Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Chiedo scusa, ma mi ero assentata un attimo. Io vorrei soltanto capire se c'è una volontà da parte della Maggioranza, di avere, come dire, un approccio costruttivo sul merito, allora per me va anche bene, perché comunque io non sono l'unica firmataria di un atto che peraltro segue un lavoro che è stato fatto in Commissione. Non sono abituata, Presidente, a buttare via il bambino con l'acqua sporca fino a che posso non farlo e quindi mi asterrò anche dal dettagliare l'accaduto, qualora ci sia la possibilità di un'apertura rispetto all'atto. Se si sa già che la prossima volta, quindi chiedo un atto di onestà intellettuale, che la prossima volta l'atteggiamento sarà il medesimo e quindi perdiamo soltanto tempo, lo si dica. Diversamente, se si pensa che un approfondimento possa fare la differenza, io sono disponibile, grazie. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Come dicevo, l'atto che ho presentato …, mi scuso, intanto, con la Capogruppo Artesio, io sarei stata d'accordo, ma non ravviso dei termini di interesse nei confronti del merito di un atto che comunque era semplice da comprendere e che ha avuto, in termini di discussione in Commissione, lo stesso esito, praticamente, della totalità degli atti dall'inizio della legislatura che io ho presentato. Questo significa, Presidente, che quasi tutti gli atti, tranne uno, cinque su sei, non sono stati discussi dalla Commissione, di cui io sono Vicepresidente e per me questo non può essere una casualità, una coincidenza. Dicevo, l'atto che ho presentato parte dall'approvazione in Consiglio Comunale in data 9 Aprile 2018, di una mozione per l'adesione della Città alla Carta di Palermo, che come ormai tutti sanno, è un manifesto programmatico sul tema della mobilità urbana internazionale, che fu approvato dalla Giunta Comunale di Palermo il 20 marzo 2015. Il tema, come indico nella premessa del mio atto ed enunciato dalla Carta di Palermo, è l'avvio di un processo culturale e politico per l'abolizione del permesso di soggiorno per la radicale modifica della legge sulla cittadinanza e per il diritto alla mobilità come diritto alla persona umana. Poiché il Consiglio Comunale ha approvato questa mozione e ci sono stati degli approfondimenti in Commissione, era emerso che di fatto è depositata in Parlamento una legge di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 90.000 elettori e denominata: "Ero straniero", che è stata promossa dai Radicali e in particolare da Emma Bonino e che propone esattamente quanto è contenuto nelle aspettative, di fatto, della Carta di Palermo e quindi quanto stabilito dalla mozione approvata dal Consiglio Comunale di Torino e di fatto, fatta propria dalla Giunta. Queste sono le ragioni che mi hanno spinta a costruire un atto di questo genere, che peraltro, se le tempistiche lo avessero consentito, ma si poteva anche fare in sede di emendamento, avrebbe dovuto essere arricchito da un altro atto, c'è l'ordine del giorno intitolato: "Decreto Legge immigrazione e sicurezza", che sempre questo Consiglio Comunale ha adottato il 22 ottobre scorso, che purtroppo non è riuscito a trovare soddisfazione per le tempistiche di espressione del Parlamento, quindi in un qualche modo, a mio avviso, votando questo atto si potrebbe, mi permetta di semplificare, tornare alla carica e rispetto al Parlamento, non soltanto chiarire quella che è la posizione del Comune di Torino su determinate tematiche, peraltro che mi sembravano assolutamente condivise anche dalla Maggioranza, dopo una lunga istruttoria che ha interessato, non soltanto la Commissione Pari Opportunità, ma anche la IV Commissione, ma metterci nelle condizioni di riattivare un iter, che di fatto non siamo riusciti ad attivare con l'ordine del giorno del 22 ottobre. Per cui, nonostante le circostanze che hanno portato, non piacevoli, che hanno portato in Aula questa mozione, io sono ancora qui a chiedere di non metterci nelle condizioni, di fronte a 90.000 elettori di tutti i partiti, di parlare dell'incapacità di programmare delle Commissioni, parliamo della possibilità di continuare un percorso che peraltro è stato un percorso condiviso, che ci metterebbe nelle condizioni di non svilire determinate tematiche a dei semplici scetticismi. Grazie. |