Interventi |
SCHELLINO Sonia (Assessora) Allora, l'Amministrazione non può naturalmente interferire con le Prefetture che disporranno, in base alla legge, le modalità che ritengono necessarie per i provvedimenti volti a contemperare la tutela degli interessi delle persone presenti negli immobili occupanti con il diritto di proprietà. Le occupazioni abusive non possono essere la risposta ai bisogni di soluzioni abitative, e questo lo sappiamo. Naturalmente la Città continuerà a tutelare, con la massima attenzione, tutte le persone in condizioni di effettiva fragilità, che è quello che ci proponiamo di fare e che concretamente facciamo. Come solitamente avviene durante l'esecuzione degli sfratti per i nuclei in cui sono presenti, ad esempio: minori, disabili o anziani, viene reperita una soluzione residenziale per l'ospitalità temporanea. La circolare citata nell'interpellanza sottolinea che le condizioni per l'intervento del Servizio Sociale sono: la verifica della situazione reddituale e della regolarità di permanenza sul territorio nazionale per gli stranieri, ma si tratta di elementi che solitamente vengono verificati dal Servizio Sociale come presupposti per l'erogazione delle prestazioni. La Città è fortemente impegnata a sviluppare una rete articolata di servizi per offrire risposte sempre più strutturate alle situazioni di emergenza abitativa. Sono oltre 200 i nuclei ospitati in alloggi e residenze temporanee, in seguito all'esecuzione di sfratti, e queste soluzioni nella stragrande maggioranza dei casi costituiscono una soluzione transitoria in attesa dell'assegnazione di un alloggio di edilizia sociale secondo le regole ordinarie. In una recente delibera di pochi mesi fa, con l'applicazione del PON Metro 2014/2020, abbiamo strutturato questo progetto: "To home verso casa", attuazione del servizio di accompagnamento all'abitare e all'inclusione attiva, che prevede l'attivazione di misure di sostegno, prioritariamente rivolte: ai nuclei inseriti presso accoglienze dedicate a percorsi di autonomia avviati all'interno del sistema cittadino delle residenze temporanee e dei programmi di accoglienza previsti dagli housing sociali: ai nuclei inseriti in strutture per madri e bambini che hanno terminato il percorso di sostegno e sono pronti per l'autonomia abitativa; a nuclei destinatari di procedure di sfratto con particolare attenzione a quelli con componenti in condizioni di fragilità; giovani in uscita da percorsi di affidamento o comunitari che raggiungono la maggiore età nel periodo di operatività del progetto "To home verso casa", questo proprio per evitare che si creino delle situazioni estreme di persone che non hanno casa per intervenire laddove si sono già in qualche modo verificate. In una delibera di novembre, conosciuta come "Piano di contrasto alla povertà: azioni di potenziamento dei servizi e degli interventi rivolti ai nuclei in condizioni di estremo disagio sociale ed abitativo ed alle persone senza dimora nel periodo 2018/2019", abbiamo sviluppato il sistema dei servizi durante il periodo invernale aumentando di circa 170 posti il sistema di accoglienze temporanee. Infine, è stato approvato, anche qui ad ottobre, un avviso finalizzato a promuovere la coprogettazione del progetto Piano di Inclusione sociale di durata triennale che stanzia rilevanti finanziamenti - che arrivano dai finanziamenti dei piani operativi nazionali o regionali - finalizzati a consolidare l'infrastrutturazione territoriale del sistema di inclusione, orientamento e accompagnamento abilitativo ed occupazionale e sostegno dei percorsi di economia e a sviluppare reti territoriali per l'abitare sociale e l'accoglienza solidale. Quello che facciamo è cercare di veicolare tutti i fondi che possiamo intercettare nella casa, che possono essere destinati al mantenimento della casa o al ritorno ad una situazione abitativa regolare anche in provenienza da situazioni di marginalità estrema. Quello che naturalmente servirebbe - ma non è ovviamente oggetto di una risposta - è oggetto di programmazione nazionale, è un grande Piano nazionale casa che ci metta nelle condizioni di avere più disponibilità e quindi non ci dovrebbero essere occupazioni abusive e di conseguenza nemmeno sgomberi perché non ce n'è bisogno; le persone dovrebbero trovare nell'aiuto che possono dare i servizi della Città, o i servizi anche a livello nazionale, la soluzione prima di andare verso queste situazioni. Confermo, comunque, che indipendentemente da circolari o da qualsiasi regola, che naturalmente deve essere rispettata, abbiamo la massima cura per le persone, in particolare minori e persone con fragilità affinché non avvengano delle situazioni, soprattutto non da parte degli organi preposti, che li mettano in condizioni di peggiorare ancora la loro situazione; quando ci sono, appunto, presenti minori o persone fragili entriamo in campo nel più breve tempo possibile. |