Interventi |
LO RUSSO Stefano Sempre sull'Ordine dei Lavori volevo capire se verrà ripristinato il collegamento video nel corso della seduta oppure no, Presidente. Se ci può informare, dirci. LO RUSSO Stefano Funzionava meglio quando era vecchio l'impianto, evidentemente qualcosa forse non funziona. Un po' troppe cose non funzionano. Innanzitutto volevo ringraziare invece io l'Assessore Rolando che a differenza dei suoi colleghi, con grande cortesia, fornisce alle Minoranze il prospetto di quanto legge in fase antecedente non obbligandoci ad annotare le questioni, la ringrazio della cortesia che ci fornisce. L'interpellanza era piuttosto articolata e fa riferimento a numerosi quesiti che in realtà provano a riassumere quella che è la nostra preoccupazione relativamente ad una situazione economico-finanziaria dell'Ente che al di là della propaganda messa in campo dalla Sindaca Appendino relativamente all'efficacia del Piano di Rientro poi in realtà non sta dando i riscontri che si immagina di dover dare, però siccome lo dico io che sono il fazioso Lo Russo aspettiamo la pronuncia della Corte dei Conti per vedere se il fazioso Lo Russo e la Corte dei Conti sono entrambi preoccupati, io lo sono, poi magari invece è solo una preoccupazione mia, lo spero, ne dubito. Vediamo di entrare nel merito delle diverse questioni che sostanzialmente sono state poste. Sicuramente è da apprezzare la riduzione dell'anticipazione di tesoreria, il dato è sicuramente in controtendenza, ma è evidente la ragione per cui c'è questo miglioramento della cassa, che banalmente avete smesso di pagare i fornitori del Comune, cioè la ragione unica e pura per cui la cassa invece che andare in scoperto, invece di incrementare le anticipazioni di tesoreria diminuisce è che voi state usando come banca i fornitori del Comune, nel senso che fondamentalmente avete dilazionato nel tempo 180-210 giorni il pagamento delle fatture, in questo modo usando come banca in maniera a nostro modo di vedere impropria chi lavora per il Comune è chiaro che le anticipazioni di tesoreria si riducono e conseguentemente il Comune è più ricco, arrivando addirittura a totalizzare di qua la risposta al quesito n. 2 ben 734 milioni di euro di debiti verso i fornitori, 734 milioni di euro di debiti verso fornitori che sono grandi e piccoli perché sono d'accordo con lei, Assessore Rolando, noi possiamo permetterci di procrastinare la liquidazione delle fatture di AMIAT o di IREN, diciamo così, che il livello di sofferenza dei fornitori del Comune nei confronti di fatture inevase dalla Città è sicuramente significativo al punto tale che addirittura nelle Partecipate, faccio riferimento alla questione di GTT, non arrivano neanche le offerte per i nuovi autobus perché si ha paura di non prendere i soldi e qua si innesca un meccanismo piuttosto, come dire, complicato perché da un punto di vista contabile dei conti sicuramente GTT non spende i soldi per ricomprare i 178 autobus nuovi, ma diciamo così che la flotta degli autobus di GTT non pare godere di particolare salute andando a fuoco costantemente. Relativamente alla questione delle riscossioni dopo la forte iniziativa messa in campo da lei, Assessore Rolando, relativamente al potenziamento del servizio riscossioni osserviamo che effettivamente c'è un dato del riscosso superiore al trend e vivaddio che questa azione sta funzionando, c'è solo un problema che lei non..., c'è solo una risposta che lei non fornisce nella domanda che le viene posta e fa riferimento al fatto che queste riscossioni hanno un particolare target, che guardate fa il paio con la tesi appendiniana di Lapietra e il target sono gli automobilisti, cioè come facciamo noi a governare e a mantenere il fatto che il Comune che questo Piano di Rientro che noi abbiamo sempre contestato perché non affronta i nodi veri che sono le alienazioni delle società, questo è il tema vero e lo affronta da ragioni politiche che ben conosciamo, basta bastonare gli automobilisti, quindi da un lato li facciamo stare in coda e non facciamo il sottopasso perché se no vanno troppo veloci, dall'altro li bastoniamo e quanto li bastoniamo? Con 417.000 multe, 417.000 multe, e con un certo orgoglio rivendicando l'incremento del 13,83%. Io avrei voluto capire quanto questo si traduce poi in termini di euro, soprattutto per quanto riguarda la percentuale di riscossione perché questo 38,11% di riscosso al 13 novembre 2018 bisognerebbe verificare se è più o meno di quello che capitava negli anni passati, cioè la traduco in altri termini, (incomprensibile) la base di multe che l'Assessore Rolando..., che il Comune di Torino commina agli automobilisti e acclarato che i torinesi queste multe non le vogliono pagare perché sono brutti e cattivi gli automobilisti torinesi incrementiamo le multe, perfetto, ma incrementiamo anche il riscosso, Assessore Rolando? A questo tema non è stata data risposta e invece io avrei avuto piacere di vederlo. Sul quarto quesito in cui le... O non l'ho letto io nelle cose che ha detto. L'ha detto, chiedo scusa, chiedo scusa, adesso probabilmente mi sono perso, non era scritto e quindi tutti questi numeri mi mandano un po' in confusione essendo noi del Politecnico di Torino, sa come siamo, un po' in difficoltà. L'ammontare delle entrate straordinarie realizzato in conto competenza ammonta a 24 milioni, il riscosso a 22 milioni di cui 11 di oneri, impegnati 8 milioni e le altre? Cioè, gli altri soldi dove sono finiti? Perché lo chiedo? Perché le entrate straordinarie realizzate in conto competenza in termini di accertamento per 24 milioni di cui riscossi 22 vengono impegnati per 11, 22 meno 11 fa 11, anzi 8, chiedo scusa, 11 sono quelli derivanti da oneri di urbanizzazione, vengono impegnati per 8, all'appello ne mancano tantini perché ne mancano 22 circa, 22 meno 8, che io non ho fatto le scuole alte, dovrebbe fare qualcosa come 13, 14 milioni, questi 13-14 milioni di entrate straordinarie riscosse che fine hanno fatto, Assessore Rolando? Ce lo vuole dire, gentilmente? Perché abbiamo immaginato che quelle somme servissero a fare le manutenzioni e invece no, perché le manutenzioni e lei correttamente lo dice successivamente le pagate con il debito, con il debito, poi lo chiamiamo mutuo perché è più elegante, però si chiama debito, del resto in piena linearità e coerenza con quanto sta facendo il Governo Nazionale, che non avendo, come dire, una strategia vera di risanamento cosa fa? Pagherà a babbo morto e quindi la famosa teoria per cui il debito lo riduciamo noi in questo caso lo dichiariamo con un certo orgoglio e andiamo ad incrementarlo. Leggeremo il livello dell'attuazione del prospetto, io non ce l'ho sottomano, ma sarò molto attento nel guardarlo, relativamente alle dismissioni immobiliari del 2018 perché ci sembra, come dire, un pochino ardito al 19 di novembre immaginare che quel target, quell'obiettivo possa avvenire e raggiunto, però mai porre limiti alla divina provvidenza. Invece i limiti alla divina provvidenza li poniamo, dicevamo, sul tema delle manutenzioni perché se sono effettivamente interventi straordinari e non procrastinabili andavano previsti e quindi andando previsti dovevano trovare copertura esattamente da quelle che sono le entrate di carattere straordinario, cioè le riassumo brevemente la storia di questi 3 anni. Noi siamo passati da un'Amministrazione che non usava oneri di urbanizzazione per pagare spesa corrente, non li usava, abbiamo fatto, anzi avete fatto prima uno sdoganamento dichiarato dallo stato di emergenza dei conti per cui questi oneri servivano a pagare la spesa corrente, le manutenzioni ordinarie, adesso addirittura andiamo a mutuo, cioè siamo oltre non solo li usiamo, a parte che non si capisce se li usiamo tutti perché ne abbiamo 11 milioni di oneri di urbanizzazione, ma ne abbiamo impegnati sono 8 milioni e 6 per la manutenzione ordinaria, che si tratta di spesa corrente se si chiama ordinaria perché se si chiamasse straordinaria sarebbe spesa, come dire, non prevedibile, invece no, qui è nero su bianco che voi state usando oneri di urbanizzazione per spesa corrente, non bastandovi fate anche debito alla faccia della politica di risanamento, ma ribadisco sono io Consigliere Lo Russo che sono capzioso ed effettivamente c'è chi questi conti li controlla e vedremo il giudizio che verrà dato sulla gestione operativa di questo famoso Piano di Rientro. Sorvolo sulla questione relativamente all'altra questione che riguarda i famosi 61 milioni, si ricorda, Sindaca Appendino, quando lei tuonava contro il Governo che c'era la Boschi, quella brutta e cattiva che siccome la Boschi era del PD e lei invece era del 5 Stelle per una ripicca politica non venivano dati i 61 milioni e ci avete, come dire, tappato paginate sui giornali con questa diatriba per cui il Governo brutto e cattivo non dava i 61 milioni, continuiamo a non prenderli questi 61 milioni e adesso non mi risulta che ci sia più la Boschi a fare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, mi risulta che ci siate voi e ci siate voi da qualche mese, quindi, Sindaca Appendino, ma se sti soldi, scusi se mi permetto di ribadirle quello che già le dicemmo all'epoca, ma se questo ricorso fatto dall'allora Sindaco Fassino, che lei si intestò politicamente, era fondato ed era l'unica ragione per cui i soldi non arrivavano, perché sti soldi continuano a non arrivare? Perché? Ora apprendiamo che 14 milioni non so se sono gli stessi o no sono quelli, penso siano altri, i famosi 61 milioni che fine hanno fatto? Se li ricorda? Perché qua hanno tutti la memoria molto corta, noi un pochino meno degli altri e ci ricordiamo piuttosto distintamente le filippiche, le parole profuse, non c'è oggi Fornari, io ricordo gli interventi veramente alti come quelli che sa fare solo lui, che fondamentalmente ci spiegava che era il PD che voleva affamare il povero Comune di Torino, non lo so, ma la chicca delle chicche la lascio per ultima e riguarda la risposta alla domanda n. 10, che riguarda i famosi canoni dei parcheggi, perché vede lei sostanzialmente ci risponde perentorio che la Città non ha in alcun modo rinunciato all'incasso dei canoni dei parcheggi dovuti da GTT, mi scusi, e ci manca ancora, cioè ci manca ancora che abbia rinunciato, limitandosi a verificare la possibilità di esigerne la riscossione in coerenza con la progressione del processo di risanamento e senza alcun vincolo in ordine all'esigibilità dei crediti in questione in qualsiasi momento. Cioè tradotto cosa vuol dire? Che voi avete fatto la seguente operazione, lo spiego per chi ha un pochino meno di dimestichezza, voi vi siete iscritti in Entrata i canoni in competenza, qua al Comune di Torino, quindi il vostro Bilancio pareggia con l'Entrata da canone, poi siete usciti dalla stanza, siete entrati nell'altra stanza e al lì dentro a GTT avete detto "No, ma i canoni non li versare alla Città, li versi quando puoi", allora delle due l'una, Assessore Rolando, mi spiega la differenza, perché io non la capisco, tra..., il perché questa cosa qua si può fare quando i soldi dobbiamo prenderli e non quando dobbiamo darli? Le cito il caso di REAM, lei si ricorda, Assessore Rolando, quando venne qua e ci spiegò il famoso principio della competenza rafforzata? Non so se se lo ricorda, lei ci disse: "Io iscrivo un debito quando lo devo pagare", ecco, allora, mi scusi, ma perché io iscrivo un debito quando lo devo pagare e invece ho facoltà di iscrivere un credito sapendo che non lo riscuoto? Io non lo capisco logicamente in termini contabili, cioè se vive il principio che il debito io lo iscrivo nel Bilancio quando deve essere liquidato e questo giustifica la sua versione dei fatti relativamente al bilancio approvato il 3 maggio 2017, allora delle due l'una se è vera quella versione lì che noi contestiamo, perché noi siamo dell'opinione che i debiti e i crediti si iscrivono in termini di competenza nell'annualità in cui maturano sotto il profilo giuridico a prescindere la riscossione e l'accertamento in entrata e in uscita, questo è il nostro principio di ragioneria contabile di diritto pubblico. Il suo è un po' diverso, è un po' diverso. Io, ammesso e non concesso che lei abbia ragione, lei mi deve spiegare, a me, lo spieghi a me per il momento, come mai quella roba lì vive e vale per un debito verso REAM per cui lei viene qua e giustifica l'emendamento che sposta dal 2017 al 2018 la restituzione della caparra perché si perfeziona nell'anno in cui, e invece non vale per i crediti che noi vantiamo verso GTT. Io sinceramente questo non lo capisco, però sono certo che lei saprà spiegarmi il perché il famoso principio della competenza rafforzata, l'ha chiamata così, si applica solamente quando il Comune deve dare e non quando deve prendere, perché io davvero fatico a capirlo. Tuttavia la ringrazio davvero di questa esposizione, perché ha fornito ulteriori elementi, continuiamo a ribadire che siamo piuttosto preoccupati della sussistenza della solidità del vostro piano di rientro e siamo piuttosto preoccupati anche di un certo qual grado di mistificazione che, ci pare di poter dire, non accenna a diminuire, per cui, nonostante noi siamo passati indenni da un primo bilancio 2016, da un bilancio 2017, da un bilancio 2018 indovinate di chi è la colpa? Proviamo ad indovinare di chi è la colpa: è sempre del PD. Quindi da questo punto di vista, io spero che poi nel 2020, come dire, quando avrete il problema di dimostrare cosa avete fatto in questi quattro anni la colpa almeno allora sarà un pochino meno del PD. A noi ci pare di poter dire che la questione dal punto di vista economico finanziario è piuttosto preoccupante e ci pare di poter dire che, soprattutto per quanto riguarda il tema dei canoni di GTT, c'è, come dire, una concezione del bilancio un po' alla maglia bernarda, cioè a seconda di che cosa mi conviene a me, Ente o personalmente, utilizzo i criteri contabili come voglio e invece noi riteniamo, glielo ribadisco in chiusura, che le somme, il bilancio deve pareggiare in competenza; lo so che sono cose piuttosto banali da dire, ma noi ci troviamo a dover dire cose banali perché non è capitato; non è capitato. Pareggia in competenza. Possibilmente cerchiamo di allineare accertamenti e riscossioni per quanto ci è possibile, ma la competenza deve essere salvaguardata e in competenza si scrive tutto, Assessore Rolando, si scrive i soldi che dobbiamo dare e si scrivono i soldi che dobbiamo prendere nello stesso anno; nello stesso anno. Se vive un principio vive sempre, in entrata e in uscita perché altrimenti davvero diventa difficile, come dire, immaginare che ci sia una perfetta congruità nelle azioni che lei e i conti del Comune di Torino, guidati da lei, possono in qualche modo trovare sviluppo. LO RUSSO Stefano Sì, sull'argomento. Se l'Assessore fosse così cortese e disponibile, su uno dei punti che mi ha piuttosto sorpreso, che riguarda la concezione per cui se il creditore terzo, terzo lo devo pagare e quindi uso un principio contabile, invece se il creditore è terzo più o meno, perché più o meno è mio, quel principio lì non vale; la schematizza un po', ma le parole che ha detto lei sono chiarissime. Io la pregherei, se fosse possibile, di venire in Commissione a discutere di questa questione, perché ovviamente questa cosa che lei ha detto, che ha affermato, che è coerente con quanto avete fatto deliberare e state facendo, ha delle conseguenze piuttosto rilevanti. Quindi, o precisa adesso che cosa voleva dire, oppure…, e comunque, in ogni caso, sarebbe utile che questa discussione l'affrontassimo in Commissione, perché ha introdotto un principio piuttosto ambiguo che avrei piacere di avere più chiaro. |