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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-05461
RINEGOZIAZIONE DI MUTUI PER UN AMMONTARE COMPLESSIVO DI EURO 387.989.634,27 CON INTESA SANPAOLO E DEXIA CREDIOP.
Interventi
FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Diventa complicato intervenire, anche su due delibere importanti,
che portano un vantaggio alla Città nel breve periodo, quindi negli anni che sono più
difficili di riduzione o comunque di sostenibilità del debito del Comune di Torino e che
in un certo senso permettono, con queste due delibere, di affrontare i prossimi anni, che
sono gli anni più duri. Invece anche su queste delibere dalla parte delle Minoranze ci
sono stati degli interventi abbastanza incomprensibili, rivendicando delle richieste su
Cassa Depositi e Prestiti. Io vedo qui in Aula l'ex Sindaco Fassino, nonché ex
Presidente ANCI, nonché membro del CdA di Cassa Depositi e Prestiti, magari può
anche intervenire dopo sulla questione per specificare bene come mai negli anni passati
Cassa Depositi e Prestiti non è intervenuta in maniera massiccia aiutando i Comuni e
quello che in teoria si potrebbe fare nei prossimi anni, può dare magari un indirizzo,
visto che è qui in Aula e che il Consigliere a fianco, Lo Russo, rivendicava e quindi
un'azione maggiore, incisiva del Governo, che ovviamente è da pochi mesi, ma che
deve già risolvere tutti i problemi che ci sono in corso e che si sono succeduti negli
anni, così come il Comune di Torino si è dovuto sobbarcare tutti i problemi precedenti e
che sta risolvendo. Queste due delibere in piccola parte risolvono o comunque danno un
aiuto nei prossimi anni a venire, che sono, come dicevo, quelli più difficili. Perché?
Qualcuno parlava di maggiori oneri per l'Ente fino al 2036; ovvio, basta fare dei calcoli
di matematica finanziaria attuariale, un euro del 2018 non può essere paragonabile a un
euro del 2036, è normale che le cifre poi aumentino, se si aumenta il debito, se si
aumenta il periodo e se si va con gli anni a variare. Quello che non cambia, qualcuno
chiedeva, è la rata. L'operazione, nel complesso, non genera squilibri, il pagamento
della rata sarà sempre il medesimo. Alla fine… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, non è detto, deve leggerlo. L'operazione, nel suo complesso, io
leggo, non genera squilibri tra le annualità, negli importi dei corsi al servizio del debito,
in quanto l'Ente procederà, anche dopo il 2024, e fino al 2034, al pagamento della
medesima rata, quindi è scritto anche in delibera, probabilmente è sfuggito. Oppure
qualcuno chiedeva come verranno riutilizzati questi risparmi; anche questo è scritto in
delibera, verranno utilizzati per permettere il finanziamento e spesa corrente degli enti
culturali e delle manutenzioni ordinarie, permettendo quindi al Comune di rientrare in
quell'equilibrio strutturale, che non c'era negli anni passati, e di utilizzare le entrate
straordinarie che si verificheranno nei prossimi esercizi, derivanti da dismissione di
immobili o da oneri di urbanizzazione su operazioni straordinarie, in modo da utilizzare
in modo prioritario investimenti e manutenzione di carattere straordinario. Quindi anche
questa parte è scritta in delibera. Su queste due delibere, sinceramente, vedo solo
vantaggi per la Città: la semplificazione della struttura del tasso di interesse; si parlava
di 17 contratti, ne avremmo solo uno, è un vantaggio; per qualcuno può essere un
vantaggio insignificante, comunque è un vantaggio. Il fatto di non avere più un derivato,
e anche quello è un altro vantaggio. La certezza di avere un tasso fisso nei prossimi
anni, e quindi non dover stare con un tasso variabile legato all'andamento del mercato,
anche quello è un altro vantaggio. Poi il ruolo delle Minoranze, dell'Opposizione, lo
comprendo, è sempre quello di dover comunque contrastare la Giunta, criticare la
Giunta. Da parte mia e credo anche dalla Maggioranza, su questi due delibere si vedono
solo vantaggi per la città nell'immediato e nei prossimi anni e quindi voteremo
convintamente "sì" a queste due delibere. Grazie.

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