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VERSACI Fabio (Presidente) Tornerei indietro sul nostro Ordine del Giorno, il punto 16. E' del Vicepresidente Lavolta: "Individuazione di locali per la fruizione del pasto nelle sedi comunali" VERSACI Fabio (Presidente) È presente anche un emendamento del Consigliere Fornari. Prego. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Si tratta di una mozione molto semplice; in realtà, si poteva anche affrontare velocemente con l'Assessore, qualora avessimo verificato la sua disponibilità a muoversi in questa direzione. Com'è noto, negli ultimi mesi la controversia con il gestore del buono mensa Qui! Group ha messo in difficoltà, ha messo in crisi il momento della ristorazione a molti dipendenti della Città di Torino, poi tutto è abbastanza rientrato. Rimane il fatto che, ad oggi, molti locali non hanno voluto confermare quella convenzione e si è ridotto significativamente il numero di esercizi che mettono nella disponibilità dei dipendenti della Pubblica Amministrazione di poter beneficiare di questa convenzione. Da qui è una riflessione molto semplice: cioè quella che soprattutto nelle sedi decentrate, quelle un po' più periferiche, quelle non propriamente centrali, di offrire uno spazio, semplice, all'interno degli Uffici comunali, o meglio in sedi appositamente dedicate, allo scopo dedicate, degli spazi per poter consumare, eventualmente, il pasto domestico. Questo lo dico, guardate, anche per evitare scene che, molto spesso, secondo me, poco hanno a che fare con il decoro. Capita, è capitato di riscontrare dipendenti che per dover far fronte a questa esigenza, improvvisavano dei pasti sui luoghi di lavoro, sulla propria scrivania, in luoghi, diciamo, poco adatti. E allora, la proposta è molto semplice, e nella sua banalità credo che possa essere condivisa dai più: individuando negli edifici comunali - penso, ad esempio, via Padova, che stato l'oggetto del confronto diretto con l'Assessore - uno spazio sufficientemente ampio per consentire ai dipendenti di svolgere la propria pausa di lavoro in un ambiente che possa semplicemente mettere a disposizione un tavolo comodo e uno spazio dove poter consumare quel pasto; mi sembra ragionevole, mi sembra di buon senso. Tra l'altro, poi voi ci potete mettere tutta la retorica che volete, ma sicuramente può essere utile anche come momento di socializzazione e di condivisione. Il tutto parte, ovviamente, da una criticità forte che abbiamo vissuto, che i dipendenti hanno vissuto nel corso delle ultime settimane. Mi ha fatto particolarmente piacere riscontrare l'interesse e la disponibilità di alcuni Consiglieri, in particolare dell'Assessore, che si è reso immediatamente disponibile a verificare la disponibilità dei locali, appunto, a partire dall''edificio che, secondo me, è quello immediatamente pronto ad una sperimentazione di questo tipo, che è, appunto, via Padova. Si tratta di spazi dove i dipendenti, purtroppo, sempre meno riscontrano luoghi, dove sempre meno riscontrano dei locali, degli esercizi, piuttosto che dei bar che possono offrire una somministrazione adeguata, e quindi è una proposta di buon senso; io lo metto a disposizione del Consiglio Comunale. So che il Consigliere Fornari ha presentato una proposta emendativa, anticipo che è assolutamente accoglibile da parte mia. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Da parte nostra c'è sicuramente la volontà positiva di accogliere la mozione del Consigliere Lavolta. Mi sono permesso solo di fare questo emendamento, che vado a leggere, cioè di aggiungere una specifica: cioè, sulle sedi periferiche che non hanno nelle vicinanze esercenti attività di somministrazione pasti. Questo perché? Perché noi, come Amministrazione, comunque, garantiamo a tutti i dipendenti il buono pasto e poi sappiamo che ci sono tanti bar, tanti ristoranti che lavorano grazie anche ai buoni pasto forniti dall'Amministrazione, e quindi c'è in un certo senso un mercato di operatori che lavorano anche su questo, e quindi sicuramente in quelle aree, penso un po' al centro cittadino, quindi agli uffici comunali qui del centro città, in cui c'è un'offerta abbastanza ampia per i lavoratori del Comune, andare ovviamente a incentivare, invece il pasto, da casa, può essere da una parte un danno poi per chi opera nel commercio, e dall'altra, invece, può essere un po' l'incentivo a consumare il pasto da casa, che poi sappiamo non sempre è salutare, pensiamo magari ai pasti per i bambini delle mense scolastiche. E quindi era solo questa un po' una premura in più da parte mia, e poi da parte di coloro con cui è stata condivisa. Sicuramente invece poi ci sono delle sedi un po' periferiche dove in realtà, invece, la questione si capovolge: cioè, ci sono pochi esercizi che accettano i buoni pasto comunali e quindi, faceva il caso il Consigliere Lavolta di via Padova, dove effettivamente una sala per dare la possibilità ai dipendenti comunali, che purtroppo sono in numero maggiore, proprio perché non c'è un'offerta di bar e ristoranti tali per cui c'è la possibilità per tutti i dipendenti di usufruire poi di un pasto caldo, dare la possibilità a questi dipendenti di avere una sala dove c'è la possibilità di scaldare il pasto con un forno a microonde, o comunque di mangiare in un posto salubre, è sicuramente un aspetto che l'Amministrazione deve considerare e che deve perseguire. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il testo coordinato. Prego, Consiglieri, votate. Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 30, favorevoli 29, astenuti 1, dichiaro la mozione approvata. |