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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni dell'Assessora Leon su "Scelte operate per le destinazioni delle 'Luci d'Artista'".
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Prima di procedere col prossimo punto, erano state richieste delle comunicazioni in
Capigruppo, ci saremmo riaggiornati, verranno concesse anche le comunicazioni
richieste dal Capogruppo Lo Russo, volevo soltanto comunicarlo all'Aula.
Passerei alla richiesta di comunicazioni inerenti a:

"Scelte operate per la destinazione delle 'Luci D'Artista'"

VERSACI Fabio (Presidente)
Risponde l'Assessora Leon, le do subito la parola. Prego, Assessora.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Buongiorno a tutte e a tutti. Come sapete questa è la ventunesima edizione di Luci
d'Artista. È un progetto della Città realizzato in cooperazione con Iren S.p.A. e con
Fondazione Teatro Regio di Torino. Iren collabora fattivamente con la Città insieme al
Teatro Regio fin dal 1998 ed in particolare Iren con un ruolo che nei primi tempi è stato
di fornitore di servizi e poi successivamente è diventato partner e sponsor di
quest'attività. L'ideazione, la realizzazione, l'allestimento delle opere luminose, che
sono patrimonio di Luci d'Artista, sono realizzate attraverso due organizzazioni come
Iren e Fondazione Teatro Regio per il carattere tecnico e per la necessità di operare in
modo competente su un tema complesso come quello della scenografia artistica e della
realizzazione tecnica e illuminotecnica. Per ogni edizione il progetto di Luci d'Artista
viene sviluppato in base alle effettive disponibilità economiche, individuate
annualmente, a disposizione di Luci d'Artista, che sono conferite da Iren S.p.A., da
Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo. Ovviamente quest'Amministrazione
intende mantenere la sua attenzione sulla valorizzazione del patrimonio Luci d'Artista
sia per il suo valore turistico che per il suo valore culturale. Di fatto è una collezione di
arte contemporanea che è a disposizione dei cittadini e dei turisti per il periodo che va
dal 31 di ottobre fino al 6 di gennaio; Luci d'Artista di fatto inaugura il mese dell'arte
contemporanea nella nostra Città. La nostra Città, inoltre, è partecipante alla rete LUCI
che è una rete internazionale, Lighting Urban Community International, nata nel 2002
ed è partecipante attiva nell'attività di scambio e di approfondimento sul tema dello
sviluppo urbano ed in particolare in relazione all'uso dell'illuminazione artistica; in
questo senso Luci d'Artista continua ad essere riconosciuta anche a livello
internazionale come eccellenza, ma dico cose che voi sapete già.
Quest'Amministrazione intende utilizzare, come ha già fatto lo scorso anno e come
continuerà a fare, questo patrimonio di opere non solo per valorizzare il centro cittadino
dal punto di vista turistico, ma anche per promuovere altri luoghi significativi nel
tessuto urbano che hanno bisogno di essere portati al centro dell'attenzione della Città
per offrire attraverso la presenza di queste opere luminose l'opportunità di illuminare
luoghi vissuti come periferici da cittadini e grazie al contributo creativo di artisti di
fama internazionale che hanno realizzato nel tempo un patrimonio significativo di opere
creare opportunità che possono promuovere e dare nuovi significati a questi spazi urbani
per far incontrare e rendere maggiormente accessibile ai cittadini e alle cittadine scenari
artistici inediti nel campo dell'arte contemporanea in tutte le Circoscrizioni. Quest'anno
la Città ha definito il piano di collocazione delle Luci d'Artista nello spazio urbano
cittadino prevedendo un percorso concertato con i Consigli Circoscrizionali e con i
cittadini, ovvero sono state raccolte a partire dal mese di aprile indicazioni da parte delle
Circoscrizioni, da parte di Consiglieri, da parte di cittadini indicazioni sulla proposta di
luoghi dove installare le Luci d'Artista. Tutti questi luoghi sono stati vagliati attraverso
sopralluoghi dai tecnici di Iren e Teatro Regio per valutarne la fattibilità e al termine di
un lungo lavoro di verifica sono stati definiti i luoghi nei quali stiamo collocando oggi
le Luci d'Artista. Si è giunti così ad una programmazione, che prevede l'allestimento di
ventiquattro opere, poi se volete ho l'elenco, ve le leggo tutte con le localizzazioni,
sono: 13 nella Circoscrizione 1; una nella 2; una nella 3; una nella 4; una nella 5 una
nella 6; due nella 7 e quattro nella 8. Questi numeri dipendono anche dalle opere che
sono installate in modo permanente, ovviamente; in particolare ricordiamoci che, per
esempio, nella 8 c'è Rebecca Horn, ma ci sono altre opere che sono installate in modo
permanente. Si è quindi riusciti, pur mantenendo la centralità dal punto di vista turistico
del centro storico, a diffondere la presenza delle Luci d'Artista anche in altri quartieri
con almeno un'installazione per Circoscrizione. Vorrei portare all'evidenza dei
Consiglieri che quest'anno è stata installata una nuova opera luminosa permanente al
PAV, "L'Albero del PAV" realizzato dall'artista Piero Gilardi, collocata in via
Giordano Bruno 31 in prossimità del PAV. Mentre in alcune strade tra le quali via
Roma erano presenti agganci che permettevano di ancorare le opere senza problemi,
purtroppo nel corso del tempo, nel corso degli anni sono venuti a mancare il numero
sufficiente di ganci che potessero garantire l'ancoraggio con livelli di sicurezza
sufficienti per l'allestimento delle opere, in particolare per le opere più pesanti e qui
parliamo di via Roma. Le valutazioni tecniche, quindi, hanno determinato la necessità
di..., hanno determinato il fatto di non poter montare la luce di Carmelo Giammello,
"Planetario", in via Roma, quest'anno, prevedendo già a partire da subito una
riformulazione dell'opera in modo che diventasse più leggera perché l'opera possa
tornare nel 2019 in via Roma. In sostituzione di Giammello sono state previste delle luci
di carattere natalizio, non Luci d'Artista, per non lasciare spenta via Roma. L'idea di
mettere, di posizionare solo alcuni elementi dell'opera non avrebbe valorizzato via
Roma e in più l'artista titolare ovviamente dell'opera, ovvero Carmelo Giammello, si è
detto contrario ad una installazione ridotta dell'opera che ne avrebbe determinato un
cambiamento proprio del punto di vista e quindi con lui abbiamo concordato questa
modalità: ovvero che lui, da adesso in avanti, lavorerà sulla reimpostazione dell'opera
per renderla meno pesante e quindi agganciabile in futuro ai ganci, quelli già presenti e
che funzionano e ne installeremo anche degli altri, concordando l'installazione di ganci
anche con i condomini. Ma per dare però risposta anche alle numerose richieste di
implemento delle opere d'arte nel patrimonio di Luci d'Artista abbiamo avviato
interventi di manutenzione straordinaria e per restaurare alcune delle opere che erano
anni che non venivano installate ed in particolare prevediamo per il 2019 l'installazione
di "Doppio passaggio" di Joseph Kosuth che un tempo era installata sui muri dei
Murazzi a fianco del ponte della Gran Madre, questa volta però posizionandoli su piazza
Vittorio. Quindi cambiamo una collocazione che è adatta perché queste scritte sono
molto lunghe e abbiamo individuato insieme ai condomini, insieme anche ai diversi
uffici della Città una collocazione che ci permetterà di riaccendere quest'opera e di
renderla permanente, quindi avremo sicuramente un'opera in più. Restaureremo
Giammello e quindi "Planetario" che sarà ricollocata nel 2019 e il restauro anche di
"Palle di Neve" di Enrica Borghi che ha bisogno di essere ricostruita perché costruita,
ovviamente, con materiali di riciclo, ma che sono molto deperibili e nel tempo si sono
sporcati e si sono deteriorati; quindi anche "Palle di Neve" è in restauro e sarà di nuovo
riposizionabile nel 2019. Stessa cosa faremo con l'opera di Molinari che quest'anno
verrà installata, ma poi verrà di nuovo restaurata e riposizionata. Quindi, queste sono le
innovazioni che saranno introdotte nel 2019 e aumenteranno, quindi, il numero di luci
anche nel centro città. Per quanto riguarda il programma del 2018 si prevede che la
manifestazione si apra il 31 ottobre 2018 con l'accensione dell'opera "My Noon", di
Tobias Rehberger, collocata nel cortile della Scuola Collodi nella Circoscrizione 8,
organizzando a cura della Fondazione Teatro Regio, con la Città di Torino, con la
Circoscrizione 8, con le scuole, con la GAM e con il PAV un percorso con i ragazzi
delle scuole (parteciperanno circa 30 classi ) per ragionare insieme sul tema del tempo
nell'arte contemporanea e nel quotidiano. Quindi l'allestimento dell'opera è
accompagnato da un lavoro laboratoriale da parte dei ragazzi della scuola e abbiamo
invitato anche l'artista per un workshop con i ragazzi e l'artista sarà presente anche
all'inaugurazione delle Luci d'Artista di quest'anno. Abbiamo offerto ai ragazzi, alle
famiglie dei ragazzi di quel quartiere la possibilità di fare un tour delle Luci d'Artista
con l'autobus, quello a due piani, per poter conoscere meglio qual è il circuito in cui si
inserisce l'opera di Rehberger. Altre attività sono previste con le Circoscrizioni: con la
Circoscrizione 5 il tavolo Vallette, la Casa del Quartiere, le Officine Caos, per
l'installazione dell'opera "Ice Cream Light" di Vanessa Safavi nella piazza, e in
Circoscrizione 7 in relazione all'installazione dell'opera "Ancora Una Volta" di Valerio
Berruti, e ci sono manifestazioni di interesse anche nella Circoscrizione 2 e 6 con azioni
che verranno definite in questi giorni. Segnalo che il 29 dicembre di quest'anno scade la
concessione decennale del marchio verbale Luci d'Artista che è depositato presso la
Camera di Commercio; ovviamente la Città si impegna al rinnovo per ulteriori 10 anni
in modo da non perdere questo marchio e il titolo di poter chiamare Luci d'Artista la
nostra manifestazione. Se volete vi segnalo dove sono collocate tutte le opere, se volete
ve le elenco, se no ve lo trasmetto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Okay.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, se vuole trasmettercelo a tutti. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne
ha facoltà per 5 minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Smaltirei subito il tema che in qualche modo è stato quello più
controverso anche mediaticamente che è il tema di via Roma, nel senso che non voglio
infierire, né gigioneggiare sul fatto che lei ancora oggi ribadisca il fatto che la ragione
per cui non viene esposto il Planetario è che mancherebbero i ganci, perché un'edizione
ventunesima della stessa iniziativa davvero rende un po' stucchevole anche polemizzare
su questa cosa, in termini dell'efficienza della programmazione da parte
dell'Assessorato alla Cultura, quindi eviterei di infierire relativamente al fatto che la
giustificazione che mancavano i ganci sulle facciate, diciamo così, non è che regga
tantissimo, Assessora Leon, è più credibile il tema del restauro e forse quel tema lì era il
tema che avrei suggerito banalmente dal punto di vista tattico di utilizzare perché
parlare di ganci sulle facciate oggettivamente è un pochino, come dire, suggestivo.
Invece concentrerei l'attenzione su una delle cose che lei ha detto, correttamente lei
facendo riferimento al fatto che le Luci d'Artista non sono luminarie natalizie, ma sono
di fatto un'esposizione di arte contemporanea, peraltro una delle esposizioni di arte
contemporanea che caratterizzano e ne fanno un po' la cifra distintiva dell'attività di
arte contemporanea che questa Città inaugura proprio in questo periodo a partire da
Luci d'Artista, insomma Artissima, Paratissima, non faccio il lungo elenco di iniziative
che caratterizzano la nostra offerta culturale perché, guardi, ad onor del vero l'idea di
portare Luci d'Artista in periferia non è neanche del tutto inedita perché la primissima
edizione del 1998 aveva esattamente con un'impostazione che fu corretta
successivamente l'idea di portare le Luci d'Artista anche nelle periferie e perché fu
corretta? Perché ci si rese conto immediatamente che se la finalità complessiva
dell'esposizione (incomprensibile) di Luci d'Artista non era quella di abbellire con
ghirlande colorate le nostre vie, ma era quella di portare, di fatto, e rendere l'intero
centro della Città una sorta di museo visitabile senza soluzioni di continuità non aveva
senso portare Luci d'Artista nei quartieri periferici. Anche qui ci sarebbe un secondo
argomento su cui è troppo facile gigioneggiare e non mi soffermo, lo accenno solo,
perché io sono convinto che, diciamo così, le nostre periferie su cui giustamente si sono
caratterizzate aspettative altissime dall'insediamento di quest'Amministrazione da
quello che risulta alle nostre mail e da quello che risulta ai nostri colloqui con gli
abitanti delle periferie hanno altre esigenze rispetto a quelle di avere le Luci d'Artista,
hanno esigenza di aver l'erba tagliata e non ad un metro, hanno l'esigenza di avere le
strade riparate, però senza fare il demagogo che non mi piace neanche banalmente
hanno un'esigenza anche in termini sociali e culturali e qual è questa esigenza? È di
caratterizzare l'attività culturale e sociale che fa da motore aggregativo attraverso
un'operazione di coinvolgimento delle organizzazioni che localmente lavorano lì, le
Luci d'Artista sono state pensate in una stagione dall'allora Sindaco Castellani in una
stagione che fondamentalmente vedeva nell'individuazione della forma Luci d'Artista
come forma di arte contemporanea e quindi una sorta di musealizzazione che metteva in
contrasto estremamente evidente l'architettura barocca e comunque in generale
l'architettura del centro, non voglio offendere gli architetti storici dell'arte, soprattutto
non vorrei mai offendere il Vicesindaco Montanari che di storia dell'architettura è un
culture, ma da un punto di vista strutturale mettere in contraddizione, quindi anche
renderlo a sistema l'impatto del nostro centro storico con la forma più alta, una delle
forme di arte contemporanea, la logica di questa cosa è metterle vicine perché la logica
di questa cosa proprio come dice lei, Assessora Leon, è quella di un'attività culturale e
turistica, ora io non so, sarebbe utile ed interessante monitorare quanti turisti andranno
per il secondo anno consecutivo in piazza Montale alle Vallette a guardare l'opera di
arte contemporanea che per il secondo anno consecutivo avete deciso a nostro modo di
vedere sbagliando di posizionare lì, però oggettivamente sono cose diverse, cioè qui
credo davvero di poter dire che l'impostazione di sistema sia sbagliata e perché faccio
riferimento al tema partecipativo? Voi avete fatto e avete deciso, noi ve lo abbiamo
anche contestato, un bando per la promozione di attività culturali che fondamentalmente
utilizzando i fondi del piano periferie AxTO ha stimolato in tantissime aree della Città,
esattamente quelle periferiche degradate, una partecipazione progettuale piuttosto
significativa da parte delle organizzazioni culturali e sociali che nei quartieri operano e
vivono e che forse più di altre o certamente senza nulla togliere alla sua lungimiranza,
Assessora Leon, ma magari più di lei o più di me hanno contezza di quelli che sono i
reali fabbisogni di carattere culturale ed eventualmente anche artistico in quei territori,
allora questo patrimonio conoscitivo che è fatta da decine e decine di progetti anche
piuttosto interessanti per vostra stessa ammissione nonostante li abbiate esclusi poteva
essere l'embrione di un'attività che provava a ribaltare il paradigma con cui invece
riteniamo continuiate ad approcciare a questo tema e cioè che l'attenzione alle periferie
che declinate a parole e poi non declinate nei fatti si traduce nel portare un'opera d'arte
contemporanea in via Negarville o in piazza Montale. Ora quelli con cui parlo io che
abitano lì, diciamo così, che a me pongono esigenze un po' diverse, in piazza Montale
pongono ad esempio l'esigenza di avere il 3...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Il tram n. 3, concludo, Presidente, non con la pedana alta, ma con la pedana bassa
perché sono persone anziane, mi pongono l'esigenza che bisogna riparare le strade, non
mi pongono l'esigenza di avere un'opera d'arte contemporanea lì. Allora, con il
massimo..., ormai quest'anno l'avete deciso, l'avete fatto, è chiaro, Assessora Leon, che
se lei va nelle Circoscrizioni a dire "Abbiamo deciso che vi mandiamo un'opera d'arte,
cosa ne pensate?", cosa si aspetta che le dicano? No? E' difficile, cioè la differenza
sostanziale è quella, ci aspetteremmo un disegno culturale, un disegno culturale, questa
questione di Luci d'Artista è una delle, però è piuttosto paradigmatica di un modello
con cui state approcciando, questa tematica che a nostro modo di vedere non è in
qualche modo corretta o perlomeno non risponde, certamente non risponde alle esigenze
dei cittadini, ma non risponde neanche in qualche modo ad un'esigenza che anche noi
stessi sentiamo che è quella di far partecipare i cittadini alla loro comunità anche
culturale e non solamente di carattere, se vogliamo, operativo. Quindi nell'auspicio di
vedere delle opere, comunque, che sicuramente saranno di grande livello anche, come
dire, di impatto visivo in via Roma e, come dire, nell'auspicio anche che voi questa
riflessione non la consideriate strumentale, ma la consideriate come parte di un
contributo che vogliamo fornirvi di riflessione, siete andati avanti come dei treni, l'anno
scorso l'abbiamo già posta questa questione, quest'anno l'avete ribadita e riproposta,
continuiamo a ritenerla un'impostazione sbagliata, ci piacerebbe, guardi, le facciamo
anche un complimento, se mi dà ancora un minuto, Presidente, le faccio un
complimento personale, io personalmente ho partecipato ai festeggiamenti di San
Giovanni, quello dei droni per capirci, ho particolarmente apprezzato, l'ho detto alla sua
collega Pisano, lo show di luci che è stato proiettato sulla facciata del Palazzo Reale,
allora credo che un'iniziativa di questo tipo possa eventualmente essere replicata non
solo a San Giovanni, allora provare ad immaginare perché effettivamente a mio modo di
vedere, poi è questione di gusti, io non voglio toccare sensibilità sui gusti dei singoli,
credo che sia stata particolarmente apprezzata, forse più dei droni, ecco, se proprio la
devo dire tutta, allora provare ad innovare significa anche provare ad andare un pochino
oltre quello che è il consolidato di quello che è stato fatto, per cui se, Assessora Leon,
lei vorrà accettare questi suggerimenti che proviamo a darle dal nostro punto di
osservazione e proviamo non sull'edizione 2018, sull'edizione 2019 invece che a
contrarre, a rarefare ulteriormente l'offerta turistica e culturale connessa a questa
installazione a concentrarla e magari a potenziarla con iniziative di questo tipo, penso ai
Murazzi, penso davvero al Palazzo Reale, penso a tutta una serie di facciate storiche che
potrebbero essere valorizzate nel periodo natalizio o non solo nel periodo natalizio con
questo tipo di impostazione forse potremmo trovare anche quella corretta relazione tra
Maggioranza e Minoranza che sostanzialmente, come dire, non vede tutte le proposte
che facciamo sempre respinte al mittente in quanto non si capisce per quale ragione. Io
non credo, chiudo, che i cittadini delle periferie che conosco io, che magari sono quelli
di cui non abbiamo gli stessi riferimenti, hanno piacere di venire in centro, di vedere un
centro decoroso, pulito, curato con delle installazioni, anche di arte contemporanea,
secondo me fanno più volentieri a meno di un'opera d'arte contemporanea se, come
dire, tuteliamo e curiamo un po' di più lo spazio pubblico che in qualche modo loro
vivono quotidianamente e credo per il futuro che forse un potenziamento anche di
offerta culturale e conseguentemente turistica nel centro ad ulteriore implementazione di
Luci d'Artista possa essere un orizzonte programmatico su cui la invitiamo a riflettere.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Ferrero.

FERRERO Viviana
Sì, grazie, Presidente. Per le Minoranze e i giornalisti che in questi giorni sono andati
proprio un po' a banchetto su questa cosa noi metteremo le luci di Natale, ma non le
Luci d'Artista in via Roma, ma io direi che dobbiamo forse fare proprio un passo
indietro sul fatto che le Luci d'Artista sono state pensate non modulari e sono state
pensate quindi con misure fisse e quasi tutte per il centro e quasi tutte con misure fisse,
ma le periferie hanno pari dignità e la nostra idea di Città policentrica è proprio quella di
declinare nella maggior parte sarà difficile collocare alcune opere, però il problema è
proprio riuscire a sistemarle in tutta la Città, con le criticità che abbiamo elencato, con
le manutenzioni molto costose, con i costi elevati di montaggio, ma anche con la
volontà di portare avanti il ventaglio di richiesta che c'è nelle periferie, se il Planetario è
sempre stato in via Roma, non è detto che ci debba rimanere per sempre, l'artista ha
detto che per adesso è un problema montarlo in forma ridotta, ma noi possiamo
comunque pensare che si potranno utilizzare delle situazioni di compromesso, è anche
importante secondo noi coinvolgere gli artisti in modo che pensino un..., coinvolgerli
per ricollocare queste opere anche in altri luoghi ed è anche una sfida per un artista
ricollocare un'opera in altri luoghi adattandola ai luoghi e banalmente per le periferie è
anche il discorso di non essere escluse da uno spettacolo o da una rassegna di arte
contemporanea. La scelta di Vallette, dei coni di Vanessa Safavi "Ice Cream Light" è
una scelta che è stata condivisa dalle Circoscrizioni, possiamo fare meglio, tutto si può
fare meglio ed io concordo con il Consigliere che mi ha preceduto sul fatto che il video
mapping è una cosa molto bella ed interessante, sicuramente si dovranno trovare dei
compromessi proprio per il fatto che queste luci avevano delle criticità proprio iniziali,
pensate per il centro e quindi difficilmente spostabili, però anche il culturale noi lo
possiamo declinare in modi diversi anche su una maggiore democrazia e mettendole
proprio nelle periferie per dare luce a quelle zone che sono più in ombra, quindi tutto si
può fare meglio, ma io direi che la direzione che abbiamo intrapreso è sicuramente solo
una direzione, ma dà già un po' il senso di quello che noi vorremmo realizzare, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Non ci sono altri interventi.
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