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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05461
RINEGOZIAZIONE DI MUTUI PER UN AMMONTARE COMPLESSIVO DI EURO 387.989.634,27 CON INTESA SANPAOLO E DEXIA CREDIOP.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma allora io riprendo velocemente, intanto un tema che avevo già
espresso nella trattazione dell'interpellanza in un discorso: "Risanamento finanziario
della Città", cioè qui mi sembra, Assessore Rolando, che lei ci stia di nuovo
riproponendo un tema, che è quello, pochi, sporchi, maledetti e subito, questo in termini
di soldi. La ringrazio anche per l'attenzione che mi sta dedicando. Vede, lei ci racconta
…, sì, io spero che mi ascolti, però mi ha già spiegato che ascolta con un orecchio e
parla con l'altro. Io spero che…, non parla con l'orecchio, ma insomma, ascolta con un
orecchio e con l'altro. Ci ha già spiegato che, sostanzialmente, lei propone una
negoziazione di mutui, secondo queste due delibere, una che perlomeno ha il pregio di
fare un po' di pulizia sul discorso dei tassi, peraltro non con questi evidenti vantaggi,
perché mi sembra davvero stiamo parlando di cose risibili, ma la vera sostanza è che sui
17 mutui su cui si è spalmato il debito, il Comune propone alle banche di mantenere
variata la scadenza, ma variamo le rate. Benissimo, in pratica, si paga meno subito, si
risparmiano questi 42 milioni che possono essere spesi fino al 2028, e pagheremo di più
dopo, per dirlo in soldoni. Sostanzialmente, quindi, voi avete da subito una ventina di
milioni sul biennio che potete utilizzare per la spesa corrente, sulla cultura e per fare
qualcos'altro che era previsto di fare, probabilmente, con il Piano dimissioni, ma che vi
siete resi conto che anche su quello non siete riusciti ad andare in porto e quindi dovete
fare un qualcosa un po' da colpo di pinna, di qualcuno, qualcuno che sta annaspando,
deve pareggiare i bilanci, trova un escamotage di questo genere, ribaltando poi gli oneri
di questo debito maggiore contratto, successivamente a chi verrà dopo. Ora, la Città
sostanzialmente utilizza le risorse che erano destinate a rimborsare i vecchi debiti per
pagare la spesa corrente, questa è proprio la summa che lei ci sta esprimendo e lascia a
chi verrà dopo il 2029 il compito di pagare gli arretrati, questo è un po' quello che è la
sostanza e che i Consiglieri della Maggioranza si prestano a votare. Le delibere che lei
ci ha illustrato, a parte quella che, come dicevo, faceva un po' di pulizia sul discorso
degli interessi, la seconda ci dice che stima un derivato, ebbè, grazie, un derivato che di
per sé è positivo, e quindi è anche facile farlo. Ma che cosa ne faremo degli introiti
ancorché oggi non chiariti, non definiti, che verranno, appunto, introitati grazie a questa
estinzione? Lo utilizzeremo per saldare il debito? Almeno ci può dire che li allocherà in
un fondo e verranno utilizzati, quelli sì, per risanare un debito, piuttosto che fare degli
investimenti sani, questa volta, non di nuovo di produrre solamente disponibilità per la
Spesa corrente, perché la Spesa corrente va, diciamo così, pagata su altri bilanci, con
altre entrate. Quindi io, ribadisco, da un lato abbiamo un debito residuo di 388 milioni,
più 68, e alla fine dell'altra sono 456, in tutto circa 52 milioni in più. Io mi chiedo come
questo sia coerente col Piano di rientro e vorrei ben sperare che la Corte dei Conti ci
metterà, comunque, qualche osservazione, perché francamente mi sembra che tutta la
narrativa che è stata fatta sulla necessità di dover risanare, dover rientrare sul debito,
non sta dando minimamente delle azioni che in quel senso vadano. Io temo, proprio per
concludere in maniera molto, molto sintetica, che la narrativa che finora ci avete
raccontato, il referente dei conti che avete trovato in questa Città, in realtà sta iniziando
a diventare il vero tema, che è quello di che situazione lascerete ai posteri, ma che cosa
lascerete a chi verrà dopo, perché voi avete trovato una situazione… Iaria, basta,
veramente adesso basta, perché te lo dico a nome del Consiglio. Veramente voi avete
trovato una situazione sicuramente di indebitamento forte, che aveva delle ragioni
strutturali, aveva tutta una serie di logiche a cui voi, giustamente, avete opposto
politicamente la vostra retorica, ma in questo momento, ci chiediamo davvero, voi state
incrementando il debito, riuscite a pareggiare i Bilanci con queste misure straordinarie,
che denotano tutta la vostra difficoltà di invece riuscire, sistematicamente, a condurre
una politica finanziaria per questa Città, e lasciate a chi verrà dopo una situazione
ancora più compromessa, perché comunque non si vede un trend, che, se non altro, era
stato impostato dalla precedente Amministrazione. Questo è il vero tema: cosa lascerete
a chi verrà dopo.

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