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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 5 Novembre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2018-04382
"ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI: L'INERZIA DELLA GIUNTA NONOSTANTE L'APPROVAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO E IL TRASCORRERE INVANO DI 18 MESI OBBLIGA A PRETENDERE PI? RISPETTO PER IL LAVORO DEL CONSIGLIO COMUNALE!" PRESENTATA IN DATA 10 OTTOBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Proseguiamo quindi con l'ultima interpellanza all'ordine del giorno di oggi, la 4382, i
firmatari sono il Consigliere Magliano e il Consigliere Fornari:

"Organismo di composizione della crisi: l'inerzia della Giunta nonostante
l'approvazione di un ordine del giorno e il trascorrere invano di 18 mesi obbliga a
pretendere più rispetto per il lavoro del Consiglio Comunale!"

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
I due firmatari li ho detti, risponde l'Assessora Schellino. Prego, Assessora.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Grazie, buongiorno. Non siamo inerti, adesso vi racconto tutto come sta andando. Come
è noto a seguito della crisi economica che perdura dal 2008 ci sono state molte
situazioni in cui famiglie, imprenditori e professionisti e artigiani hanno accumulato
debiti maggiori dei redditi a disposizione. Al fine di porre rimedio alle suddette
situazioni e di far ripartire l'economia un insieme di leggi nel 2012, un'altra nel 2012 e
infine la Legge 17 dicembre sempre 2012 n. 221 ha disciplinato le procedure di
composizione della crisi da sovraindebitamento. Le procedure per la risoluzione della
crisi che si avviano presso il Tribunale competente, quello di residenza o di sede
principale del debitore, sono volte a conseguire la ristrutturazione dei debiti e la
soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, sulla base di un piano che si
concretizza essenzialmente in una rateizzazione del pagamento anche con un forte
stralcio dell'esposizione debitoria complessiva, in essa il debitore deve essere assistito,
appunto, da un organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento. Ai sensi
dell'articolo 15 della Legge 3/2012 e successive modificazioni gli organismi di
composizione della crisi possono essere costituiti dagli ordini professionali degli
avvocati, dei commercialisti ed esperti contabili e dai notai, ma anche da Comuni,
Province e Città Metropolitane, Regioni e dalle istituzioni universitarie pubbliche, gli
organismi costituiti dagli enti pubblici sono articolazioni interne degli enti stessi. Gli
organismi costituiti per la gestione delle crisi da sovraindebitamento si devono iscrivere
nell'apposito registro istituito presso il Ministero della Giustizia con Regolamento
Ministeriale adottato nel settembre del 2014 e con tutta una serie di provvedimenti.
Allora, a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Comunale in data 3 aprile
2017 dell'ordine del giorno che è stato citato, l'Assessorato alle Politiche del Lavoro,
Commercio, Sportello Imprese, Promozione Eventi Cittadini, Economato, eccetera,
aveva in un primo tempo istruito la pratica, successivamente però da febbraio 2018 si è
occupato della questione anche l'Assessorato al welfare, abbiamo ricevuto per il tramite
del Presidente di I Commissione Fornari la proposta in materia del Sindaco del Comune
di Villastellone, predetto comune con deliberazione del 2016 aveva costituito
l'organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento denominato: "La
rinascita degli onesti" e con successiva deliberazione si era reso disponibile a cooperare
con gli altri enti pubblici interessati alla creazione di sportelli di raccolta delle istanze da
sovraindebitamento nel proprio territorio finalizzati a garantire l'adempimento di una
funzione di servizio pubblico comune ricorrendo allo strumento dell'accordo fra
Amministrazioni secondo lo schema approvato nella loro delibera. Il Comune di
Villastellone ha chiesto di concludere ai sensi dell'articolo 15 della Legge 241 del '90 e
modificazioni successive, un accordo con la Città per disciplinare lo svolgimento in
collaborazione di attività di interesse comune relative alla creazione sul territorio
torinese di punti di raccolta delle istanze del sovraindebitamento. Per rilevare la
dimensione del fenomeno nel territorio metropolitano sia dal punto di vista quantitativo,
sia dal punto di vista qualitativo, sono state assunte informazioni dalla competente
sezione del Tribunale di Torino, la Sezione VI fallimenti ed è stata ipotizzata in prima
istanza l'attivazione di un punto di raccolta delle istanze da sovraindebitamento in via
sperimentale, a tal fine l'Assessorato al welfare ha richiesto la collaborazione
all'Assessorato alle Politiche del lavoro, individuando come possibile sede dello
sportello sperimentale il Centro Lavoro Torino di via Carlo del Prete 79. Il
convincimento della non necessità da parte della Città di Torino da un lato
dell'istituzione di un proprio organismo di composizione della crisi da
sovraindebitamento e dall'altro lato, di previsione di un periodo di sperimentazione, si è
rafforzato con la contestuale istituzione dell'organismo denominato: "Associazione
Modello Torino" da parte dell'ordine dei commercialisti di Torino e dell'ordine degli
avvocati di Torino iscritto al n. 170 dell'apposito registro presso il Ministero della
Giustizia. I due ordini sono di diritto, organismi di composizione della crisi e sono
formati dalla stessa tipologia di professionisti di cui la Città di Torino dovrebbe
avvalersi, quali gestori delle crisi da sovraindebitamento quand'anche optasse per la
costituzione di un proprio organismo, inoltre a garanzia di maggiore prossimità ai
cittadini e grazie all'avanzato percorso di riorganizzazione dei Servizi sociali con la
presenza sul territorio torinese dei quattro distretti della coesione sociale, strutturati in
quattro Servizi sociali e in quattro poli per l'inclusione sociale rivolti ad affrontare le
problematiche più generali di povertà sociale economica e abitativa si è ritenuto di
realizzare più sedi di raccolta delle domande da sovraindebitamento proprio presso gli
sportelli dei predetti poli per l'inclusione sociale. Il nascente organismo di
composizione delle crisi da sovraindebitamento, non ricordo mai il nome preciso, ma è
quello, questo modello Torino che è stato appunto costituito, come dicevo, dai due
ordini professionali, si è offerto di formare i dipendenti comunali che si occuperanno di
svolgere questa importante funzione di filtro per l'organismo stesso oltre che di
accompagnamento dei soggetti insolventi nel processo di risanamento dei debiti che
consentirà la relativa reintroduzione nel mondo dell'economia emersa con riflessi
favorevoli dal punto di vista sociale. Stiamo perfezionando i rapporti con l'ordine, in
particolare con l'Ordine dei Dottori Commercialisti che è un po' capofila che lavora a
stretto contatto con l'altro ordine, speravamo di riuscire a far partire il tutto già a
dicembre, l'ordine qualche settimana fa mi ha detto che non partirà prima di gennaio,
comunque a gennaio si parte all'interno, appunto, dei poli dell'inclusione sociale e
quindi partiremo con questa iniziativa, ci sono ancora delle previsioni di legge che
richiedono dei passaggi, se avete piacere di audire o in qualche modo avere un contatto
più diretto con i rappresentanti degli ordini professionali che hanno lavorato sono
naturalmente a disposizione per eventuali audizioni.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessora. Consigliere Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora. Io le chiedo da subito scusa per i toni che
userò, perché con lei non sono solito comportarmi in questo modo, però se lei è
convinta, la sua Sindaca e lei, che quello che vota il Consiglio Comunale sia carta
straccia, secondo me è inadeguata a fare il suo mestiere, perché o lei legge e li invita,
oppure fa un'altra cosa, voi non avete fatto nulla di quello che quest'Aula ha votato,
quest'Aula ha votato questo, poi se voi considerate i Consiglieri di Maggioranza poca
cosa, perché siete tecnici e quindi voi capite come funziona la realtà, non loro che hanno
preso i voti dai cittadini, ma voi che siete stati nominati o a sorte o per curriculum. Noi
dicevamo questo: "invita la Sindaca e la Giunta ad istituire l'organismo di
composizione della crisi con relativi locali e segreteria per l'esercizio dell'attività di cui
sopra senza che ciò comporti spese aggiuntive per l'ente …", questo lo discutemmo con
la Maggioranza affinché non ci fosse un aggravio di costi: "… comporti spese
aggiuntive per l'ente, come è stabilito dall'articolo 15, comma 5 e 6 della Legge
3/2012", poi dica ai suoi uffici che se non le fanno rileggere la legge che noi abbiamo
studiato, se no non avremmo votato l'atto, forse è meglio, è più rispettoso della nostra
intelligenza e della sua "… ed utilizzando procedure ad evidenza pubblica per la
selezione del referente, figura prevista dall'organismo e della normativa di riferimento",
voi avete pensato bene che questa era un'Aula fatta di incapaci, imbecilli, per cui quello
che abbiamo votato non ha valore e invece che istituire il nostro organismo di
composizione della crisi avete fatto altro, voi non avete adempiuto ad un atto votato
all'unanimità da quest'Aula. Io capisco che i Consiglieri sono impegnati a fare altro in
questo momento, a disinteressarsi ad un atto votato da tutti, ma questo è gravissimo, voi
fate quel che volete, fate quel che volete, se questo è il modo con cui voi vi rapportate
con l'Aula, anche per parte mia il mio atteggiamento cambierà, perché vuol dire che non
serve a nulla trovare qualcosa che ci unisca per il bene di questa città. Funziona che vi
siete svegliati 9 mesi dopo perché, Assessora, le informazioni le prendo anche io
rispetto agli uffici e quindi a come ci avete non lavorato su questa cosa, avete capito che
copiare, che a volte copiare è anche meglio, eh, che inventarsi una cosa da zero, ma
paragonarci a Villastellone, siamo Torino, siamo Torino, per cui evitiamo, evitiamo di
fare una cosa simile ad un piccolo comunello della provincia e ci affidiamo agli ordini,
nulla togliere agli ordini, ci mancherebbe, ma io adesso sono curioso e voglio andare,
Presidente, in Commissione, Presidente Lavolta, vorrei poi andare in Commissione,
perché voglio capire la procedura che verrà attuata per i nostri cittadini, cioè adesso noi
siamo ancora dopo un anno e mezzo a dirci adesso valuteremo di formare i nostri
dipendenti affinché facciano una scrematura, che le assicuro, Assessora, per quel po'
che ho avuto modo di studiare e bene il tema dell'organismo di composizione della
crisi, non è semplice capire chi può rientrare e chi no e noi stiamo dicendo a dei
dipendenti comunali che sono già così per la riforma che avete fatto rispetto ai temi
sociali della Città che si dovranno anche studiare come capire se da questo punto di
vista le fatture, la condizione debitoria, la condizione creditoria di questi cittadini è
afferibile ad una procedura in cui il Tribunale fa fatica? Ma vi rendete conto che è una
balla grossa come una casa? Che siete venuti in Aula oggi a dirci: "se abbiamo scaricato
su di loro è perché noi non avevamo la più pallida idea di come farlo?". Ma piuttosto ci
vedevamo, facevamo una Commissione, il Presidente Fornari, devo dire, lo devo
ringraziare, fece una Commissione, la I Commissione invitando, addirittura, la
dottoressa Dominici che su questo tema, su altri relatori, anche altri relatori, ma su
questo tema aveva dei dubbi sul fatto che questa procedura prevista nel 2012 avesse la
possibilità di essere incardinata veramente nelle procedure concorsuali della Città, però
io più che dire che quello che noi abbiamo votato tutti insieme con vari emendamenti
affinché questa cosa potesse passare abbiamo fatto un emendamento, abbiamo tolto una
parte che poteva anche essere preoccupante per l'Amministrazione, voi avete deciso di
fare altro, fare altro, io dico la Maggioranza, perché poi noi siamo Consiglieri di
Opposizione, proviamo a dare un aiuto, perché sembra sempre che le opposizioni non
collaborino, avete deciso di scaricare la cosa sugli ordini che per legge lo possono fare,
qualcuno dei nostri dipendenti dovrà imparare qualcosa che gli avvocati studiano e che
peraltro è oggetto di un corso di formazione e mi piacerebbe capire se per voi questo è
dire che la Città di Torino, cioè un'istituzione, è il luogo dove andare a porre una
problematica di questo tipo. Noi oggi, se va bene diciamo, andate all'ordine dei
commercialisti o degli avvocati o dei notai oppure formiamo i nostri dipendenti che già
sono mediamente in burnout se si occupano di politiche sociali, che dovranno occuparsi
anche di questo. Io, Assessora, poi tra l'altro io fossi stato in voi avrei incardinato
questo direttamente, come fanno altri Comuni, al Gabinetto del Sindaco, perché è una
cosa troppo importante, le hanno scaricato la patata bollente, tante volte le ho fatto i
complimenti su come ha gestito delle questioni anche complicate della Città, io rimetto
nelle mani della Maggioranza il fatto che noi abbiamo votato insieme, cari Consiglieri,
una cosa, la Città ha fatto tutt'altro. Per cui io chiedo con urgenza una Commissione,
perché se questa è una Commissione di approfondimento capiremo quale, se questo è il
modo con cui votiamo insieme le cose non vale più la pena votare insieme nulla perché
tanto la Giunta fa altro e mi piacerebbe sapere, su questo chiedo onestà intellettuale, se
anche i Consiglieri che hanno seguito la cosa erano a conoscenza, senza che io facessi
questa interpellanza, di questo iter della Giunta e sono sicuro di no, conoscendo l'onestà
intellettuale del Presidente della I Commissione, per cui se questo è il modo con cui una
cosa così delicata, cioè cittadini che sono andati in crisi debitoria non per colpa loro,
perché si occupa solo di questa tipologia di cittadini, la risposta è questa qui dopo un
anno e mezzo, alla faccia di chi doveva occuparsi degli ultimi di questa città, di coloro
che avevano bisogno di un sostegno dall'Amministrazione, che oggi si affida agli ordini
per formare qualche dipendente e già non siamo anche a quest'anno, quindi a
gennaio/febbraio, febbraio. Io concludo, mi spiace per i toni, chiedo scusa anche
all'Assessora, ma non sono solito rivolgermi così a chi, quando si occupa di cose lo fa
anche bene, però chiedo, Presidente, con urgenza una Commissione, valuteremo poi in
Capigruppo quale, perché questo non è il modo di dar seguito ad un atto votato
all'unanimità da Maggioranza ed Opposizione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Consigliere Magliano. Per il verbale quindi per questa interpellanza è richiesto
l'approfondimento nelle Commissioni Consiliari, sicuramente la IV, valuteremo domani
nella Conferenza dei Capigruppo in quale altra Commissione, probabilmente anche la I.
A questo punto l'Assessora Schellino ha chiesto un minuto di replica, anche Fornari.
Prego, Fornari.

FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Io appunto come I Commissione aveva seguito un po' il tema, c'era
stata, come ricordava il Consigliere Magliano, una Commissione con la dottoressa
Dominici che era stata Presidente per tanti anni della Sezione Fallimentare del Tribunale
di Torino proprio per sottolineare l'importanza della Legge 3, che è una legge che è
partita un po' in sordina e che però ha un'idea e un obiettivo che è importante per la
società e per, diciamo, il far ripartire tanti cittadini che purtroppo in questi anni hanno
subìto la crisi, si sono sovraindebitati e in un certo senso non hanno la possibilità di
reinserirsi in un tessuto sociale, proprio perché sommersi da questi debiti, la Legge 3 ha
un ruolo importante e nel momento in cui c'è stato poi l'atto votato all'unanimità da
tutto il Consiglio proposto dal Consigliere Magliano, io mi sono un po' attivato, anche
in via informale, con gli uffici per seguire il tema. Purtroppo, come ha sottolineato
anche l'Assessora, l'atto è un po' passato tra vari Assessorati finché poi finalmente
l'Assessorato dell'Assessora Schellino ha preso in mano la situazione e ha dato seguito
al tema. Sinceramente io capisco da una parte le preoccupazioni del Consigliere
Magliano sull'istituzione di un organismo di composizione della crisi all'interno,
comunque, del Comune di Torino, dall'altra però ci tengo a sottolineare che poi al di là
della forma e di come è strutturato l'organismo di composizione della crisi la questione
fondamentale è permettere a tanti cittadini di usufruire di questo istituto. Se il Comune
di Torino, da questo mi pare di capire, si appoggerà con una convenzione con l'Ordine
dei Commercialisti e l'Ordine degli Avvocati, personalmente io non ci vedo nulla di
male, ovviamente, chiederò al Presidente di assegnare l'interpellanza alla I
Commissione e alla IV per approfondire e capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di
questo tipo, diciamo, di convenzione e se effettivamente è il caso di andare avanti visto
che c'è un organismo di composizione della crisi che è stato istituito dai due ordini,
quindi l'Ordine dei Commercialisti di Torino, Ordine degli Avvocati di Torino e che
quindi in un certo senso il coinvolgimento anche del Comune di Torino rafforza e
quindi dà un punto di riferimento a livello cittadino, oppure invece la strada che
effettivamente ha sottolineato il Consigliere, cioè quella di, invece, creare un organismo
proprio del Comune di Torino era la strada migliore o comunque quella auspicata, io
questo mi permetto poi di valutarlo magari in Commissione o facendo degli ulteriori
approfondimenti, quello che però voglio sottolineare è quello di partire il prima
possibile, che è quella la preoccupazione, secondo me, maggiore, cioè che ci sia un
organismo riconosciuto a livello cittadino che dia la possibilità a tanti torinesi
sovraindebitati che sono in difficoltà di fare un piano di rientro validato dal Tribunale
della Città di Torino e in un certo senso ripartire e diventare di nuovo dei cittadini attivi
e non magari abbandonati sia dai Servizi sociali che poi dalla società, soltanto perché
magari in un momento di difficoltà si è sovraindebitati e in un certo senso non si riesce
ad uscire da un tunnel, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Assessora Schellino, per una veloce replica.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Allora, come ha ben detto il Consigliere Magliano, questa non è una tematica
propriamente welfare, no? Abbiamo cercato di dare una mano però per due ragioni, una
perché in ogni caso gli organismi costituiti dagli enti pubblici sono, comunque,
articolazioni degli enti e quindi avrebbero comportato un uso di personale che da
qualche parte andava pur preso, non mi sembra che ci sia all'interno della Città un
gruppo di persone con queste competenze, già formati per aprire lo sportello. Quindi
andava trovato qualcuno, non so come, non mi sembra che stiamo assumendo, però si
poteva fare un bando, cioè non è affar mio, si deve chiedere ad un altro Assessorato.
Noi abbiamo cercato, visto che questa palla stava girando da un po', di fare quello che
era nelle competenze del nostro Assessorato, cioè di appoggiarci su quello che stavamo
facendo, sulla riorganizzazione, in particolare sui poli dell'inclusione sociale, che come
abbiamo detto più volte non sono solo luoghi dove arrivano le persone più ai margini,
ma sono luoghi pensati come luoghi delle opportunità, quindi anche del superamento
della crisi. Molti di questi cittadini quando sono..., insomma, gli hanno pignorato la
casa, hanno tutta una serie di problemi, arrivano comunque ai Servizi sociali, perché il
primo luogo dove vanno a chiedere è quello se possiamo fare qualcosa per loro e
qualche volta non possiamo fare perché hanno ancora, come al solito, l'attività intestata,
la partita IVA, eccetera. Quindi, in mancanza di soluzioni altre, abbiamo provato a
metterci a disposizione con gli strumenti che ha l'area welfare. Se poi si decide, e tra
l'altro per quegli strumenti che ha l'area welfare, ma facendo una scelta di non
appoggiarsi con una convenzione collaterale al comune piccolino che aveva fatto una
sua scelta, ma di interpellare Tribunali e associazioni professionali, ordini professionali
della Città per vedere se si poteva fare qualcosa insieme. È una disponibilità, se non
piace e la vuole risolvere il Gabinetto del Sindaco o qualsiasi altro Assessorato trovando
del personale, assumendolo, eccetera, per noi è una grana in meno, dopodiché quello
che possiamo fare l'abbiamo messo a disposizione. Discutiamone, fate voi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Quindi l'interpellanza l'assegneremo alle Commissioni, domani, sul
suggerimento di: I più IV; la Conferenza dei Capigruppo deciderà.
Non ci sono più interpellanze all'Ordine del Giorno, sospendo momentaneamente il
Consiglio e tra poco procederemo con l'appello nominale.

(Sospensione del Consiglio Comunale)
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