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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2018-03985
"INDIRIZZO SUI MIGRANTI E LEGGE 'ERO STRANIERO'" PRESENTATA IN DATA 21 SETTEMBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo, il punto 18 del nostro Ordine del Giorno:

"Indirizzo sui migranti e legge 'Ero straniero'"

VERSACI Fabio (Presidente)
Sì, vuole intervenire, prego.

ARTESIO Eleonora
Ma io intervengo in qualità di cofirmataria con la Consigliera Grippo di questa proposta
di mozione. Vorrei, dopo aver ascoltato la dichiarazione di carattere generale della
Capogruppo Consigliera Sganga sottoporre all'attenzione di quest'Aula una questione,
tutti i temi che diventano oggetto di mozione corrispondono alla sensibilità di chi è
autore o autrice della mozione e sicuramente riguardano gli interessi della città. Questo
tema che stiamo ponendo oggi però non riguarda solo la sensibilità degli autori o la
sensibilità di una parte politica, perché stiamo chiedendo che si dia corso a una proposta
di legge di iniziativa popolare, cioè a un patrimonio di dichiarazioni, di intenzioni, di
volontà, di aspettative, che non è in capo, né alla Consigliera Grippo, né alla Consigliera
Artesio, né a una parte politica. Quindi se l'obiezione che la Maggioranza rileva è di
metodo, io, come cofirmataria, richiedo che si possa andare in Commissione a discutere
questo contenuto e quindi si discuta la volontà di coloro che hanno dato corso alla
campagna di iniziativa popolare, a coloro che l'hanno sottoscritta e si torni in Aula per
un sereno giudizio di merito.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Artesio. Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Chiedo scusa, ma mi ero assentata un attimo. Io vorrei soltanto
capire se c'è una volontà da parte della Maggioranza, di avere, come dire, un approccio
costruttivo sul merito, allora per me va anche bene, perché comunque io non sono
l'unica firmataria di un atto che peraltro segue un lavoro che è stato fatto in
Commissione. Non sono abituata, Presidente, a buttare via il bambino con l'acqua
sporca fino a che posso non farlo e quindi mi asterrò anche dal dettagliare l'accaduto,
qualora ci sia la possibilità di un'apertura rispetto all'atto. Se si sa già che la prossima
volta, quindi chiedo un atto di onestà intellettuale, che la prossima volta l'atteggiamento
sarà il medesimo e quindi perdiamo soltanto tempo, lo si dica. Diversamente, se si pensa
che un approfondimento possa fare la differenza, io sono disponibile, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Però, però posso … io posso dire una cosa? Cioè, però la questione non può essere
legata al fatto se un gruppo politico vota a favore o contro, io parlo ..., no, io parlo in
generale per tutti, io posso capire, posso capire che alle volte magari c'è la volontà,
qualche Presidente lo faccio apposta, perché magari c'è la volontà politica di non
discutere un atto e naturalmente si usa quell'articolo, il famoso articolo 35. Credo anche
che alle volte capiti che magari ci sono altre discussioni o altre proposte di mozione o
delibere, ma una Commissione è un po' congestionata e non viene portata. Capita anche
che a volte alla scadenza del trentesimo giorno viene mandato …. Io, adesso non sto
discutendo di questo atto in sé, però. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, io
non parlo di questo, io parlo in generale, che capita spesso che mi vengano richieste di
mandare…, ma io non devo dire niente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì,
però lo stesso giorno che … (INTERVENTO FUORI MICROFONO), infatti non è …
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perché fuori microfono? Infatti sto parlando
io. Non parlate fuori microfono, per cortesia. Prenda una decisione se vuole continuare a
votare questo atto, oppure, no, però non può chiedere al Gruppo, qual che sia, di
esprimersi sul voto prima che avevano richiesto un approfondimento, cioè, nel senso
che … Lo illustri, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Come dicevo, l'atto che ho presentato …, mi scuso, intanto, con
la Capogruppo Artesio, io sarei stata d'accordo, ma non ravviso dei termini di interesse
nei confronti del merito di un atto che comunque era semplice da comprendere e che ha
avuto, in termini di discussione in Commissione, lo stesso esito, praticamente, della
totalità degli atti dall'inizio della legislatura che io ho presentato. Questo significa,
Presidente, che quasi tutti gli atti, tranne uno, cinque su sei, non sono stati discussi dalla
Commissione, di cui io sono Vicepresidente e per me questo non può essere una
casualità, una coincidenza. Dicevo, l'atto che ho presentato parte dall'approvazione in
Consiglio Comunale in data 9 Aprile 2018, di una mozione per l'adesione della Città
alla Carta di Palermo, che come ormai tutti sanno, è un manifesto programmatico sul
tema della mobilità urbana internazionale, che fu approvato dalla Giunta Comunale di
Palermo il 20 marzo 2015. Il tema, come indico nella premessa del mio atto ed
enunciato dalla Carta di Palermo, è l'avvio di un processo culturale e politico per
l'abolizione del permesso di soggiorno per la radicale modifica della legge sulla
cittadinanza e per il diritto alla mobilità come diritto alla persona umana. Poiché il
Consiglio Comunale ha approvato questa mozione e ci sono stati degli approfondimenti
in Commissione, era emerso che di fatto è depositata in Parlamento una legge di
iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 90.000 elettori e denominata: "Ero straniero",
che è stata promossa dai Radicali e in particolare da Emma Bonino e che propone
esattamente quanto è contenuto nelle aspettative, di fatto, della Carta di Palermo e
quindi quanto stabilito dalla mozione approvata dal Consiglio Comunale di Torino e di
fatto, fatta propria dalla Giunta. Queste sono le ragioni che mi hanno spinta a costruire
un atto di questo genere, che peraltro, se le tempistiche lo avessero consentito, ma si
poteva anche fare in sede di emendamento, avrebbe dovuto essere arricchito da un altro
atto, c'è l'ordine del giorno intitolato: "Decreto Legge immigrazione e sicurezza", che
sempre questo Consiglio Comunale ha adottato il 22 ottobre scorso, che purtroppo non è
riuscito a trovare soddisfazione per le tempistiche di espressione del Parlamento, quindi
in un qualche modo, a mio avviso, votando questo atto si potrebbe, mi permetta di
semplificare, tornare alla carica e rispetto al Parlamento, non soltanto chiarire quella che
è la posizione del Comune di Torino su determinate tematiche, peraltro che mi
sembravano assolutamente condivise anche dalla Maggioranza, dopo una lunga
istruttoria che ha interessato, non soltanto la Commissione Pari Opportunità, ma anche
la IV Commissione, ma metterci nelle condizioni di riattivare un iter, che di fatto non
siamo riusciti ad attivare con l'ordine del giorno del 22 ottobre. Per cui, nonostante le
circostanze che hanno portato, non piacevoli, che hanno portato in Aula questa
mozione, io sono ancora qui a chiedere di non metterci nelle condizioni, di fronte a
90.000 elettori di tutti i partiti, di parlare dell'incapacità di programmare delle
Commissioni, parliamo della possibilità di continuare un percorso che peraltro è stato
un percorso condiviso, che ci metterebbe nelle condizioni di non svilire determinate
tematiche a dei semplici scetticismi. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ecco, mi sentite adesso? Bene, grazie, Consigliera Grippo. Ci sono altri che intendono
intervenire su questa mozione? No? E allora la mettiamo in votazione. Pronti al voto.
Prego, Consiglieri, votate.
I Consiglieri hanno votato? Se i Consiglieri hanno votato, chiudiamo la votazione.
8 sono i voti favorevoli, 21 i voti contrari, la mozione 3985 della Consigliera Grippo,
Carretta, Foglietta e Artesio è respinta.
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