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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 5 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-04382
"ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI: L'INERZIA DELLA GIUNTA NONOSTANTE L'APPROVAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO E IL TRASCORRERE INVANO DI 18 MESI OBBLIGA A PRETENDERE PI? RISPETTO PER IL LAVORO DEL CONSIGLIO COMUNALE!" PRESENTATA IN DATA 10 OTTOBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Io appunto come I Commissione aveva seguito un po' il tema, c'era
stata, come ricordava il Consigliere Magliano, una Commissione con la dottoressa
Dominici che era stata Presidente per tanti anni della Sezione Fallimentare del Tribunale
di Torino proprio per sottolineare l'importanza della Legge 3, che è una legge che è
partita un po' in sordina e che però ha un'idea e un obiettivo che è importante per la
società e per, diciamo, il far ripartire tanti cittadini che purtroppo in questi anni hanno
subìto la crisi, si sono sovraindebitati e in un certo senso non hanno la possibilità di
reinserirsi in un tessuto sociale, proprio perché sommersi da questi debiti, la Legge 3 ha
un ruolo importante e nel momento in cui c'è stato poi l'atto votato all'unanimità da
tutto il Consiglio proposto dal Consigliere Magliano, io mi sono un po' attivato, anche
in via informale, con gli uffici per seguire il tema. Purtroppo, come ha sottolineato
anche l'Assessora, l'atto è un po' passato tra vari Assessorati finché poi finalmente
l'Assessorato dell'Assessora Schellino ha preso in mano la situazione e ha dato seguito
al tema. Sinceramente io capisco da una parte le preoccupazioni del Consigliere
Magliano sull'istituzione di un organismo di composizione della crisi all'interno,
comunque, del Comune di Torino, dall'altra però ci tengo a sottolineare che poi al di là
della forma e di come è strutturato l'organismo di composizione della crisi la questione
fondamentale è permettere a tanti cittadini di usufruire di questo istituto. Se il Comune
di Torino, da questo mi pare di capire, si appoggerà con una convenzione con l'Ordine
dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati, personalmente io non ci vedo nulla di
male, ovviamente, chiederò al Presidente di assegnare l'interpellanza alla I
Commissione e alla IV per approfondire e capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di
questo tipo, diciamo, di convenzione e se effettivamente è il caso di andare avanti visto
che c'è un organismo di composizione della crisi che è stato istituito dai due ordini,
quindi l'Ordine dei Commercialisti di Torino, Ordine degli Avvocati di Torino e che
quindi in un certo senso il coinvolgimento anche del Comune di Torino rafforza e
quindi dà un punto di riferimento a livello cittadino, oppure invece la strada che
effettivamente ha sottolineato il Consigliere, cioè quella di, invece, creare un organismo
proprio del Comune di Torino era la strada migliore o comunque quella auspicata, io
questo mi permetto poi di valutarlo magari in Commissione o facendo degli ulteriori
approfondimenti, quello che però voglio sottolineare è quello di partire il prima
possibile, che è quella la preoccupazione, secondo me, maggiore, cioè che ci sia un
organismo riconosciuto a livello cittadino che dia la possibilità a tanti torinesi
sovraindebitati che sono in difficoltà di fare un piano di rientro validato dal Tribunale
della Città di Torino e in un certo senso ripartire e diventare di nuovo dei cittadini attivi
e non magari abbandonati sia dai Servizi sociali che poi dalla società, soltanto perché
magari in un momento di difficoltà si è sovraindebitati e in un certo senso non si riesce
ad uscire da un tunnel, grazie.

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