Interventi |
MONTALBANO Deborah Allora, molto brevemente. È un progetto che tra l'altro ha avuto la sua prima sperimentazione nel 2015…, mi ascolta, Presidente? Sì? Proseguo, vado avanti? Grazie, Presidente. Allora, dicevo, è un progetto che ha avuto la sua prima sperimentazione nel 2015, a Settimo, su dei complessi di Edilizia Sociale Pubblica di proprietà della Città di Torino, è costituito così, con un gruppo di lavoro, costituito da ATC, Comune di Settimo nel caso della sperimentazione, ASL TO 4 ed ENAIP. In sostanza si riutilizzano le difficoltà e quindi si dà la possibilità a dei disoccupati che abitano nei quartieri periferici, quindi all'interno di quelli che sono gli immobili di Edilizia Sociale Pubblica, la possibilità di poter operare con opere di manutenzione ordinaria e quindi contribuire a quello che è il contrasto del degrado delle periferie e, allo stesso tempo, anche dare una possibilità di retribuzione per i disoccupati e quindi si va anche incidere nel piccolo rispetto a questi gruppi di lavoro, per quanto riguarda quello che è un problema molto sentito sulle periferie, cioè la disoccupazione. Nel proporre questo ordine del giorno, sulla quale davvero abbiamo, come già detto anche in Commissione, è stato un lavoro molto, molto lungo, che mi ha impegnato davvero tanto, anche perché i fondi dei PPU, insomma, sono già un anno e mezzo che se ne parla, purtroppo la Città di Torino ha già erogato due bandi che sono andati deserti, poi il percorso di questi fondi, che ricordo essere europei, poi gestiti dalla Regione Piemonte e distribuiti sui vari comuni non ha incontrato un percorso fluido, ci sono anche alcuni problemi purtroppo tecnici di struttura di questi stessi fondi. Adesso, forse, con un lavoro congiunto tra gli uffici del Comune, la Regione e ATC, si riesce a superare questi, diciamo così, queste difficoltà, ma purtroppo arriviamo davvero agli sgoccioli, perché questi fondi sono gestibili e utilizzabili fino al 31/12 del 2018, siamo già a fine ottobre, quindi purtroppo non c'è molto tempo. In funzione anche di questo c'è anche da dire che anche laddove si riuscisse a superare i problemi tecnici e ad aprire il bando, non è detto che, come gli altri due, anche il terzo bando sulla quale - qui c'è l'Assessora Schellino, non era presente in Commissione, perché in realtà c'era l'Assessore Alberto Sacco - però sollecito all'Assessora Schellino, che laddove si riuscisse ad aprire il bando, magari di provare a pubblicizzarlo anche con una conferenza stampa, in modo da poter dare una comunicazione più forte a questa possibilità per le piccole realtà territoriali. In funzione, però, dell' incertezza che purtroppo un anno fa non c'era, rispetto ai fondi PPU, quando è partito questo progetto, quando anche con una delibera regionale, e poi una delibera di Giunta Comunale si era dato indicazione di utilizzo per questi fondi, si aveva una certa certezza di riuscire a utilizzarli, oggi purtroppo una parte sono stati utilizzati, naturalmente, però per la rimanenza, che sono circa 3 milioni, c'è, diciamo così, un punto interrogativo di successo per quanto riguarda, appunto, l'utilizzo degli stessi. E allora, in funzione di questo, stamattina ho voluto protocollare un emendamento, proprio perché, come anche già avvenuto rispetto alla discussione in Commissione, ci si era detti, il senso di questo ordine del giorno è riuscire a sposare questo progetto, a prescindere anche dai PPU, quindi, in realtà, di chiedere alla Città di poter sposare questo progetto e abbiamo pensato di legarlo, quindi, a prescindere dai PPU, attraverso l'emendamento, anche a quelli che saranno i progetti di accompagnamento professionale che sono, per legge, obbligatori sul REI e che probabilmente saranno anche per quella che è la struttura, che al momento è stata presentata per il futuro reddito di cittadinanza, perché anche lì si prevedono di fare dei progetti di accompagnamento professionale. Rispetto a quelle che saranno le risorse che potranno arrivare sulla Città, si chiede di poter intercettare queste risorse, provare, se non da una parte, almeno con queste nuove risorse a riuscire a sviluppare questi progetti sui quartieri periferici della Città. È molto importante, a mio avviso, riuscire a sviluppare questi progetti su tutti i quartieri, anche magari con piccoli gruppi di lavoro, sempre proseguendo quello che è il percorso di sperimentazione degli stessi progetti, ma sarebbe molto importante per riuscire magari a raggiungere un secondo step, che è quello che poi tra l'altro è in capo completamente all'Edilizia Sociale Pubblica, quindi non sarebbe in capo alla Città, ma che si proponevano come obiettivo già nel 2015 l'ATC, e cioè poi di poter fare questo secondo step, che provo a spiegarvelo, è semplicemente il non accedere più, magari, anche a dei fondi esterni, ma provare a sperimentare un lavoro di compensazione tra l'ATC stessa e le famiglie che sono in una condizione di morosità, laddove si potrebbero intercettare delle competenze, appunto, per questi interventi di manutenzione. Io credo molto in questa tipologia di progetti, credo che sono questi gli interventi che dobbiamo provare almeno a portare sui quartieri di periferia, perché questi, invece, avrebbero un impatto diretto. E tra l'altro poi del contrasto al degrado, cioè del pulire la scritta, aggiustare, non so, un piccolo pezzo di muro rotto, dare il bianco, piuttosto che tagliare l'erba, ha anche proprio un ritorno concreto anche per tutte le altre famiglie di quei territori che magari non vivono condizioni di difficoltà come quella in oggetto. Volevo solo, concludo, Presidente, volevo ringraziare la Maggioranza, perché attraverso un confronto telefonico col Presidente Iaria e la IV Commissione siamo riusciti a, diciamo così, costruire l'emendamento tutti insieme, e io ho voluto mandarlo prima di protocollarlo, e ringrazio anche la Consigliera Artesio per aver appoggiato anche la proposta dell'emendamento per proseguire su questo progetto. |