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RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Allora, il Disegno di Legge Pillon, è innegabile, tra i suoi articoli presenta con i punti che sono controversi, tra cui l'obbligo della mediazione familiare per avviare la separazione che, come già detto, nei casi di violenza è vietata dalla convenzione di Istanbul. E poi un altro dei punti più controversi è la non distinzione dell'età o delle condizioni di vita del minore nella determinazione dei tempi di frequentazione. Però con l'abolizione dell'assegno di mantenimento al coniuge con divisione delle spese fatte in base al riscontro delle prove di pagamento, con la divisione a metà del tempo passato con i figli e con l'indennizzo per il genitore che lascia all'altro la casa di proprietà, cerca di superare alcune palesi ingiustizie che intercorrono in caso di separazione e che solitamente sono centrali in tutti i conflitti, praticamente, di separazione, accordi di separazione. Proprio il Corriere di Torino, ieri, in un articolo a firma Ricci, il titolo in prima pagina: "L'identikit shock dei nuovi poveri sono i giovani padri, hanno meno di 35 anni e hanno almeno due figli, è questo l'identikit dei nuovi poveri in Piemonte. Il banco alimentare ne aiuta 110.000 all'anno". Nel testo, tra l'altro, si legge che spesso a ritrovarsi in condizioni di povertà sono persone insospettabili, che fino a poco tempo prima avevano una vita normale e il Presidente del Banco Alimentare Collarino afferma che: "Di recente ho conosciuto un ragazzo, un giovane padre, appunto, nel giro di pochi mesi ha perso il lavoro e con il divorzio anche la casa lasciata alla moglie e due figli, si è ritrovato a dormire in automobile e a fare la doccia nella nostra sede e a mangiare con i volontari". Sono personalmente a contatto con diverse situazioni di questo genere, ma il tema credo siano noto a ogni cittadino e a tutti coloro che hanno un amico o un familiare che vive questo disagio, io ne conosco davvero tanti. Le separazioni purtroppo creano disagi per i minori e i genitori e disparità tali da scoraggiare molte persone di buon senso a creare una famiglia e attualmente la maggior parte delle separazioni determina un affido che poi è condiviso soltanto sulla carta. Trovo inaccettabile che un genitore, che poi nella maggior parte dei casi è il padre, debba lottare per il diritto di vivere la crescita dei propri figli e trovo altrettanto inaccettabile che questi venga allontanato dalla sua casa oppure spinto a vivere in modo precario ai margini della povertà, condannato a corrispondere al coniuge una rendita vitalizia e a pagare mantenimenti non rendicontati. Con l'affido diretto le risorse verrebbero destinate realmente alle spese per necessità primarie e secondarie dei minori, in modo proporzionale alle risorse disponibili da parte dei genitori. Io personalmente non sarei stato pregiudizialmente contrario all'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Artesio nella prima versione in cui è stato depositato, proprio perché nonostante le ottime, sacrosante intenzioni, il Disegno di Legge Pillon necessita di diverse modifiche, credo che la discussione con le varie realtà cittadine sia legittima per poter apporre le dovute modifiche e migliorie. Mi sarei probabilmente astenuto, perché in quella versione l'atto esprime preoccupazione rispetto all'approccio e al dispositivo del Disegno di Legge 735 e io non sono affatto preoccupato per l'approccio, anzi, spero che si comincia a riequilibrare la disparità di trattamento che la normativa vigente assegna a due genitori in caso di separazione. Sono d'accordo, invece sulla preoccupazione per il dispositivo. Ho certamente, appunto, i miei dubbi sul dispositivo e accolgo parte delle osservazioni che sono emerse nelle Commissioni in cui è stato approfondito l'argomento. A riguardo poi condivido l'osservazione del Consigliere Ricca sullo svolgimento delle Commissioni. Con l'emendamento proposto, che chiede il ritiro del Disegno di Legge, per me questo ordine del giorno è assolutamente inaccettabile, perché non tiene conto di una situazione che purtroppo è sempre più attuale, anche a causa dell'aumento del numero di separazioni e dunque voterò convintamente in maniera contraria all'ordine del giorno della Consigliera Artesio. Per quanto riguarda l'ordine del giorno della Consigliera Pollicino, invece mi asterrò perché ci colgo una parte propositiva, ovvero la riapertura del secondo punto dell'impegna, "Si apra il dibattito per la redazione di una proposta di legge che adegui la legislazione vigente in materia, al dettato, agli impegni sottoscritti al nostro Paese", sto leggendo l'impegna, "nei trattati internazionali e che disciplini meglio il principio della bigenitorialità, anche con riferimento alla responsabilità", io ci aggiungo anche economica, "e alla presenza dei padri". Quindi questo è un punto che, insomma, non mi fa essere completamente contrario a questo ordine del giorno e mi asterrò sul secondo. Grazie. |