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IMBESI Serena (Vicepresidente) Passo quindi all'interpellanza 05361, sempre della Capogruppo Artesio: "Coperture in amianto?" IMBESI Serena (Vicepresidente) Risponde l'Assessore Unia, a cui lascio la parola. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, abbiamo chiesto ovviamente una relazione agli uffici competenti. Attualmente è attiva una pratica relativamente all'immobile di corso Umbria 57 ex casa del Direttore, che ha avuto inizio con un esposto al Corpo della Polizia Municipale il 24 luglio 2017 pervenuto all'Area Ambiente tramite comunicazione di ASL Spresal con protocollo 6877 del 28 luglio 2017, nel quale è stata segnalata la copertura per presenza sospetta di amianto. Da istruttoria amministrativa effettuata si è rilevato che l'immobile segnalato è di proprietà comunale. Ai sensi del Decreto Ministeriale 6 settembre 1994 della DGR 40-5094, l'Area Ambiente ha attivato le procedure previste a fronte di segnalazioni di coperture con presunta presenza di amianto, ovvero la richiesta di attivare gli organi di vigilanza, Arpa Piemonte ed ASL per le valutazioni tecniche di loro competenza, valutazione integrata a rischio esposizione. Con nota 9813 dell'8/11/17 è pervenuto all'Area Ambiente il calcolo dell'indice degrado dell'Arpa, stato conservativo della copertura scadente con richiesta di messa in sicurezza immediata. Con successiva nota è pervenuta all'Area Ambiente comunicazione di Arpa con la quale si richiedeva alla Direzione Patrimonio di fornire il programma di manutenzione e controllo dell'anno 2016 oltre al già pervenuto programma di manutenzione e controllo del 2017. Con nota 10504 è pervenuta all'Area Ambiente, protocollo 16277 del 21/11/2017, da parte dei Servizi Edifici Comunali, gestione tecnica, col quale si specificava che per l'anno 2016 l'immobile rientrava in area cantiere e non risultava a carico del Servizio stesso, pertanto conseguentemente non aveva potuto effettuare nessun programma di manutenzione e controllo per l'anno 2016. Con medesima nota precisava di aver messo in sicurezza l'immobile con un intervento di inertizzazione delle tegole di copertura contenenti amianto con predisposizione di una recinzione di sicurezza perimetrale dell'edificio e specificava inoltre che si sarebbe provveduto ad inserire nelle progettazioni straordinarie dell'anno 2018 il completo rifacimento e bonifica della copertura previa acquisizione del parere vincolante della Sovrintendenza. La sopraindicata nota, pervenuta dai Servizi Tecnici, è stata trasmessa per opportuna conoscenza da parte dell'Area Ambiente agli organi di vigilanza; con nota 10738 è pervenuto all'Area Ambiente il calcolo dell'indice di esposizione che riporta un risultato pari a 17, inteso come livello medio che rapportato con sopra indice citato di Arpa scadente comporta la necessità di un intervento di bonifica della copertura. Con nota del 4 gennaio 2018, è pervenuta all'Area Ambiente la comunicazione di Arpa con la quale sono stati trasmessi gli esiti della valutazione integrata del rischio esposizione con la conferma dei risultati sopra riportati con richiesta di emissione di provvedimenti. L'Area Ambiente, poiché non può emettere un provvedimento in positivo, ordinanza nei confronti di altri servizi della Città di Torino, proprietaria dell'immobile, dopo articolate istruttorie e colloqui intrattenuti con l'Area Patrimonio sta predisponendo una comunicazione indirizzata alla stessa Area Patrimonio sia alla Divisione Servizi Tecnici con la quale si trasmetteranno i risultati della valutazione integrata dei rischi di esposizione e degli organi di vigilanza, con la richiesta di conformarsi al più presto a tali esiti. IMBESI Serena (Vicepresidente) Ha finito? UNIA Alberto (Assessore) Finito. IMBESI Serena (Vicepresidente) Ha terminato, grazie. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Allora, se ho ben capito il timore che veniva espresso nell'interpellanza è confermato dalle valutazioni che sono state condotte da Arpa a seguito di una segnalazione dello Spresal, che il 2017 è stato un anno in cui ci si è scambiati gli elementi tecnici necessari a definire il livello e l'intensità del rischio di esposizione e che, nonostante alcuni interventi palliativi che sono stati condotti sulle tegole, comunque il rischio di esposizione medio prevede, pretende un intervento di messa in sicurezza da parte della proprietà, la quale proprietà è la Città di Torino attraverso la Divisione Patrimonio, alla quale Divisione Patrimonio l'Area Ambiente, che ha coordinato tutta l'istruttoria sul tema della tutela della salute, ha inviato a gennaio quanto previsto dall'Arpa, gennaio 2017. IMBESI Serena (Vicepresidente) Un attimo, arrivo. Prego, Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Sì, allora, a gennaio del 2018 è pervenuta all'Area Ambiente la comunicazione di Arpa con la quale sono stati trasmessi i dati; abbiamo iniziato l'interlocuzione con l'Area Divisione Patrimonio che deve iniziare però i lavori di... ARTESIO Eleonora Non avevo capito troppo male, cioè a gennaio si è avuta contezza del dovere di intervenire e adesso siamo al 3 dicembre. Quindi questa questione risulta inalterata ed è abbastanza inquietante rispetto al fatto che non stiamo interloquendo con un ente terzo o con una proprietà privata, stiamo interloquendo all'interno della stessa Amministrazione. Quindi da questo punto di vista mi pare che noi siamo in sintesi arrivati alla definizione dell'obbligo di intervenire, che la chiarezza sull'obbligatorietà di intervenire è in capo ad una disposizione che il Patrimonio deve dare ai Servizi Tecnici di riferimento, mi auguro che gli aspetti economici siano contemplati e non richiedano ulteriori elementi e tempi di dilazione, quindi io giudico che per quanto è in questo momento nella competenza dell'Amministrazione sia stato in modo sufficiente risposto nei confronti..., sia data risposta sufficiente dal punto di vista informativo al Consiglio Comunale, non ritengo che la risposta sia soddisfacente rispetto alla risoluzione di un problema che non è evidentemente corrispondente solo ad una sensibilità di chi ha fatto l'interpellanza, ma è oggettivato dai dati e dalle rilevazioni. Quindi chiederei all'Assessore di tenere, o all'Assessore all'Ambiente o all'Assessore al Patrimonio, dipende da chi in questo momento tiene le fila della questione, di poter ridiscutere l'interpellanza, non necessariamente nei termini urgenti di una scadenza di verifica di un'interpellanza, quanto piuttosto in ragionevoli tempi nei quali la Divisione competente del Comune sarà in grado di darci il cronoprogramma dei lavori. IMBESI Serena (Vicepresidente) Ridiscuterla in Aula o ridiscuterla in Commissione? Allora, per approfondimenti in Commissione VI l'interpellanza la 05361, come al solito verrà definita la cosa nella Conferenza dei Capigruppo di domani. |