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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Partecipazione in forma ufficiale della Città di Torino alla manifestazione No Tav dell'8 dicembre".
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Sì, ancora una volta assistiamo a questo atteggiamento di Chiara
Appendino che sceglie la via del compromesso e quindi, lei stessa, non parteciperà alla
manifestazione, ma delega qualcuno a farlo per lei. Non partecipa alla manifestazione
NO TAV perché sarebbe in evidente imbarazzo nei confronti delle associazioni di
impresa, dei lavoratori di categoria, dei Sindacati, di quegli ordini professionali che a lei
hanno chiesto, viceversa, di fare una scelta controcorrente e quindi decide di mandare,
appunto, il Vicesindaco a rappresentarla e lo dice dicendo: "Sarò presente con tanto di
fascia". Questo di nuovo, siamo già abituati. Noi abbiamo già visto che, quando
Appendino riceve i capi di Stato del G8, il Vicesindaco Montanari è in piazza - almeno
secondo le sue volontà - a protestare e quindi un po' questa dicotomia, questo gioco
delle parti, francamente, credo che abbia un po' segnato il passo. Cioè, è un po' una
questione anche di coerenza: allora ci metta la faccia. In fondo è lei la Sindaca della
Città. Credo che sia opportuno - su questioni rilevanti per la Città, come questa - che lei,
anche come segnale che viene dato alla cittadinanza, sia la prima ad esporsi e a
dichiarare compiutamente quello che lei ritiene, ma decide invece di non metterci la
faccia, ma ci mette la fascia e questo è grave perché dà contezza della coerenza e del
senso delle istituzioni che caratterizza questo Movimento; entrambi non mi sembrano
oggi pervenute. La questione del proseguimento dei lavori per la TAV è, ovviamente, di
enorme rilevanza per Torino e per il suo territorio e coinvolge ampie fasce del settore
produttivo ed economico in un senso e nell'altro: che si opti per continuare l'opera o per
stopparla. Io credo che già abbia dato evidenza di come - presentando un atto con una
metodologia che è stata arrogante, perché non ha voluto prima concertare con le diverse
rappresentanze, con le diverse anime della città quelle che erano le conseguenze di
quell'atto, salvo poi, di nuovo, la Sindaca che corre a buttare acqua sul fuoco cercando
di dire: "Io tengo le porte aperte; sono sempre aperta a parlare con i dissidenti" - adesso
nuovamente viene fuori l'arroganza, però, e ci dimostra sempre di più che la Sindaca è
ostaggio della sua stessa Maggioranza, come d'altronde era già stato evidente in
occasione, per esempio, delle Olimpiadi. Praticamente, si dà uno schiaffo, con
quest'atto, ai due terzi dei torinesi che non hanno votato la Sindaca Appendino, ma che
comunque, lei, continua a rappresentare e questo è di nuovo un discorso che manca -
come già avevamo visto in occasione dell'uscita dall'Osservatorio - io rilevo è una
questione proprio di senso dell'istituzione. Guardate, io mi ricordo quando anche furono
pubblicate..., pubblicò, il Presidente del Consiglio, le foto di lui avvolto nella bandiera
NO TAV sullo scranno più alto: non è questione di come uno la pensi, ci mancherebbe,
la coerenza politica è la prima cosa, ma avvertire il senso dell'istituzione; quando si
siede qui dentro, quando si rappresenta la Città viene prima quella funzione di
rappresentanza. Io la indosso poco la fascia, forse non ho tutto questo afflato e questa
richiesta di apparire, però quando mi capita, mi è capitato (ancora dieci giorni fa di
andare a Mirafiori Sud) - non è infrequente, lo potete bene immaginare - di ricevere
osservazioni sull'operato della Città e della Giunta da parte di cittadini; vi assicuro che
io fatico a dire che sto all'opposizione perché in quel momento, per me, viene prima il
fatto che io con quella fascia, di cui sento davvero il peso e il rispetto, rappresento la
Città e mi sembra coerente dare ai cittadini un'idea che la Città in qualche modo sta
cercando di dare una risposta, poi ce le giochiamo su altri ambiti, su altri campi, su altre
modalità di comunicazione, quelle che sono le battaglie politiche, però qui è proprio il
senso dell'istituzione che viene meno e mi sembra rifletta, assolutamente, quello che sta
vivendo a livello nazionale e che voi fedelmente riproducete a livello locale.

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