Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Proseguiamo quindi con l'ultima interpellanza all'ordine del giorno di oggi, la 4382, i firmatari sono il Consigliere Magliano e il Consigliere Fornari: "Organismo di composizione della crisi: l'inerzia della Giunta nonostante l'approvazione di un ordine del giorno e il trascorrere invano di 18 mesi obbliga a pretendere più rispetto per il lavoro del Consiglio Comunale!" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) I due firmatari li ho detti, risponde l'Assessora Schellino. Prego, Assessora. SCHELLINO Sonia (Assessora) Grazie, buongiorno. Non siamo inerti, adesso vi racconto tutto come sta andando. Come è noto a seguito della crisi economica che perdura dal 2008 ci sono state molte situazioni in cui famiglie, imprenditori e professionisti e artigiani hanno accumulato debiti maggiori dei redditi a disposizione. Al fine di porre rimedio alle suddette situazioni e di far ripartire l'economia un insieme di leggi nel 2012, un'altra nel 2012 e infine la Legge 17 dicembre sempre 2012 n. 221 ha disciplinato le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento. Le procedure per la risoluzione della crisi che si avviano presso il Tribunale competente, quello di residenza o di sede principale del debitore, sono volte a conseguire la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, sulla base di un piano che si concretizza essenzialmente in una rateizzazione del pagamento anche con un forte stralcio dell'esposizione debitoria complessiva, in essa il debitore deve essere assistito, appunto, da un organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento. Ai sensi dell'articolo 15 della Legge 3/2012 e successive modificazioni gli organismi di composizione della crisi possono essere costituiti dagli ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti ed esperti contabili e dai notai, ma anche da Comuni, Province e Città Metropolitane, Regioni e dalle istituzioni universitarie pubbliche, gli organismi costituiti dagli enti pubblici sono articolazioni interne degli enti stessi. Gli organismi costituiti per la gestione delle crisi da sovraindebitamento si devono iscrivere nell'apposito registro istituito presso il Ministero della Giustizia con Regolamento Ministeriale adottato nel settembre del 2014 e con tutta una serie di provvedimenti. Allora, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Comunale in data 3 aprile 2017 dell'ordine del giorno che è stato citato, l'Assessorato alle Politiche del Lavoro, Commercio, Sportello Imprese, Promozione Eventi Cittadini, Economato, eccetera, aveva in un primo tempo istruito la pratica, successivamente però da febbraio 2018 si è occupato della questione anche l'Assessorato al welfare, abbiamo ricevuto per il tramite del Presidente di I Commissione Fornari la proposta in materia del Sindaco del Comune di Villastellone, predetto comune con deliberazione del 2016 aveva costituito l'organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento denominato: "La rinascita degli onesti" e con successiva deliberazione si era reso disponibile a cooperare con gli altri enti pubblici interessati alla creazione di sportelli di raccolta delle istanze da sovraindebitamento nel proprio territorio finalizzati a garantire l'adempimento di una funzione di servizio pubblico comune ricorrendo allo strumento dell'accordo fra Amministrazioni secondo lo schema approvato nella loro delibera. Il Comune di Villastellone ha chiesto di concludere ai sensi dell'articolo 15 della Legge 241 del '90 e modificazioni successive, un accordo con la Città per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune relative alla creazione sul territorio torinese di punti di raccolta delle istanze del sovraindebitamento. Per rilevare la dimensione del fenomeno nel territorio metropolitano sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista qualitativo, sono state assunte informazioni dalla competente sezione del Tribunale di Torino, la Sezione VI fallimenti ed è stata ipotizzata in prima istanza l'attivazione di un punto di raccolta delle istanze da sovraindebitamento in via sperimentale, a tal fine l'Assessorato al welfare ha richiesto la collaborazione all'Assessorato alle Politiche del lavoro, individuando come possibile sede dello sportello sperimentale il Centro Lavoro Torino di via Carlo del Prete 79. Il convincimento della non necessità da parte della Città di Torino da un lato dell'istituzione di un proprio organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento e dall'altro lato, di previsione di un periodo di sperimentazione, si è rafforzato con la contestuale istituzione dell'organismo denominato: "Associazione Modello Torino" da parte dell'ordine dei commercialisti di Torino e dell'ordine degli avvocati di Torino iscritto al n. 170 dell'apposito registro presso il Ministero della Giustizia. I due ordini sono di diritto, organismi di composizione della crisi e sono formati dalla stessa tipologia di professionisti di cui la Città di Torino dovrebbe avvalersi, quali gestori delle crisi da sovraindebitamento quand'anche optasse per la costituzione di un proprio organismo, inoltre a garanzia di maggiore prossimità ai cittadini e grazie all'avanzato percorso di riorganizzazione dei Servizi sociali con la presenza sul territorio torinese dei quattro distretti della coesione sociale, strutturati in quattro Servizi sociali e in quattro poli per l'inclusione sociale rivolti ad affrontare le problematiche più generali di povertà sociale economica e abitativa si è ritenuto di realizzare più sedi di raccolta delle domande da sovraindebitamento proprio presso gli sportelli dei predetti poli per l'inclusione sociale. Il nascente organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, non ricordo mai il nome preciso, ma è quello, questo modello Torino che è stato appunto costituito, come dicevo, dai due ordini professionali, si è offerto di formare i dipendenti comunali che si occuperanno di svolgere questa importante funzione di filtro per l'organismo stesso oltre che di accompagnamento dei soggetti insolventi nel processo di risanamento dei debiti che consentirà la relativa reintroduzione nel mondo dell'economia emersa con riflessi favorevoli dal punto di vista sociale. Stiamo perfezionando i rapporti con l'ordine, in particolare con l'Ordine dei Dottori Commercialisti che è un po' capofila che lavora a stretto contatto con l'altro ordine, speravamo di riuscire a far partire il tutto già a dicembre, l'ordine qualche settimana fa mi ha detto che non partirà prima di gennaio, comunque a gennaio si parte all'interno, appunto, dei poli dell'inclusione sociale e quindi partiremo con questa iniziativa, ci sono ancora delle previsioni di legge che richiedono dei passaggi, se avete piacere di audire o in qualche modo avere un contatto più diretto con i rappresentanti degli ordini professionali che hanno lavorato sono naturalmente a disposizione per eventuali audizioni. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Consigliere Magliano, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora. Io le chiedo da subito scusa per i toni che userò, perché con lei non sono solito comportarmi in questo modo, però se lei è convinta, la sua Sindaca e lei, che quello che vota il Consiglio Comunale sia carta straccia, secondo me è inadeguata a fare il suo mestiere, perché o lei legge e li invita, oppure fa un'altra cosa, voi non avete fatto nulla di quello che quest'Aula ha votato, quest'Aula ha votato questo, poi se voi considerate i Consiglieri di Maggioranza poca cosa, perché siete tecnici e quindi voi capite come funziona la realtà, non loro che hanno preso i voti dai cittadini, ma voi che siete stati nominati o a sorte o per curriculum. Noi dicevamo questo: "invita la Sindaca e la Giunta ad istituire l'organismo di composizione della crisi con relativi locali e segreteria per l'esercizio dell'attività di cui sopra senza che ciò comporti spese aggiuntive per l'ente …", questo lo discutemmo con la Maggioranza affinché non ci fosse un aggravio di costi: "… comporti spese aggiuntive per l'ente, come è stabilito dall'articolo 15, comma 5 e 6 della Legge 3/2012", poi dica ai suoi uffici che se non le fanno rileggere la legge che noi abbiamo studiato, se no non avremmo votato l'atto, forse è meglio, è più rispettoso della nostra intelligenza e della sua "… ed utilizzando procedure ad evidenza pubblica per la selezione del referente, figura prevista dall'organismo e della normativa di riferimento", voi avete pensato bene che questa era un'Aula fatta di incapaci, imbecilli, per cui quello che abbiamo votato non ha valore e invece che istituire il nostro organismo di composizione della crisi avete fatto altro, voi non avete adempiuto ad un atto votato all'unanimità da quest'Aula. Io capisco che i Consiglieri sono impegnati a fare altro in questo momento, a disinteressarsi ad un atto votato da tutti, ma questo è gravissimo, voi fate quel che volete, fate quel che volete, se questo è il modo con cui voi vi rapportate con l'Aula, anche per parte mia il mio atteggiamento cambierà, perché vuol dire che non serve a nulla trovare qualcosa che ci unisca per il bene di questa città. Funziona che vi siete svegliati 9 mesi dopo perché, Assessora, le informazioni le prendo anche io rispetto agli uffici e quindi a come ci avete non lavorato su questa cosa, avete capito che copiare, che a volte copiare è anche meglio, eh, che inventarsi una cosa da zero, ma paragonarci a Villastellone, siamo Torino, siamo Torino, per cui evitiamo, evitiamo di fare una cosa simile ad un piccolo comunello della provincia e ci affidiamo agli ordini, nulla togliere agli ordini, ci mancherebbe, ma io adesso sono curioso e voglio andare, Presidente, in Commissione, Presidente Lavolta, vorrei poi andare in Commissione, perché voglio capire la procedura che verrà attuata per i nostri cittadini, cioè adesso noi siamo ancora dopo un anno e mezzo a dirci adesso valuteremo di formare i nostri dipendenti affinché facciano una scrematura, che le assicuro, Assessora, per quel po' che ho avuto modo di studiare e bene il tema dell'organismo di composizione della crisi, non è semplice capire chi può rientrare e chi no e noi stiamo dicendo a dei dipendenti comunali che sono già così per la riforma che avete fatto rispetto ai temi sociali della Città che si dovranno anche studiare come capire se da questo punto di vista le fatture, la condizione debitoria, la condizione creditoria di questi cittadini è afferibile ad una procedura in cui il Tribunale fa fatica? Ma vi rendete conto che è una balla grossa come una casa? Che siete venuti in Aula oggi a dirci: "se abbiamo scaricato su di loro è perché noi non avevamo la più pallida idea di come farlo?". Ma piuttosto ci vedevamo, facevamo una Commissione, il Presidente Fornari, devo dire, lo devo ringraziare, fece una Commissione, la I Commissione invitando, addirittura, la dottoressa Dominici che su questo tema, su altri relatori, anche altri relatori, ma su questo tema aveva dei dubbi sul fatto che questa procedura prevista nel 2012 avesse la possibilità di essere incardinata veramente nelle procedure concorsuali della Città, però io più che dire che quello che noi abbiamo votato tutti insieme con vari emendamenti affinché questa cosa potesse passare abbiamo fatto un emendamento, abbiamo tolto una parte che poteva anche essere preoccupante per l'Amministrazione, voi avete deciso di fare altro, fare altro, io dico la Maggioranza, perché poi noi siamo Consiglieri di Opposizione, proviamo a dare un aiuto, perché sembra sempre che le opposizioni non collaborino, avete deciso di scaricare la cosa sugli ordini che per legge lo possono fare, qualcuno dei nostri dipendenti dovrà imparare qualcosa che gli avvocati studiano e che peraltro è oggetto di un corso di formazione e mi piacerebbe capire se per voi questo è dire che la Città di Torino, cioè un'istituzione, è il luogo dove andare a porre una problematica di questo tipo. Noi oggi, se va bene diciamo, andate all'ordine dei commercialisti o degli avvocati o dei notai oppure formiamo i nostri dipendenti che già sono mediamente in burnout se si occupano di politiche sociali, che dovranno occuparsi anche di questo. Io, Assessora, poi tra l'altro io fossi stato in voi avrei incardinato questo direttamente, come fanno altri Comuni, al Gabinetto del Sindaco, perché è una cosa troppo importante, le hanno scaricato la patata bollente, tante volte le ho fatto i complimenti su come ha gestito delle questioni anche complicate della Città, io rimetto nelle mani della Maggioranza il fatto che noi abbiamo votato insieme, cari Consiglieri, una cosa, la Città ha fatto tutt'altro. Per cui io chiedo con urgenza una Commissione, perché se questa è una Commissione di approfondimento capiremo quale, se questo è il modo con cui votiamo insieme le cose non vale più la pena votare insieme nulla perché tanto la Giunta fa altro e mi piacerebbe sapere, su questo chiedo onestà intellettuale, se anche i Consiglieri che hanno seguito la cosa erano a conoscenza, senza che io facessi questa interpellanza, di questo iter della Giunta e sono sicuro di no, conoscendo l'onestà intellettuale del Presidente della I Commissione, per cui se questo è il modo con cui una cosa così delicata, cioè cittadini che sono andati in crisi debitoria non per colpa loro, perché si occupa solo di questa tipologia di cittadini, la risposta è questa qui dopo un anno e mezzo, alla faccia di chi doveva occuparsi degli ultimi di questa città, di coloro che avevano bisogno di un sostegno dall'Amministrazione, che oggi si affida agli ordini per formare qualche dipendente e già non siamo anche a quest'anno, quindi a gennaio/febbraio, febbraio. Io concludo, mi spiace per i toni, chiedo scusa anche all'Assessora, ma non sono solito rivolgermi così a chi, quando si occupa di cose lo fa anche bene, però chiedo, Presidente, con urgenza una Commissione, valuteremo poi in Capigruppo quale, perché questo non è il modo di dar seguito ad un atto votato all'unanimità da Maggioranza ed Opposizione. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Consigliere Magliano. Per il verbale quindi per questa interpellanza è richiesto l'approfondimento nelle Commissioni Consiliari, sicuramente la IV, valuteremo domani nella Conferenza dei Capigruppo in quale altra Commissione, probabilmente anche la I. A questo punto l'Assessora Schellino ha chiesto un minuto di replica, anche Fornari. Prego, Fornari. FORNARI Antonio Grazie, Presidente. Io appunto come I Commissione aveva seguito un po' il tema, c'era stata, come ricordava il Consigliere Magliano, una Commissione con la dottoressa Dominici che era stata Presidente per tanti anni della Sezione Fallimentare del Tribunale di Torino proprio per sottolineare l'importanza della Legge 3, che è una legge che è partita un po' in sordina e che però ha un'idea e un obiettivo che è importante per la società e per, diciamo, il far ripartire tanti cittadini che purtroppo in questi anni hanno subìto la crisi, si sono sovraindebitati e in un certo senso non hanno la possibilità di reinserirsi in un tessuto sociale, proprio perché sommersi da questi debiti, la Legge 3 ha un ruolo importante e nel momento in cui c'è stato poi l'atto votato all'unanimità da tutto il Consiglio proposto dal Consigliere Magliano, io mi sono un po' attivato, anche in via informale, con gli uffici per seguire il tema. Purtroppo, come ha sottolineato anche l'Assessora, l'atto è un po' passato tra vari Assessorati finché poi finalmente l'Assessorato dell'Assessora Schellino ha preso in mano la situazione e ha dato seguito al tema. Sinceramente io capisco da una parte le preoccupazioni del Consigliere Magliano sull'istituzione di un organismo di composizione della crisi all'interno, comunque, del Comune di Torino, dall'altra però ci tengo a sottolineare che poi al di là della forma e di come è strutturato l'organismo di composizione della crisi la questione fondamentale è permettere a tanti cittadini di usufruire di questo istituto. Se il Comune di Torino, da questo mi pare di capire, si appoggerà con una convenzione con l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati, personalmente io non ci vedo nulla di male, ovviamente, chiederò al Presidente di assegnare l'interpellanza alla I Commissione e alla IV per approfondire e capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo, diciamo, di convenzione e se effettivamente è il caso di andare avanti visto che c'è un organismo di composizione della crisi che è stato istituito dai due ordini, quindi l'Ordine dei Commercialisti di Torino, Ordine degli Avvocati di Torino e che quindi in un certo senso il coinvolgimento anche del Comune di Torino rafforza e quindi dà un punto di riferimento a livello cittadino, oppure invece la strada che effettivamente ha sottolineato il Consigliere, cioè quella di, invece, creare un organismo proprio del Comune di Torino era la strada migliore o comunque quella auspicata, io questo mi permetto poi di valutarlo magari in Commissione o facendo degli ulteriori approfondimenti, quello che però voglio sottolineare è quello di partire il prima possibile, che è quella la preoccupazione, secondo me, maggiore, cioè che ci sia un organismo riconosciuto a livello cittadino che dia la possibilità a tanti torinesi sovraindebitati che sono in difficoltà di fare un piano di rientro validato dal Tribunale della Città di Torino e in un certo senso ripartire e diventare di nuovo dei cittadini attivi e non magari abbandonati sia dai Servizi sociali che poi dalla società, soltanto perché magari in un momento di difficoltà si è sovraindebitati e in un certo senso non si riesce ad uscire da un tunnel, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Assessora Schellino, per una veloce replica. SCHELLINO Sonia (Assessora) Allora, come ha ben detto il Consigliere Magliano, questa non è una tematica propriamente welfare, no? Abbiamo cercato di dare una mano però per due ragioni, una perché in ogni caso gli organismi costituiti dagli enti pubblici sono, comunque, articolazioni degli enti e quindi avrebbero comportato un uso di personale che da qualche parte andava pur preso, non mi sembra che ci sia all'interno della Città un gruppo di persone con queste competenze, già formati per aprire lo sportello. Quindi andava trovato qualcuno, non so come, non mi sembra che stiamo assumendo, però si poteva fare un bando, cioè non è affar mio, si deve chiedere ad un altro Assessorato. Noi abbiamo cercato, visto che questa palla stava girando da un po', di fare quello che era nelle competenze del nostro Assessorato, cioè di appoggiarci su quello che stavamo facendo, sulla riorganizzazione, in particolare sui poli dell'inclusione sociale, che come abbiamo detto più volte non sono solo luoghi dove arrivano le persone più ai margini, ma sono luoghi pensati come luoghi delle opportunità, quindi anche del superamento della crisi. Molti di questi cittadini quando sono..., insomma, gli hanno pignorato la casa, hanno tutta una serie di problemi, arrivano comunque ai Servizi sociali, perché il primo luogo dove vanno a chiedere è quello se possiamo fare qualcosa per loro e qualche volta non possiamo fare perché hanno ancora, come al solito, l'attività intestata, la partita IVA, eccetera. Quindi, in mancanza di soluzioni altre, abbiamo provato a metterci a disposizione con gli strumenti che ha l'area welfare. Se poi si decide, e tra l'altro per quegli strumenti che ha l'area welfare, ma facendo una scelta di non appoggiarsi con una convenzione collaterale al comune piccolino che aveva fatto una sua scelta, ma di interpellare Tribunali e associazioni professionali, ordini professionali della Città per vedere se si poteva fare qualcosa insieme. È una disponibilità, se non piace e la vuole risolvere il Gabinetto del Sindaco o qualsiasi altro Assessorato trovando del personale, assumendolo, eccetera, per noi è una grana in meno, dopodiché quello che possiamo fare l'abbiamo messo a disposizione. Discutiamone, fate voi. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Quindi l'interpellanza l'assegneremo alle Commissioni, domani, sul suggerimento di: I più IV; la Conferenza dei Capigruppo deciderà. Non ci sono più interpellanze all'Ordine del Giorno, sospendo momentaneamente il Consiglio e tra poco procederemo con l'appello nominale. (Sospensione del Consiglio Comunale) |