Interventi |
SACCO Alberto (Assessore) Sì, buongiorno. Allora, la richiesta di comunicazioni nasce dopo una lettera, datata 22 novembre 2018, inviata da un'associazione neonata, associazione neocostituita, scusatemi, associazione chiamata Agro CAAT - Associazione grossisti ed operatori Centro Agroalimentare di Torino, che appena costituita manda una lettera a firma del signor Presidente Gianmarco Enrico, manda una lettera a tutta una serie di soggetti tra cui: noi Comune, Camera di Commercio, Regione e quant'altro. Nella lettera evidenzia tutta una serie di criticità, a suo dire, attualmente presenti nel CAAT; ovviamente il Comune si è subito attivato per chiedere una risposta ufficiale al Centro Agro- Alimentare che ha preparato una risposta in cui va a puntualizzare gli aspetti indicati nella lettera. Allora, prima osservazione che viene fatta dal Centro Agro-Alimentare, osservazione ovviamente condivisibile, è che la nuova gestione si è insediata nel mese di settembre 2017, come tutti sanno, purtroppo, dopo pochi mesi c'è stata l'inattesa scomparsa del Direttore Generale quindi a dicembre dell'anno scorso, improvvisamente il Direttore Generale aveva tutti i poteri gestionali come sapete, dopo pochi giorni senza preavviso si sono dimessi il responsabile della logistica e si è dimesso anche il responsabile tecnico, alla fine l'organico del CAAT giusto per capirci è rimasto di sette persone, quindi assolutamente un organico molto ridotto. Il vuoto gestionale, dice il CAAT nella lettera, è stato colmato dal Presidente, il quale in un clima di forte disorientamento e di concreta situazione emergenziale si è occupato di tutte le attività per garantire la continuità dei servizi e il funzionamento del centro, quindi nella lettera di cui vi parlavo prima c'è scritto che, il fatto che ci sia scritto "dopo il decesso del precedente Direttore Generale il Centro si è limitato a proseguire per inerzia senza più idee", appare sicuramente un'affermazione molto, molto forte anche perché io ho descritto la situazione in cui si è venuto a trovare improvvisamente il CAAT a dicembre dell'anno scorso. Quindi a questo punto nella lettera inviata dal CAAT in risposta, il CAAT ci spiega tutto quello che ha fatto da dicembre dell'anno scorso ad oggi. Allora, è stata ovviamente fatta una procedura ad evidenza pubblica per l'individuazione di un nuovo Direttore Generale e in data 17 settembre 2018 si è insediato il nuovo Direttore Generale del CAAT che già lavorava, che in precedenza lavora al Centro Agro- Alimentare di Milano, quindi una persona con una certa esperienza e il costo di questo nuovo Direttore ha ridotto il costo rispetto alla precedente gestione di 130.000 euro annui rispetto al costo del lavoro sostenuto dal Centro per il suo predecessore, quindi il CAAT risparmia 130.000 euro all'anno con questo nuovo Direttore che viene dal Centro Agro-Alimentare di Milano. C'è stata poi, dice il Presidente Lazzarino, la riorganizzazione e il contenimento dei costi del Servizio di Vigilanza Armata, quindi c'è stata tutta una riorganizzazione che ha portato ulteriori risparmi per oltre euro 60.000 annui circa. Poi terzo, c'è stato un forte contrasto alle irregolarità all'interno del Centro proprio grazie ad una cresciuta collaborazione tra il Centro, l'Ispettorato del Lavoro e i Reparti Operativi dei Carabinieri di Rivoli e Grugliasco, sono stati numerosi gli incontri presso il mio Assessorato nel corso del 2018 ed hanno sempre visto la presenza del CAAT. Poi dice sempre il CAAT, il Presidente, è recente l'attivazione di un canale diretto con la Questura di Torino volta alla definizione di un protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità all'interno del Centro, poi c'è stata la disdetta dei contratti di locazione in scadenza, preavviso di 12 mesi, scadono ad ottobre 2019, la comunicazione è stata curata nei confronti di ogni singolo conduttore affinché acquisisse consapevolezza circa le motivazioni a supporto della disdetta, quindi c'è stato un dialogo e in questa lettera che poi ovviamente verrà consegnata il CAAT dice che si impegna a trovare una soluzione per il rinnovo entro il primo trimestre 2019. Sempre in quest'ottica di difficoltà dice il CAAT è in fase di definizione il Piano di sviluppo quinquennale che delineerà le linee guida per rendere il CAAT un vero Centro Agro- Alimentare attraverso l'insediamento di nuove attività afferenti a categorie merceologiche diverse da quella ortofrutticola, qui posso dire anche se non c'è scritto nella lettera che effettivamente sono in corso dei colloqui con altri mercati cittadini per vedere di potenziare ulteriormente il commercio all'interno del CAAT. Manutenzione degli immobili, è in corso un piano di manutenzione ordinaria del Centro attraverso un importante intervento sulle coperture con i maggiori segni di ammaloramento per migliorare l'impermeabilità. Quindi ci sarà sicuramente, mi dice il CAAT, nell'ambito dei piani di sviluppo una sezione interamente dedicata alle manutenzioni. Ultimo punto di questa lettera, dismissione di una quota del CAAT da parte del Comune di Torino, con riferimento al programma di dismissione di una quota pari al 5% del capitale sociale del CAAT da parte del Comune, è in atto un dialogo costruttivo con le Istituzioni e con le Associazioni di categorie per connotare l'interesse generale che un Centro Agro- Alimentare come il CAAT persegue nell'assolvere al proprio ruolo, una simile assunzione rappresenta il presupposto necessario per giustificare il mantenimento della partecipazione da parte del Comune di Torino della quota che residuerà dalla cessione del 5% del capitale sociale del CAAT. |