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NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Guardate, rimango estremamente perplesso e se non fosse perché è una cosa seria direi una banalità: una situazione banale. Vedete, i continui distinguo che voi avete fatto in questi ultimi tempi non soltanto per quanto riguarda la TAV, ma su altri argomenti, distinguo continui, non è che devo difendere l'Appendino, ma vi rendete conto che avete indebolito l'Appendino davanti all'opinione pubblica in una maniera tremenda? Io sono molto chiaro e molto sincero: l'Appendino sotto l'aspetto politico, a Torino, non ha più molto spazio, grazie a voi, che avete incominciato già in precedenza, e mesi orsono, a metterla in difficoltà e a porre una posizione diversa di molti di voi rispetto alla linea che lei ha e dico soltanto una cosa (incomprensibile) non sono mica uno di quelli che dice che la città di Torino era in piazza: 30.000, 40.000 l'altro giorno soltanto per il SÌ TAV. Guardate, la città di Torino era presente in quella piazza, inizialmente e quasi certamente, perché avete detto no alle Olimpiadi. Il torinese si è riempito la pancia di quel no. Ha visto la negatività nei confronti della città di qualcosa che negli anni precedenti ha avuto un grande successo, di sviluppo, e ha iniziato lì a dirvi no e voi avete messo in difficoltà il vostro Sindaco. Se siete seduti lì è perché il vostro Sindaco ha vinto. Guardate un attimo le preferenze che voi avete preso: sono state determinanti, forse, nell'aver fatto vincere l'Appendino - anziché Appendino si poteva chiamare con un altro nome, ma il ragionamento non cambiava - e voi oggi se andaste a votare perderete perché avete messo in difficoltà quella che era il vostro riferimento e cioè il Sindaco, che si chiamasse Appendino o si chiamasse Napoli, Fassino o un altro non cambia, avete messo in difficoltà il vostro Sindaco. È il vostro Sindaco, certamente: debolezza, idee poco chiare, direi anche, forse - lo dico con profondo rispetto - mancanza di dignità da parte del Sindaco. Il Sindaco davanti alle vostre prese di posizione avrebbe dovuto avere il coraggio di dire: "Basta, me ne vado". Aveva 20 giorni di tempo per parlarvi chiaro; non l'ha fatto, e non l'ha fatto in modo particolare sulle Olimpiadi per poi ricredersi, direi in maniera forse un pochino, troppo deboluccia e quando il vostro Sindaco dice: "Ma intanto il Consiglio Comunale non ha potere di decidere SÌ TAV, NO TAV". Allora, io vi faccio una domanda: ma cosa siete venuti in Consiglio Comunale a presentare un documento che diceva no alla TAV? Se per voi il Consiglio Comunale non aveva nessun potere, potevate farne a meno, non avremmo avuto nessuno di questi problemi oggi e forse non avreste avuto nemmeno le 30.000 persone o i 1.500 imprenditori, oggi, a Torino che discutevano della TAV o del SÌ TAV. Voi avete dato l'opportunità alle opposizioni di poter avere grande spazio politico con degli errori politicamente enormi, enormi, perché se il Consiglio Comunale non ha diritto a dire niente, non ha nessun potere, lasciate stare; ma direi che se vado da mia nipote, 13 anni, che sono andato a trovare ieri a Londra perché la facevo contenta, glielo dicevo, mi avrebbe detto: "Nonno, ma sono matti?" pur non interessandosi di politica. Avete parlato di qualcosa di cui non siete voi titolari, lasciatelo ad altri, a Toninelli ad inventarsi il resto, ma non certamente voi. La fascia, Vicesindaco, lei ha detto esattamente, prima "manifestazione istituzionale"; no, no, mi scusi, glielo dice chi ha fatto il Sindaco per 27 anni: non è una manifestazione istituzionale e come non era una manifestazione istituzionale (i 30.000 in piazza). No, caro Vicesindaco, è una marcia di qualsiasi tipo, legittima, ma l'ha detto bene prima chi mi ha preceduto: lei con la fascia tricolore non può rappresentare la Città di Torino, perché la Città di Torino al limite - vi do il beneficio d'inventario - ha il 50% a vostro favore e il 50% no, e lei con la fascia va a rappresentare il 100%; non è giusto, ma non avete nemmeno il 50, avrete il 30, il 20. Lei non deve andare con la fascia e se il Prefetto - chiedo scusa, penso di parlare con molta serenità e tranquillità - e se il Prefetto non interviene a vietarle la fascia le dico qua, con profondo rispetto istituzionale, non fa il proprio dovere, a mio giudizio. Lei non può andare, perché lei ha detto qua, in questo momento: "manifestazione istituzionale"; non lo è, non lo è, caro Vicesindaco e cari voi tutti. Finisco. Vedete, non sono bastate le dichiarazioni della Ferrero nei giorni precedenti; si sono aggiunte dopo la grande manifestazione SÌ TAV quelle del Consigliere Carretto e la chiusura totale al dialogo della Consigliera Maura Paoli. Le loro parole sono state in contrasto con quelle dell'Appendino, totalmente; il che significa che all'interno della Maggioranza vi è una rottura totale e che il primo cittadino di Torino è in minoranza all'interno del Movimento 5 Stelle. L'apertura al dialogo del Sindaco non è più credibile, ormai, in quanto non ha più la forza politica, non controlla i propri Consiglieri Comunali; invito l'Appendino ad uno scatto di dignità di fronte a queste dichiarazioni. Si dimetta; ha tempo venti giorni per tornare ad una nuova Maggioranza, ha due possibilità: abbia la forza di rompere con il proprio Gruppo per dimostrare che governa lei e non voi, che protestate e vi distinguete sempre... NAPOLI Osvaldo Ho finito, e non gli estremisti all'interno del Movimento 5 Stelle oppure, due righe, abbandoni il Movimento 5 Stelle e faccia quello che ha avuto il coraggio di fare Pizzarotti al Comune di Parma; secondo me avrebbe in questo modo, per lei, non per molti di voi, perché con qualcuno di voi non posso che essere d'accordo, anche con qualcuno di voi, ma per lei sarebbe riguadagnare una dignità davanti alla città che oggi, invece, grazie a parecchi di voi ha perso. Grazie. |