Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io non ho sottoscritto l'interpellanza generale che perseguiva anche l'intento di focus su aspetti specifici e quindi partecipo soltanto ad una discussione generale, relativa alla questione del risanamento finanziario. Lo posso fare solo sui dati certi, quelli che mi derivano dagli elementi di conoscenza dei consuntivi, non avendo acquisito le informazioni che sono state recentemente distribuite agli interpellanti da parte dell'Assessore Rolando e lo faccio con il mio approccio, che è quello di non avere, evidentemente, la pretesa di una conoscenza tecnica e finanziaria, ma di avere invece la responsabilità di dedurre dagli andamenti generali di tipo finanziario delle preoccupazioni di tipo politico e brevemente sintetizzo, sulla base di questa analisi, quali sono gli elementi che mi sembrano maggiormente preoccupanti. È già stato definito il tema dell'anticipazione di tesoreria; se confrontiamo soltanto i dati certi, cioè quelli a consuntivo, noi siamo passati da circa 11 milioni di interessi nel 2016, a 13 milioni nel 2017, più 18%; il tasso di interesse è mutato al 4%, quindi significa che la condizione di sofferenza di liquidità delle città sta aumentando. È stato detto che incideranno nel corso dell'anno due fattori: uno, il rallentamento che il Consigliere Lo Russo imputava però ad un analogo rallentamento di liquidazione dei nostri creditori, e l'altro anche la gara in essere per rinnovo dell'Istituto di Tesoreria. Quindi questo è il primo tema. Il secondo tema, che invece mi sembra importante sottolineare in questa sede, è la questione di quanto alcuni elementi possano, tra virgolette, dopare un anno finanziario e non essere più ripetibili e quindi produrre una condizione di incertezza nei comportamenti, e mi soffermo in modo particolare per tutta la partita che riguarda i trasferimenti. Voglio sottolineare che sempre rapportando le due annualità prese in considerazione, i trasferimenti che sono stati stazionari nel totale, hanno però un andamento di forma a seconda che ci confrontiamo con quelli derivanti da Ministeri e Regione, quelli derivanti da fondazioni bancarie e Unione Europea, quelli derivanti dalle convenzioni con altre istituzioni. Noi abbiamo, cioè, una diminuzione dei trasferimenti da Regione ai Ministeri, almeno nel 2017, un raddoppio dei trasferimenti delle fondazioni bancarie e dell'Unione Europea, rispettivamente dal 9,3 a 17,7 le fondazioni, e da 1,2 a 3,4 l'Unione Europea. E abbiamo sul 2017 un grande recupero con le Aziende Sanitarie Locali di 29,7 milioni, che però non è l'esito di accordi e convenzioni nuove, ma di attività e capacità di riscossione di debiti pregressi. Questo sul piano politico dovrebbe essere un elemento di grande interesse, cioè, le nostre fondazioni stanno finanziando politiche educative, politiche sociali nel nostro contesto, lo dice anche il Rapporto Rota, in misura equivalente a quanto le altre fondazioni nel resto delle altre regioni finanziano tutte le politiche. E' un tema, eh! Seconda questione, si diceva qui dei residui attivi della Città e di come sono composte queste voci, in modo particolare le multe stradali, ma anche le violazioni del commercio e anche il recupero dei precedenti mancati pagamenti di TARSU e TARI. Io vorrei solo sottolineare questo aspetto. Per quello che riguarda le multe stradali, su un accertato, in ogni anno, nel 2016 e nel 2017, di 109 milioni, cioè di violazioni contestate che comportano una determinata sanzione per coloro che hanno violato le regole, gli incassi scendono da 41 a 39 milioni. Gli incassi di competenza sono in discesa continua, dal 72% del 2005, al 36% di oggi. In conto residui, le multe non pagate passano da 228 milioni 291, sui quali gli incassi sono del 2%. Allora qui bisogna dirselo, noi dispieghiamo un'attività di vigilanza e controllo, benemerita e necessaria, a fronte di un'impossibilità di riscossione su cui possiamo mettere in campo una valutazione di incapacità di riscossione, ma dall'altra anche un comportamento, e questo è un tema, questo è un tema di relazioni con il proprio territorio, ed è un tema finanziario, perché di qui a breve lo immetteremo in elenco nelle radiazioni. È importante sottolineare quante radiazioni sono state già realizzate da questa Amministrazione, per le quali le radiazioni sono state di quasi 21 milioni di euro per la TARI, quando l'incasso sulla TARI è poco più del doppio di questi 21 milioni; 42 ne incassiamo, 21 ne radiamo, e la radiazione significa non avere più aspettativa di recuperare quei crediti. E anche qui, quindi, abbiamo un problema con determinate categorie, perché più significativamente si insiste sul tema dei pagamenti dei rifiuti che non sono su base domestica e forse allora anche tutte le agevolazioni che introduciamo, dobbiamo chiederci, come abbiamo fatto nelle tariffe; servono ad incentivare la partecipazione e i costi e le irregolarità dei pagamenti, oppure stiamo premiando delle situazioni che invece producono una condizione così importante di mancata capacità di riscossione? È un fatto politico, io so parlare solo in questi termini, cioè vi so porre solo problemi di carattere politico, che hanno poi un riflesso sull'organizzazione della finanza. Se rimuoviamo completamente questo e ci confrontiamo sui numeri, sono bravissimi alcuni tra i colleghi, io lo sono di meno, ma i numeri rispecchiano delle realtà, anche delle realtà di rapporto tra l'Amministrazione e gli amministrati. |