Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Buonasera. In relazione all'interpellanza in oggetto si evidenzia quanto segue: nell'ambito delle opere relative al potenziamento del nodo ferroviario di Torino cosiddetto passante ferroviario facendo seguito a specifica istanza dell'Amministrazione Comunale la società RFI ha predisposto le strutture della galleria ferroviaria per la successiva realizzazione dell'attraversamento est-ovest con un sottopasso veicolare su con corso Vigevano e corso Mortara tramite la realizzazione di aperture nelle pareti delle stesse. Gli uffici tecnici hanno predisposto il progetto di fattibilità tecnica economica dell'opera il cui costo complessivo è stimato pari a circa 30 milioni di euro. Queste risorse non le abbiamo a bilancio ed inoltre il Ministero dei Trasporti negli ultimi anni ha focalizzato l'erogazione delle sue risorse sul trasporto pubblico di massa e non su nuove realizzazioni di ulteriori infrastrutture, ma quello che c'è da dire di questa intersezione è particolare perché proprio negli ultimi giorni il traffico sta aumentando e quindi vorrei ripercorrere un po' la storia per arrivare poi alle soluzioni. Con l'abbattimento della struttura sopraelevata di corso Mortara nell'anno 2006 il traffico di attraversamento est-ovest che percorreva l'infrastruttura e scorreva su un altro livello rispetto al traffico di superficie è andato ad aggiungersi al traffico già presente sul vecchio corso Principe Oddone, via Stradella e corso Vigevano, per sopperire a tale chiusura era inoltre stato costruito un ponte provvisorio per consentire lo scorrimento temporaneo del traffico su via Stradella. Considerata la previsione di un lungo cantiere con importanti interventi infrastrutturali nell'area gli uffici tecnici hanno all'epoca deciso di mantenere una regolazione delle intersezioni di piazza Baldissera a rotatoria in quanto tale sistemazione avrebbe garantito in fase esecutiva una maggiore flessibilità per lo spostamento dei flussi veicolari provenienti dalle varie direzioni durante le varie modifiche della viabilità necessarie per la realizzazione del cantiere. Pertanto nel dicembre del 2012 viene attivata la viabilità con rotatoria su piazza Baldissera, nello stesso periodo è stato anche aperto il nuovo corso Mortara che consente di raggiungere il sottopasso da via Orvieto a corso Potenza rendendo nuovamente fruibile il percorso est-ovest lungo l'asse Vigevano-Mortara. Sono quindi ormai circa 6 anni che la rotatoria consente la distribuzione del traffico veicolare in superficie nel nodo Baldissera in modo tutto sommato efficiente e con un livello di sicurezza elevato considerando che nell'intera piazza il numero medio annuo e la gravità degli incidenti rilevati è inferiore a quello di intersezione della stessa categoria con livelli di traffico confrontabili. Nel corso degli ultimi 2 anni con completamento progressivo della sistemazione superficiale del passante ferroviario che ha dato origine al viale della Spina si è potuto osservare uno spostamento del traffico veicolare sul nuovo asse viario molto più efficiente, il tempo di percorrenza in ora di punta tra corso Vittorio e piazza Baldissera dopo che è stato completato l'asse del passante è passato da circa 30 minuti ante viale Spina agli attuali 8 minuti, la diminuzione dei tempi di percorrenza ha rappresentato una forte attrattiva per i veicoli che seguivano percorsi alternativi utilizzando assi viari paralleli alle aree limitrofe, portando uno spostamento del traffico sull'asse interquartiere con la maggiore capacità di smaltimento e con l'effetto di miglioramento della fluidità e della viabilità delle aree, delle strade locali a contorno del progetto. Il traffico sulla rotatoria è quindi progressivamente aumentato con le nuove realizzazioni fino a raggiungere un valore di circa 6.000 veicoli all'ora come risulta dalle misurazioni effettuate a settembre 2017; questo dato è ancora più significativo se confrontato col traffico di superficie sulla piazza antecedente alla demolizione della sopraelevata che si attestava su una media di circa 4.000 veicoli l'ora. Con l'apertura su corso Grosseto da inizio 2018 dei cantieri della Torino Ceres si è potuto osserva un ulteriore incremento del traffico sul nodo a causa dello spostamento sugli assi di corso Vigevano-Mortara e corso Vigevano e via Stradella di parte del traffico di attraversamento est ovest alla ricerca di percorsi alternativi visto che corso Grosseto a causa dei cantieri i tempi di percorrenza si sono molto allungati. Questo ulteriore incremento del traffico veicolare sull'asse est-ovest è andato aggravando ulteriormente sul nodo Baldissera provocando a partire dalla seconda metà del mese di settembre anche a causa di alcuni micro tamponamenti che hanno bloccato l'anello della rotatoria due episodi di blocco della circolazione molto significativi con la creazione di un ingorgo che ha interessato un'area piuttosto estesa all'interno della rotatoria Baldissera con un incremento sino a 50 minuti di tempi di attraversamento che di solito in ora di punta si aggirano sugli 8 minuti. Al momento in attesa del completamento delle infrastrutture ferroviarie veicolari si è in una situazione in cui la capacità della rotatoria è arrivata ormai alla saturazione e peraltro la presenza della rotatoria resta una garanzia della possibilità di completamento delle opere previste col minimo impatto sulla circolazione mantenendo il suo ruolo di sistema flessibile per consentire l'evoluzione dei cantieri ancora necessari per tali opere. Le analisi sino ad ora effettuate mostrano che il problema non è rappresentato dalla quantità assoluta di veicoli in transito quanto ai rallentamenti generati da comportamenti scorretti degli automobilisti, dalle interferenze in fase di uscita dalla rotatoria rappresentata dall'inteso traffico pedonale diretto alla stazione Dora e verso i capolinea della Dora Fly e alle fermate del trasporto pubblico presenti nell'area. Con l'avanzamento del cantiere della Torino Ceres e l'interruzione del servizio ferroviario questa interferenza dovrebbe nel prossimo futuro ridursi in maniera molto significativa in quanto l'attuale flusso per la stazione percorre l'anello pedonale probabilmente verrà intercettato a monte dei servizi sostitutivi. Dalle analisi effettuate è anche emerso che l'eventuale sostituzione della rotatoria con un impianto semaforico oltre a pregiudicare una futura infrastrutturazione del nodo data la complessità dell'intersezione, la presenza di intensi bracci veicolari in ingresso implicherebbe la realizzazione di un impianto semaforico ad almeno sei fasi in quanto data l'ampiezza dell'intersezione oltre ai movimenti sul dritto dovrebbero essere regolate con una fase separata anche tutte le manovre di svolta a sinistra nel nodo che restano un fondamentale snodo dell'interscambio. Una regolazione semaforica con questa complessità è stata simulata dal Servizio Mobilità e si è potuto osservare che comunque avrebbe un'efficienza paragonabile a quella dell'attuale rotatoria, non si ritiene peraltro praticabile in quanto non avrebbe comunque un effetto risolutivo. L'ipotesi di un allargamento dell'anello della rotatoria portando a tre corsie delle due attuali in quanto il rallentamento è creato dalle interferenze dovuto agli spostamenti di corsia all'interno dell'anello vanificherebbero un aumento di capacità indotto dall'aumento del numero di corsie all'interno dello stesso. Al fine di limitare il più possibile gli episodi di congestione del traffico e soprattutto cercare di eliminare i blocchi totali che si sono verificati nelle ore di punte di venerdì occorre mettere in campo una serie di provvedimenti per cercare di ottenere una ridistribuzione del traffico veicolare nella sua rete circostante il nodo di Baldissera che ha una discreta capacità residua generata dallo spostamento del traffico sul nuovo asse viario evitando quindi che si raggiunga in orario di punta la soglia di saturazione della rotatoria. Si intende peraltro adottare una serie di provvedimenti urgenti per ridurre il numero di veicoli in transito nella rotatoria di piazza Baldissera soprattutto nelle ore di punta cercando di distribuire più uniformemente il traffico insistente sul nodo lungo i percorsi degli assi di adduzione aumento in modo distribuito tempo di avvicinamento al nodo allo scopo di evitare che il tempo di attraversamento dello stesso diventi insostenibile a causa di un blocco della circolazione. Le misure si articolano su tre livelli, tempo zero, circa una 10 di giorni cercheremo di mettere una segnaletica informativa sugli assi di adduzione diretti verso piazza Baldissera in un raggio di almeno un chilometro di distanza dal nodo per favorire la consapevolezza del fatto che in orario di punta devono essere considerati i percorsi alternativi, inoltre verranno istituite delle corsie preferenziali per il trasporto pubblico e per l'emergenza, anche perché la preoccupazione che è dovuta all'ingorgo se succede un incidente lì dentro non si riesce ad entrare e quindi verranno messe corsie riservate su corso Mortara, dalla rotonda verso piazza Baldissera, su via Stradella, da via Chiesa della Salute verso piazza Baldissera e su corso Principe Oddone da Strada del Fortino verso piazza Baldissera, questo quindi entro 10 giorni. Invece ad inizio novembre verranno sempre per riuscire a ridurre la capacità di attrazione dei bracci di ingresso e la rotatoria verranno rimodulati i tempi semaforici per rallentare i flussi in ingresso, quindi da corso Venezia, da corso Principe Oddone e da corso Vigevano, quindi questo entro fine novembre. Prima del periodo di Natale per riuscire ad arrivare nel periodo natalizio che di solito è il periodo degli ingorghi se tutto questo non fosse ancora sufficiente a questo punto si attueranno proprio delle misure di divieto di circolazione, quindi prevedendo la chiusura dei bracci meno significativi di adduzione, riducendo il numero dei veicoli sull'anello provenienti dagli altri assi, verranno adottati quindi da via Cecchi obbligo di svolta a destra su corso Vigevano per i veicoli diretti verso piazza Baldissera, corso Mortara, rimarrà l'istituzione della corsia riservata e obbligo di svolta a destra su corso Principe Oddone e da corso Vigevano il restringimento della carreggiata verso piazza Baldissera. LAPIETRA Maria (Assessora) Mi scuso se faccio veloce, ma con 5 minuti non ci riesco e con un minuto di nuovo il concetto sarà difficile da spiegare, ma l'ho detto tante volte, sì, fare un'autostrada in una Città con due tappi com'erano due rotatorie Baldissera e Breglio era una follia, è stato fatto, abbiamo comunque due tappi (incomprensibile) anche per piazza Baldissera abbiamo comunque un'ulteriore rotatoria che in questo momento non funziona per smaltire quel traffico, certo sì che puntiamo sul trasporto pubblico, certo che andrei sicuramente di più su istituire delle corsie preferenziale e limitare un'autostrada urbana, ma avere una corsia preferenziale dove avremmo delle risorse per fare andare il trasporto pubblico, quindi assolutamente sì, ma anche per i cittadini che abitano su quel nodo perché non è che fluidificarne il traffico serve soltanto..., serve sicuramente di più il trasporto pubblico, quindi quello che cercheremo è questo, abbiamo la Torino-Ceres che deve essere terminata, quindi a fine del cantiere della Torino-Ceres sicuramente il traffico sarà diverso, ci saranno anche più persone che useranno il trasporto pubblico, si riaprirà il nudo, sperando che funzioni, di corso Grosseto, quindi rivaluteremo alla luce di quello, ma puntiamo come Amministrazione a fluidificare il trasporto pubblico. |