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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2018-04474
"LA POLITICA DEI RIFIUTI NEL COMUNE DI TORINO" PRESENTATA IN DATA 12 OTTOBRE 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, la Consigliera Artesio ha presentato un'interpellanza per
conoscere gli indirizzi dell'Amministrazione per una corretta gestione dei rifiuti,
coerente con le direttive europee e le normative nazionali. Allora, i quesiti posti dalla
Consigliera esulano dalle specifiche competenze di AMIAT, in quanto il Gestore esegue
solo quanto richiesto dalla Città nell'ambito del Piano di lavoro annuale, con
riferimento alla gestione delle fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti dalla
cittadinanza. Allora, ai Comuni spetta il mero potere regolamentare e AMIAT spesso
opera per la proposizione di sperimentazione di progetti che inneschino buone pratiche
finalizzate a raggiungere tali obiettivi. Per questo, possiamo citare alcuni esempi della
nostra Amministrazione: all'interno del progetto europeo UrbanWINS, l'imminente
installazione di un rubinetto d'acqua refrigerata presso la sede dell'Anagrafe centrale,
proprio con la finalità di sensibilizzare i cittadini e i dipendenti all'utilizzo dell'acqua
alla spina in sostituzione di quella delle bottigliette di plastica. Nello specifico, tale
azione anticipa anche il percorso deliberativo in corso finalizzato all'imminente
adozione di una mozione plastic free. Il progetto REPOPP, per quel che concerne la
prevenzione della produzione rifiuti e l'economia circolare (il cibo non più vendibile,
ma ancora edibile, rimane cibo, e viene redistribuito agli indigenti piuttosto che
diventare rifiuto organico). Quanto ai sistemi premiali, il percorso che IREN-AMIAT
Educational persegue, tramite il CAM, Centro Ambientale Mobile, che si reca presso i
plessi scolastici ed eroga - a favore dei bambini che conferiscono rifiuti portati da casa -
quaderni, biro, matite, come ricompensa e contestuale sensibilizzazione diretta, a loro e
alle loro famiglie, e indiretta, agli altri bambini e famiglie, che non portando rifiuti non
ottengono la ricompensa. L'estensione del porta a porta progressivamente su tutta la
Città, ivi compreso il centro entro il 2023. Tale azione si svolgerà per fasi progressive a
partire dalle attuali implementazioni di Santa Rita e Vanchiglietta, proseguendo con
l'imminente attivazione di Filadelfia, Lingotto e Paracchi. Le modalità di estensione
potranno essere anche diverse dalle attuali, in ragione delle differenti condizioni
urbanistiche e logistiche di alcune zone. In tal senso, in una specifica zona, nei pressi di
corso Traiano, verrà sperimentata una raccolta con ecoisole di prossimità, costituite da
campane stradali di ampia volumetria affiancate ed accessibili esclusivamente con una
card associata al conferente. La sperimentazione servirà, anche, per valutare il
comportamento degli utenti in corrispondenza di una codifica dei propri accessi e sarà
prodromica ad un'analisi di approfondimento sulla tariffazione puntuale. Con
l'estensione del porta a porta alla totalità della cittadinanza, AMIAT ha comunicato che
sarà raggiunto il 65% di raccolta differenziata in linea, quindi, con le attuali ipotesi
legislative. La Città, col supporto operativo di IREN ed AMIAT, ha recentemente
acquisito una personalizzazione dell'app Junker. Tale app è un formidabile strumento di
conoscenza ed informazione e sensibilizzazione nell'ambito della raccolta rifiuti non
solo per le informazioni generali sul corretto smaltimento di ogni oggetto si possegga,
tramite lettura del codice a barre, ma anche per le informazioni di dettaglio sulla
logistica dei punti di raccolta, siano essi in ambito di raccolta stradale che raccolta porta
a porta. L'app sfrutta la geolocalizzazione sul territorio e in tal modo può, facilmente,
essere utilizzata anche dai turisti. Infine, oltre alla possibilità di fotografare e segnalare
situazioni di abbandono rifiuti, consente di evidenziare, condividere, punti dedicati per
l'economia circolare, laddove si rende possibile riutilizzare i beni che altrimenti
verrebbero dismessi come rifiuto. La Città ha sottoscritto un protocollo con il CONAI,
Consorzio Nazionale Obbligatorio Imballaggi, per supportare sperimentazioni mirate in
ambito di raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e per dare impulso a specifiche
campagne di comunicazione con l'intento di ridurre la generazione di rifiuti. Con
l'intento di razionalizzare la gestione delle palazzine nei pressi dell'ex MOI è stato
ipotizzato di sfruttare la disponibilità di capannoni industriali in zona corso Tazzoli per
raccogliere i residui selezionati di beni provenienti da tali insediamenti, laddove creare
le condizioni virtuose per un doppio risultato: circolabilità di beni sottratti al destino
finale come rifiuto; inserimento sociale di soggetti svantaggiati. Al momento, dopo
alcune riunioni di approccio sistemico, volte ad approfondire gli aspetti autorizzativi e
giuslavoratistici, non abbiamo più avuto riscontri dai referenti. Gli acquisti verdi, il
Green Pubblic Procurement, sono le procedure per l'acquisto di beni e servizi che
tengono conto, oltre che dei costi monetari, anche degli impatti ambientali che questi
possono generare nel corso del loro intero ciclo di vita. Il progetto APE. ha preso avvio
nel 2003, da una collaborazione fra Provincia di Torino, ora Città Metropolitana, e
ARPA Piemonte, sottoscritta dalla Città per la prima volta nel 2004, e poi tutti i
successivi aggiornamenti. Grazie all'applicazione di criteri verdi nelle proprie procedure
di gara, e alle politiche degli scorsi anni, l'Amministrazione ha ottenuto diversi
riconoscimenti nazionali ed internazionali. Gli acquisti verdi rappresentano una parte
significativa della performance nella riduzione di emissione di CO2 nel Piano di Azione
dell'Energia Sostenibile (TAPE) del Patto dei Sindaci. Dal 2013 la normativa nazionale
ha introdotto notevoli sviluppi e le novità che si sono ulteriormente consolidate con la
Legge 28 dicembre 2015 n. 221 (green economy) e con l'approvazione del nuovo
Codice Appalti, Decreto Lgs. 18 aprile 2016 n. 50, che ha reso obbligatori gli acquisti
verdi attraverso l'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi. Grazie ai criteri del
protocollo APE. ed ai CAM si deve anche l'incremento dell'utilizzo di prodotti
certificati Ecolabel o equivalenti ISO di Tipo I. L'Ecolabel, che pur garantendo elevati
standard prestazionali sono... Scusate, ho sbagliato, l'Ecolabel dell'Unione Europea è il
marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea che contraddistingue prodotti e
servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto
impatto ambientale durante l'intero ciclo di vita del prodotto e del servizio, tenendo
conto anche della durata della vita media dei prodotti, della loro riutilizzabilità e
riciclabilità e della riduzione degli imballaggi, del loro contenuto di materiale riciclato.
Nella Commissione Consiliare Permanente VI, del 12 dicembre 2017, si è discusso
degli acquisti pubblici ecologici, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti oltre a
ricordare che l'argomento è stato in parte trattato nella mozione n. 7 del Consiglio
Comunale 12 febbraio 2018.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, volevo ringraziare la Capogruppo Artesio per l'interpellanza e per l'intervento e
condivido il suo pensiero sul fatto di approfondire e divulgare maggiormente le
tematiche legate all'economia circolare e al riciclo soprattutto alla riduzione degli
sprechi.

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