Interventi |
ARTESIO Eleonora Premessa di meno di un minuto. Vorrei che nella nostra discussione si uscisse dalla caricatura secondo la quale, alcuni hanno titolo di intervenire su alcuni argomenti, perché vivono, fanno sopralluoghi in certe zone, capiscono la condizione delle persone, e altri no, perché siamo stati eletti per rappresentare l'insieme della comunità torinese, quindi abbiamo ugualmente titolo, dopodiché io ho persino tutte le credenziali in regola, abitando in Torino nord, avendo avuto il comitato elettorale in Barriera di Milano, essendo stata Presidente della…, quindi ho le credenziali in regola. Con queste credenziali io non voterò questo ordine del giorno, per le seguenti ragioni, perché è una sovrapposizione di scopi, che dovrebbero essere trattati distintamente e che sceglie un unico strumento per affrontare una questione che, appunto, ha moltissime facce e che non può essere affrontata con uno strumento unico. Primo tema, si usa lo strumento delle ordinanze relativamente alla gestione del commercio e della presenza degli esercizi commerciali, e si è fatto riferimento, qui e in Commissione, alla liberalizzazione Bersani. Allora, se il problema è quello dell'equilibrio in un ambito territoriale dei diversi livelli di dimensione degli esercizi commerciali, ai fini di evitare le concorrenze più o meno leali, allora si parli di programmazione degli esercizi commerciali. C'è la possibilità di fare i piani del commercio, c'è tutta la dimensione del settore commerciale all'interno dell'organizzazione, della programmazione urbanistica e quindi di questo si parli, sono disponibilissima a ragionarci. Se il tema è, come in modo accattivante si vuole mettere nel titolo, quello della quiete e della sicurezza, è abbastanza inevitabile che i colleghi che sono intervenuti prima di me, vi dicano che si vanno a colpire delle situazioni specifiche, quelle, appunto, che sono state qui ricordate e che, in qualche modo, fanno circolare il sospetto, l'odore che si tratti di un atteggiamento discriminatorio, ma soprattutto il fatto che proprio i territori e le Circoscrizioni abbiano mescolato situazioni di sicurezza e di ordine pubblico, chiedendovi di usare uno strumento, o almeno di chiedere più poteri su uno strumento che regola le attività commerciali, vi dimostra che razza di esperimento da illusionisti avete fatto con questo ordine del giorno, raccontare che gli interventi sulla sicurezza si possono praticare con le ordinanze contingibili e urgenti che regolano il Settore del Commercio, è un'opera da illusionisti, perché se il tema è: "quiete e sicurezza", ma allora ci si mette dentro tutto, eh, allora ci si mette dentro tutto, ci si mettono anche le sale dei bar e degli esercizi di ristorazione che ospitano la diffusione degli eventi sportivi, durante le quali ci sono assembramenti rumorosi. Allora, se il tema è la quiete e la sicurezza, ci si mette dentro tutto. Se invece il tema è quello relativo al consumo degli alcolici e al fatto che un uso smodato di alcolici produca assembramenti che sono fastidiosi per i residenti e impediscono il loro riposo notturno, e allora anche questo si affronta in un altro modo, perché il proibizionismo rispetto alla vendita delle sostanze, non ha mai prodotto gli esiti di regolazione dei comportamenti dei singoli in rapporto alla comunità. Quindi, di tre obiettivi che volevate raggiungere, l'abuso dell'alcol e i comportamenti non corretti, la possibilità di avere una normazione all'interno di un determinato spicchio di territorio tra diverse tipologie di esercizi, il fatto di garantire con un intervento sul commercio, la sicurezza, nessuno di questi tre obiettivi è perseguito in maniera lineare e logica, rendendo soprattutto evidente agli interlocutori esterni, che poi sono le persone di cui questa Amministrazione ha la responsabilità, come possiate integrare leve diverse per raggiungere gli obiettivi che dichiarate. Perché come tutti, compresi i Sindaci che partecipano ai forum urbani italiani e europei della sicurezza urbana, sostengono, sanno che l'obiettivo della sicurezza si raggiunge attraverso politiche integrate, non attraverso misure unilaterali. Quindi, questo provvedimento non mi convince per nulla e quindi anch'io voterò contro. |