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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Dicembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 14
MOZIONE 2018-04287
(MOZIONE N. 73/2018) "CONCORSI PER LE BIBLIOTECHE CIVICHE TORINESI" PRESENTATA IN DATA 5 OTTOBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Esatto.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Allora io illustrerei la mozione e l'emendamento che ho presentato.
Sostanzialmente il tema è quello che è stato discusso nell'ambito di una Commissione
dedicata a ripristinare l'organico delle Biblioteche torinesi. Sappiamo, perché l'abbiamo
già più volte affrontato questo tema, le Biblioteche Civiche torinesi che costituiscono un
prestito importante per la Città e anche nei punti periferici della Città stessa, come
presidio culturale, sociale e come luogo di incontro, perché ormai il concetto di
biblioteca è sicuramente ben superato rispetto al mero utilizzo e prestito di libri, ma
proprio diventa un luogo dove si eroga cultura a 360 gradi, ahimè, verte in una
situazione che è critica, in virtù del fatto che per carenza di personale non sono nella
possibilità anche di mantenere aperture pomeridiane costanti su tutte le sedi decentrate.
Questo c'è stato anche poi ben rappresentato dagli uffici, che hanno fornito un quadro
del personale attualmente, diciamo, attivo presso il Servizio Biblioteche, si tratta di 149
unità, ma, ahimè, solo una parte di queste, circa 200, o forse anche meno se si esclude la
Biblioteca Centrale, sono in servizio presso le 18 sedi periferiche. Questo è aggravato
dal fatto che secondo una simulazione fatta degli uffici, ancora non tenendo conto di
possibili variazioni in atto a livello governativo, vediamo la "quota 100", anziché
l'abolizione della Legge Fornero, almeno 20 unità andrebbero in pensione nel biennio
2019-2020. A questo proposito, la mozione che io ho presentato, chiedeva
sostanzialmente due punti nella parte di "impegna", uno che riguarda, appunto, la
predisposizione di concorsi pubblici con la stesura delle relative graduatorie specifiche
riguardanti figure professionali da utilizzare, appunto, nell'ambito delle biblioteche, e la
seconda di mettere in atto un piano di assunzioni per assicurare un adeguato ricambio di
personale e ai fini proprio di, come dicevo, garantire l'apertura di tutte le biblioteche il
più possibile, diciamo, a tempo pieno. Questo è ulteriormente aggravato dal fatto che
sono in prossima apertura, e ben venga, altre Biblioteche Civiche, che erano oggetto al
momento di lavori di ripristino, e in più ci sono ancora la Carluccio e la Mirafiori in
particolare, così come quelle di via Zumaglia della Circoscrizione 4, così come ci sono
anche dei servizi, vediamo per esempio il Bibliobus che è stato ancora di recente
avviato nell'ambito di un progetto AxTo, che al termine, diciamo, delle risorse che
saranno messe a disposizione dallo stesso progetto AxTo, avrà bisogno di essere
proseguito con la messa a disposizione di unità, di risorse. Ora, l'emendamento che io
ho presentato, riguarda appunto il fatto che al punto uno "dell'impegna" si chiedeva di
riconoscere queste graduatorie per figure professionali, come istruttori culturali e di
aiuto bibliotecari. In realtà, a seguito anche di una serie di approfondimenti che abbiamo
fatto in Commissione, ci sembra, mi sembra più opportuno riproporre la stesura
integrale del punto 1) secondo questa dizione, che vado a leggere: "Ad indire concorsi
pubblici con la stesura di relative graduatorie specifiche riguardanti figure professionali
riconosciute, come bibliotecari e aiuto bibliotecari, in possesso di idonei requisiti
professionali, nonché a prevedere delle professioni verticali per il personale già in
servizio presso sede bibliotecarie". Questo, sostanzialmente, vorrebbe dire due percorsi
differenziati, uno che possa essere aperto anche a nuove figure, secondo concorsi,
quindi rivolte a bibliotecari e aiuto bibliotecari che siano quindi in possesso dei requisiti
richiesti, ovvero degli idonei requisiti professionali, e questo anche nell'ottica, da un
lato, di ringiovanire il personale esistente, ricordiamo che anche da quanto c'è stato
detto dagli uffici, il personale attualmente in servizio presso il Servizio Biblioteche è
piuttosto avanti come età, siamo intorno ai 55 anni di età media, e quindi l'innesto di
nuove persone con le qualifiche professionali anche adeguate al livello di innovazione e
tecnologia che il Servizio sta adottando, potrebbe essere ovviamente idoneo e
funzionale a questo tipo di progettualità. Per contro, rimane ugualmente importante la
valorizzazione di una quarantina di unità che sono già in servizio al momento, che
hanno preso servizio già da una ventina d'anni, hanno seguito un percorso professionale
anche di crescita, frequentando corsi e riuscendo anche a raggiungere livelli di
professionalità più elevata, che svolgono funzioni anche spesso superiori a quella del
struttura culturale e che quindi si vorrebbe valorizzare indicendo anche dei concorsi che
siano rivolti proprio a una progressione verticale per queste persone. In questo senso,
quindi, si propone, appunto, io propongo di votare poi già il testo coordinato con la
mozione, a meno che non si voglia votare per punti e fare l'emendamento e poi andare a
votare. Manca la collega Canalis che aveva proposto un ulteriore emendamento, che io
poi ho anche sottoscritto, che diceva di considerare di affidare, quindi aggiungere
ulteriore punto, che riguardava l'affidamento con gare di appalto, soggetti terzi
specializzati, quei servizi bibliotecari che l'Amministrazione non sia in grado di
assolvere direttamente in questa fase transitoria di contrazione personale comunale, al
fine di garantire tempi di apertura delle Biblioteche Civiche il più possibile estesi.
Quindi, ancora una volta si ribadisce questo concetto di avere la possibilità di fornire un
servizio che venga fruito nella più ampia fascia d'orario e quindi in questo senso anche
valutare, sempre ovviamente facendo una sorta di analisi con gli uffici, di quali servizi
possono essere affidati esternalizzandoli, per esempio sotto un servizio di back office, di
trasferimento tramite pulmino, dei prestiti librari da una biblioteca all'altra, lo stesso
servizio Bibliobus che in futuro è facile che possa essere visto come un tipo di funzione
che può avere una sua esternalità, nel senso che potrà essere gestito, come al momento
è, da un soggetto esterno. E quindi anche questo nell'ottica di andare a, diciamo, a
liberare maggiori risorse per garantire il pieno orario di apertura delle sedi centrate.
Grazie.

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