Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma questa è una mozione che nasce dopo un'interpellanza che abbiamo discusso in quest'Aula prima delle vacanze, nasce da un fatto particolare. Io nel: "Premesso che", ripropongo un po' la storia che questa Amministrazione ha avuto in merito al tema degli stalli, gli stalli generici, gli stalli, invece, ad personam e parto però dal presupposto che ci sono alcune categorie di persone con disabilità che hanno deciso di intraprendere un progetto di "Vita Indipendente" e i progetti di: "Vita Indipendente", metto: "il considerato che", su una delle possibili risposte fornite dalla Civica Amministrazione alla grave disabilità motoria. "La sperimentazione di tali progetti, avviata nel 2003, si è conclusa con l'adozione delle linee guida approvate con la deliberazione della Giunta Regionale 489266 del 21 luglio 2008, i destinatari del progetto sono esclusivamente persone portatrici di grave disabilità motoria certificata, ai sensi dell'Articolo 3 della Legge 104, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, inseriti in contesti lavorativi, o formativi, o sociali, con rilevanza a favore di terzi o con riferimento all'esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti dei figli minori. I progetti di 'Vita Indipendente' sono finalizzati all'assunzione di assistenti personali che consentano alle persone disabili di raggiungere la piena autonomia. Per la peculiarità del concetto di 'Vita Indipendente', tali progetti non devono essere confusi con progetti di sostegno alla disabilità, che possono essere garantiti anche con assegni di cura e con altre forme di intervento indiretto. Capita con sovente frequenza che le persone con disabilità, titolari di riserva di sosta ad personam, avendo intrapreso il percorso di 'Vita Indipendente', partecipando alle attività e prendendo formalmente residenza anagrafica come unico occupante, si siamo visti revocare dagli uffici tecnici della Civica amministrazione il diritto alla riserva di sosta". Cioè noi, fondamentalmente, a questo punto chiediamo e io ringrazio i Consiglieri che hanno preso di buon grado questo mio atto, noi fondamentalmente andiamo a intervenire su una categoria che in questo momento, in questa città, vanta 24 persone, cioè 24 persone che hanno fatto un progetto di "Vita Indipendente", ho voluto leggere il "considerato che", proprio per circoscrivere la questione a questa tipologia di persone, che fondamentalmente provano un percorso di "Vita Indipendente" anche in vista di quello che spesso abbiamo discusso in Commissione, il grande tema del "dopo di noi", cioè persone che, avendo un lavoro, cioè avendo una certa tipologia di condizione, provano a immaginare il loro futuro quando non ci saranno più i loro genitori. Sono persone a cui per un Regolamento, per una decisione dell'Amministrazione, sulla quale non entro, anche perché sarebbero tante le cose da dire sui Regolamenti legati agli stalli di persone, destinate a persone con disabilità, ci sono state tante mutazioni, si era trovata una sintesi, un compromesso, ma devo dire con lo spirito e l'animo anche di questa Amministrazione, di andare a colpire chi ne fa un uso improprio, non le persone che ne avrebbero diritto, ci mancherebbe, ma chi invece, utilizzando un beneficio che noi diamo a persone con disabilità, se ne approfittava, fondamentalmente, lasciando il proprio congiunto, i propri figli, o addirittura, i propri anziani, in casa, senza farli uscire mai e però usufruiva di questo stallo. Invece noi su questo, con questo atto, che vede, tra l'altro, un emendamento poi a firma Tisi, che non vedo in Aula, Tisi, mia e Imbesi, noi diciamo fondamentalmente due cose: la prima, chiediamo alla Giunta: "Impegna la Sindaca e la Giunta di approvare con urgenza idonei provvedimenti al fine di permettere un'efficace integrazione sinergica tra le sopracitate deliberazioni e i progetti di 'Vita Indipendente', per consentire ai cittadini disabili di intraprendere un percorso di vita aperto al mondo, senza che ciò vada a detrimento dei propri diritti, quali la riserva di sosta ad personam, causando un indebito, ingiusto ostacolo al proprio stile di vita, alla propria mobilità e alle proprie scelte di libertà". Fondamentalmente noi stiamo dicendo questo, stiamo dicendo solo per coloro i quali è stato possibile attivare il progetto di "Vita Indipendente", che è un progetto assolutamente codificato, con certe caratteristiche, ecco, per costoro non deve valere il fatto che viene tolto lo stallo ad personam, perché? Perché se fai un progetto di "Vita Indipendente", non puoi vivere con nessuno, ma se vivi con qualcuno, perdi il diritto alla "Vita Indipendente", perdendo il diritto alla "Vita Indipendente", è vero, ti viene concesso, o comunque lasciato lo stallo ad personam, se invece va a vivere da solo, noi invece chiediamo che lo stallo rimanga, che lo stallo rimanga, perché queste persone vogliono provare a correre questo rischio, questo bel rischio, di essere aiutati e sostenuti per quel "dopo di noi", che spesso ci preoccupa. Questo il tema, l'emendamento, non vedo la Tisi, chiedo alla Vicepresidente Imbesi se ha intenzione di illustrarlo, o se lo illustra la Consigliera Grippo, fondamentalmente è l'apertura, poi lei entrerà nel merito, è l'apertura di un ragionamento, capire se vi sono altri soggetti che potrebbero essere destinatari di questa attività, ma è evidente che il primo, il primo impegna, chiede di intervenire subito, sul secondo invece si rafforza l'attività che l'Amministrazione, l'Assessore Lapietra sta facendo, da questo punto di vista, per tenere conto di tutte le condizioni, di tutte le sfumature che spesso la disabilità porta nella vita delle famiglie, delle persone che ne sono oggettivamente portatrici e anche del contesto sociale. Per cui io mi auguro che questo atto possa trovare l'unanimità in quest'Aula e mi auguro che l'Amministrazione possa, visto che gli atti votati in Consiglio poi sono atti che da questo punto di vista sono vincolanti per la Giunta, parentesi, durante la Commissione in cui abbiamo affrontato questo atto, erano presenti rappresentanti dell'Associazionismo, devo fare, da questo punto di vista, riconoscere all'Assessore Lapietra, che è a questo tavolo, che più volte si riunisce e che quindi sarà anche oggetto di discussione su questo, ma il parere favorevole delle associazioni di volontariato presenti in Aula, mi conforta nel pensare che non vi sia alcun tipo di ostacolo su un atto di questo tipo, ma anzi l'inizio di un riconoscimento a chi si prende la responsabilità di iniziare a percorrere il percorso della "Vita Indipendente", che, lo ripeto, a scanso di equivoci, è assolutamente codificato, assolutamente certificato e non è assolutamente discrezionale il far parte o meno di questi percorsi. Grazie. MAGLIANO Silvio Sì, per dichiarazione di voto. Tra l'altro, Presidente, le chiedo se possiamo votare insieme l'atto, ma per tranquillizzare l'Assessora, cioè, tutte le volte che ci sarà bisogno di intervenire in modo forte per bloccare o impedire ogni tipo di violazione di utilizzo di benefici che sono nelle disponibilità di persone con disabilità e vengono utilizzati in modo improprio da altri, ci troverà sempre al suo fianco. Chiaro è che, lo dico per il verbale, votando questo atto noi chiediamo alla Giunta sul primo punto di intervenire, intervenire in fretta; sul secondo punto si apre un ragionamento, per cui, da questo punto di vista, ci auguriamo quanto prima una modifica dell'atto, in modo tale che chi oggi fa una vita indipendente, possa vedersi riconosciuto il diritto, per poi aprire il ragionamento. Sono abbastanza sicuro che l'associazionismo, che si occupa del tema della disabilità, accoglierà con favore, da questo punto di vista, questo atto e continuerà il ragionamento che fino ad oggi è stato fatto con l'Assessora, grazie. |