Interventi |
FORNARI Antonio Grazie, Presidente. Io appunto come I Commissione aveva seguito un po' il tema, c'era stata, come ricordava il Consigliere Magliano, una Commissione con la dottoressa Dominici che era stata Presidente per tanti anni della Sezione Fallimentare del Tribunale di Torino proprio per sottolineare l'importanza della Legge 3, che è una legge che è partita un po' in sordina e che però ha un'idea e un obiettivo che è importante per la società e per, diciamo, il far ripartire tanti cittadini che purtroppo in questi anni hanno subìto la crisi, si sono sovraindebitati e in un certo senso non hanno la possibilità di reinserirsi in un tessuto sociale, proprio perché sommersi da questi debiti, la Legge 3 ha un ruolo importante e nel momento in cui c'è stato poi l'atto votato all'unanimità da tutto il Consiglio proposto dal Consigliere Magliano, io mi sono un po' attivato, anche in via informale, con gli uffici per seguire il tema. Purtroppo, come ha sottolineato anche l'Assessora, l'atto è un po' passato tra vari Assessorati finché poi finalmente l'Assessorato dell'Assessora Schellino ha preso in mano la situazione e ha dato seguito al tema. Sinceramente io capisco da una parte le preoccupazioni del Consigliere Magliano sull'istituzione di un organismo di composizione della crisi all'interno, comunque, del Comune di Torino, dall'altra però ci tengo a sottolineare che poi al di là della forma e di come è strutturato l'organismo di composizione della crisi la questione fondamentale è permettere a tanti cittadini di usufruire di questo istituto. Se il Comune di Torino, da questo mi pare di capire, si appoggerà con una convenzione con l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati, personalmente io non ci vedo nulla di male, ovviamente, chiederò al Presidente di assegnare l'interpellanza alla I Commissione e alla IV per approfondire e capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo, diciamo, di convenzione e se effettivamente è il caso di andare avanti visto che c'è un organismo di composizione della crisi che è stato istituito dai due ordini, quindi l'Ordine dei Commercialisti di Torino, Ordine degli Avvocati di Torino e che quindi in un certo senso il coinvolgimento anche del Comune di Torino rafforza e quindi dà un punto di riferimento a livello cittadino, oppure invece la strada che effettivamente ha sottolineato il Consigliere, cioè quella di, invece, creare un organismo proprio del Comune di Torino era la strada migliore o comunque quella auspicata, io questo mi permetto poi di valutarlo magari in Commissione o facendo degli ulteriori approfondimenti, quello che però voglio sottolineare è quello di partire il prima possibile, che è quella la preoccupazione, secondo me, maggiore, cioè che ci sia un organismo riconosciuto a livello cittadino che dia la possibilità a tanti torinesi sovraindebitati che sono in difficoltà di fare un piano di rientro validato dal Tribunale della Città di Torino e in un certo senso ripartire e diventare di nuovo dei cittadini attivi e non magari abbandonati sia dai Servizi sociali che poi dalla società, soltanto perché magari in un momento di difficoltà si è sovraindebitati e in un certo senso non si riesce ad uscire da un tunnel, grazie. |