Interventi |
MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Oggi, devo essere sincera, ho passato un pomeriggio in Consiglio e l'ho anche detto a qualcuno, ho la sensazione di essere proprio un po' sconnessa, la parola giusta è sconnessa, nel senso che non comprendo da una parte le eccessive preoccupazioni che, legittimamente, per carità, però si sono manifestate da una parte, quindi una realtà, una parte della realtà della Città, come non comprendo anche nello stesso tempo e nello stesso momento l'eccessivo entusiasmo che ho tradotto da alcuni degli interventi che la stessa Maggioranza nel presentare l'ordine del giorno ha, diciamo così, dichiarato, sviluppato. Allora, poniamo una questione, io sono andata a rileggermi l'impegna dell'ordine del giorno, perché un certo punto ho detto: "Ma io l'ho letto bene? L'ho capito bene?", perché forse mi è sfuggito qualcosa. E allora, oggi ho visto…, abbiamo parlato di tante cose, abbiamo fatto anche incontri, sospeso il Consiglio, espulsioni, ma di che cosa parla questo ordine del giorno? Allora, primo punto, "di rendere pubblici e verificabili i criteri, le procedure e le modalità di attuazione di una rigorosa Analisi Costi-Benefici...", cioè quando sarà conclusa l'analisi costi-benefici, rendiamola pubblica e abbiate modo di condividerla, eccetera, eccetera, "...da avviare sull'ipotesi di una Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione". I "No TAV" sono per l'abolizione dell'opera, l'interruzione immediata dell'opera, vorrei ricordarlo. Poi "di valutare, in alternativa a tali nuove opere, la promozione dell'utilizzo dell'intera linea esistente tra Torino e Modane; di sospendere qualunque operazione indirizzata all'avanzamento dell'opera finché non sia terminata la suddetta Analisi Costi- Benefici;", cioè chiediamo la sospensione, non l'abolizione, finché non sarà finito il lavoro di analisi costi-benefici. Laddove finisce questo lavoro, cade il Governo e ne arriva un altro, tolgono la sospensione e procedono. Potrei andare avanti, alcuni punti li ha esposti anche molto bene la Consigliera Artesio sulla revoca delle nomine per quanto riguarda il Direttore Generale, piuttosto che il ruolo di Commissario Straordinario del Governo, ma laddove la forza di Governo è contro la TAV e vuole l'abolizione dell'opera, abolendo l'opera, non si va neanche più a discutere su quelle che sono le revoche delle nomine, perché verrebbe a decadere il ruolo di quello che è l'Osservatorio. L'unico punto "8) di destinare i fondi attualmente previsti dal Governo per la Torino-Lione (sia per la parte internazionale che per la parte italiana) per la mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana e della Regione Piemonte", quindi comunque di trasferire questi fondi nel territorio della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, quindi comunque arriverebbero dei fondi. Ma, insomma, io sono due anni, più o meno, qualcosina in più che sono qui, in Consiglio Comunale e di ordini del giorno ne avremo licenziati una marea, e lo sappiamo tutti qui qual è l'incidenza di un ordine del giorno, tra l'altro votato in assenza della Sindaca, quindi solo dal Gruppo Consiliare di Maggioranza, per quanto riguarda l'incisione su quella che può essere l'azione politica a livello centrale, sia da una parte, che dall'altra, è pari a meno che zero, è un ordine del giorno. Io, come ho detto in Commissione, voterò questo ordine del giorno, ma se vado a leggere l'impegna e la posizione che in questi ultimi mesi abbiamo sentito anche da alcune dichiarazioni, anche se ogni tanto ritratte, poi di nuovo riconfermate dal Ministro Toninelli, cioè, siamo all'analisi costi-benefici, che signori miei, è fuffa, vuol dire prendere tempo, perché ne sono state fatte a decine in questi anni. Il problema è che questo Ordine del Giorno, per quanto lo voterò, ma io lo dico chiaramente, io do questo voto in solidarietà a quelle che sono tutte le realtà dei "No TAV", anche "No TAP", perché oggi ci metto anche i "No TAP", perché sicuramente i "No TAV", daranno battaglia e lotta insieme a tutti i cittadini che sono contro la TAP, e quindi in solidarietà loro, però è la configurazione, la fotografia della posizione del "ni", non più del "no". E un'altra cosa, non c'è ordine del giorno che può andare in deroga a quello che è il Contratto di Governo, signori miei, bisognava ribellarsi prima, il Contratto di Governo non prevede l'abolizione della TAV, e allora si passa al "ni", poi si passa al "ma", poi si passa al "se", poi magari ci ritroveremo una nuova formula che cambia qualche piccola tratta di tutto il percorso della Torino-Lione e facciamo magari una piccola riduzione di costi, e facciamo passare anche la TAV, perché di questo stiamo parlando, è questa la paura. E questo ordine del giorno manifesta, mio avviso, il fatto che si è ritenuto necessario rassicurare quelli che erano i territori, e soprattutto le realtà "No TAV", che per anni hanno appoggiato, che abbiamo appoggiato, scusate, tutti convinti che se mai si andava al Governo, la prima donna che si faceva era l'interruzione completa, l'abolizione completa di quest'opera, questo è. Quindi io voterò favorevolmente, anche se da "No TAV" non è che posso dire che sono soddisfatta di questa impegna, non posso dire…, è un "ni", non è un "no", è un "ni", non è un "no". (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io non ho interrotto nessuno, Consigliere Fornari, anche se non le piace quello che le dico… MONTALBANO Deborah Perché poi la coerenza, mi rendo conto, è difficile da mantenere in politica, però, detto questo, mi ascolti come io ascolto lei tante volte, stringendo i denti. Presidente, voterò questo ordine del giorno, ma, ripeto, la mia solidarietà ai "No TAV", e a tutte le realtà del territorio, ai "No TAP" del Salento, ma andiamo avanti, non ci arrendiamo. |