Interventi |
ARTESIO Eleonora Sì, io mi considero soddisfatta della risposta che è stata fornita, soprattutto attendo la verifica di questa risposta alle prove dei fatti, cioè nel 2019. Volevo solo sottolineare questo aspetto: ho appreso con grande interesse della visione organizzativa sulla quale si intendono produrre le programmazioni del trasporto pubblico locale e sono sempre particolarmente convinta della necessità che le decisioni politiche debbano fondarsi su dati di evidenza e quindi costruire il massimo del capitale informativo possibile per decidere consapevolmente. Segnalo soltanto che questa interpellanza non era rivolta a conoscere generalmente e genericamente le eventuali disfunzioni e i probabili disservizi di questa fase transitoria, quanto piuttosto segnalare che esistono ancora pur in una Città che registra, dal mio punto di vista, purtroppo, una fase di deindustrializzazione degli stabilimenti nei quali si concentrano con orari fissi determinate attività produttive e conseguentemente determinati flussi di popolazione in mobilità dentro la città e dalla città a fuori dalla città. Quando questa organizzazione dei tempi di lavoro è anche particolarmente onerosa perché si dispiega non sulla fasce orarie centrali della giornata, bensì su tutta la giornata comprese quelle preserali e serali e quando la popolazione impiegata può essere portatrice di una serie di difficoltà di conciliazione tra il tempo del lavoro e il tempo della vita personale, specie se donne, questi disservizi risultano particolarmente gravosi. Quindi a me sembra ragionevole raccogliere le informazioni su base numerica e quantitativa, ragionevole avviare un Tavolo di relazioni con i mobility manager che per le disposizioni di legge in tutte le grandi attività produttive con determinati agglomerati di dipendenti devono essere istituiti e devono essere responsabilizzati sui bisogni di mobilità in modo tale da ridurre il più possibile da un lato la congestione del traffico privato, dall'altro lato la fatica delle attese degli spostamenti da parte di coloro che utilizzano i mezzi pubblici. Se poi nei prossimi mesi questi disservizi qui lamentati saranno ridotti i tempi di attesa di 15 minuti, che è ragionevolmente quello che le persone ferme alle fermate dell'autobus prevedono siano i passaggi dei mezzi pubblici, ovviamente ne siamo tutti lieti perché vorrà dire che sarà stato un anticipo rispetto alla riorganizzazione complessiva che qui c'è stata descritta. |