Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io fin quando l'Aula continuerà a dibattere tra quanto è più salviniana una misura, o quanto è meno salviniana, là fuori una serie di commercianti, di cui potrei fare il nome e il cognome, continueranno a vedere il loro tessuto commerciale in abbandono. Questa mattina ero insieme all'Assessore Sacco a discutere con un barista che sta in lungo Dora Napoli, che aveva il problema di un minimarket che, fondamentalmente, rimanendo sempre aperto, fa sì che davanti al suo negozio la gente non voglia più passare; possiamo discutere del minimarket di corso Brescia e potrei fare un elenco di altri 12, 13, 15, 21 minimarket che sono andato a vedere personalmente, è quello che oggettivamente portano come degrado. Per cui sarebbe importante frequentare quei quartieri, frequentare quelle zone, perché il vero problema che io vedo, e devo dire che il presentatore, nell'impegna, oggettivamente, mette tutta una serie di elementi,: "Che venga prevista la possibilità di utilizzare ordinanze non contingibili ed urgenti, al fine di limitare la riapertura di quegli esercizi di vendita e/o somministrazione alimentare situati in determinate aree della città, ove la vendita per il consumo sul posto possa causare problemi di ordine pubblico". Io so cosa ha causato, come problema di ordine pubblico, il negozio che c'è all'angolo con piazza Santa Giulia, perché spesso e volentieri alcuni di questi negozi rappresentano un punto di appoggio cosciente, non incosciente; cioè, ci sono negozi che hanno questa dimensione, fare da base, da palo, a chi li va a fare altro. Per cui se si creano le condizioni per poter constatare che quel negozio è un problema di ordine pubblico, questo vuol dire che i nostri agenti avranno verificato che all'interno di quel negozio ci sono delle attività che sono collegate allo spaccio che c'è fuori, al degrado che c'è fuori. Chiaro, chiaro, questa non è un'interpellanza a chi frequenta i locali bene di San Salvario, i locali bene della Gran Madre, i locali bene della movida, questa è interpellanza, questo è un atto, è un atto, scusate, non un'interpellanza, è un atto che dice: " Ci sono dei problemi, proviamo ad affrontarli". E se il tasso è quanto è più salviniano un atto, o meno, questo, secondo me, creerà un ulteriore distanza tra noi e le persone che lì ci vivono, che lì ci vivono, e lo dico perché sono a n. interpellanze su temi di questo tipo. Poi, io, come ho detto a Russi, mi auguro che insieme a questo ci sia, però, un ulteriore impegno del Tavolo della sicurezza per andare a reprimere fenomeni di degrado e di delinquenza, perché sennò, se vogliamo far chiudere un locale, basta mandare lì davanti dieci spacciatori che niente hanno a che fare con il locale, e quel locale chiude, e noi rischiamo di ingenerare un altro racket: "Se non vuoi che veniamo qui davanti per farti fare l'ordinanza delle ore 21:00, paga", perché poi questo Paese riesce a inventarsi veramente di tutto. Nello stesso tempo, però, io, come dicevo al Presidente, sarebbe anche importante capire che cosa possiamo fare, perché il vero giochino che viene fatto, è che quando noi facciamo un'ordinanza di questo tipo, lo chiudiamo alle 21:00, quando però poi noi cerchiamo di chiudere un locale, quelli cambiano natura giuridica, lo fanno spesso, tengono il REC, e lo riaprono, e lo riaprono. In lungo Dora Napoli quattro volte è stato riaperto lo stesso locale, il REC era identico, cambiava solo la natura giuridica. Io addirittura mi spingo oltre, se noi trovassimo qualcuno di questi, che sappiamo che è esattamente a quelle condizioni lì, quindi è connivente con chi spaccia davanti, che di fatto non rispetta i nostri regolamenti, il problema non è chiudere, è sequestrargli la merce. Vi assicuro, Consiglieri, per chi ha avuto un po' di esperienza, che quella merce arriva nel nostro Paese, se guardate l'etichetta di cosa vendono, spesso non è italiana, spesso arriva da Paesi terzi dell'Unione Europea, quindi fanno una fatica boia ad approvvigionarsi di quella merce. Sequestriamola. Se tu la sequestri, vedi che questi cambiano un attimo atteggiamento sul riaprire senza rispettare le regole, perché magari hanno fatto i salti mortali per avere quella merce a quel tipo di prezzo, e forse senza i controlli che invece un altro commerciante deve subire e sostenere. Per cui, invece, voterò convintamente, come Gruppo dei Moderati, e non solo perché la Presidente della Circoscrizione 6 ha votato e ha ringraziato per questo atto, perché basta girare questa città a 200 metri da Palazzo Civico per rendersi conto che c'è un problema. Questa non è la soluzione, evidentemente, è un inizio e poniamo un tema, e lo poniamo in termini di controllo di chi ha quella attività, perché ci sono alcune di quelle attività, e non ho problemi a dirlo, che quando facciamo le segnalazioni, quelle segnalazioni rischiano di non essere prese in carico, perché non si riesce a perseguirli, alcuni di questi. Mi auguro, però, che con la stessa forza con cui la Maggioranza oggi approva questo atto, anche con il mio voto, si diano più forze ai nostri Vigili, perché noi dobbiamo andare a prendere chi delinque, e non chi oggettivamente ha solo un negozio. Secondo, secondo, da questo punto di vista, aiutarci, questo sì, con il Tavolo della Sicurezza, perché noi dobbiamo evitare che usino questi negozi, magari di persone perbene, per oggettivamente creare spaccio, e per farlo anche in luoghi, a mio giudizio - penso a quello che vi ho detto prima, di piazza Santa Giulia - luoghi in cui c'è tutto, tranne che bisogna dare un segnale di questo tipo. Per cui il voto dei Moderati sarà favorevole. Mi auguro che da qui in poi, questo argomento sia trattato a tutto tondo, quindi sia sui minimarket, che di fatto rappresenta un problema di ordine pubblico, sia dal punto di vista della sicurezza, quindi al Tavolo della Sicurezza per cercare di estirpare ogni tipo di soggetto che li usa come base, affinché anche chi vive nelle zone dove vi è un luogo come questo, un'attività commerciale come questa, possa comunque sentire lo Stato presente. Grazie. |