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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-04750
"REDDITO DI INCLUSIONE O PANTA REI" PRESENTATA IN DATA 23 OTTOBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Vice Presidente. Allora, Assessora, io devo dirle una cosa ironicamente, ogni
volta che protocollo un'interpellanza diretta a lei, quando poi arriviamo in Consiglio lei
mi risponde tutte le volte, mi fa dettagliatamente, per carità, però tutto l'elenco di come
funziona il servizio in oggetto dell'interpellanza tanto che quasi, quasi poco prima che
lei abbia finito il suo intervento io mi inizio a confondere, che ad un certo punto mi
devo ricordare che cosa le ho chiesto, perché mi fa l'elenco, mi spiega come funziona il
servizio quando io magari poi le sto ponendo, anche perché conosco fortunatamente
come funzionano i servizi e anche in questo caso sul REI, come si muove l'impianto e
tutto lo sviluppo dell'erogazione, non è quello che le ho chiesto, le ho posto alcune
questioni, le questioni sono queste. Allora, il REI come la social card poi diventata SIA,
continua a registrare gli stessi disagi per i cittadini che poi usufruiscono di questi
strumenti che si dimostravano già, quando c'era l'erogazione della social card ormai
anni fa, poi con la SIA e adesso con REI, quali sono i disservizi e i disagi? Allora,
innanzitutto laddove arriva la documentazione della posta e quindi la carta da poi
arrivare alla posta farsi … e riuscire ad attivare la carta, spesso e volentieri arriva la
carta, ma poi non arriva il codice PIN, quando fortunatamente arrivano entrambi, si
arriva alla posta per far attivare la tessera e alla posta spesso l'addetto della posta dice al
cittadino testuali parole, perché queste poi sono le segnalazioni che portano i cittadini:
"Potrebbe andare in un'altra sede? Perché noi qui stamattina di carte REI ne abbiamo
solo due da poter distribuire", poi magari se sono fortunati e non inceppano in uno di
questi disservizi arrivano all'erogazione del REI che magari la prima mensilità viene
erogata e poi senza motivo non arrivano più i soldi, quindi la carta non viene ricaricata.
Allora, è normale che la responsabilità di questi disservizi non può essere adibita solo
ad uno degli enti preposti e quindi non può essere colpa solo dell'INPS, non può essere
colpa solo del Comune, non può essere colpa solo della Regione, non può essere colpa
solo del Governo Centrale e della condizione del personale dentro l'INPS o dentro le
Poste, ma il problema è che laddove una famiglia in difficoltà riesce, facendo prima il
giro di tutte le dieci chiese, accendendo candelina per candelina, vivendo l'ennesimo
martirio, ad arrivare ad usufruire di questo contributo, se ci riesce ad arrivare poi subito
dopo iniziano di nuovo i disservizi a cui facevo riferimento prima che riportano il
cittadino a girare di nuovo le sette chiese, quindi vai dall'assistente sociale o provi a
chiamare all'assistente sociale e non risponde, che cosa abbiamo fatto noi come
Comune, come lei bene elencava poco fa? Abbiamo messo a disposizione un call center
alla quale poi nessuno ti risponde, una e-mail alla quale poi spesso nessuno ti risponde,
assistente sociale che prima di riuscire a contattarlo e fissare l'appuntamento magari
possono passare 60 giorni, la pagina web chi ce l'ha Internet e chi riesce anche a
muoversi sulle pagine web e sul sito del Comune di Torino, perché spesso magari chi
usufruisce di questi strumenti sono persone anche di una certa età e magari non hanno
neanche Internet a casa e quindi si ritrovano di nuovo in una condizione di solitudine
senza ricevere quei, mi scusi, Assessora, mi ascolta? Quel poco, quella poco liquidità
che è accreditata e assegnata per diritto su quella tessera e vivendo magari anche solo di
quelli... Mi ascolta? La vedo sul telefono che... Bene, allora se alza la testa e mi guarda,
bene, grazie. Dicevo...

MONTALBANO Deborah
Dicevo, e quindi alla fine questi contributi diventano l'ennesimo, come posso dire?
L'ennesimo pesantore psicologico per i poveri rispetto alla condizione che già vivono di
loro. Allora io quello che le chiedo, attraverso questa interpellanza, come possiamo noi
Città di Torino interfacciarci anche col Governo Centrale, anche con gli altri enti
interessati, anche perché poi a me che il CAF ributti la responsabilità sul Comune, il
Comune sull'INPS e l'NPS sul CAF perché poi facciamo sempre il rimbalzo di palla; a
me interessa un po' poco; a me interesserebbe che laddove una famiglia in difficoltà
riesca ad avere diritto alla carta REI riuscisse anche a poter usufruire di quella
disponibilità - piccola disponibilità economica - con una certa tranquillità, è possibile?
Possiamo arrivarci?

MONTALBANO Deborah
Tenga presente che già quando ci fu la social card a fine di quel progetto, attraverso
l'Università degli Studi, erano avvenute proprio delle interviste ai cittadini che avevano
usufruito di quell'altra carta dove tutti questi disservizi erano anche stati raccolti in
questa verifica da parte dell'Università degli Studi. Quindi, non è che le cose non si
sanno. Quello che non riesco a capire è come mai si sanno, passano gli anni, ma i disagi
e i disservizi restano sempre gli stessi, è questo il punto.

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