Interventi |
ROSSO Roberto Se questo provvedimento avesse promanato il puzzo rancido del razzismo, come è stato evocato qui dentro, io, ma penso molti, anche tra coloro che sono in Maggioranza, se ne sarebbe discostato con ripugnanza. Viceversa, è una norma, è un atto che mette in termini assolutamente generali, lo dico a Lo Russo, in termini assolutamente generali, un problema di tranquillità e sicurezza nei quartieri che ha a che vedere con la vita della povera gente. Lo diceva ben Magliano prima, chi frequenta soltanto San Salvario e la Crocetta e il centro, queste zone probabilmente non le conosce neppure, invece là vivono quotidianamente, mi ricordo che Sicari lo diceva in Commissione, vivono tutti i giorni persone che hanno diritto, come quelli più benestanti di Torino, e che chiedono di avere un clima di sicurezza, probabilmente non gliene frega niente dei bengalesi. Io conosco degli arabi a Torino che hanno voglia di vivere in modo tranquillo, anche Barriera di Milano, e sono arabi, non sono italiani. Ecco, da questo punto di vista, quello che mi domando, è come si possa sostenere - io voterò naturalmente questo provvedimento - ma come si possano sostenere le cose che ho ascoltato oggi, come si possano proferire queste cose, perché la cosa, mi dispiace che non ci sia più Lo Russo e la Consigliera Grippo, ma come si fa a dire e a dare del razzista a Russi, nello stesso momento in cui il Sindaco di Bologna e il Sindaco di Firenze, i due Sindaci delle città più importanti governate dal Partito Democratico, fanno le medesime delibere. Allora un po' di coerenza imporrebbe che Lo Russo e la Consigliera Grippo prendessero non solo le distanze, ma chiedessero l'espulsione; l'hanno chiesta per la Capogruppo di Verona che aveva votato un provvedimento per giudizio intelligente a favore della famiglia in quella città. A mio giudizio, non ho mica detto a giudizio di tutti. E non capisco come non si possa prendere le distanze, anche in termini formali, da due Sindaci che prendono gli stessi provvedimenti che qui vengono bocciati, bollati come razzisti. Se anche il Presidente di Circoscrizione e il Consigliere di Circoscrizione del Partito Democratico hanno chiesto addirittura l'estensione, diceva la Consigliera Grippo, in un percorso di intelligente collaborazione, certo, hanno chiesto l'estensione di questo provvedimento a quote di città esclusivamente occupate da bengalesi, che non erano state considerate, come si possa definire razzista coloro che invece, dall'altra parte, prendono una posizione diversa. Cioè il problema è che a me possono anche non stare bene i grillini, non li voterei probabilmente mai per il giustizialismo e per altre cose che portano (incomprensibile) ma, voglio dire, quando fanno delle cose ragionevoli, bisognerà pur prenderli in considerazione, e in questo caso l'hanno fatto, perché voglio ricordare che in quegli stessi ambienti di cui si parla oggi, a Barriera di Milano, è successa una cosa che probabilmente il Partito Democratico si è dimenticato: sette mesi fa, sette mesi fa, una ragazza, rappresentante di Fratelli d'Italia, non del Centro Liberale, Democratico, Cristiano, di quello che volete, di Fratelli d'Italia, ha battuto la rappresentante del PD a Barriera di Milano, non era mai successo nella storia repubblicana di questa Città e di questa Nazione. Ora, davanti a queste cose, uno dovrebbe anche dirsi: ma possibile che sono diventati dei cretini tutti quelli di Barriera di Milano, che erano tutti comunisti, e che oggi votano fascista? Possibile che siano tutti cretini costoro? Oppure non ci saranno delle ragioni che fanno persino superare le differenze ideologiche, le barriere culturali, in nome di qualcosa di più concreto, il proprio interesse personale di dimostrare la propria cittadinanza in termini di integrità. Ecco io invito veramente gli amici del Partito Democratico a considerare queste cose, che anche i poveri hanno diritto ad una vita dignitosa. |