Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora. Io le chiedo da subito scusa per i toni che userò, perché con lei non sono solito comportarmi in questo modo, però se lei è convinta, la sua Sindaca e lei, che quello che vota il Consiglio Comunale sia carta straccia, secondo me è inadeguata a fare il suo mestiere, perché o lei legge e li invita, oppure fa un'altra cosa, voi non avete fatto nulla di quello che quest'Aula ha votato, quest'Aula ha votato questo, poi se voi considerate i Consiglieri di Maggioranza poca cosa, perché siete tecnici e quindi voi capite come funziona la realtà, non loro che hanno preso i voti dai cittadini, ma voi che siete stati nominati o a sorte o per curriculum. Noi dicevamo questo: "invita la Sindaca e la Giunta ad istituire l'organismo di composizione della crisi con relativi locali e segreteria per l'esercizio dell'attività di cui sopra senza che ciò comporti spese aggiuntive per l'ente …", questo lo discutemmo con la Maggioranza affinché non ci fosse un aggravio di costi: "… comporti spese aggiuntive per l'ente, come è stabilito dall'articolo 15, comma 5 e 6 della Legge 3/2012", poi dica ai suoi uffici che se non le fanno rileggere la legge che noi abbiamo studiato, se no non avremmo votato l'atto, forse è meglio, è più rispettoso della nostra intelligenza e della sua "… ed utilizzando procedure ad evidenza pubblica per la selezione del referente, figura prevista dall'organismo e della normativa di riferimento", voi avete pensato bene che questa era un'Aula fatta di incapaci, imbecilli, per cui quello che abbiamo votato non ha valore e invece che istituire il nostro organismo di composizione della crisi avete fatto altro, voi non avete adempiuto ad un atto votato all'unanimità da quest'Aula. Io capisco che i Consiglieri sono impegnati a fare altro in questo momento, a disinteressarsi ad un atto votato da tutti, ma questo è gravissimo, voi fate quel che volete, fate quel che volete, se questo è il modo con cui voi vi rapportate con l'Aula, anche per parte mia il mio atteggiamento cambierà, perché vuol dire che non serve a nulla trovare qualcosa che ci unisca per il bene di questa città. Funziona che vi siete svegliati 9 mesi dopo perché, Assessora, le informazioni le prendo anche io rispetto agli uffici e quindi a come ci avete non lavorato su questa cosa, avete capito che copiare, che a volte copiare è anche meglio, eh, che inventarsi una cosa da zero, ma paragonarci a Villastellone, siamo Torino, siamo Torino, per cui evitiamo, evitiamo di fare una cosa simile ad un piccolo comunello della provincia e ci affidiamo agli ordini, nulla togliere agli ordini, ci mancherebbe, ma io adesso sono curioso e voglio andare, Presidente, in Commissione, Presidente Lavolta, vorrei poi andare in Commissione, perché voglio capire la procedura che verrà attuata per i nostri cittadini, cioè adesso noi siamo ancora dopo un anno e mezzo a dirci adesso valuteremo di formare i nostri dipendenti affinché facciano una scrematura, che le assicuro, Assessora, per quel po' che ho avuto modo di studiare e bene il tema dell'organismo di composizione della crisi, non è semplice capire chi può rientrare e chi no e noi stiamo dicendo a dei dipendenti comunali che sono già così per la riforma che avete fatto rispetto ai temi sociali della Città che si dovranno anche studiare come capire se da questo punto di vista le fatture, la condizione debitoria, la condizione creditoria di questi cittadini è afferibile ad una procedura in cui il Tribunale fa fatica? Ma vi rendete conto che è una balla grossa come una casa? Che siete venuti in Aula oggi a dirci: "se abbiamo scaricato su di loro è perché noi non avevamo la più pallida idea di come farlo?". Ma piuttosto ci vedevamo, facevamo una Commissione, il Presidente Fornari, devo dire, lo devo ringraziare, fece una Commissione, la I Commissione invitando, addirittura, la dottoressa Dominici che su questo tema, su altri relatori, anche altri relatori, ma su questo tema aveva dei dubbi sul fatto che questa procedura prevista nel 2012 avesse la possibilità di essere incardinata veramente nelle procedure concorsuali della Città, però io più che dire che quello che noi abbiamo votato tutti insieme con vari emendamenti affinché questa cosa potesse passare abbiamo fatto un emendamento, abbiamo tolto una parte che poteva anche essere preoccupante per l'Amministrazione, voi avete deciso di fare altro, fare altro, io dico la Maggioranza, perché poi noi siamo Consiglieri di Opposizione, proviamo a dare un aiuto, perché sembra sempre che le opposizioni non collaborino, avete deciso di scaricare la cosa sugli ordini che per legge lo possono fare, qualcuno dei nostri dipendenti dovrà imparare qualcosa che gli avvocati studiano e che peraltro è oggetto di un corso di formazione e mi piacerebbe capire se per voi questo è dire che la Città di Torino, cioè un'istituzione, è il luogo dove andare a porre una problematica di questo tipo. Noi oggi, se va bene diciamo, andate all'ordine dei commercialisti o degli avvocati o dei notai oppure formiamo i nostri dipendenti che già sono mediamente in burnout se si occupano di politiche sociali, che dovranno occuparsi anche di questo. Io, Assessora, poi tra l'altro io fossi stato in voi avrei incardinato questo direttamente, come fanno altri Comuni, al Gabinetto del Sindaco, perché è una cosa troppo importante, le hanno scaricato la patata bollente, tante volte le ho fatto i complimenti su come ha gestito delle questioni anche complicate della Città, io rimetto nelle mani della Maggioranza il fatto che noi abbiamo votato insieme, cari Consiglieri, una cosa, la Città ha fatto tutt'altro. Per cui io chiedo con urgenza una Commissione, perché se questa è una Commissione di approfondimento capiremo quale, se questo è il modo con cui votiamo insieme le cose non vale più la pena votare insieme nulla perché tanto la Giunta fa altro e mi piacerebbe sapere, su questo chiedo onestà intellettuale, se anche i Consiglieri che hanno seguito la cosa erano a conoscenza, senza che io facessi questa interpellanza, di questo iter della Giunta e sono sicuro di no, conoscendo l'onestà intellettuale del Presidente della I Commissione, per cui se questo è il modo con cui una cosa così delicata, cioè cittadini che sono andati in crisi debitoria non per colpa loro, perché si occupa solo di questa tipologia di cittadini, la risposta è questa qui dopo un anno e mezzo, alla faccia di chi doveva occuparsi degli ultimi di questa città, di coloro che avevano bisogno di un sostegno dall'Amministrazione, che oggi si affida agli ordini per formare qualche dipendente e già non siamo anche a quest'anno, quindi a gennaio/febbraio, febbraio. Io concludo, mi spiace per i toni, chiedo scusa anche all'Assessora, ma non sono solito rivolgermi così a chi, quando si occupa di cose lo fa anche bene, però chiedo, Presidente, con urgenza una Commissione, valuteremo poi in Capigruppo quale, perché questo non è il modo di dar seguito ad un atto votato all'unanimità da Maggioranza ed Opposizione. |