Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Comincio con un inciso: quest'interpellanza avrebbe voluto una risposta della Sindaca Appendino, che è scomparsa dai radar in quanto il progetto Torino 2030 non reca la pura ed autorevole firma del Vicesindaco, ma invece reca la più autorevole sottoscrizione della Sindaca Appendino; speriamo che oltre gli incontri Torino 2030, prima o poi, si materializzi anche la Sindaca. Siamo contenti di apprendere che, sostanzialmente, a differenza di quanto viene detto da una nutrita schiera di persone che sono in malafede e che ce l'hanno con questa Amministrazione, in realtà il progetto Torino 2030 non è che molti sostengono un lungo elenco di titoli vuoti privi di ogni costrutto, ma in realtà è un vero progetto per la Città. Facciamo un pochino fatica ad individuarne la reale concretezza, però credo che dopo due anni e mezzo, siamo certi che, nei prossimi due anni e mezzo, questo mirabolante progetto di città troverà casa. Abbiamo, in qualche modo, sollecitato una risposta in quanto, io personalmente, che tendo a prendere le cose piuttosto sul serio, soprattutto quando arrivano con così tanta autorevolezza dal Gabinetto della Sindaca, avevo liberato l'agenda ed ero andato - come pochi altri per la verità sulla base dei numeri che ci ha detto oggi - a sentire qual era, sostanzialmente, l'idea che avevate in termini di trasmissione di pensiero. Devo essere sincero, Vicesindaco Montanari: io sono uscito da quella sala della Scuola Holden, diciamo così, ancora più perplesso di quanto avevo immaginato si potesse fare. Oggettivamente mi sembra di poter dire che il fatto che un incontro di questo tipo - che ricordo era precedente alla famosa questione della manifestazione NO TAV, anzi SÌ TAV - che sostanzialmente ha visto la partecipazione di 100 persone a fronte di inviti sparpagliati, per centinaia di inviti, onestamente vi dovrebbe fare riflettere, Vicesindaco Montanari. Vi dovrebbe fare riflettere - non credo che questa cosa qua capiterà - su una modalità che voi avete, di finto coinvolgimento e di finta partecipazione di questa Città, perché va ricordato a lei, e a tutti noi, che il Torino 2030 non è un processo partecipativo che coinvolge la comunità torinese - perché se la coinvolgesse non avremmo questi numeri così bassi - ma è di fatto un happening della Giunta Comunale, peraltro piuttosto deboluccio in termini di presenze, senza toccare i contenuti su cui, come dire, parlano i documenti che, sostanzialmente, non solo non coinvolge nessuno, non solo la gente non è coinvolta nella fase di predisposizione, non è neanche coinvolta a venirvi a sentire. Allora, la terza domanda, che era provocatoria - la rileggo per chi non ha letto l'interpellanza - cioè: "se l'Amministrazione non ritiene a questo punto utile un ulteriore rinvio, magari dopo il giugno 2021" è perché, forse, da questo punto di vista, una qualche riflessione su come voi state impostando la dinamica politica di sviluppo di questa città dovreste farla. Io sono convinto che questa riflessione non la farete, perché se c'è una caratteristica che accomuna pochezza di contenuti e sostanzialmente quella dell'arroganza, cioè c'è una diretta proporzionalità tra l'assenza di contenuto e l'arroganza con cui questo contenuto si suppone di doverlo disseminare nella società torinese; resta, credo, davvero un'occasione sprecata e soprattutto un'occasione persa, perché penso, davvero, che alcuni degli elementi di riflessione politica strutturale che - guardate, potevano anche eventualmente coinvolgere non solamente la ristretta cerchia del Movimento 5 Stelle, ma una fetta più ampia di città - credo che possano in qualche modo essere stati appunto un'occasione persa. Vedremo i prossimi incontri; li ha citati lei, vedremo se questi numeri che oggi ha detto, cioè 62 persone su oltre 270 di cui oltre 155 enti coinvolti - io c'ero - tra staffisti e Consiglieri Comunali e giornalisti, credo che metà della sala fosse composta da questo tipo di persone; l'altra metà era palesemente di gente che era andata lì per obblighi e per doveri, vedremo se sono certo che la seconda parte, cioè quelli che andranno lì per obblighi e per doveri essendo obblighi e doveri, magari ci saranno di nuovo. Inviterei, Vicesindaco Montanari, stante il fatto che all'incontro a cui ho partecipato, oltre alla Sindaca c'era praticamente tre quarti della Giunta Comunale, che magari su un evento di questo tipo varrebbe la pena mobilitare un po' le truppe, perché altrimenti il colpo d'occhio, ve lo do come consiglio, già la sala l'avete scelta piccola, perché la sala Holden, come dire, si riempie in fretta, ma se voi fate una roba: Torino 2030, cioè stiamo parlando della strategia di Appendino e vostra e la fate alla Holden che è una sala piccola, ed è pure vuota, e chi c'è sono staffisti vostri, voi capite benissimo che diventa anche gioco facile di questa Minoranza, in malafede e becera che rappresentiamo noi, andare un pochino a sfruculiare. Ma, al di là di questi temi, davvero, l'auspicio che abbiamo per il futuro è che voi facciate, davvero, una riflessione se - come vi state comportando nei confronti della città, non nei nostri confronti, ma nei confronti della città - è o non è coerente con le effettive esigenze di Torino. |