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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2018-04103
"RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI: LE FAMIGLIE E GLI UTENTI SONO STATI COINVOLTI, CONSULTATI E INFORMATI?" PRESENTATA IN DATA 26 SETTEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Grazie, Assessora, le chiedo se posso avere quanto lei ha letto in
Aula se me lo fa mandare in modo tale da non riportare inesattezze. Ma poi lei
giustamente deve raccontare di un percorso condiviso, sa meglio di me che non è così
semplice, che ci sono frizioni attualmente sia per parte sindacale, sia per parte di alcune
famiglie che peraltro io ho incontrato che mi poneva questa domanda, questa domanda
che era facilmente riconducibile a questa asserzione, se io fino a ieri sono andato per
occuparmi di mia figlia o di mio figlio con una disabilità in piazzetta della Visitazione
non è che da domani devo andare in Pio Settimo, che tra l'altro è facilmente
raggiungibile dipende, dipende, nel senso che comunque abbiamo scelto un luogo nella
dinamica per cui la 8 e la 9 si mettono assieme per la riforma di Circoscrizioni, se io
aggancio la 1 alla 8 e alla 9 la 1 finisce sulla 9, se nella logica 8 e 9 si è scelto Pio
Settimo, però io prendo atto di una cosa nuova rispetto alle informazioni che avevo e
quindi da questo punto io vorrei però un approfondimento in Commissione per capire,
Presidente, se questo poi accade in modo diffuso perché si è parlato di operatori nei
confronti ci saranno stati dirigenti che hanno guidato con un'idea chiara su dove
volevano far atterrare questa riforma dei nostri servizi, io non so se per lei, Assessora,
basti dire abbiamo fatto colloqui con il Terzo Settore per dire abbiamo parlato con tutte
le famiglie, penso proprio di no conoscendola e non so neanche quanto le famiglie siano
state coinvolte in questo percorso, questo non lo so, l'unica cosa che so è che le famiglie
che ho incontrato io sono state messe a parte di questa problematicità da parte degli
operatori, che gli hanno detto: "Guardate, d'ora in poi non ci troveremo più qua, ci
troveremo in Pio Settimo", vedendole scuotere il capo e sapendo che io mi fido perché
l'onestà intellettuale che ha dimostrato in questi 2 anni è sempre stata oggettivamente
corrispondente a quanto era nella realtà, io colgo questo e mi corregga se sbaglio, che
oggi una famiglia che portava suo figlio o sua figlia negli appuntamenti quelli di
consuetudine con il proprio operatore in piazzetta della Visitazione potrà continuare a
prendere appuntamenti lì per continuare a trattare con lo stesso operatore che nel caso
da Pio Settimo si sposta e va dove la famiglia richiede, cioè nella situazione precedente.
Se questo è il dato, un po' mi conforta perché questo vuol dire che si è fatta un po' di
comunicazione verso le famiglie per montare su un po' il caso e oggettivamente io poi
mi occupo come Consigliere Comunale della qualità della vita dei nostri dipendenti, dei
nostri collaboratori comunali, ma anche delle famiglie e soprattutto delle famiglie a cui
tocca vivere spesso una vita un po' più complessa se si ha un bambino o una bambina
che ha una disabilità. Per cui, prendo atto di questo, farò le mie verifiche; mi
tranquillizza la sua risposta perché vuol dire che queste famiglie avranno ancora il
diritto di poter avere un'interlocuzione con gli operatori in piazzetta della Visitazione
come in Ormea, mi auguro che gli operatori, però questa sarà responsabilità poi vostra,
che gli operatori si attengano a quanto lei ha detto in Aula, cioè che se la famiglia dice:
"Sono impossibilitato a venire fin là", perché a volte non è semplice spostare un
ragazzino o una ragazzina, dipende dalla disabilità che ha, che gli operatori si attengano
e che quindi incontrino le famiglie come di consueto nel luogo che era stato predisposto
precedentemente. Detto questo mi piacerebbe, Presidente, se fosse possibile
approfondire in Commissione questo tema cercando e su questo chiedo la sensibilità
anche all'Assessora di poter dialogare anche con le associazioni di utenti, quindi
familiari, perché alla fine di questa riorganizzazione a farne le spese non siano appunto
le famiglie che avevano magari costruito una dinamica familiare legata a quello che
l'Amministrazione dava come servizio e che invece si trovano per seguire le nostre
logiche di riorganizzazione, di contenimento dei costi a dover stravolgere un menage
familiare che invece aveva trovato magari la sua stabilizzazione. Grazie.

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