Interventi |
CANALIS Monica Grazie, Presidente. Questo atto è stato depositato il 20 di settembre scorso e oggi sono molto stupita nel discuterlo, perché credo che sia un atto che dovrebbe stare a cuore a tutti coloro che siedono in quest'Aula, innanzitutto facendo riferimento al lavoro portato avanti dal Vicesindaco Montanari, la Variante generale del Piano Regolatore, che individua nei giovani uno dei propri driver. È cambiato il marchio rispetto al passato che puntava su Torino città universitaria, ma la sostanza è la stessa, se non ancora più allargata. Il secondo motivo di stupore riguarda la dichiarazione della Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Sganga, che ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle non parteciperà al voto di questo e di altri atti arrivati in Aula ex articolo 35, perché in realtà era stata rifiutata data da parte dei proponenti un'offerta di discussione in Commissione nei termini regolamentari. Rigetto al mittente quest'affermazione perché l'atto è stato depositato il 20 di settembre, il Presidente Versaci lo ha regolarmente, puntualmente assegnato alle Commissioni nel Consiglio Comunale successivo, e oggi è il 19 di novembre, quindi mi pare che forse la Capogruppo Sganga non conosca abbastanza bene quanto previsto dal nostro Regolamento, cioè un mese. Questo atto mira a proporre una modifica del Piano Tariffario di GTT sulla fascia di popolazione più giovane della nostra città, gli under 26. A seguito delle recenti modifiche del Piano Tariffario, ci troviamo di fronte a degli abbonamenti annuali per questa fascia di popolazione, che hanno subìto notevoli incrementi. soprattutto per quella parte di popolazione che ricade nella fascia ISEE under C, cioè coloro che sono compresi tra i 20.000 e i 50.000 euro. Si è certificato che famiglie che abbiano tre figli alle scuole superiori o tre figli tra le scuole superiori e l'università con meno di 26 anni, debbano subire annualmente un incremento di addirittura 100 euro annui complessivi per tre figli, quindi io la definirei una vera e propria stangata. 100 euro complessivi per tre figli, quindi 30 euro a figlio per un abbonamento annuale. Quindi per una città che dovrebbe porsi come obiettivo le politiche per i giovani, anche sulla base del fortissimo calo demografico che noi viviamo e le politiche per le famiglia, in particolare per le famiglie numerose, rifiutare una proposta di correzione di queste tariffe, mi pare alquanto miope ed insensato. Questo tipo di piano tariffario non rispecchia un intento di equità, di sana progressività. Ripeto, la fascia ISEE tra 20 e 50.000 euro è una fascia ISEE estremamente ampia. Quindi la mozione che io oggi porto in Aula, propone di rimodulare le fasce ISEE in maniera tale da differenziare maggiormente le condizioni delle diverse famiglie e quindi di poter migliorare le condizioni tariffarie per quelle famiglie che sono più vicine ai 20.000 che ai 50.000 euro annui, quindi una maggiore attenzione e coerenza con i livelli effettivi di reddito. Inoltre, in una città, come ho detto, che ha così tanti studenti universitari che arrivano anche da fuori regione, calcare la mano proprio su queste persone, che sono anche in una fase di studio, quindi di particolare fragilità reddituale, significa anche apportare, oltre che un danno indiretto alle condizioni di traffico, perché queste persone sono poi portate a spostarsi dalla mobilità pubblica, che è quella che inquina meno, che non creare ingorghi, eccetera, alla mobilità privata, che è quella che, lo dice sempre l'Assessora Lapietra, ci crea particolari problemi, è di nuovo un controsenso e una contraddizione. Ricordo, non l'ho detto in mozione, ma oltretutto questi studenti universitari sono anche fatti oggetto di notevoli complicazioni procedurali e burocratiche, che erano nate per evitare gli affitti in nero, per evitare una mancanza di trasparenza sulle loro condizione abitative, ma di fatto il dover portare, per avere le agevolazioni, la certificazione del contratto di affitto, la certificazione del domicilio nelle residenze universitarie, e non accettare da parte di GTT un'autocertificazione, ha, di fatto, disincentivato la richiesta di queste agevolazioni da parte degli studenti universitari. I tre punti dell'impegnativa che io propongo sono molto semplici: aumentare l'attenzione per i bisogni di mobilità delle fasce giovani e delle famiglie più numerose; concordare con GTT l'aumento del numero delle fasce ISEE, riducendone l'ampiezza e rimodulandone i relativi importi, per garantire maggiore equità; e infine, e qui c'è il terzo aspetto, tenere in debita considerazione il fatto che gli utenti di GTT non abitano soltanto nella città di Torino, ma anche nei Comuni limitrofi della prima cintura di Torino e quindi coinvolgere il bacino di Torino dell'Agenzia della Mobilità in una riflessione sulle agevolazioni per questi studenti, quindi il Comune di Torino si faccia promotore di una riflessione allargata ai Comuni confinanti. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Quindi accettare questa mozione, mi sembrerebbe un segnale chiaro di attenzione verso i nostri giovani, verso gli studenti universitari, che sono decine di migliaia in questa città, e anche verso i nostri Comuni confinanti e verso la famiglie numerose. Spero che anche nel rispetto del Regolamento, ci sia questa attenzione da parte di tutti. |