Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto successivo che è l'interpellanza generale: "Risanamento finanziario della Città o magheggi nei conti?" VERSACI Fabio (Presidente) Risponde l'Assessore Rolando, prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno. Allora, l'interpellanza in oggetto contiene 11 domande che si riferiscono come dice l'oggetto della stessa al piano di risanamento finanziario e risponderei in successione a tutte le 11 domande. Ho già consegnato il materiale agli estensori dell'interpellanza. Per quanto concerne l'anticipazione di cassa che è la prima domanda la previsione al 31 dicembre 2018 si concretizza in una stima di 224 milioni di euro di utilizzo, tale previsione è condizionata dalla realizzazione delle entrate previste com'è ovvio con particolare però riferimento al versamento della quota di competenza del Fondo di solidarietà comunale, a tal proposito si segnala che la comunicazione ANCI del 30 ottobre 2018 avente per oggetto "Richiesta urgente erogazione Fondo solidarietà" è conseguente al fatto delle lamentate situazioni di tesoreria debole da parte dello Stato. Si segnala che il debito per anticipazione di cassa al 31 ottobre era pari a circa 353 milioni nei limiti dei tre dodicesimi. Successivamente, viene fornita la tabella di confronto tra il 2016 e il 2017 e il 31/12/2018 che evidenzia un trend in discesa dell'utilizzo dell'anticipazione. Ricordo che negli anni antecedenti questo dato era in qualche modo compensato dalle operazioni fatte con il Decreto 35, quindi i 3 anni precedenti non erano confrontabili come si dice "ceteris paribus". Il debito nei confronti dei creditori alla data del 31 ottobre 2018 desunto dei residui passivi presenti a tale data sui Titoli I, II e III e al netto dei residui che riguardano le voci che non sono fornitori è pari a 734.892.170,78. Alla terza domanda il Servizio Riscossione Entrate istituito nel corso del 2017 è espressamente finalizzato al recupero e riscossione di ogni tipologia di entrata dell'Ente sta garantendo recuperi e miglioramento della riscossione in particolare sul fronte tributario e sul recupero di somme a rendicontazione (Regione, Ministeri e ASL). Con riferimento ai dati della riscossione coattiva si conferma il trend in aumento, con particolare riferimento ai valori alla data del 30 giugno; si fornisce la tabella di confronto. Non disponiamo ancora, ovviamente, del dato al 31/12/2018; al 30 settembre 2018 si era recuperato una cifra superiore a quella del 2016 e già molto vicina a quella del 2017. Relativamente alle sanzioni Codice della Strada si informa che il numero delle sanzioni elevate rispetto all'anno precedente registra nel primo semestre un incremento del 14% circa con un totale di 417.000 multe, anche dovuto alla riattivazione del sistema di rilevazione automatica della velocità in corso Regina Margherita. In merito alla previsione di aumento degli incassi sia spontanei che coattivi relativi a tale posta i dati registrati sembrano confermare il trend di crescita ipotizzato in sede di previsione perché la percentuale del riscosso ha superato il 38% alla data del 13 novembre, l'anno scorso era attorno al 36% a fine anno. L'ammontare delle entrate straordinarie realizzate in conto competenza (accertato) ammonta a 24.066.703, il riscosso 22.107.756 di cui 11.092 milioni di oneri di urbanizzazione impegnati per coprire spese di manutenzione ordinaria per 8.600.000, segue il prospetto con i dati di sostegno. Con riferimento alla domanda n. 5 i nuovi mutui sono investimenti non ricompresi in sede di preventivo 2018/2020 e quindi aggiuntivi rispetto ai 6 milioni circa iscritti con l'eccezione di intervento di manutenzione straordinaria sugli alberati per i quali vi è stata una modifica del finanziamento per un milione. Con riferimento al punto relativo alle dismissioni immobiliari si fornisce un prospetto contenenti le operazioni più rilevanti del piano dismissioni immobiliari 2018 e relativo stato di attuazione delle procedure dal quale si evince che al momento siamo in linea con il cronoprogramma che l'Ente si è dato. Per quanto attiene alle azioni IREN si conferma l'intenzione di alienare le azioni nella misura definita dal Consiglio Comunale entro esercizio corrente con accertamento delle entrate e riscossione della stessa. Si ricorda che la disposizione a vendere delle azioni è stata definita post scissione di FSU (settembre u.s.) tenendo altresì conto dell'impossibilità di vendere nei periodi cosiddetti black, che sono normalmente un mese per l'altro e sono in funzione delle varie dichiarazioni degli Enti, dall'Unione Europea alla stessa società. Il contenimento della spesa fatto fino ad ora, la riduzione dell'indebitamento nel 2018 con una restituzione di quote capitale superiore ai 130 milioni di euro nonostante i vincoli posti dal Piano di Interventi hanno reso possibile l'assunzione di nuovi Mutui per coprire interventi di manutenzione straordinaria assolutamente necessari e non più procrastinabili, soprattutto in tema di sicurezza. Il ricorso ad una maggiore misura di accantonamento per i debiti contratti da GTT verso la Città deve essere associato alla situazione societaria nella fase in cui tale scelta fu effettuata, peraltro decisamente è migliorata per effetto dell'approvazione del piano industriale, dei bilanci arretrati, in generale per effetto di interventi di risanamento finora condotti e in via di completamento. In relazione ai capitoli GTT, oggetto di accantonamento al Fondo di Crediti di Dubbia Esigibilità per l'importo complessivo di euro 7.218.531,99, nel Bilancio di previsione si evidenziano i dati contenuti nel prospetto, parliamo dei canoni parcheggi di GTT, con uno stanziamento di competenza di 8.880.000 e con uno stanziamento di cassa di 750.000 euro. Entro la fine dell'anno GTT S.p.A. ed Infra.To pagheranno agli istituiti di credito tutti i debiti al 30 giugno con rientro nella situazione come viene detto da Basilea 2, (past due) e invece in gergo più italico "in bonis", così come previsto in Bilancio. La Città in coerenza con le Convenzioni citate ha provveduto nell'esercizio in corso al pagamento di 3.800.000 a GTT e di 5.325.605 ad Infra.To. La Città non ha in alcun modo rinunciato all'incasso dei canoni da parcheggi dovuti da GTT, limitandosi a verificare la possibilità di esigerne la riscossione in coerenza con la progressione del processo di risanamento e senza alcun vincolo in ordine all'esigibilità dei crediti in questione in qualsiasi momento. In ogni caso si afferma come gli importi previsti a bilancio per l'esercizio 2018 siano stati interamente sterilizzati dalla relativa appostazione al fondo "crediti di dubbia esigibilità". Infine, in riferimento ai trasferimenti compensati ICI fabbricati "D" con quietanza n. 30811 del 28 settembre 2018 è stato incassato l'importo di 14.523.809 in forza della sentenza resa dalla Corte D'Appello di Torino in data 23 maggio 2018. Prima di concludere ringrazio i presentatori dell'interpellanza che ci dà modo di fare un punto un po' in anticipo rispetto però a come sono le tempistiche che abbiamo davanti, ricordo che la Corte dei Conti che si pronuncia ogni semestre sul Piano di risanamento ha deciso di accorpare nell'unica pronuncia il Bilancio preventivo 2018/2020, il Consuntivo 2017 e il parere sul Piano di risanamento, è atteso in modo quasi imminente nell'ordine di un mese la disponibilità di tale pronuncia, a cui è già stata data risposta con processo istruttorio che normalmente avviene, grazie. Buona serata. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore Rolando. Comunico solamente che c'è stato un problema del video, ma l'audio è in registrazione, comunque l'audio per il verbale è tutto registrato. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà... LO RUSSO Stefano Sempre sull'Ordine dei Lavori volevo capire se verrà ripristinato il collegamento video nel corso della seduta oppure no, Presidente. Se ci può informare, dirci. VERSACI Fabio (Presidente) Stanno lavorando i tecnici, io più di così... LO RUSSO Stefano Funzionava meglio quando era vecchio l'impianto, evidentemente qualcosa forse non funziona. Un po' troppe cose non funzionano. Innanzitutto volevo ringraziare invece io l'Assessore Rolando che a differenza dei suoi colleghi, con grande cortesia, fornisce alle Minoranze il prospetto di quanto legge in fase antecedente non obbligandoci ad annotare le questioni, la ringrazio della cortesia che ci fornisce. L'interpellanza era piuttosto articolata e fa riferimento a numerosi quesiti che in realtà provano a riassumere quella che è la nostra preoccupazione relativamente ad una situazione economico-finanziaria dell'Ente che al di là della propaganda messa in campo dalla Sindaca Appendino relativamente all'efficacia del Piano di Rientro poi in realtà non sta dando i riscontri che si immagina di dover dare, però siccome lo dico io che sono il fazioso Lo Russo aspettiamo la pronuncia della Corte dei Conti per vedere se il fazioso Lo Russo e la Corte dei Conti sono entrambi preoccupati, io lo sono, poi magari invece è solo una preoccupazione mia, lo spero, ne dubito. Vediamo di entrare nel merito delle diverse questioni che sostanzialmente sono state poste. Sicuramente è da apprezzare la riduzione dell'anticipazione di tesoreria, il dato è sicuramente in controtendenza, ma è evidente la ragione per cui c'è questo miglioramento della cassa, che banalmente avete smesso di pagare i fornitori del Comune, cioè la ragione unica e pura per cui la cassa invece che andare in scoperto, invece di incrementare le anticipazioni di tesoreria diminuisce è che voi state usando come banca i fornitori del Comune, nel senso che fondamentalmente avete dilazionato nel tempo 180-210 giorni il pagamento delle fatture, in questo modo usando come banca in maniera a nostro modo di vedere impropria chi lavora per il Comune è chiaro che le anticipazioni di tesoreria si riducono e conseguentemente il Comune è più ricco, arrivando addirittura a totalizzare di qua la risposta al quesito n. 2 ben 734 milioni di euro di debiti verso i fornitori, 734 milioni di euro di debiti verso fornitori che sono grandi e piccoli perché sono d'accordo con lei, Assessore Rolando, noi possiamo permetterci di procrastinare la liquidazione delle fatture di AMIAT o di IREN, diciamo così, che il livello di sofferenza dei fornitori del Comune nei confronti di fatture inevase dalla Città è sicuramente significativo al punto tale che addirittura nelle Partecipate, faccio riferimento alla questione di GTT, non arrivano neanche le offerte per i nuovi autobus perché si ha paura di non prendere i soldi e qua si innesca un meccanismo piuttosto, come dire, complicato perché da un punto di vista contabile dei conti sicuramente GTT non spende i soldi per ricomprare i 178 autobus nuovi, ma diciamo così che la flotta degli autobus di GTT non pare godere di particolare salute andando a fuoco costantemente. Relativamente alla questione delle riscossioni dopo la forte iniziativa messa in campo da lei, Assessore Rolando, relativamente al potenziamento del servizio riscossioni osserviamo che effettivamente c'è un dato del riscosso superiore al trend e vivaddio che questa azione sta funzionando, c'è solo un problema che lei non..., c'è solo una risposta che lei non fornisce nella domanda che le viene posta e fa riferimento al fatto che queste riscossioni hanno un particolare target, che guardate fa il paio con la tesi appendiniana di Lapietra e il target sono gli automobilisti, cioè come facciamo noi a governare e a mantenere il fatto che il Comune che questo Piano di Rientro che noi abbiamo sempre contestato perché non affronta i nodi veri che sono le alienazioni delle società, questo è il tema vero e lo affronta da ragioni politiche che ben conosciamo, basta bastonare gli automobilisti, quindi da un lato li facciamo stare in coda e non facciamo il sottopasso perché se no vanno troppo veloci, dall'altro li bastoniamo e quanto li bastoniamo? Con 417.000 multe, 417.000 multe, e con un certo orgoglio rivendicando l'incremento del 13,83%. Io avrei voluto capire quanto questo si traduce poi in termini di euro, soprattutto per quanto riguarda la percentuale di riscossione perché questo 38,11% di riscosso al 13 novembre 2018 bisognerebbe verificare se è più o meno di quello che capitava negli anni passati, cioè la traduco in altri termini, (incomprensibile) la base di multe che l'Assessore Rolando..., che il Comune di Torino commina agli automobilisti e acclarato che i torinesi queste multe non le vogliono pagare perché sono brutti e cattivi gli automobilisti torinesi incrementiamo le multe, perfetto, ma incrementiamo anche il riscosso, Assessore Rolando? A questo tema non è stata data risposta e invece io avrei avuto piacere di vederlo. Sul quarto quesito in cui le... O non l'ho letto io nelle cose che ha detto. L'ha detto, chiedo scusa, chiedo scusa, adesso probabilmente mi sono perso, non era scritto e quindi tutti questi numeri mi mandano un po' in confusione essendo noi del Politecnico di Torino, sa come siamo, un po' in difficoltà. L'ammontare delle entrate straordinarie realizzato in conto competenza ammonta a 24 milioni, il riscosso a 22 milioni di cui 11 di oneri, impegnati 8 milioni e le altre? Cioè, gli altri soldi dove sono finiti? Perché lo chiedo? Perché le entrate straordinarie realizzate in conto competenza in termini di accertamento per 24 milioni di cui riscossi 22 vengono impegnati per 11, 22 meno 11 fa 11, anzi 8, chiedo scusa, 11 sono quelli derivanti da oneri di urbanizzazione, vengono impegnati per 8, all'appello ne mancano tantini perché ne mancano 22 circa, 22 meno 8, che io non ho fatto le scuole alte, dovrebbe fare qualcosa come 13, 14 milioni, questi 13-14 milioni di entrate straordinarie riscosse che fine hanno fatto, Assessore Rolando? Ce lo vuole dire, gentilmente? Perché abbiamo immaginato che quelle somme servissero a fare le manutenzioni e invece no, perché le manutenzioni e lei correttamente lo dice successivamente le pagate con il debito, con il debito, poi lo chiamiamo mutuo perché è più elegante, però si chiama debito, del resto in piena linearità e coerenza con quanto sta facendo il Governo Nazionale, che non avendo, come dire, una strategia vera di risanamento cosa fa? Pagherà a babbo morto e quindi la famosa teoria per cui il debito lo riduciamo noi in questo caso lo dichiariamo con un certo orgoglio e andiamo ad incrementarlo. Leggeremo il livello dell'attuazione del prospetto, io non ce l'ho sottomano, ma sarò molto attento nel guardarlo, relativamente alle dismissioni immobiliari del 2018 perché ci sembra, come dire, un pochino ardito al 19 di novembre immaginare che quel target, quell'obiettivo possa avvenire e raggiunto, però mai porre limiti alla divina provvidenza. Invece i limiti alla divina provvidenza li poniamo, dicevamo, sul tema delle manutenzioni perché se sono effettivamente interventi straordinari e non procrastinabili andavano previsti e quindi andando previsti dovevano trovare copertura esattamente da quelle che sono le entrate di carattere straordinario, cioè le riassumo brevemente la storia di questi 3 anni. Noi siamo passati da un'Amministrazione che non usava oneri di urbanizzazione per pagare spesa corrente, non li usava, abbiamo fatto, anzi avete fatto prima uno sdoganamento dichiarato dallo stato di emergenza dei conti per cui questi oneri servivano a pagare la spesa corrente, le manutenzioni ordinarie, adesso addirittura andiamo a mutuo, cioè siamo oltre non solo li usiamo, a parte che non si capisce se li usiamo tutti perché ne abbiamo 11 milioni di oneri di urbanizzazione, ma ne abbiamo impegnati sono 8 milioni e 6 per la manutenzione ordinaria, che si tratta di spesa corrente se si chiama ordinaria perché se si chiamasse straordinaria sarebbe spesa, come dire, non prevedibile, invece no, qui è nero su bianco che voi state usando oneri di urbanizzazione per spesa corrente, non bastandovi fate anche debito alla faccia della politica di risanamento, ma ribadisco sono io Consigliere Lo Russo che sono capzioso ed effettivamente c'è chi questi conti li controlla e vedremo il giudizio che verrà dato sulla gestione operativa di questo famoso Piano di Rientro. Sorvolo sulla questione relativamente all'altra questione che riguarda i famosi 61 milioni, si ricorda, Sindaca Appendino, quando lei tuonava contro il Governo che c'era la Boschi, quella brutta e cattiva che siccome la Boschi era del PD e lei invece era del 5 Stelle per una ripicca politica non venivano dati i 61 milioni e ci avete, come dire, tappato paginate sui giornali con questa diatriba per cui il Governo brutto e cattivo non dava i 61 milioni, continuiamo a non prenderli questi 61 milioni e adesso non mi risulta che ci sia più la Boschi a fare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, mi risulta che ci siate voi e ci siate voi da qualche mese, quindi, Sindaca Appendino, ma se sti soldi, scusi se mi permetto di ribadirle quello che già le dicemmo all'epoca, ma se questo ricorso fatto dall'allora Sindaco Fassino, che lei si intestò politicamente, era fondato ed era l'unica ragione per cui i soldi non arrivavano, perché sti soldi continuano a non arrivare? Perché? Ora apprendiamo che 14 milioni non so se sono gli stessi o no sono quelli, penso siano altri, i famosi 61 milioni che fine hanno fatto? Se li ricorda? Perché qua hanno tutti la memoria molto corta, noi un pochino meno degli altri e ci ricordiamo piuttosto distintamente le filippiche, le parole profuse, non c'è oggi Fornari, io ricordo gli interventi veramente alti come quelli che sa fare solo lui, che fondamentalmente ci spiegava che era il PD che voleva affamare il povero Comune di Torino, non lo so, ma la chicca delle chicche la lascio per ultima e riguarda la risposta alla domanda n. 10, che riguarda i famosi canoni dei parcheggi, perché vede lei sostanzialmente ci risponde perentorio che la Città non ha in alcun modo rinunciato all'incasso dei canoni dei parcheggi dovuti da GTT, mi scusi, e ci manca ancora, cioè ci manca ancora che abbia rinunciato, limitandosi a verificare la possibilità di esigerne la riscossione in coerenza con la progressione del processo di risanamento e senza alcun vincolo in ordine all'esigibilità dei crediti in questione in qualsiasi momento. Cioè tradotto cosa vuol dire? Che voi avete fatto la seguente operazione, lo spiego per chi ha un pochino meno di dimestichezza, voi vi siete iscritti in Entrata i canoni in competenza, qua al Comune di Torino, quindi il vostro Bilancio pareggia con l'Entrata da canone, poi siete usciti dalla stanza, siete entrati nell'altra stanza e al lì dentro a GTT avete detto "No, ma i canoni non li versare alla Città, li versi quando puoi", allora delle due l'una, Assessore Rolando, mi spiega la differenza, perché io non la capisco, tra..., il perché questa cosa qua si può fare quando i soldi dobbiamo prenderli e non quando dobbiamo darli? Le cito il caso di REAM, lei si ricorda, Assessore Rolando, quando venne qua e ci spiegò il famoso principio della competenza rafforzata? Non so se se lo ricorda, lei ci disse: "Io iscrivo un debito quando lo devo pagare", ecco, allora, mi scusi, ma perché io iscrivo un debito quando lo devo pagare e invece ho facoltà di iscrivere un credito sapendo che non lo riscuoto? Io non lo capisco logicamente in termini contabili, cioè se vive il principio che il debito io lo iscrivo nel Bilancio quando deve essere liquidato e questo giustifica la sua versione dei fatti relativamente al bilancio approvato il 3 maggio 2017, allora delle due l'una se è vera quella versione lì che noi contestiamo, perché noi siamo dell'opinione che i debiti e i crediti si iscrivono in termini di competenza nell'annualità in cui maturano sotto il profilo giuridico a prescindere la riscossione e l'accertamento in entrata e in uscita, questo è il nostro principio di ragioneria contabile di diritto pubblico. Il suo è un po' diverso, è un po' diverso. Io, ammesso e non concesso che lei abbia ragione, lei mi deve spiegare, a me, lo spieghi a me per il momento, come mai quella roba lì vive e vale per un debito verso REAM per cui lei viene qua e giustifica l'emendamento che sposta dal 2017 al 2018 la restituzione della caparra perché si perfeziona nell'anno in cui, e invece non vale per i crediti che noi vantiamo verso GTT. Io sinceramente questo non lo capisco, però sono certo che lei saprà spiegarmi il perché il famoso principio della competenza rafforzata, l'ha chiamata così, si applica solamente quando il Comune deve dare e non quando deve prendere, perché io davvero fatico a capirlo. Tuttavia la ringrazio davvero di questa esposizione, perché ha fornito ulteriori elementi, continuiamo a ribadire che siamo piuttosto preoccupati della sussistenza della solidità del vostro piano di rientro e siamo piuttosto preoccupati anche di un certo qual grado di mistificazione che, ci pare di poter dire, non accenna a diminuire, per cui, nonostante noi siamo passati indenni da un primo bilancio 2016, da un bilancio 2017, da un bilancio 2018 indovinate di chi è la colpa? Proviamo ad indovinare di chi è la colpa: è sempre del PD. Quindi da questo punto di vista, io spero che poi nel 2020, come dire, quando avrete il problema di dimostrare cosa avete fatto in questi quattro anni la colpa almeno allora sarà un pochino meno del PD. A noi ci pare di poter dire che la questione dal punto di vista economico finanziario è piuttosto preoccupante e ci pare di poter dire che, soprattutto per quanto riguarda il tema dei canoni di GTT, c'è, come dire, una concezione del bilancio un po' alla maglia bernarda, cioè a seconda di che cosa mi conviene a me, Ente o personalmente, utilizzo i criteri contabili come voglio e invece noi riteniamo, glielo ribadisco in chiusura, che le somme, il bilancio deve pareggiare in competenza; lo so che sono cose piuttosto banali da dire, ma noi ci troviamo a dover dire cose banali perché non è capitato; non è capitato. Pareggia in competenza. Possibilmente cerchiamo di allineare accertamenti e riscossioni per quanto ci è possibile, ma la competenza deve essere salvaguardata e in competenza si scrive tutto, Assessore Rolando, si scrive i soldi che dobbiamo dare e si scrivono i soldi che dobbiamo prendere nello stesso anno; nello stesso anno. Se vive un principio vive sempre, in entrata e in uscita perché altrimenti davvero diventa difficile, come dire, immaginare che ci sia una perfetta congruità nelle azioni che lei e i conti del Comune di Torino, guidati da lei, possono in qualche modo trovare sviluppo. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Capogruppo Morano, ne ha facoltà per cinque minuti. MORANO Alberto Prendo atto delle risposte dell'Assessore Rolando, che ringrazio anche io per la cortesia di avercele fornite per scritto. Devo però sottolineare che vi sono incongruenze e aree di incertezza. In primo luogo gli accertamenti per sanzione al Codice della Strada: l'importo incassato nel periodo 2009/2017 rappresenta circa il 55% del totale delle sanzioni e il Comune ha oggi residui attivi, per quel periodo, per 320 milioni. Che cosa succederà se questo fantomatico condono di cui si parla dovesse riguardare, oltre che le imposte sui redditi, l'IVA, l'IMU, anche gli ulteriori debiti che ci sono nei confronti delle Amministrazioni laddove siano definiti in cartelle e ci sia veramente quella norma che dice che le cartelle sotto i 1.000 euro vengono annullate? Poi abbiamo residui attivi per canoni concessioni beni demaniali per 36 milioni, sempre nel periodo 2011/2017, crediti verso il Ministero di Grazia e Giustizia per 26 milioni, residui per IMU, IMU per 54 milioni e qui ci piacerebbe sapere se questi residui attivi riguardano solo l'imposta principale o anche le sanzioni; residui attivi per TARI e TARSU nel periodo 2009/2017 per circa 210 milioni. Il totale, solo su queste voci, dei residui attivi del Comune, è di oltre 600 milioni. Poi vi sono due altre voci dove residui attivi del Comune, sono riportate voci un po' più interessanti: 4,4 milioni per ex Area Vitali, vendita di immobili; 10,7 milioni che credo si riferiscano all'ex Area Westinghouse, ma la vicenda più surreale di tutte, e l'ha già sottolineata il Capogruppo Lo Russo, è quella di GTT. Ma è surreale sotto due punti di vista diversi, il primo l'importo dei residui attivi perché anticipando quello che sarà l'oggetto di un'interpellanza nel bilancio di GTT del 31 dicembre 2017 approvato dall'Assemblea dei Soci e quindi dalla Città di Torino si dice, a pagina 135, che i debiti di GTT verso il Comune per canoni parcheggi ammontano, al 31 dicembre 2016, a 53.894.000. Nel Piano industriale, sempre fatto sui dati al 31 dicembre 2016, questo importo sarebbe in realtà di 63 milioni; nella verifica dei residui attivi del Comune di Torino al 31 dicembre 2017 allegato 10 alla delibera meccanografico 201801674/024 i crediti che la Città avrebbe nei confronti di GTT per canone parcheggi ammonterebbero, al 31 dicembre 2016, a 40 milioni e allora io qui non capisco più qual è la credibilità dei numeri che ci state dando, perché se vi è una diversità fra il bilancio GTT, pagina 135, approvato dalla Città di Torino che parla di 53 milioni, il piano industriale che parla di 64 milioni e il Comune di Torino che alla stessa data parla di 40 milioni, a che cosa dobbiamo credere noi? Qual è l'accuratezza dei conti del Comune di Torino? Vado oltre. Avete detto che i canoni per il 2018 non sono inseriti nel bilancio perché sono coperti dal fondo, ma avete aggiunto, e questo mi sembra non corretto, che la Città non ha in alcun modo rinunciato all'incasso dei canoni parcheggi dovuti da GTT, ma siete a conoscenza del Piano industriale che avete approvato dove si dice espressamente che questi canoni verranno incassati a partire dal 2022? E che quindi evidentemente se nel Piano industriale approvato dalla Città di Torino si dice che fino al 2021 questi canoni non vengono incassati, questo significa che la Città in qualche modo ha detto a GTT "per quattro anni non li devi pagare" perché se no questo Piano sarebbe falso. Allora, io vorrei di nuovo capire come potete giustificare quello che ha scritto, Assessore, in questa risposta con quanto è contenuto nel Piano industriale e con quanto è contenuto nel bilancio di GTT, perché questo sa, purtroppo è una piccola cosa, ma rende molto incerta la credibilità di tutto quello che voi oggi ci avete detto perché se i conti non tornano su una delle partite più importanti e ballano 20 milioni solo su un anno, io ho qualche dubbio che ci sia correttezza. Poi di nuovo non è stato chiesto, ma non è nemmeno stato detto la Città di Torino a luglio ha firmato un accordo transattivo con IREN che è passato sotto assoluto silenzio; in questo accordo transattivo ci si è impegnati a far rientrare il debito... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. MORANO Alberto ...Nei confronti di IREN di oltre 147 milioni in un certo numero di anni con un esborso che non era originariamente nel bilancio di previsione perché non si riferisce alle quote annuali del debito, ma si riferisce al pregresso. Dov'è riflesso tutto questo nel bilancio di previsione? Dove sono le risorse finanziarie per far fronte a questi debiti? Che erano debiti scaduti, ma siccome non erano pagati da anni probabilmente non trovavano una copertura nel bilancio e, sempre, dov'è nel bilancio di previsione del Comune in termini di competenza e di cassa l'impegno che il Comune ha assunto nell'accordo transattivo fatto per GTT in relazione all'aumento di capitale di GTT? Perché anche di questo non ve ne è traccia. Quindi, caro Assessore, grazie per la risposta, ma temo che ci siano da fare approfondimenti perché la situazione mi sembra molto complessa. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Tresso, prego, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma, io ringrazio anche l'Assessore che ha dato…, e coerentemente, appunto, com'è stato detto, ce l'ha anticipato, una risposta su un'interpellanza che era piuttosto articolata. Il tenore delle risposte però che ci dà, devo dire che fa emergere un quadro abbastanza preoccupante sotto diversi aspetti, provo a elencarne qualcuno, e di base rappresenta un approccio che voi da alcuni anni ormai, da subito, state tenendo, che non mi sembra nell'ottica di fare una politica di investimenti tesa a ridurre il debito e a sviluppare ulteriormente iniziative di investimento, bensì solo di, diciamo così, portare a casa un bilancio e cercare di rimandare il problema. Intanto c'è un tema che è già stato affrontato, che è quello dei pagamenti, il Comune sta facendo cassa ritardando i pagamenti. Mi sembra che, peraltro, anche questo è un argomento da risaltare, che fa riflettere, anche sul sito del Comune non ci sono dati aggiornati in merito ai pagamenti, al bilancio, alle situazioni personali, quindi anche tutta questa narrazione del palazzo di vetro, di cristallo, in cui vigeva la massima trasparenza, sta venendo meno, e viceversa voi avete ben oltrepassato i termini di legge, che sono i 30 giorni per il pagamento, o 60 qualora si è in situazioni nell'ambito di un contratto, e state andando abbondantemente sui 120 giorni. Poi i piani di rientro con le partecipate, quello che c'è stato anche annunciato e, diciamo, premesso prima dal Consigliere Morano con IREN, voi, sostanzialmente, state valutando con IREN, credo più o meno ammonti a 240 milioni l'anno le bollette, che soprattutto AMIAT ne fa la gran parte, i quattro quinti e poi IREN stesso, sono i canoni che dobbiamo pagare, e nel 2017 nel 2018 voi avete grossomodo pagato la metà di questa cifra. Quindi gli accordi che state prendendo servono solo a traslare, a spostare in avanti le spese di competenza del 2018, che verranno pagate successivamente e anche questo con un principio decisamente contrario, in controtendenza a quello che invece ogni principio contabile ragionevole di rientro dovrebbe prevedere. L'anticipo di cassa, poi, ma i dati che lei ci ha appena fornito, i 353 milioni che poi verrebbero ad essere traguardati su 224 grazie anche al fatto che non pagate le rate a IREN, è chiaro che allora è facile poi riuscire a diminuirla, ma sono comunque delle cifre enormi rispetto a quello che erano i valori degli anticipi di cassa precedenti. Questo di nuovo, ancora una volta, non fa altro che incidere di più e in maniera sempre più evidente su quello che saranno i bilanci successivi, perché mi trovo da pagare anche le rate precedenti, le rate di oggi che non sono invece investimenti fatti per iniziative, per qualcosa che possa portare sviluppo alla città, ma sono semplicemente rate che io traslo nel tempo per poter pagare oggi le spese correnti. La negoziazione del debito anche, ho visto che venerdì è stata approvata una delibera di Giunta per rinegoziare il debito, però anche qui il valore attuale del debito ovviamente non mutua. Ma attenzione che invece verrà spalmato su un periodo più lungo l'estinzione del debito a fronte del fatto che verranno negoziate delle rate che non si pagano oggi, sempre per chiudere il bilancio, e allora questo è tutto sempre nella stessa direzione, cioè di, sostanzialmente, dire: "Io traslo e lascio poi a chi verrà dopo l'onere di doversi fare carico di tutte queste spese che oggi non riesco a pagare", non solo, ma facendo cassa anche con un piano di dismissioni importante, quindi da un lato io do fondo ai gioielli di famiglia, e dall'altro lascio ulteriormente conti da pagare. Sostanzialmente avete stravolto un concetto, che è quello di buona norma, che consiste nel pagare in spesa corrente voci come cultura, come manutenzioni, e voi fate invece carico su entrate straordinarie per far fronte a queste spese; non solo, ma pagate in conto capitale la cultura, come già ormai ci avete abituato a vedere e peraltro non riuscite neanche poi nell'obiettivo di portare a casa quello che erano le dismissioni previste, no? Perché erano comunque stati previsti 80 milioni, ma lei ci dice oggi che di fatto siete arrivati a 24, quindi ulteriormente preoccupa il fatto che anche a fronte di questo aprire la cassaforte e svendere i gioielli di famiglia, non riuscite neanche a portare a casa quello che era previsto. In sostanza, non state producendo del debito sano, che sia teso a investire, state dando invece un debito per sopravvivere e questo, oltre a evidenziare un dato preoccupante, che è un po' quello che…, diciamo, è l'atteggiamento di chi annaspa, riflette forse su Torino quello che è… Io, però, almeno, Presidente, lei mi stia a sentire, visto che l'Assessore ha di meglio da fare, ma almeno lei mi stia a sentire, visto che io mi devo rivolgere a lei. Benissimo, ma se lei è multitasking, parla anche col Presidente, vabbè. Quindi dico, almeno, però, si riconosce un atteggiamento che è quello che state usando anche a livello nazionale, di produrre deficit non per investire ma, tutto sommato, per riuscire a portare a casa il risultato immediato, quello di chiudere un bilancio. Anche la Sindaca, è già stato fatto notare, non sta portando un grande, diciamo, risultato, in merito al fatto che sta governando un Governo del suo stesso Partito, un Governo amico, tutto quello che è riuscito a ottenere è stato di diminuire di 5 punti l'FCDE, ma tutto sommato di nuovo, ancora una volta, per chiedere un aiutino per chiudere il bilancio, ma non certo teso a risanare, cioè, tutto il contrario di quello che in fondo la Corte dei Conti ci chiedeva. In sostanza, se uno proprio deve sintetizzare, mi sembra che tutto quello che emerge dalle risposte che avete dato in merito al tema del risanamento finanziario è che state rinviando i debiti al futuro, che cercate di svendere tutto quello che è possibile e che, appunto, sono cose anche, tipo (incomprensibile) che comunque sono state costruite negli anni e che davano una redditualità anche in futuro, rinegoziate dei piani di rientro in maniera del tutto opinabile, e questo vale con le partecipate, con IREN, con AMIAT e con GTT. Peraltro su GTT anche ci dà un dato… VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere, Consigliere. TRESSO Francesco … Assessore, che è curioso, e vado a concludere, lei dice che GTT S.p.A. e Infra.To pagheranno agli istituti di credito tutti i debiti al 30 giugno 2018 con rientro alla definizione, eccetera, eccetera. Ma se il Comune ha saltato delle rate tra il 2016 e il 2018, e mi risulta siano tre rate, quindi per un totale di più di 80 milioni, mi chiedo come questo sia coerente con quanto lei ci dice al punto 9 della risposta. Credo che davvero il tema non sia quello che ci siamo sentiti ripetere per molti anni, in che stato abbiamo trovato i conti della città, ma che tipo di città lasceremo a chi verrà dopo, e questo preoccupa non poco. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie. Mi riassume solo le tempistiche? VERSACI Fabio (Presidente) Sono cumulabili per i Gruppi PD e 5 Stelle. CARRETTO Damiano Okay, perfetto. VERSACI Fabio (Presidente) Quindi ne ha tanti, sono 5 minuti a Consigliere. CARRETTO Damiano No, vabbè, no, parlerò molto meno. Allora, la prima, vabbè, io certificherei il buon lavoro svolto fino ad ora, malgrado, diciamo, gli attacchi un po' spuntati del buon Savoldelli, riportati probabilmente tramite altri Consiglieri. Detto questo, io vorrei solo fare un piccolo appunto; il primo è che finalmente c'è la percezione di un'azione incisiva su quello che è un grosso problema della città, che è il problema dell'indisciplina alla guida degli utenti della strada. Io non lo so se chi ha parlato prima di me, Presidente, ha contezza di sanzioni comminate in assenza di violazione del Codice della Strada, cioè, io non lo so, questo aumento di sanzioni ce lo siamo inventati, o semplicemente sono state rilevate infrazioni del Codice della Strada? È quindi difficile parlare di batosta, difficile parlare di batosta in presenza di violazioni conclamate del Codice della Strada, a meno che qualcuno non voglia giustificare le violazioni del Codice della Strada, perché se qualcuno vuole giustificare i comportamenti scorretti e le violazioni del Codice della Strada che causano i famosi 3.000 e fischia incidenti annuali in questa città, se qualcuno vuole giustificare quei comportamenti, abbia il coraggio di dirlo, ma di dirlo davanti a tutti, davanti a tutta la città, dicendo che i comportamenti alla violazione del Codice della Strada non vanno sanzionati, perché, o si dimostra che quelle sanzioni non erano in presenza di una violazione e allora si va in Procura, e allora si va in Procura, Presidente, oppure non si giustificano, perché giustificare quel tipo di comportamento, quel tipo di violazione, è un atto gravissimo, gravissimo. Io non so come la pensa lei, Presidente, ma io lo ritengo un tema importante, un tema che non possiamo far passare, come Città, che una multa è una batosta, è un salasso; no, una multa è una violazione del Codice della Strada; Codice della Strada che non ho scritto io, non ha scritto il Presidente, non ha scritto la Minoranza, ma sono le regole del gioco a cui tutti devono, diciamo, a cui tutti devono sottostare per quel che riguarda l'utilizzo delle strade. Per cui io sono contento che ci sia stato un incremento, un po' meno contento perché c'è stato un incremento, non so da che punto vederlo, cioè, nel senso, se la guardiamo dal punto di vista dell'Amministratore e dei soldini incassati, posso anche essere contento, dal punto di vista civico mi rendo conto che la città ha un problema, ha un problema dal punto di vista della gestione del traffico e del Codice della Strada, che spesso sfocia in incidenti, in morti, in feriti, e tutto quanto sappiamo. Quindi, per chiudere, io credo che siamo Amministratori di questa Città e continuare a parlare di sanzioni come una batosta, un fare cassa, un vessare il povero automobilista, il povero cittadino, che, poverino, infrange le regole, eppure lo multano, cioè, è incredibile, io credo che sia un po' un messaggio che nessuno in politica, se ha un minimo di senso civico, dovrebbe dare. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Io non ho sottoscritto l'interpellanza generale che perseguiva anche l'intento di focus su aspetti specifici e quindi partecipo soltanto ad una discussione generale, relativa alla questione del risanamento finanziario. Lo posso fare solo sui dati certi, quelli che mi derivano dagli elementi di conoscenza dei consuntivi, non avendo acquisito le informazioni che sono state recentemente distribuite agli interpellanti da parte dell'Assessore Rolando e lo faccio con il mio approccio, che è quello di non avere, evidentemente, la pretesa di una conoscenza tecnica e finanziaria, ma di avere invece la responsabilità di dedurre dagli andamenti generali di tipo finanziario delle preoccupazioni di tipo politico e brevemente sintetizzo, sulla base di questa analisi, quali sono gli elementi che mi sembrano maggiormente preoccupanti. È già stato definito il tema dell'anticipazione di tesoreria; se confrontiamo soltanto i dati certi, cioè quelli a consuntivo, noi siamo passati da circa 11 milioni di interessi nel 2016, a 13 milioni nel 2017, più 18%; il tasso di interesse è mutato al 4%, quindi significa che la condizione di sofferenza di liquidità delle città sta aumentando. È stato detto che incideranno nel corso dell'anno due fattori: uno, il rallentamento che il Consigliere Lo Russo imputava però ad un analogo rallentamento di liquidazione dei nostri creditori, e l'altro anche la gara in essere per rinnovo dell'Istituto di Tesoreria. Quindi questo è il primo tema. Il secondo tema, che invece mi sembra importante sottolineare in questa sede, è la questione di quanto alcuni elementi possano, tra virgolette, dopare un anno finanziario e non essere più ripetibili e quindi produrre una condizione di incertezza nei comportamenti, e mi soffermo in modo particolare per tutta la partita che riguarda i trasferimenti. Voglio sottolineare che sempre rapportando le due annualità prese in considerazione, i trasferimenti che sono stati stazionari nel totale, hanno però un andamento di forma a seconda che ci confrontiamo con quelli derivanti da Ministeri e Regione, quelli derivanti da fondazioni bancarie e Unione Europea, quelli derivanti dalle convenzioni con altre istituzioni. Noi abbiamo, cioè, una diminuzione dei trasferimenti da Regione ai Ministeri, almeno nel 2017, un raddoppio dei trasferimenti delle fondazioni bancarie e dell'Unione Europea, rispettivamente dal 9,3 a 17,7 le fondazioni, e da 1,2 a 3,4 l'Unione Europea. E abbiamo sul 2017 un grande recupero con le Aziende Sanitarie Locali di 29,7 milioni, che però non è l'esito di accordi e convenzioni nuove, ma di attività e capacità di riscossione di debiti pregressi. Questo sul piano politico dovrebbe essere un elemento di grande interesse, cioè, le nostre fondazioni stanno finanziando politiche educative, politiche sociali nel nostro contesto, lo dice anche il Rapporto Rota, in misura equivalente a quanto le altre fondazioni nel resto delle altre regioni finanziano tutte le politiche. E' un tema, eh! Seconda questione, si diceva qui dei residui attivi della Città e di come sono composte queste voci, in modo particolare le multe stradali, ma anche le violazioni del commercio e anche il recupero dei precedenti mancati pagamenti di TARSU e TARI. Io vorrei solo sottolineare questo aspetto. Per quello che riguarda le multe stradali, su un accertato, in ogni anno, nel 2016 e nel 2017, di 109 milioni, cioè di violazioni contestate che comportano una determinata sanzione per coloro che hanno violato le regole, gli incassi scendono da 41 a 39 milioni. Gli incassi di competenza sono in discesa continua, dal 72% del 2005, al 36% di oggi. In conto residui, le multe non pagate passano da 228 milioni 291, sui quali gli incassi sono del 2%. Allora qui bisogna dirselo, noi dispieghiamo un'attività di vigilanza e controllo, benemerita e necessaria, a fronte di un'impossibilità di riscossione su cui possiamo mettere in campo una valutazione di incapacità di riscossione, ma dall'altra anche un comportamento, e questo è un tema, questo è un tema di relazioni con il proprio territorio, ed è un tema finanziario, perché di qui a breve lo immetteremo in elenco nelle radiazioni. È importante sottolineare quante radiazioni sono state già realizzate da questa Amministrazione, per le quali le radiazioni sono state di quasi 21 milioni di euro per la TARI, quando l'incasso sulla TARI è poco più del doppio di questi 21 milioni; 42 ne incassiamo, 21 ne radiamo, e la radiazione significa non avere più aspettativa di recuperare quei crediti. E anche qui, quindi, abbiamo un problema con determinate categorie, perché più significativamente si insiste sul tema dei pagamenti dei rifiuti che non sono su base domestica e forse allora anche tutte le agevolazioni che introduciamo, dobbiamo chiederci, come abbiamo fatto nelle tariffe; servono ad incentivare la partecipazione e i costi e le irregolarità dei pagamenti, oppure stiamo premiando delle situazioni che invece producono una condizione così importante di mancata capacità di riscossione? È un fatto politico, io so parlare solo in questi termini, cioè vi so porre solo problemi di carattere politico, che hanno poi un riflesso sull'organizzazione della finanza. Se rimuoviamo completamente questo e ci confrontiamo sui numeri, sono bravissimi alcuni tra i colleghi, io lo sono di meno, ma i numeri rispecchiano delle realtà, anche delle realtà di rapporto tra l'Amministrazione e gli amministrati. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Se non ci sono altri interventi, lascerei la parola all'Assessore Rolando, se vuole replicare. Prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Procederò in un ordine un po' sparso, perché sto aspettando solo un paio di informazioni aggiuntive che ritengo opportuno dare, però inizio subito dalle informazioni già date. Beh, le multe dipendono, lo ha già detto qualcuno, da che motivo, perché ci sono più sanzioni per l'Unità di Rilevazione di corso Regina. Il passaggio da 36 a 38% di incasso è statuito dai numeri, quindi non è, l'ho detto, lo ribadisco. Venendo al dato che mi interessa di più, che è quella distonia apparente fra 22, 8, 9 del dato delle entrate straordinarie; ricordo a tutti che oltre agli 8 e ai 9 a manutenzione, sono stati versati 9 milioni a GTT e Infra.To, che fanno parte di quei 22, e poi il Regio, l'intervento straordinario sul Regio, quindi 9 più 2 fa 11. Quindi i numeri ci sono tutti, non è che non ci sono, basta andarli a leggere. Sul tema, no, no…, ma sul tema, invece, più interessante che ha toccato il Consigliere Lo Russo, molto attento al principio di competenza potenziato, non rafforzato, lo chiama così, il 118, non Rolando, questo principio purtroppo, invece, stranamente, non condivide l'approccio che fino al 2014 è stato usato nei bilanci di tutti gli Enti Locali e vale per tutti gli Enti Locali, non per la Città, vale per la Regione, per la Città, per la Città Metropolitana. Il principio di competenza economica potenziato dice che l'obbligazione si scrive quando viene a scadenza, non quando lo dice Rolando, quando viene a scadenza, non quando matura l'impegno. Purtroppo dobbiamo capacitarci, è la rivoluzione condotta dal gruppo di lavoro Antonini, dal 2002 al 2011, con il decreto 118, è diventata una legge dello Stato e dobbiamo fare così. Qualcuno dice: "Perché, può essere diverso tra un'entrata e un'uscita?", beh, sì, eh! Se le entrate e le uscite sono a fronte di terzi, il criterio è quello generale, si chiama principio contabile a due. Se è l'entrata e l'uscita nei confronti di una partecipata al 100% , è attenuato quel criterio lì. Certo, non è lo stesso, perché come si fa a dire - poi non è un dialogo questo - come si fa a pensare che un credito, e un debito, è uguale se io lo devo ad un debitore esterno rispetto a una società che è mia, è già implicita la responsabilità della Città nei confronti di quel credito e debito. Comunque, basta andare a leggere l'allegato A2 dei princìpi contabili, e uno trova tutta la declaratoria. Il caso REAM è emblematico perché invece è una scadenza verso terzi, e come tale basta andare a prendere il tetto del principio contabile a due, dove c'è il 3.5, c'è proprio un paragrafo su quella cosa lì che dice queste cose. Comunque, ne abbiamo già parlato una volta, forse non ha aiutato la comprensione reciproca, ma purtroppo, noi, se ci comportassimo in modo a quello che è stato detto prima, registrando le obbligazioni in base agli impegni, non saremmo in ordine rispetto alla legge, non rispetteremmo la legge. E vengo al tema GTT; non riesce a fare la gara perché non paga. Beh, non paga, non paga nonostante il Piano Industriale che sta rispettando, perché l'agenzia, ahimè, come al solito, è in ritardo di un po' di giorni, quasi due mesi nei pagamenti, questo è il tema delicato. E vengo invece al pagamento dei debiti dei fornitori…(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Io, scusate, io non ho fatto nessuna osservazione richiamandomi al passato. Io vorrei evitare, l'ho detto una volta con la discussione del Bilancio, che io guardo a dopo. No, no, ma io ve lo dico, poi fate quello che volete, se volete continuare a fare così, per me va benissimo. Ho già risposto a un'interpellanza del Consigliere Morano sul ritardo dei pagamenti ai fornitori; non è così, la Città di Torino sta pagando i fornitori esattamente come li pagava un anno fa, due anni fa e tre anni fa, un briciolino meglio, ma è indifferente. I dati lo dicono, c'è quella risposta all'interpellanza che mette in fila i numeri, il pagamento fornitori, non vedo perché dovrei rigiustificare un tema sul tema del ritardato pagamento, che la cassa migliora per quel motivo lì. Non è così, basta prendere quell'interpellanza e andarla a leggere; forse me l'hanno anche portata, se la trovo, ve lo dico. C'è stata una lunga discussione sul tema GTT. Ebbè, forse c'è stata un po' di disattenzione, abbiamo approvato in quest'Aula il Bilancio Consolidato 2017. Il Bilancio Consolidato 2017 della Città di Torino, per la prima volta, ha tutte le appostazioni di credito e debito nei confronti delle Partecipate, certificate, cioè, avvalorate da un controllo triplo, cioè, il Collegio dei Revisori della Società, il Collegio dei Revisori della Città, in più la certificazione che fa l'area delle società partecipate. Ci sono delle differenze? Certo che ci sono delle piccole differenze, inconfrontabili, eh, rispetto a quelle di due anni fa, quando abbiamo approvato lo stesso Bilancio Consolidato, perché allora…, o tre anni fa, perché allora c'erano delle differenze che si chiamavano: "non disponibile al dato". Adesso il dato è lui ed è certificato, ripeto, da tre controlli. Poi vedremo se la Corte dei Conti smentirà quello che sto dicendo. Può darsi che ci siano delle piccole differenze con il Piano Industriale, e ci manca ancora. Il Piano Industriale è stato fatto, è stato costruito a settembre, dicembre, del 2017, approvato a gennaio del 2018 e implementato in questo periodo. Ebbè, è abbastanza normale che possono esserci delle differenze fra quel dato, non del 2017, degli anni successivi, lo vedremo guardando i dati. Multe, ho detto. IMU, questo tema lo lascio per ultimo. Ah, multe, qualcuno ha fatto la battuta: "Incassiamo solo il 38, il 31%, accantoniamo al fondo il 68,43". L'FCDE sulle sanzioni prevede un accantonamento rendiconto 2017 del 68,43%, quindi non è che facciamo delle cose stratosferiche, applichiamo sempre i principi contabili previsti dal 118, scrupolosamente. I debiti di IREN. I debiti di IREN sono debiti di cassa, esistevano dei residui passivi, quindi non sono un problema, nel piano di cassa è stato rivisto. Ricordo, perché nel passato, è l'unico riferimento che farò al passato, l'ho fatto anche prima, perché prima erano a posto questi numeri e perché la cassa era posto fino al 2015? Perché il contributo di 500 milioni dell'anticipazione straordinaria del decreto 35 ha consentito di ottenere questi due effetti, cioè di pagare di più i fornitori propri e di avere l'anticipazione di cassa dei livelli più bassi. Oggi l'anticipazione, ex decreto 35, non c'è più e notate bene che questo effetto non è un effetto annuale, è un effetto progressivo, perché quando qualcuno mi dà dei soldi: 100 milioni un anno, 200 un altr'anno e 200 l'anno dopo, l'effetto è 500, non è 100, non è 200 e non è 200, quindi i motivi sono ben chiari per cui ci sono queste piccole differenze di cassa. La Città di Torino sarebbe andata ai 300 milioni circa di utilizzo della tesoreria, a prescindere dal voto del 18 di giugno, sarebbe andato comunque lì. Veniamo all'IMU. Io non anticipo nulla, però non ne abbiamo più discusso in quest'Aula. A luglio c'è stata una sentenza del TAR del Lazio, che ha imposto, obtorto collo, alla Città, al Ministero, a Palazzo Chigi e al Ministero degli Interni, insieme alla città di trovare l'interpretazione del quantum, perché, mentre sono tutti d'accordo sul fatto che la Città di Torino abbia ragione su quella vicenda, e quindi va dato a Cesare quel che è di Cesare - eviterei le coltellate - però, apposto questo tema, vi do tempo, prima di tornare qui, di definire insieme qual è il quantum. Non nascondo che è una cosa che si sta sviluppando da due mesi, si stanno verificando incontri ravvicinati, a due o tre settimane uno dall'altro, fra i due Ministeri, i tecnici dei due Ministeri e la Città, per arrivare a un dato. Quindi parleremo dell'IMU, della famosa sentenza che ha provocato, quegli articoli di giornali, 61 milioni, cioè, questa vicenda o andrà in bonis con un accordo su questo tema, oppure non andrà in bonis e allora proseguirà la strada già presa dalla precedente Amministrazione e continuata da questa Amministrazione. Direi che il Governo…, posso dire che questo Tavolo è stato iniziato con riferimento a una sentenza, io mi sento personalmente, a nome della Città, obbligato a ringraziare i tecnici di Palazzo Chigi e i politici che su questo tema ci stanno dando la possibilità.... si potrebbe anche non decidere questo numero insieme, se c'è dissidio si va avanti con le carte bollate, come sanno tutti. Noi abbiamo scelto una strada e ci hanno ascoltato subito, che è quella di provare a definirla. Non anticipo nulla perché il tema è complicato e ci sono tre metodi di valutazione di questa posta, ce n'è anche uno terzo, che è quello dell'ANCI, che è stato invocato, e che probabilmente ha condotto anche, forse il Consigliere Fassino ricorda queste cose, altre strade sui comuni piccoli. Noi abbiamo una differenza di fondo, che peraltro era stata vantata nella causa promossa inizialmente, quindi stiamo completando questo iter. Io spero di non aver dimenticato nulla delle risposte che potevo dare. Volevo ancora dire una cosa per evitare…, l'ho già detto in Commissione, mancava forse qualche Consigliere, abbiamo letto di informazioni diffuse dai media sui tempi di pagamento. Tutta la procedura che misura i tempi di pagamento, dei giorni di mancato pagamento, è una procedura che lo stesso Ministero dice che ha dei problemi enormi, ha dei problemi che dipendono dal fatto che, se io pago debiti vecchi, l'ho detto in Commissione e lo ribadisco, risulto un pagatore pessimo. Se addirittura metto i piani di pagamento dentro questo indicatore, risulta un pessimo pagamento; se non pago nessuno, risulto il più bravo del pagatori che c'è in Italia. Questo è un tema già anche individuato dal Ministero, ha mandato delle circolari su questo tema, sarà tutto da rivedere, e questo si sposa con il problema del sistema contabile che noi abbiamo, a prescindere da chi l'ha avuto prima, ma questo sistema contabile, nato per l'utilizzazione di vecchi strumenti, non evoluto in un sistema nuovo, moderno, che sposa altre cose, crea anche queste problematiche. Io non avrei null'altro da aggiungere, perché penso che le discussioni saranno rinviate a quando ci sarà la pronuncia, o quando discuteremo del Bilancio, però penso di aver dato tutte le informazioni che erano richieste. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Lo Russo, non potrebbe intervenire nuovamente sull'argomento, però… LO RUSSO Stefano Sì, sull'argomento. Se l'Assessore fosse così cortese e disponibile, su uno dei punti che mi ha piuttosto sorpreso, che riguarda la concezione per cui se il creditore terzo, terzo lo devo pagare e quindi uso un principio contabile, invece se il creditore è terzo più o meno, perché più o meno è mio, quel principio lì non vale; la schematizza un po', ma le parole che ha detto lei sono chiarissime. Io la pregherei, se fosse possibile, di venire in Commissione a discutere di questa questione, perché ovviamente questa cosa che lei ha detto, che ha affermato, che è coerente con quanto avete fatto deliberare e state facendo, ha delle conseguenze piuttosto rilevanti. Quindi, o precisa adesso che cosa voleva dire, oppure…, e comunque, in ogni caso, sarebbe utile che questa discussione l'affrontassimo in Commissione, perché ha introdotto un principio piuttosto ambiguo che avrei piacere di avere più chiaro. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Assessore. ROLANDO Sergio (Assessore) ….l'ambiguità. Premesso che è scritto che un debito verso una società mia è diverso da un debito verso una società terza, non c'è bisogno che lo dica io. La differenza, qui, sostanziale, è l'accantonamento all'FCDE, i debiti e i crediti verso queste società sono tutti accantonati quando vengono spostati, vengono coperti dall'accantonamento. Questo è il clou del discorso. |