Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo all'interpellanza successiva, 4436 della collega Canalis: "La Giunta intende assistere passivamente allo smantellamento da un giorno all'altro del Dipartimento di Salute Mentale di via Gorizia 112?" LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Questa è l'interpellanza della collega Canalis, risponde l'Assessora Schellino. Ve n'è un'altra, però, che vede come prima firmataria la Consigliera Artesio, che ha il medesimo oggetto, anche se il titolo è differente: "Trasferimento dei servizi per persone con disagio mentale da via Gorizia". Ad entrambe le interpellanze risponde l'Assessora Schellino. Prego, Assessora. SCHELLINO Sonia (Assessora) Grazie. Buongiorno a tutti. Io già in occasione del question time, che poi si è trasformato in interpellanza, avevo chiesto dei dati al dottor Alberti, al Direttore Generale, proprio perché non ero riuscita autonomamente a capire esattamente che cosa fosse successo e questo è quanto mi scrive dando la disponibilità sua e della dottoressa Zocco per eventuali approfondimenti. Allora, non c'è stata interruzione di servizio, c'è stato però invece un disagio legato alla rapidità e anche la chiusura, nella settimana successiva, dell'accoglienza di via Gorizia 112, all'epoca diceva che non avrebbe determinato interruzioni di servizio, ma solo una riduzione parziale. Il Centro Diurno ha organizzato insieme al sostegno territoriale attività sul territorio della Città, il riposizionamento del Centro Diurno presso via Nomis di Cossilla; è stato pensato in quanto adiacente alla casa di quartiere, Cascina Roccafranca, e anche in una delle aree della Circoscrizione 2 con maggior disagio sociale. Inoltre, grazie alla presenza di un giardino, all'interno della palazzina stessa, sarà possibile organizzare tirocini retribuiti per i pazienti e attività di apertura di servizi alla popolazione, così come da accordo con la Presidente della Circoscrizione, come da confronto con la dottoressa Zocco, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale. Pertanto, quanto successo rientra in progettualità di miglioramento dei servizi che richiedono tempestività di realizzazione, in quanto necessari per lo sviluppo della rete dei servizi. Da ultimo, si chiarisce che è in corso un progetto di potenziamento degli interventi per l'area dell'infanzia e dell'adolescenza che appena configurati saranno, certamente, oggetto di confronto e condivisione con la Conferenza Sociosanitaria. Al di là di quanto scritto, sia la dottoressa Zocco, che ho avuto, ovviamente, cura di sentire subito, sia il dottor Alberti hanno ammesso che la necessità di fare velocemente ha creato degli allarmi sul territorio, che di questo erano entrambi dispiaciuti e che quindi, per eventuali approfondimenti, sono entrambi disponibili, ma che tutto è stato fatto con lo schema che vi ho descritto. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Collega Canalis, prego. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Beh, io sono contenta che il dottor Alberti si renda conto che c'è stata, come lui la definisce, una rapidità di informazione, ma io una telefonata fatta il venerdì per dire che il lunedì tutti i computer dovevano essere staccati e tutte le stanze dovevano essere liberate lo definirei qualcosa in più di una rapidità, sembra quasi uno smantellamento da fuga. Io sono fortemente critica verso quanto è accaduto. Critica, innanzitutto, perché non capisco perché non ci sia stata da un lato una miglior programmazione di questo spostamento, laddove lo spostamento fosse ritenuto necessario, perché non si sia previsto un percorso partecipato e poi sono ulteriormente critica perché noi non stiamo parlando di pazienti qualsiasi. Noi stiamo parlando di un Centro diurno per persone che vivono un disagio psichico. In questo Centro diurno di via Gorizia nell'arco di questi anni sono state attivate molte attività diverse: dalla pet therapy, al gruppo dei familiari, alle terapie brevi, all'arteterapia; cioè, di concerto con gli operatori dell'ASL le famiglie e il terzo settore hanno messo in piedi tutta una rete di servizi che hanno consentito a queste persone di avviare dei percorsi di vita, e di terapia, molto positivi e molto virtuosi. Spostare, all'improvviso, delle persone che vivono un disagio come questo, che già di per sé hanno stati d'ansia, attacchi di panico, senza che un percorso come questo sia accompagnato nei tempi e non lasciato alla buona volontà degli operatori, che hanno fatto i salti mortali in queste settimane per evitare disastri, ma che poteva essere fatto molto meglio, io credo che sia assolutamente inaccettabile. La malattia psichica nella nostra società è spesso rimossa, viene considerata uno stigma, motivo di vergogna per i pazienti stessi e per le loro famiglie. Che l'ASL, cioè l'ente che dovrebbe aiutare queste persone ad accettare la loro condizione e a migliorarla, invece, sia responsabile di un aggravamento di queste condizioni credo che sia abbastanza riprovevole e credo che sicuramente renda necessario un approfondimento in Commissione, che già il dottor Alberti ha detto di voler fare. Però, io mi chiedo anche noi come Città che cosa vogliamo fare di fronte a questo comportamento dell'ASL perché nel momento in cui è stato comunicato che il Centro diurno di via Gorizia sarebbe stato repentinamente chiuso, non è che quello di via Nomis fosse già pronto. Il Centro di via Nomis non è pronto neanche oggi a distanza di un mese, quindi, in questo mese di ottobre queste persone, in certi momenti, sono addirittura state portate al bar a fare le attività. Io mi chiedo ma questo è il servizio che offriamo? Oggi che piove, io non lo so dove sono andati i 120 pazienti del Centro diurno di via Gorizia. Io, l'altro giorno ho incontrato le loro famiglie ed erano disperate, non solo nel vedere che i loro figli, i loro fratelli, i loro congiunti non volevano più uscire di casa, ma erano disperati perché questo trattamento peggiora l'inserimento sociale sia dei pazienti, sia delle famiglie; si sono sentiti, ancora una volta, schiacciati perché tanto chi ha un disagio psichico non va in piazza a protestare. Questo non va bene; non va assolutamente bene. Se c'è qualcosa che funziona in una Città e si presenta la necessità di spostarne la sede, andrebbe avviato un percorso partecipato. Peraltro, la sede che è stata individuata non è ideale, perché come ha detto anche lei, Assessora, nella risposta che ci ha letto, quella è una zona che ha anche alcuni problemi sociali, quindi non è detto che tutti i pazienti saranno disponibili a recarvisi. Noi faremo delle richieste: una maggiore illuminazione, un surplus di attenzioni, perché non è possibile che si debba subire quello che si è subìto e che in risposta a questo trattamento ci arrivi una lettera di dieci righe. Nulla contro la Casa del fanciullo che dovrà sorgere in via Gorizia, però non possiamo creare delle guerre tra poveri, tra le esigenze dei minori ed esigenze dei malati psichiatrici. Quindi, io chiederei l'approfondimento in Commissione. Mi spiace non vedere in Aula il Presidente Iaria; chiedo che questo approfondimento avvenga in tempi rapidi e se è possibile anche con la possibilità di ascoltare gli operatori e le associazioni dei familiari. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Chiaro. Rispetto all'assegnazione in Commissione, sarà premura della Conferenza dei Capigruppo sollecitare il Presidente Iaria, così come richiesto dalla Consigliera Canalis. Consigliera Artesio, prego. ARTESIO Eleonora Condivido la richiesta della collega Canalis per approfondire l'argomento in Commissione e mi permetterei, anche, di chiedere all'Assessore, o al Presidente del Consiglio Comunale, di far pervenire la registrazione di questa seduta - sia la risposta formulata a verbale, sia l'intervento mio e della collega - sia all'Assessore Saitta, sia al Direttore Generale dell'ASL Torino perché tutte le osservazioni condivisibili, che sono state svolte precedentemente, devono essere indirizzate a chi ha la responsabilità diretta delle operazioni che sono state compiute, da un lato, e quindi sicuramente alla Sanità regionale, negli aspetti di indirizzo all'Assessorato, e negli aspetti gestionali dell'Azienda Sanitaria, e ovviamente anche alla Conferenza dei Presidenti di Circoscrizione presieduta dall'Assessore Schellino, per quello che riguarda l'ambito sociosanitario quale quello della psichiatria e per quello che riguarda la capacità di relazione di una Città significativa, come quella di Torino, in ordine alle politiche sanitarie, considerato che, purtroppo, sembra che, agli occhi dell'Amministrazione regionale, Torino abbia problematiche e peso specifico equivalenti a quelle di Moncenisio, considerata l'assenza dell'Assessore Saitta e i Consigli aperti sulle tematiche sanitarie. Detto questo, l'elemento che mi crea più preoccupazione è il seguente: che a fronte di un repentino trasferimento di attività, personale e pazienti. si sia ancora di fronte all'incertezza della destinazione futura. Cioè, questa fantomatica Casa della salute del fanciullo - termine devo dire abbastanza desueto anche nella terminologia pedagogica e psicologica - avrebbe dovuto sostanziarsi, evidentemente, di qualche contenuto di attività, di qualche ipotesi organizzativa, per ragionare sulla necessità di trasferire attività in essere e dare spazio, invece, a quelle in fieri. Se siamo ancora nella risposta del dottor Alberti, e alla necessità di approfondire le finalità e le modalità con le quali la Casa della salute del fanciullo si svilupperà, significa che abbiamo chiuso delle attività certe e sperimentate in attesa dell'apertura di attività incerte, e questo dal punto di vista della programmazione sanitaria è decisamente gravissimo. Quindi, io mi auguro, da un lato, che l'approfondimento richiesto sia rapido, dall'altro, che il prossimo lavoro delle nostre Commissioni sull'istituzione della Consulta, relativa al disagio mentale, possa portare nella nostra sede tutte le rappresentanze professionali ed associative di cui evidentemente abbiamo bisogno, visto lo scarso ascolto da parte dell'Organizzazione sanitaria regionale. IMBESI Serena (Vicepresidente) Grazie. Sono state recepite, ovviamente, le richieste della Capogruppo Artesio, passo quindi... ARTESIO Eleonora (INTERVENTO FUORI MICROFONO). IMBESI Serena (Vicepresidente) Se l'Assessora Schellino può far pervenire la risposta scritta alla presentatrice dell'interpellanza... |