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UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, la Consigliera Artesio ha presentato un'interpellanza per conoscere gli indirizzi dell'Amministrazione per una corretta gestione dei rifiuti, coerente con le direttive europee e le normative nazionali. Allora, i quesiti posti dalla Consigliera esulano dalle specifiche competenze di AMIAT, in quanto il Gestore esegue solo quanto richiesto dalla Città nell'ambito del Piano di lavoro annuale, con riferimento alla gestione delle fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti dalla cittadinanza. Allora, ai Comuni spetta il mero potere regolamentare e AMIAT spesso opera per la proposizione di sperimentazione di progetti che inneschino buone pratiche finalizzate a raggiungere tali obiettivi. Per questo, possiamo citare alcuni esempi della nostra Amministrazione: all'interno del progetto europeo UrbanWINS, l'imminente installazione di un rubinetto d'acqua refrigerata presso la sede dell'Anagrafe centrale, proprio con la finalità di sensibilizzare i cittadini e i dipendenti all'utilizzo dell'acqua alla spina in sostituzione di quella delle bottigliette di plastica. Nello specifico, tale azione anticipa anche il percorso deliberativo in corso finalizzato all'imminente adozione di una mozione plastic free. Il progetto REPOPP, per quel che concerne la prevenzione della produzione rifiuti e l'economia circolare (il cibo non più vendibile, ma ancora edibile, rimane cibo, e viene redistribuito agli indigenti piuttosto che diventare rifiuto organico). Quanto ai sistemi premiali, il percorso che IREN-AMIAT Educational persegue, tramite il CAM, Centro Ambientale Mobile, che si reca presso i plessi scolastici ed eroga - a favore dei bambini che conferiscono rifiuti portati da casa - quaderni, biro, matite, come ricompensa e contestuale sensibilizzazione diretta, a loro e alle loro famiglie, e indiretta, agli altri bambini e famiglie, che non portando rifiuti non ottengono la ricompensa. L'estensione del porta a porta progressivamente su tutta la Città, ivi compreso il centro entro il 2023. Tale azione si svolgerà per fasi progressive a partire dalle attuali implementazioni di Santa Rita e Vanchiglietta, proseguendo con l'imminente attivazione di Filadelfia, Lingotto e Paracchi. Le modalità di estensione potranno essere anche diverse dalle attuali, in ragione delle differenti condizioni urbanistiche e logistiche di alcune zone. In tal senso, in una specifica zona, nei pressi di corso Traiano, verrà sperimentata una raccolta con ecoisole di prossimità, costituite da campane stradali di ampia volumetria affiancate ed accessibili esclusivamente con una card associata al conferente. La sperimentazione servirà, anche, per valutare il comportamento degli utenti in corrispondenza di una codifica dei propri accessi e sarà prodromica ad un'analisi di approfondimento sulla tariffazione puntuale. Con l'estensione del porta a porta alla totalità della cittadinanza, AMIAT ha comunicato che sarà raggiunto il 65% di raccolta differenziata in linea, quindi, con le attuali ipotesi legislative. La Città, col supporto operativo di IREN ed AMIAT, ha recentemente acquisito una personalizzazione dell'app Junker. Tale app è un formidabile strumento di conoscenza ed informazione e sensibilizzazione nell'ambito della raccolta rifiuti non solo per le informazioni generali sul corretto smaltimento di ogni oggetto si possegga, tramite lettura del codice a barre, ma anche per le informazioni di dettaglio sulla logistica dei punti di raccolta, siano essi in ambito di raccolta stradale che raccolta porta a porta. L'app sfrutta la geolocalizzazione sul territorio e in tal modo può, facilmente, essere utilizzata anche dai turisti. Infine, oltre alla possibilità di fotografare e segnalare situazioni di abbandono rifiuti, consente di evidenziare, condividere, punti dedicati per l'economia circolare, laddove si rende possibile riutilizzare i beni che altrimenti verrebbero dismessi come rifiuto. La Città ha sottoscritto un protocollo con il CONAI, Consorzio Nazionale Obbligatorio Imballaggi, per supportare sperimentazioni mirate in ambito di raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e per dare impulso a specifiche campagne di comunicazione con l'intento di ridurre la generazione di rifiuti. Con l'intento di razionalizzare la gestione delle palazzine nei pressi dell'ex MOI è stato ipotizzato di sfruttare la disponibilità di capannoni industriali in zona corso Tazzoli per raccogliere i residui selezionati di beni provenienti da tali insediamenti, laddove creare le condizioni virtuose per un doppio risultato: circolabilità di beni sottratti al destino finale come rifiuto; inserimento sociale di soggetti svantaggiati. Al momento, dopo alcune riunioni di approccio sistemico, volte ad approfondire gli aspetti autorizzativi e giuslavoratistici, non abbiamo più avuto riscontri dai referenti. Gli acquisti verdi, il Green Pubblic Procurement, sono le procedure per l'acquisto di beni e servizi che tengono conto, oltre che dei costi monetari, anche degli impatti ambientali che questi possono generare nel corso del loro intero ciclo di vita. Il progetto APE. ha preso avvio nel 2003, da una collaborazione fra Provincia di Torino, ora Città Metropolitana, e ARPA Piemonte, sottoscritta dalla Città per la prima volta nel 2004, e poi tutti i successivi aggiornamenti. Grazie all'applicazione di criteri verdi nelle proprie procedure di gara, e alle politiche degli scorsi anni, l'Amministrazione ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Gli acquisti verdi rappresentano una parte significativa della performance nella riduzione di emissione di CO2 nel Piano di Azione dell'Energia Sostenibile (TAPE) del Patto dei Sindaci. Dal 2013 la normativa nazionale ha introdotto notevoli sviluppi e le novità che si sono ulteriormente consolidate con la Legge 28 dicembre 2015 n. 221 (green economy) e con l'approvazione del nuovo Codice Appalti, Decreto Lgs. 18 aprile 2016 n. 50, che ha reso obbligatori gli acquisti verdi attraverso l'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi. Grazie ai criteri del protocollo APE. ed ai CAM si deve anche l'incremento dell'utilizzo di prodotti certificati Ecolabel o equivalenti ISO di Tipo I. L'Ecolabel, che pur garantendo elevati standard prestazionali sono... Scusate, ho sbagliato, l'Ecolabel dell'Unione Europea è il marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l'intero ciclo di vita del prodotto e del servizio, tenendo conto anche della durata della vita media dei prodotti, della loro riutilizzabilità e riciclabilità e della riduzione degli imballaggi, del loro contenuto di materiale riciclato. Nella Commissione Consiliare Permanente VI, del 12 dicembre 2017, si è discusso degli acquisti pubblici ecologici, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti oltre a ricordare che l'argomento è stato in parte trattato nella mozione n. 7 del Consiglio Comunale 12 febbraio 2018. UNIA Alberto (Assessore) Sì, volevo ringraziare la Capogruppo Artesio per l'interpellanza e per l'intervento e condivido il suo pensiero sul fatto di approfondire e divulgare maggiormente le tematiche legate all'economia circolare e al riciclo soprattutto alla riduzione degli sprechi. |