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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 19
ORDINE DEL GIORNO 2018-04413
(ODG N. 8/2018) "INDIRIZZI A TUTELA DEL RIPOSO, DELLA SICUREZZA, DELLA VIVIBILIT? URBANA E DELLA LIBERA FRUIZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI NELLE AREE CITTADINE INTERESSATE DA FENOMENI DI AGGREGAZIONE NOTTURNA FAVORITI DALLA VENDITA PER IL CONSUMO SUL POSTO DI ALIMENTI E BEVANDE" PRESENTATA IN DATA 10 OTTOBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO RUSSI.
Interventi
ROSSO Roberto
Se questo provvedimento avesse promanato il puzzo rancido del razzismo, come è stato
evocato qui dentro, io, ma penso molti, anche tra coloro che sono in Maggioranza, se ne
sarebbe discostato con ripugnanza. Viceversa, è una norma, è un atto che mette in
termini assolutamente generali, lo dico a Lo Russo, in termini assolutamente generali,
un problema di tranquillità e sicurezza nei quartieri che ha a che vedere con la vita della
povera gente. Lo diceva ben Magliano prima, chi frequenta soltanto San Salvario e la
Crocetta e il centro, queste zone probabilmente non le conosce neppure, invece là
vivono quotidianamente, mi ricordo che Sicari lo diceva in Commissione, vivono tutti i
giorni persone che hanno diritto, come quelli più benestanti di Torino, e che chiedono di
avere un clima di sicurezza, probabilmente non gliene frega niente dei bengalesi. Io
conosco degli arabi a Torino che hanno voglia di vivere in modo tranquillo, anche
Barriera di Milano, e sono arabi, non sono italiani. Ecco, da questo punto di vista,
quello che mi domando, è come si possa sostenere - io voterò naturalmente questo
provvedimento - ma come si possano sostenere le cose che ho ascoltato oggi, come si
possano proferire queste cose, perché la cosa, mi dispiace che non ci sia più Lo Russo e
la Consigliera Grippo, ma come si fa a dire e a dare del razzista a Russi, nello stesso
momento in cui il Sindaco di Bologna e il Sindaco di Firenze, i due Sindaci delle città
più importanti governate dal Partito Democratico, fanno le medesime delibere. Allora
un po' di coerenza imporrebbe che Lo Russo e la Consigliera Grippo prendessero non
solo le distanze, ma chiedessero l'espulsione; l'hanno chiesta per la Capogruppo di
Verona che aveva votato un provvedimento per giudizio intelligente a favore della
famiglia in quella città. A mio giudizio, non ho mica detto a giudizio di tutti. E non
capisco come non si possa prendere le distanze, anche in termini formali, da due Sindaci
che prendono gli stessi provvedimenti che qui vengono bocciati, bollati come razzisti.
Se anche il Presidente di Circoscrizione e il Consigliere di Circoscrizione del Partito
Democratico hanno chiesto addirittura l'estensione, diceva la Consigliera Grippo, in un
percorso di intelligente collaborazione, certo, hanno chiesto l'estensione di questo
provvedimento a quote di città esclusivamente occupate da bengalesi, che non erano
state considerate, come si possa definire razzista coloro che invece, dall'altra parte,
prendono una posizione diversa. Cioè il problema è che a me possono anche non stare
bene i grillini, non li voterei probabilmente mai per il giustizialismo e per altre cose che
portano (incomprensibile) ma, voglio dire, quando fanno delle cose ragionevoli,
bisognerà pur prenderli in considerazione, e in questo caso l'hanno fatto, perché voglio
ricordare che in quegli stessi ambienti di cui si parla oggi, a Barriera di Milano, è
successa una cosa che probabilmente il Partito Democratico si è dimenticato: sette mesi
fa, sette mesi fa, una ragazza, rappresentante di Fratelli d'Italia, non del Centro Liberale,
Democratico, Cristiano, di quello che volete, di Fratelli d'Italia, ha battuto la
rappresentante del PD a Barriera di Milano, non era mai successo nella storia
repubblicana di questa Città e di questa Nazione. Ora, davanti a queste cose, uno
dovrebbe anche dirsi: ma possibile che sono diventati dei cretini tutti quelli di Barriera
di Milano, che erano tutti comunisti, e che oggi votano fascista? Possibile che siano tutti
cretini costoro? Oppure non ci saranno delle ragioni che fanno persino superare le
differenze ideologiche, le barriere culturali, in nome di qualcosa di più concreto, il
proprio interesse personale di dimostrare la propria cittadinanza in termini di integrità.
Ecco io invito veramente gli amici del Partito Democratico a considerare queste cose,
che anche i poveri hanno diritto ad una vita dignitosa.

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