Interventi |
MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Vice Presidente. Allora, Assessora, io devo dirle una cosa ironicamente, ogni volta che protocollo un'interpellanza diretta a lei, quando poi arriviamo in Consiglio lei mi risponde tutte le volte, mi fa dettagliatamente, per carità, però tutto l'elenco di come funziona il servizio in oggetto dell'interpellanza tanto che quasi, quasi poco prima che lei abbia finito il suo intervento io mi inizio a confondere, che ad un certo punto mi devo ricordare che cosa le ho chiesto, perché mi fa l'elenco, mi spiega come funziona il servizio quando io magari poi le sto ponendo, anche perché conosco fortunatamente come funzionano i servizi e anche in questo caso sul REI, come si muove l'impianto e tutto lo sviluppo dell'erogazione, non è quello che le ho chiesto, le ho posto alcune questioni, le questioni sono queste. Allora, il REI come la social card poi diventata SIA, continua a registrare gli stessi disagi per i cittadini che poi usufruiscono di questi strumenti che si dimostravano già, quando c'era l'erogazione della social card ormai anni fa, poi con la SIA e adesso con REI, quali sono i disservizi e i disagi? Allora, innanzitutto laddove arriva la documentazione della posta e quindi la carta da poi arrivare alla posta farsi … e riuscire ad attivare la carta, spesso e volentieri arriva la carta, ma poi non arriva il codice PIN, quando fortunatamente arrivano entrambi, si arriva alla posta per far attivare la tessera e alla posta spesso l'addetto della posta dice al cittadino testuali parole, perché queste poi sono le segnalazioni che portano i cittadini: "Potrebbe andare in un'altra sede? Perché noi qui stamattina di carte REI ne abbiamo solo due da poter distribuire", poi magari se sono fortunati e non inceppano in uno di questi disservizi arrivano all'erogazione del REI che magari la prima mensilità viene erogata e poi senza motivo non arrivano più i soldi, quindi la carta non viene ricaricata. Allora, è normale che la responsabilità di questi disservizi non può essere adibita solo ad uno degli enti preposti e quindi non può essere colpa solo dell'INPS, non può essere colpa solo del Comune, non può essere colpa solo della Regione, non può essere colpa solo del Governo Centrale e della condizione del personale dentro l'INPS o dentro le Poste, ma il problema è che laddove una famiglia in difficoltà riesce, facendo prima il giro di tutte le dieci chiese, accendendo candelina per candelina, vivendo l'ennesimo martirio, ad arrivare ad usufruire di questo contributo, se ci riesce ad arrivare poi subito dopo iniziano di nuovo i disservizi a cui facevo riferimento prima che riportano il cittadino a girare di nuovo le sette chiese, quindi vai dall'assistente sociale o provi a chiamare all'assistente sociale e non risponde, che cosa abbiamo fatto noi come Comune, come lei bene elencava poco fa? Abbiamo messo a disposizione un call center alla quale poi nessuno ti risponde, una e-mail alla quale poi spesso nessuno ti risponde, assistente sociale che prima di riuscire a contattarlo e fissare l'appuntamento magari possono passare 60 giorni, la pagina web chi ce l'ha Internet e chi riesce anche a muoversi sulle pagine web e sul sito del Comune di Torino, perché spesso magari chi usufruisce di questi strumenti sono persone anche di una certa età e magari non hanno neanche Internet a casa e quindi si ritrovano di nuovo in una condizione di solitudine senza ricevere quei, mi scusi, Assessora, mi ascolta? Quel poco, quella poco liquidità che è accreditata e assegnata per diritto su quella tessera e vivendo magari anche solo di quelli... Mi ascolta? La vedo sul telefono che... Bene, allora se alza la testa e mi guarda, bene, grazie. Dicevo... MONTALBANO Deborah Dicevo, e quindi alla fine questi contributi diventano l'ennesimo, come posso dire? L'ennesimo pesantore psicologico per i poveri rispetto alla condizione che già vivono di loro. Allora io quello che le chiedo, attraverso questa interpellanza, come possiamo noi Città di Torino interfacciarci anche col Governo Centrale, anche con gli altri enti interessati, anche perché poi a me che il CAF ributti la responsabilità sul Comune, il Comune sull'INPS e l'NPS sul CAF perché poi facciamo sempre il rimbalzo di palla; a me interessa un po' poco; a me interesserebbe che laddove una famiglia in difficoltà riesca ad avere diritto alla carta REI riuscisse anche a poter usufruire di quella disponibilità - piccola disponibilità economica - con una certa tranquillità, è possibile? Possiamo arrivarci? MONTALBANO Deborah Tenga presente che già quando ci fu la social card a fine di quel progetto, attraverso l'Università degli Studi, erano avvenute proprio delle interviste ai cittadini che avevano usufruito di quell'altra carta dove tutti questi disservizi erano anche stati raccolti in questa verifica da parte dell'Università degli Studi. Quindi, non è che le cose non si sanno. Quello che non riesco a capire è come mai si sanno, passano gli anni, ma i disagi e i disservizi restano sempre gli stessi, è questo il punto. |