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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-04671
DEMOLIZIONE EDIFICI IN STRADA DEL PORTONE - AREA EX BERTOLAMET E RICOSTRUZIONE DI N. 4 FABBRICATI COMMERCIALI E N. 6 RESIDENZIALI/ASPI. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001 E ARTICOLO 5, COMMI 9-14 LEGGE 106/2011. APPROVAZIONE DEROGA - MODIFICA PIANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA. AVVIO PROCEDURA.
Interventi
MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Sì, gli emendamenti, dico subito, sono proposti da noi per tenere conto delle
osservazioni della Consulta dell'Ambiente e delle piste ciclabili. Allora, questo
intervento è un intervento nella zona sud-ovest di Torino, un'area piuttosto ampia in
abbandono di circa 73.000 metri quadri, anzi 77.000, e qualche cosa, metri quadri di cui
abbiamo parlato ampiamente in Commissione. Quindi, io forse non entrerei troppo nel
merito degli aspetti tecnici. La trasformazione avviene in deroga al Piano Regolatore,
quindi con un articolo della 106, si tratta di realizzare... Ah, intanto noi su quest'area
abbiamo eliminato uno strumento urbanistico PRUSA, che era in essere e che
prevedeva, fra l'altro, una trasformazione molto più ampia dell'area. Noi l'abbiamo
concentrata nella zona per poter realizzare corso Marche e liberare anche la zona del
campo nomadi abusivo. L'operazione, in complesso, comporta per l'operatore un
impegno di circa 14 milioni di euro che sono divisi in: 4 milioni di oneri a scomputo; 3
milioni per spese; e poi ancora contributo di riqualificazione ed oneri di urbanizzazione.
L'operazione comprende: 4 residenze di circa..., scusate, 4 strutture commerciali di
circa 2.500 metri, per una vendita complessiva reale di circa 10.000 metri; delle
residenze per circa 14.000 metri quadri (entrambe sono misure più piccole di quelle che
erano presenti precedentemente). Quindi, siamo passati per le residenze da 16.000 a
14.000 e per l'ASPI (cioè le attività commerciali complessive dell'area) che però, come
ho detto prima, era più ampia di quello che è l'attuale confine, era addirittura di 40.000
metri quadri, che adesso sono ridotti a circa 10.000 di vendita. Con quest'operazione,
noi realizziamo un'ampia fascia verde ad ovest del complesso - quindi sul confine per
Grugliasco - realizzando la strada, mettendo a posto la strada. L'area verde in piena
terra restituita, o meglio, di proprietà privata e di accesso pubblico sarà gestita per
almeno 10 anni dai proprietari: è un'area di 11.000 metri quadri, sui quali c'è anche un
progetto di realizzazione di un parco insomma, di un'accessibilità per i cittadini. Altri
1.100 metri circa sono da aggiungere a quest'area, quindi complessivamente saranno
circa 12.000 metri di superficie verde in piena terra; a questa si aggiungono circa 14.000
metri di verde su soletta. Le residenze comprendono - l'ho detto prima - circa 200
alloggi, 14.000 metri quadri. Nel complesso, tutta l'area viene riqualificata e
recuperiamo anche le risorse per realizzare corso Marche. Lì non tutti hanno
consapevolezza che quella è la prosecuzione verso sud di corso Marche: attualmente è
un'area incolta, non del tutto accessibile. Con quest'operazione noi mettiamo le
premesse per collegare questo corso, magari anche cambiando nome com'è stato fatto
nella proposta, fino a collegarci a corso Tazzoli. Le restanti aree dell'area, tengo a
sottolineare che noi vorremmo mantenerle produttive, quindi non ci sarà l'estensione
dell'attività commerciale a tutto il quadrante - come era previsto in qualche modo dal
PRUSA - e saranno, invece, possibili interventi di allargamento del corso Marche che è
previsto come un corso a due corsie per parte, per lato di marcia e due piste ciclabili per
lato. I pareri che abbiamo accolto in queste settimane, delle ciclabili e delle zone verdi:
sostanzialmente, per quanto riguarda le piste ciclabili fanno una serie di osservazioni,
che ci impegniamo a recepire nel corso dell'approvazione del progetto, e per quanto
riguarda le aree verdi fanno una serie di considerazioni, anche queste piuttosto
accettabili, tipo: mantenere le piante ad alto fusto esistenti (quello lo faremo) e avere
attenzione anche all'eliminazione, invece, di specie infestanti; mantenere invece quelle
che sono ritenute valide dal Settore Ambiente. Quindi, nel complesso mi sembra
un'operazione utile per la Città che porta a casa anche delle risorse, ma che soprattutto
sistema un quadrante della città, attualmente, assolutamente in abbandono. Per ultimo,
sarà anche sistemata (un impegno che prendiamo anche con la mozione che verrà
approvata, se verrà approvata) anche la sistemazione dell'area ex occupata dal campo
nomadi, che deve essere ripulita e destinata a verde. Grazie.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie, Presidente. Io non sono abituato a rispondere agli insulti con insulti, quindi la
prego di soprassedere alle parolacce usate dal Consigliere Lo Russo e non credo che le
parolacce, i toni di voce esasperati che lui ha usato, credo non possano intimidire i
nostri Consiglieri, quindi vi rassereno tutti che questo linguaggio non mi appartiene e
non ci appartiene, lo respingiamo tutti insieme. Andiamo invece nel merito delle
questioni, non c'è nulla di falso, è tutto assolutamente vero, il PRUSA, che l'emerito
Consigliere Capogruppo Lo Russo aveva approvato nel '15 a cui non ha dato nessun
seguito, quindi evidentemente non ha funzionato, prevedeva esattamente quello che ha
detto il Consigliere Carretto, e cioè 40.260 metri quadri di ASPI, ovvero di commercio,
riguardava un'ampia area del quadrante sud-occidentale della Città di Torino dove
praticamente si prevedeva che la maggioranza delle aree produttive venissero
trasformate in commercio con questa pennellata di socialità, e qui io guardo anche
Rosso e Tresso e... i Consiglieri, no ma anche Napoli, che giustamente ha avuto la,
come dire, l'umiltà di dire: "Io non entro nei dettagli tecnici" e questo io lo apprezzo,
invece qui c'è qualcuno che sa tutto e che si permette di farlo, ma invece Lo Russo i
dettagli tecnici li consoce molto bene ed è lui che falsifica le cose perché sostiene, caro
Presidente, che quest'area si poteva trasformare con un PRUSA che appunto con questa
pennellata sociale risolveva il problema dei nomadi, risolveva il problema della
manutenzione del verde, risolveva il problema del nuovo corso, che fra l'altro loro
pensavano di farlo amplissimo, 12 corsie, una roba del genere, quando noi molto
umilmente abbiamo capito che queste cose non partivano, che non c'era nessuna
possibilità di riqualificare quell'area, se non prendendo in mano uno strumento delicato,
certamente da usare con molta attenzione, che è il 106, e con quello avviare invece da
subito la trasformazione dell'area. Ora, intanto vi segnalo che questo investimento è per
gli operatori qualcosa come 40 milioni, quindi sono 40 milioni che arrivano sulla Città
di Torino in termini di posti di lavoro, di lavoro, di attività edilizia e sono 40 milioni
indirizzati bene, nel senso che noi abbiamo utilizzato questa opportunità per, come ho
detto prima, realizzare 12.000 metri quadri di verde che verrà consegnato alla Città di
Torino ma in manutenzione per 10 anni, questo è l'accordo qui scritto che io ho qui con
me e che naturalmente possiamo discutere, con un accordo che non solo prevede quello
ma prevede anche l'impegno, e qui rispondo forse anche a Tresso che diceva qualcosa
del genere: "Non abbiamo nessuna garanzia", no, a parte il fatto che le garanzie in
assoluto non le ha nessuno perché loro possono prendere il permesso di costruire e poi
non fare un bel niente, quindi è chiaro che siamo di fronte anche a queste possibilità, ma
sostanzialmente l'accordo nero su bianco che abbiamo portato, e io ce l'ho qui, se volete
ne parliamo ancora, lo approfondiamo e io avevo già detto in Aula, scusate, in
Commissione che io di questo mi sarei impegnato a portare avanti, l'accordo è
esattamente quello di fare le residenze in un arco massimo di 6 anni ma la zona verde, e
dunque tutte le urbanizzazioni, sono da fare subito e devono partire contestualmente
perché questo è un permesso di costruire unico, quindi se non fanno le viabilità, gli
accessi eccetera non parte neanche il cantiere, quindi è matematico che l'operatore, che
sicuramente è interessato a fare prima il commercio e dopo le residenze, però deve farli
insieme. Poi l'altra bufala che è stata raccontata in quest'Aula, anzi, sono almeno due,
ma sono due o tre le bufale, adesso ve le elenco; l'altra bufala è che così noi non
possiamo fare più gli espropri e non completare corso Marche, falso completamente, noi
gli espropri li potremo fare tranquillamente, li faremo probabilmente in una seconda
fase, certamente noi in questa prima fase facciamo il pezzo che riusciamo a fare con le
risorse che mettiamo in cassa, e prepariamo la prospettiva (incomprensibile) attualmente
non c'è nulla, quindi voglio dire, non è che stiamo dicendo che passiamo dalla strada
perfetta a chissà che cosa, facciamo esattamente un processo complessivo ma graduale
di trasformazione dell'area, quindi gli espropri si potranno fare serenamente, fra l'altro
ho qui il testo scritto anche degli uffici che me lo conferma, così come si potrà fare
anche il controllo delle situazioni ambientali tramite la via che passa in Regione, quindi
questa è un'altra delle bufale che non si va a VAS, che io odio la VAS perché hanno
fatto i grattacieli, tutte sciocchezze, tutte sciocchezze perché anche questa si farà, si farà
con le procedure controllate dalla Regione, quindi assolutamente in sintonia con
un'attenzione al verde e all'ambiente che noi abbiamo e sono anche molto contento,
devo dire che noi adesso affineremo le procedure perché noi ci siamo un po' trovati in
alcuni interventi a chiedere i pareri della Consulta del Verde e della Ciclabile dopo,
quando già il progetto era abbastanza..., adesso mi sono accordato anche col Presidente
per avere queste pareri subito, quindi le osservazioni più che condivisibili che noi fra
l'altro integriamo anche negli interventi di rettifica del processo e che adesso discuto,
sono esattamente quelli di andare in quel senso lì, quindi adottare anche le attenzioni al
verde come dicevo. Poi ancora solo una piccola..., io non ho mai usato il termine
"cubatura", mai usato, è stato citato qua che io ho immaginato e falsifica..., io parlo solo
di superfici perché mi è più semplice e non perché sia meglio, appunto, ripeto che le
superfici ASPI di quell'area, cioè di commercio ripeto, erano 40.260 metri, se qualcuno
pensa che questi siano dati falsi e che io sia un bugiardo, avrà modo naturalmente e
nelle sedi opportune di far valere questi suoi giudizi, (incomprensibile) qui li ho ribaditi
questi dati in Commissione, li ribadisco a verbale in Aula, dunque non ho niente di cui
temere, anzi difendo molto bene. Poi una piccola osservazione, qua e là qualcuno ha
parlato dell'urbanistica delle strette di mano, signori l'urbanistica delle strette di mano è
proprio l'urbanistica che noi abbiamo ereditato, l'urbanistica dove i processi andavano
avanti perché agli operatori era stato garantito in qualche modo da qualche Assessore:
"Sì vabbè ma vai avanti, poi la mettiamo a posto, facciamo la...", ecco, noi questo non
lo facciamo più, noi facciamo atti concreti sulla base di impegni concreti, di proposte
concrete di operatori che arrivano da noi con i quali discutiamo, con i quali cerchiamo
nell'ambito delle possibilità e anche delle possibilità di bilancio, effettivamente
quest'operazione qua ci porta a casa 2 milioni più oneri di costruzione più contributo di
riqualificazione, quindi qualcosa di piuttosto significativo. La manutenzione? Ma
certamente, caro Tresso, Consigliere, Capogruppo, certamente le manutenzioni
andranno fatte e andranno fatte bene, si potrà entrare nel merito della scelta ecologica,
ecosistemica del parco, certamente, come dice lei si può sempre far di meglio e io sono
sempre d'accordo, a questo livello del progetto noi non abbiamo approfondito questi
temi, ci riserviamo di farlo, ci mancherebbe, però a me personalmente basta portare a
casa una zona verde in piena terra, garantita in manutenzione e di proprietà della Città,
non quelle cose che poi invece i nostri amici di PD in tante situazioni preferiscono
privatizzare e quindi lasciare nelle mani del privato, cosa che noi non stiamo facendo.
Mi fermerei qui appunto per non entrare poi peraltro troppo in polemica, volevo solo
leggere proprio questo piccolo parere tecnico: "Poiché il sedime del futuro corso
Marche in progetto coincide con la previsione viabilistica del PRG vigente, la Città",
ripeto, in qualunque momento, "...potrà attivare la procedura espropriativa dell'area
destinata alla viabilità pubblica di proprietà della Fontana Real Estate, vedi la
planimetria, onde consentire l'apertura integrale di corso Marche nel tratto compreso tra
Strada del Portone e corso Tazzoli, attivando analoga procedura anche nei confronti
della proprietà De Coster S.r.l.", eccetera. Quindi è tutto assolutamente fattibile e quindi
ancora una volta la Minoranza ha fatto delle affermazioni, quelle sì, davvero false, forse
anche tendenziose. Detto ciò, per arrivare agli emendamenti, Presidente, dunque gli
emendamenti hanno a che fare sostanzialmente, sono tre, con la presa d'atto dei due
documenti della Viabilità e del Verde e c'è un'altra..., devo dire, che io continuo a
perderli, li avevo qui sottomano, non li ho più, comunque sono insomma…, molto
gentile, visti i pareri della Consulta Comunale per l'Ambiente e il Verde, primo
emendamento; poi sostituire la dicitura con la dicitura "9", da "8 a 9", quindi è un
problema tecnico; e poi ancora, dare atto che la Consulta dell'Ambiente e il Verde,
nonché la Consulta della Mobilità Ciclistica hanno espresso i pareri che saranno
trasmessi agli uffici competenti. Quindi sono i tre piccoli emendamenti che io propongo
di approvare contestualmente all'approvazione della delibera, grazie ancora a tutti.

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