Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. No, io vorrei pregare il Consigliere Lo Russo di cambiare il suo intervento, perché sono due anni e mezzo che fa lo stesso intervento, dopo un po' diventa un po' noioso. No, infatti, sto dicendo al Presidente che dovrei pregare, ha azzeccato il verbo, il verbo era giusto, prega. Ma, detto questo, tolto il fatto che non ho capito se mi contesta i dati che ho elencato in Commissione, visto che sono i dati relativi ai 4 PRUSA revocati, e quelli sono i dati, li ho presi dal comunicato stampa del Comune di Torino, scusi, a memoria non me li ricordavo, mi sono basato su quanto scritto sul comunicato stampa. Detto questo, io vorrei, così, Presidente. Ogni volta che si va a intervenire su un disegno precedente, si sta sbagliando, o almeno, questo è quello che ci viene detto. Ogni volta che si tolgono previsioni di centri commerciali e residenze su un'area verde, si sta sbagliando, perché c'era il quadro generale che prevedeva la cementificazione di un prato, ma va bene, poi possiamo andare a discutere sul provvedimento di revoca del PRUSA di corso Romania, cosa sta a significare dal punto di vista ambientale, quella revoca, cosa restituisce alla città e cosa eventualmente toglie, ma io credo che restituisca. Possiamo stare a discutere di come la revoca del PRUSA, in relazione poi alla variante 311, o come si chiamava, o la variante, quella Bricoman, come cambia in realtà il disegno di corso Romania in maniera così tanto differente da quello che era stato previsto. A me sembra che si vada, se vogliamo, nella stessa direzione, si mantenga il centro Michelin, cosa importantissima, e, Consigliere Lo Russo, questo do atto che effettivamente è una cosa importantissima, ma si salvaguarda un'area importante, un'area estesa, un'area a nord di corso Romania, e di questo, e di questo bisogna darne atto nel computo generale dell'azione urbanistica di questa Amministrazione, una restituzione alla città, di verde, di terreno libero che era stato impegnato, era stato impegnato e che nell'ottica anche del rispetto del programma e della delibera programmatica e di quello che si era sempre detto, è stato liberato, è stato liberato e io credo che questo vada detto e vada ribadito con forza. Io credo che poi, caro Vicesindaco, io prima o poi questo conto lo vorrei vedere, e qua glielo dico, il conto dei metri quadrati commerciali, compreso ASPI ed Eurotorino, perché poi ovviamente è facile nascondersi dietro ASPI, per anni mi son sentito dire: "Ma no, non è un Centro Commerciale, è ASPI, Palazzo del Lavoro, è ASPI" e io credo che…, effettivamente i cittadini fuori non lo sanno, probabilmente, non sanno che quando dici ASPI dici commercio, anche commercio, ma principalmente commercio. Quindi, io credo che questo conto vada fatto, cioè capire se questa cosa che viene ripetuta da due anni, tre anni, su quanto commerciale abbiamo autorizzato noi barbari, noi nemici del commercio, noi amici della grande distribuzione, rispetto alle grandi varianti urbanistiche che hanno caratterizzato la stagione politica, diciamo, che ci ha preceduto. Io credo che questo calcolo andrebbe fatto, andrebbe restituito ai cittadini, perché vengono dette tante bugie, e io, onestamente, dopo due anni, due anni di bugie, inizio un po' a stancarmi, poi io ho un carattere che forse non è proprio avvezzo, diciamo, alla tranquillità e al silenzio e a subire senza rispondere, quindi dopo due anni e mezzo in cui viene ripetuto come un mantra una falsità, uno inizia anche un po' a stancarsi e non viene ribadito quando invece con un provvedimento liberiamo, liberiamo, decine di migliaia di metri quadrati di verde, questa cosa non viene ribadita, anzi, anzi, veniamo accusati, perché il progetto prima era bello, era fantastico, era la prospettiva di sviluppo di quel quadrante e noi che evitiamo di costruire su un'area verde, non abbiamo capito niente. Ne prendiamo atto, io sono ben felice di non capire nulla, Consigliare Lo Russo, sono ben felice di lasciare le aree verdi come sono, per quanto è in mio potere farlo, non sempre ci riusciremo, non sempre riusciremo a mantenere il verde, ma io credo che qualunque intervento debba sempre andare nell'ottica, quantomeno, della compensazione, quindi anche nelle situazioni in cui consumeremo del verde, io mi aspetto e mi auguro che vi sia una compensazione, almeno pari al suolo consumato, perché siamo contro il consumo di suolo, lo siamo sempre stati, uno dei nostri…, una delle più grosse battaglie che abbiamo fatto con il Movimento 5 Stelle è lo stop al consumo di suolo, io credo che se vogliamo guardare un po' da più in alto quella che è la nostra città, il nostro Paese, ma direi tutto il mondo, il consumo delle risorse è arrivato a un livello tale da non lasciare più scampo ai decisori politici, non abbiamo più tempo, continuano a ripetercelo gli scienziati, continuano a ripeterlo ogni volta e i dati sul consumo di suolo…, i dati sul consumo di suolo sono terrificanti in questo Paese, sono terrificanti. E quando sento parlare di diktat, ambientalisti, quando sento parlare di diktat ambientalisti, a me viene un embolo, chiamiamolo così, perché io mi chiedo, ma stiamo veramente pensando al futuro di questo Paese, di questo pianeta, o il mito della crescita, il mito degli interventi, degli investimenti, dell'economia, dei soldi, dei profitti, sono più forti del consumo delle risorse. Noi continuiamo a sprecare e a consumare terreno vergine e libero e non stiamo facendo nulla e lo dico a livello cittadino, ci stiamo provando, a livello regionale è stata emanata una legge che consente di prenotare il terreno libero fino al 2050, fino al 2050 ci permette di prenotare il terreno libero e a tutti è andato bene, chi l'ha votata. Per non parlare, appunto, di una legge sul consumo di suolo, che io mi auguro che adesso arrivi in discussione in Parlamento e metta finalmente un punto su queste cose. Ci verrà detto che siamo per la decrescita, che non vogliamo investimenti, che non vogliamo interventi sul territorio. No, vogliamo provare a lasciare a chi verrà dopo di noi, un mondo migliore. E, onestamente, vale per tutto, gli impatti ambientali, il consumo delle risorse, il consumo delle risorse viene prima, viene prima. Lo dico ai miei colleghi, lo dico ai miei colleghi da questa parte e da quella parte, cioè, dobbiamo fare una scelta di campo, da che parte stiamo? |