrebbero tutelare i
Comuni rispetto all'esborso economico e quindi mettere in competizione su livelli di
grandezza differenti imprenditori diversi, produce situazioni come questa: scarsa
sensibilità alle caratteristiche territoriali, disinteresse e disimpegno rispetto alle diverse
piazze su cui si è presenti, costruzione di filiere che introducono nell'esercizio della
funzione dei soggetti deboli facilmente ricattabile. La questione è seria. Quindi da
questo punto di vista io credo che, almeno le quattro situazioni territoriali che ho citato
stanno condividendo le nostre problematiche; ci si dovrebbe porre il problema di qual è
la dimensione di media grandezza compatibile con la possibilità di controllo e con
l'efficienza di organizzazione dei servizi. Questo per il futuro. Secondo problema: ho
sentito, e mi sono preoccupata, dire: "Se Tundo proseguirà nella fase di interregno tra la
fine di questo infelice affidamento e il futuro affidamento di servizi". Come, se
proseguirà? È tenuta o è obbligata da un articolo del contratto a proseguire? Mi
sembrerebbe di sì, almeno nell'ultimo caso delle Terre d'Argine che hanno appena
disdetto l'affidamento a Tundo ancora in corso d'opera, perché per loro non scadeva,
nella fase di interregno c'è un obbligo di prosecuzione. Che poi, soggetti come questi, si
sentano obbligati nel transitorio ad esercitare bene quel che avrebbero dovuto bene
esercitare in una situazione di contratto regolare, è ancora un altro discorso, ma spero
che non siamo appesi alla buona volontà, ma all'obbligatorietà e quindi alla possibilità
di perseguire se non ci sarà un'adesione a questo obbligo. Terzo, tutte le questioni che i
colleghi citavano, cioè la difficoltà da un lato di dare continuità e vorrei soprattutto
essere rassicurata su un aspetto, non è che se ci troviamo di fronte a soggetti che magari
per un guizzo di ingegno decidono di interrompere unilateralmente e non garantire la
continuità nel periodo transitorio mettiamo in discussione anche il principio
dell'obbligo del soggetto subentrante ad assumere tutto il personale che dipendeva dalla
ditta Tundo perché ci si trova in una qualche interruzione di servizio eh!, perché qui
siamo nell'esercizio delle più spregiudicate possibilità di comportamento ai danni di chi
presta il servizio e ai danni di chi lo utilizza. Quindi vorrei sentire dall'Assessore parole
rassicuranti sulla applicazione della clausola di inserimento che garantisce continuità
occupazionale ai dipendenti e dall'altro lato su come comportarsi nell'eventualità di un
atteggiamento ulteriormente dilatorio di questa Ditta. Diceva il Consigliere Magliano, di
fronte all'incertezza, al singhiozzo è ancora peggio a rischio di abbandono di utenti
fragili, meglio sospendere per i 15 giorni in cui non si è in grado. Mi auguro che non si
debba arrivare a situazioni così drastiche e che si possano ascoltare parole di
rassicurazione perché devo dire, questo anno scolastico, per questa parte di servizio di
trasporto per le persone disabili e la continuità serena dei loro impegni di vita
professionale, è stata seriamente compromessa.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Buccolo, ne ha facoltà per cinque minuti.

BUCCOLO Giovanna
Grazie, Presidente. Ma, pur riconoscendo l'impegno, adesso di uffici stanno mettendo in
atto perché so quanto ci si sta impegnando su questo fronte, faccio mie però anche le
perplessità dei colleghi e anche del Gruppo di Minoranza più che altro nel capire
effettivamente come intervenire nel caso in cui nel periodo della scadenza dell'appalto
la nuova assegnazione poi cosa fare nel caso in cui ci sono poi delle criticità. In merito
all'articolo 30, se ho capito bene, quindi è stato credo sospeso e non so se a questo
punto conviene come è stato detto anche non sospendere l'articolo 30 perché sappiamo
appunto i problemi che ci sono stati anche in passato, in merito alla Ditta, appunto era
quello di non fornire in tempo collaborando con l'Amministrazione tutte le fatture, i dati
dei lavoratori, quindi mi chiedo se è il caso o meno di sospendere l'articolo 30 o andare
avanti in modo diverso e in questo caso, se è stato sospeso, magari come è stato fatto
anche in passato, di chiedere ai lavoratori una collaborazione e di fornirci loro stessi a
questo punto anche tutti i dati e le fatture e vedere se si può intervenire come Comune,
come Amministrazione. In merito invece alla Commissione ho fatto già richiesta alla
Presidente Albano della V Commissione di calendarizzare nel più breve tempo possibile
una Commissione; a questo punto chiedo se non si possa fare anche congiunta con la IV
e la II perché sappiamo bene che l'appalto in scadenza comunque comprende tre lotti,
quindi vorrei capire anche sul versante degli altri due Assessorati, quindi de Lapietra e
Schellino se ci sono problemi perché so che ci sono stati anche problemi su altri fronti,
ma sono stati comunque risolti, però non devo dirlo io ovviamente, quindi se si fa una
Commissione meglio e quindi chiedo se è possibile calendarizzare; è stata data la data
del 21, ma poi chiedo conferma se c'è e quindi capire su queste perplessità se ci sono
comunque..., se si è ragionato anche nell'ottica di prevenire casi di emergenza di questo
tipo. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Grazie. Intervengo velocemente solo per ribadire un concetto, non sto a tornare su
quanto già espresso dai colleghi, vedo anche da parte della Maggioranza, di
preoccupazione e anche francamente di sconcerto rispetto al fatto che certe misure
andavano adottate con maggiore tempestività, mi riferisco alla stesura del contratto e
all'apertura del bando. Chiedo però, avendo la fortuna di avere tra noi oggi la Sindaca
Appendino che non sempre con frequenza ci garantisce la sua presenza, che anche lei si
esprima su questo tema perché, miseria, sono più di tre mesi che andiamo avanti a
chiedere informazioni, i lavoratori sono venuti a parlare con la Sindaca e migliaia di
famiglie che si trovano a vivere questa situazione di disagio credo abbiano bisogno di
avere risposte anche dalla prima cittadina e non solo dall'Assessora che in questo
momento mi sembra lasciata sola a dover gestire un argomento che deve interessare
tutta la Giunta perché è un argomento estremamente delicato su cui noi costantemente
stiamo chiedendo di dare risposte e chiederei quindi che anche la Sindaca si possa
esprimere in merito.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Sì, allora, ma in realtà non è che sono sola, di fatto è che avendo il maggior disagio
rispetto agli altri tre Assessorati è evidente che poi sulla parte degli educativi, come
dire, c'è più una parte di coordinamento e di fatto tengo un po' più io, il nostro
Assessorato, le fila di questa situazione. Allora, rispetto alla..., una cosa non mi è chiara,
io sono sempre stata disponibilissima ad ogni vostra richiesta di Commissione, per cui
vorrei sapere dove e quando c'è stato il diniego, nel senso... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Io però mi sono sempre data disponibile a fare le Commissioni quando
l'avete chiesto, oltre al fatto che mi sembra che però del bando ne avessimo già parlato
in una Commissione, più o meno nel mese di settembre, dove avevamo anche in un
qualche modo esplicitato l'idea di non fare un bando unico, di fare dei bandi
differenziati, scusate, più lotti differenziati tra bambini o bambine disabili, motori e non
motori; insomma mi ricordo, non so, non c'ero solo io, era abbastanza partecipata quella
Commissione, però mi sembrava che avessimo in un qualche modo enunciato le linee
guida di quella... Consigliere Magliano, io non mi sento di dire che però...

VERSACI Fabio (Presidente)
Scusate.

PATTI Federica (Assessora)
Io non mi sento di dire... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora Patti, non è un dialogo...

PATTI Federica (Assessora)
No, io sto dicendo che lei ha detto che è stata negata una Commissione, io sto dicendo
che io mi sono sempre data disponibile a qualsiasi Commissione che è stata chiesta in
questo Consiglio, ma è stata chiesta due settimane fa, non mi sembra tanto tempo di più
o sbaglio? Non lo so. Ma a parte questo, quando volete calendarizzarla per me
ovviamente non c'è problema. Detto ciò, io non rescindo il contratto quando su 400
bambini 360-370 oggi non hanno il disservizio, perché io mi rendo conto e ho anche
incontrato il presidio che c'è stato mercoledì, poi dopo ho avuto una delegazione, sono
venuti su i genitori, i lavoratori e anche una parte del Sindacato, loro stessi mi
chiedevano: perché continuate? Io mi rendo conto che è difficile da comprendere e forse
politicamente sarebbe anche un gesto più eclatante, più visibile, più esplicito, ma io
devo immaginare di tutelare da una parte chi questo servizio continua ad averlo per
quanto magari a singhiozzo, per quanto ci possono essere criticità e dall'altra il fatto di
non fare interruzione di servizio proprio per quella clausola sociale di cui parlava la
Consigliera Artesio, nel senso che noi non possiamo permetterci di interrompere il
servizio, anche solo un giorno, perché questo ricadrebbe come un problema per quel che
riguarda la clausola sociale sul nuovo appalto. Rispetto al periodo di transizione, voi
siete preoccupati? Non è che io dormo tranquilla tutte le sere rispetto a questa situazione
e nessuno, neanche negli uffici, perché comunque la pressione anche quotidiana è molto
alta, ma giustamente e correttamente, non lo sto dicendo come..., lo sto dicendo come
una quotidianità che viviamo da ormai quattro mesi in maniera sempre più pesante e gli
uffici hanno lavorato incessantemente per questo appalto; un appalto complicato che
doveva essere cambiato anche nei modi, nell'approccio e nelle linee. Nessuno di noi,
come dire, abbiamo sempre sperato di uscire nei primi giorni di novembre, lo sapete,
l'ho anche detto qua, ci sono stati dei confronti e più confronti con i Contratti e Appalti
per arrivare ad avere un appalto che fosse, diciamo rispondesse alle linee che avevamo
dato e che fosse comunque un appalto corretto sotto tutti i punti di vista, come sempre
avviene e quindi, come dire, si è andati un po' più avanti nel tempo. Ma io non mi sento
di, come dire, dire nulla contro gli uffici, hanno tutti lavorato tanto e anche concertato
con gli altri Assessorati. Detto ciò, gli uffici altrettanto stanno lavorando a varie
soluzioni alternative nel caso in cui, io mi auguro di no, perché comunque ci sono varie
voci che si rincorrono sul fatto che Tundo dice che dal 31/12 non vuole più rimanere sul
territorio torinese, i lavoratori si preoccupano, i lavoratori arrivano da noi, i genitori
arrivano da noi, tra l'altro io ho un secondo incontro con i genitori ed io stessa
nell'incontro di mercoledì ho proposto loro, come Comitato, di immaginare una sorta di
Commissione dei genitori disabili un po' come le Commissioni mensa che possano
avere un processo di valutazione del servizio in modo tale che anche noi possiamo avere
una restituzione da parte loro e gli ho anche proposto che nel prossimo incontro
potevamo valutare per settembre 2019 come arrivare ad immaginare un processo di
verifica anche da parte loro con delle..., non so, con dei moduli insomma, con tutto un
sistema che dobbiamo mettere in piedi, ma che comunque io stessa mi sono proposta di
affrontare e di capire insieme a loro come lavorare. Detto ciò, è una situazione che
giorno per giorno viene affrontata, valutata rispetto ai disservizi e rispetto a quelli che
possono essere ciò che avviene dopo il 31/12. Io, verosimilmente penso, che Tundo
continuerà nel periodo di transizione a, come dire, a dare il servizio; ci prepariamo
anche un piano B nel caso in cui questo non succedesse in modo tale da non far perdere
nessun giorno di lavoro neanche ai lavoratori, ma questa è una questione estremamente
tecnica che stanno valutando gli uffici tra i vari settori. Io inoltre non voglio dire che noi
non abbiamo sospeso l'articolo 30, l'articolo 30 non è mai stato sospeso, abbiamo
sempre continuato a pagare con l'articolo 30, abbiamo avuto solo quell'incontro
insieme a Farmafactoring e Tundo in cui Farmafactoring ha fatto quella proposta e
abbiamo aspettato quei 10 giorni. 10, non abbiamo aspettato 10 mesi; aspettati quei 10
giorni abbiamo detto: va bene, non ha mantenuto neanche questa promessa davanti alla
richiesta di Farmafactoring e quindi proseguiamo con l'articolo 30, ma non c'è mai stata
l'idea di sospenderlo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ribadisco la questione che magari entro la fine della chiusura dei lavori a fare
una Commissione sul tema specifico perché approfondire un tema che evidentemente è
molto complesso, perché ci sono varie situazioni che si vanno anche ad evolvere, penso
che una Commissione Consiliare sia doverosa entro il 21 di dicembre, che è come
avevamo deciso due settimane fa.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)