Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno. Allora, l'interpellanza formula 12 domande, a cui rispondo volentieri. Relativamente alla prima domanda che non citerei per esteso, ma che richiede informazioni sulla natura contrattuale del rapporto con SUISM, dico: l'Università degli Studi di Torino è presente all'interno dello stabile di piazza Bernini in virtù dell'obbligo articolo 5, comma 1°: il Comune di Torino assicurerà senza oneri a proprio carico la parziale attribuzione all'Università per gli scopi e le attività attualmente gestite dal Centro Servizi di interesse per l'Ateneo - SUISM, nonché per lo svolgimento delle attività ad esso collegate fissate nel contratto di comodato tra la Città di Torino, comodataria, e la Regione Piemonte proprietaria del compendio di mantenimento dell'attività dell'Ateneo. L'immissione nella detenzione è stata formalizzata a mezzo di un verbale di consegna tra le parti, sottoscritto il 19 maggio 2015, con l'impegno a pervenire ad una futura concessione formale. Alla domanda 2 che riguarda: "se tale concessione preveda un impegno oneroso e quant'altro", la risposta è: l'Università Studi di Torino era precedentemente concessionaria dell'immobile a titolo gratuito, pertanto la Città subentrando alla Regione Piemonte nel rapporto, all'attualità non percepisce alcuna indennità di occupazione. Tuttavia, in data 14 novembre 2016, la Città di Torino sottoscrivendo con l'Ateneo il protocollo d'intesa per lo sviluppo di un'economia e società della conoscenza nella Città di Torino volto, tra l'altro, alla disciplina complessiva dell'utilizzo da parte dell'Università di immobili comunali, in questo protocollo ha previsto l'onerosità della concessione della porzione di compendio di cui trattasi a decorrere dal 1° gennaio 2016. Ricordo le due date: 14 novembre 2016 e dal 1° gennaio 2016 c'è questa novità. L'iter per il perfezionamento della concessione non si è concluso, però. Conseguentemente l'Università salderà, in sede di stipula dell'atto, l'indennità di occupazione dovuta da tale data. Relativamente alla domanda n. 3 che si rivolge alla morosità dell'Università: non sussistono morosità alla luce di quanto è stato esposto nella risposta al punto 2. La quarta domanda è relativa all'esecuzione di opere di interventi di ristrutturazione totali o parziali del compendio immobiliare in oggetto. Allora, in ragione della richiesta effettuata poiché gli oneri di ordinaria e straordinaria manutenzione sono in capo agli attuali utilizzatori si è provveduto a richiedere agli stessi dettaglio degli interventi. Si allega a questa domanda una PEC pervenuta in data 14 del corrente mese da parte della Fondazione ISEF Piemonte ( allegato n. 1). Si è in attesa di analogo dettaglio da parte dell'Università degli Studi di Torino, per ciò che concerne gli interventi di manutenzione ad essa afferenti, ma non è ancora giunta, a questa data. La domanda, al punto 5, contiene la risposta in quello che ho detto al punto 4. La domanda n. 6 chiede: "quanti e quali siano gli spazi dell'immobile in oggetto occupati dall'Università" e la risposta è: gli spazi attualmente occupati dall'Università sono costituiti dai locali posti al piano rialzato per una superficie di 854 metri quadri; locali posti al primo piano per una superficie di 663 metri quadri; locali posti al piano secondo per una superficie di 175 metri quadri; locali al piano terzo per una superficie di 118 metri quadri ed alcuni locali posti nel seminterrato, nel piano interrato (si accludono le planimetrie che recitano e riportano questi luoghi). Non risultano, agli uffici, situazioni di rilevanti criticità manutentive relative ai locali compresi nel complesso. La domanda n. 7 richiede: "se l'Università corrisponda un canone per gli spazi occupati dal Centro di Medicina e quale sia la sorgente giuridica di tale occupazione". Il Centro di Medicina rientra nell'attività gestita dal Centro Servizi di interesse per la l'Ateneo - SUISM a cui è destinato il compendio in forza del comodato sottoscritto dalla Regione Piemonte; non ha disciplina autonoma rispetto agli altri spazi occupati dall'Ateneo. La domanda n. 8 chiede: "se l'Amministrazione è a conoscenza di spazi dell'immobile che risultino non occupati, ma riscaldati e raffrescati; se la Fondazione ISEF risulti in regola" e la risposta è: il complesso comprende alcuni locali liberi destinati ad utilizzi temporanei in relazione a specifiche esigenze dell'Amministrazione, la cui custodia è prevista a carico della Fondazione ISEF Piemonte. Per quanto attiene alle spese per utenze occorre considerare che gli impianti sono unici per tutto il complesso e la possibilità di escludere specifici spazi dalla fruizione di tali servizi è, pertanto, ovviamente condizionata da tale circostanza. La domanda n. 9 richiede: "se la Fondazione ISEF risulti in regola nei confronti della Città in relazione ai versamenti dell'indennità di occupazione" e la risposta è: che la Fondazione ISEF risulta in regola con il pagamento delle indennità di occupazione. La domanda n. 10: "quali siano i dipendenti e quali siano gli utilizzatori - se non ricordo male- dei servizi erogati" e per quanto riguarda il punto 10: il numero di dipendenti, non abbiamo un'informazione specifica e precisa. Devo dire che ho sentito dire, due volte, in pubblica sessione parlare di 90, circa, dipendenti, però non ho la risposta da parte della Fondazione. Quando si fa riferimento al numero degli utenti, la Fondazione la quantifica in circa 20.000 l'anno. Non dà dati per i dipendenti, come ho già detto e, dice, inoltre, nella risposta: la Fondazione, che alla luce della situazione occupazionale, la destinazione d'uso, così come definita all'articolo 5, comma 1, dice che l'immobile oggetto del presente contratto, potrà essere destinato ad attività sportive e ricreative, risulta pienamente rispettata, così dice la risposta. La domanda n. 11 "se l'Amministrazione sia a conoscenza di un incontro con Università, Regione ed altri soggetti istituzionali e intenda a riferire circa l'intenzione manifestata dall'Ateneo di effettuare un investimento milionario sull'immobile". Dico che per quanto riguarda l'eventuale intendimento dell'Università - peraltro ci sono stati due incontri informali - circa l'investimento complessivo nell'immobile, i riscontri in ordine alla fattibilità sia sul piano tecnico, sia su quello giuridico non possono che discendere da un'analisi di un'eventuale proposta concreta, al momento non pervenuta. Il punto 12 richiede: "se all'Amministrazione risulti pervenuta una lettera da parte della Fondazione ISEF per l'installazione di telecamere"; alla richiesta citata di installazione telecamere ricevuta dalla Fondazione ISEF Piemonte è stato risposto definendo il nullaosta in via patrimoniale da parte dell'Amministrazione, con protocollo 7.660 del 24 ottobre 2018. Ovviamente tutti i documenti sono disponibili per gli interpellanti; li lascio alla Presidenza. |