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VERSACI Fabio (Presidente) Passerei allora al meccanografico lo 3153: "Cambio d'uso di fabbricato da destinazione produttiva a commerciale per realizzazione di media struttura di vendita in via Palma di Cesnola…" VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Vicesindaca. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Questa, è anche questo un piccolo intervento, e anche quello che seguirà, sono sempre cambi d'uso molto ragionevoli, che in parte portiamo avanti come 106, in parte come cambio destinazione d'uso, puro e semplice. In questo caso è un piccolo fabbricato produttivo, da tempo, da molto tempo è in abbandono, molto fatiscente, non molto lontano da corso Bramante, sul quale è arrivata una proposta di realizzare una piccola struttura di vendita, circa 700 metri quadri; è un intervento che ci consente di fare un piccolo introito di cassa di 300 euro, e soprattutto sistemare il marciapiede antistante. Quindi è, credo, un piccolo elemento di riqualificazione dell'area. Fra l'altro, qui si farà una struttura di vendita non alimentare, che quindi non va ad impattare sulle strutture commerciali vicine, questa è sempre la nostra attenzione. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, solo per, appunto, annunciare il voto favorevole a questa trasformazione che riguarda un edificio che avrà destinazione d'uso commerciale e non alimentare, quindi stiamo parlando non di un supermercato, ma di un grosso negozio, non un supermercato. Ritengo che questi siano i casi in cui, diciamo, la 106 forse riesce ad andare a cogliere nel pieno quello che forse era lo spirito della Legge, ovvero un riutilizzo non particolarmente impattante sul territorio, ma una semplificazione, una facilitazione di opere di recupero di edifici ormai dismessi; quindi siamo favorevoli a questo intervento. Mi auguro che vengano poi monitorati e valutati al meglio gli interventi, chiamiamoli compensativi sul territorio, e miglioramenti sul territorio derivanti da questo intervento. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Effettivamente non si può dire che la strategia di sviluppo urbanistico di questa Città conosca soluzioni di continuità, e devo davvero congratularmi con l'indefesso Assessore Montanari che porta, a nastro, importantissimi provvedimenti che trasformeranno le sorti della Città. Uno di questi è esattamente questa delibera in 106. Io mi permetto di ricordarle, Assessore Montanari, non è tanto questo l'esempio, però, siccome oggi nel supplemento ne abbiamo altri due in arrivo, e che un minimo di decenza di equilibrio numerico tra varianti parziali e decreti sviluppo bisognerebbe - almeno in termini di parvenza generale - tenerlo, nel senso che io le ricordo sempre che lei, oltre a essere l'Assessore all'Edilizia privata, cioè entrare nel merito, se vuole: giardinetti bianchi, verdi o rossi sul tetto, se vuole, come dire, lampioni a LED o li vuole con le lampade a incandescenza, che sono tutte cose, guardi, che noi condividiamo, su cui siamo..., però il livello dovrebbe essere un pelino un altro, Assessore Montanari, il livello, ogni tanto, dovrebbe essere quello urbanistico. Esattamente il provvedimento, ce n'è un altro in mezzo, poi abbiamo il provvedimento del PRIN, della modifica di Botticelli, quello dovrebbe essere il livello a cui si ragiona qui. Poi, per la carità, non è che l'immobile in via Palma di Cesnola non sia importante, ma quando prima, nel dibattito, Assessore Montanari, si faceva riferimento alla…, non si offenda, non si offenda, piccineria della strategia, non si fa tanto riferimento, come dire, in sé, a queste cose, lei si scalda tanto, si esalta per i tetti verdi, per, cioè, una roba che proprio gode nel raccontare che, come dire, portiamo i tetti verdi sui tetti. Ora, senza nulla togliere, guardi, a questo tipo di livello, di analisi, avremmo l'auspicio ogni tanto di discutere di opere, come dire, un pelo più elevate. Il secondo auspicio - e poi chiudo davvero, dandole la dichiarazione di voto sulla delibera - è che almeno una cosa, una, Assessore Montanari, in cinque anni, che non sia una roba ereditata, ci aspettiamo di vederla, cioè un avvio di qualche cosa che non avete già trovato fatto. Insomma, è vero che abbiamo lavorato come dei pazzi, però, guardi, che di problemi in città, e di aree che richiedono vocazione, gliene cito una: abbiamo fatto un'interpellanza adesso con la Vicecapogruppo Foglietta, ma nel quartiere Dora, si parla di Parella, della palestra, ma il famoso, la famosa ambito Dora, faccia qualcosa; cioè, ogni tanto, esiste anche la Divisione Urbanistica, non esiste solo la Divisione Edilizia Privata. Dora non..., parlo di Parella perché si chiama così urbanisticamente, non confondete, ne parleremo, non è un problema. Detto tutto ciò, ovviamente il livello del provvedimento è chiaramente, talmente, come dire, edilizio, senza nulla togliere all'Edilizia, ci manca ancora, sennò il povero architetto Cortese poi si offende che dice…, no, le cose sono così importanti, però, ogni tanto, qualche provvedimento di variante urbanistica, Assessore Montanari, ce lo faccia vedere, almeno discutiamo un po' più di strategia e un pochino meno di: tetti verdi, superfici permeabili, colore dei cordoli, tipologia di marciapiedi, se vogliamo la pietra di Luserna, se vogliamo il serizzo. Tutte robe importanti, ma siamo la Città di Torino, siamo la Città di Torino, Montanari, non siamo - con tutto il dovuto rispetto - l'ultimo dei comuni che, come dire, correttamente disegna queste cose qui. Allora, ogni tanto, evitiamo di parlare di mansarde, di colore delle tegole e di superfici permeabili e parliamo, per favore, una volta ogni tanto, di strategia di sviluppo di questa Città. Questo era il senso dell'obiezione fatta prima a proposito delle Olimpiadi, non era altro, quindi nessuna accusa, guardi, a lei di non essere, come dire, solerte nel portare avanti i provvedimenti che si è trovato fatti. Magari uno ogni tanto lo inventi lei, provi a costruire un ragionamento lei, non a sviluppare ragionamenti che ha trovato fatti e su queste cose qui cerchiamo, davvero di, come dire, dare un segnale anche un po' più di rinnovamento, perché io, con tutto il dovuto rispetto, guardi, Montanari, io gliel'ho già detto quando è arrivato con la delibera di indirizzo, della revisione generale del Piano Regolatore ne ho un rispetto massimo. Se noi arriveremo nel 2020 a fare l'accorpamento delle categorie urbanistiche, lo considero davvero uno straordinario successo di questa Amministrazione, perchè più di questo questa Amministrazione non è in grado di fare. Almeno lascerete a chi verrà dopo, chiunque esso sia, magari voi stessi, perché avrete lavorato bene, e come dice la Consigliera Sganga, sarete premiati per come avete lavorato bene, uno strumento un po' più flessibile; arriviamo lì, ecco, proviamo a lavorarci un po'. Nel frattempo che facciamo questa enorme strategia della variante al Piano Regolatore, fate Torino 2030, piena di contenuti e assolutamente priva di slogan, fateci la cortesia ogni tanto di portare qualche variante parziale, perché l'altro elemento - e mi coglie l'obbligo segnalarglielo, Vicesindaco Montanari - è che tutto questo proliferare di 106, non essendo seguito da varianti parziali al Piano Regolatore che tendono a omogeneizzare l'approvazione della deroga edilizia, sta producendo un numero cospicuo di situazioni che, di fatto, non sono conformi urbanisticamente, e quindi la invito caldamente, guardi, è facile: avete fatto 10 supermercati in 106, benissimo, partiamo da lì, per favore, riuscite a fare le varianti parziali che portano quella destinazione commerciale, che avete votato in 106, in conformità urbanistica? Non è difficile, è un compito che, mi creda, i suoi uffici sono in grado tranquillamente di fare. Arriviamo, come dire, a portare un Piano Regolatore che non vede, come diceva il Consigliere Carretto, come dire, le 106 come strumento ordinario, perché sono deroghe, sono deroghe. Io ricordo con chiarezza le sue parole contro la 106, quindi, onestamente, abbiamo una 106 adesso, abbiamo una 106 immediatamente dopo; attenzione bene, il PD voterà a favore di questa, e favore di quella dopo, non è questo il punto, abbiamo nel supplemento altre 106 di supermercati, va bene, però, ogni tanto, mi faccia la cortesia., Assessore Montanari, di portare qualche variante parziale. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Se non ci sono altri interventi, voleva replicare il Vicesindaco, prego. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Sì, ma molto brevemente perché ormai siamo abituati a queste filippiche del Capogruppo Lo Russo e alle sue raccomandazioni. Posso dire solo che non ne abbiamo bisogno. Volevo solo dire che qui proprio non si discute di niente, non c'è neanche il tetto verde, pensi un po'. Si tratta semplicemente di prendere uno scatolone abbandonato e dargli una nuova vita, ristrutturandolo leggermente, quindi semplicemente dando un po' di dignità ad un piccolo posto della città di Torino davvero abbandonato, e non certo da noi, magari neanche dalla vostra precedente Amministrazione, ci mancherebbe. Mi chiedo poi come faccia il Consigliere Lo Russo, poi, la prossima volta che arriveranno due 106 tutte residenziali a tornare con questa filippica, cioè la invito a studiare, a prepararsi un attimo, perché tra una settimana ci sarà due 106 molto interessanti che prendono due aree in abbandono, anche lì ex industriali, ma molto, molto degradate, e fanno due interventi residenziali molto interessanti, lì invece col verde, e con una qualità abitativa certamente alta, che contribuirà a migliorare un piccola parte del quartiere, peraltro Dora, di cui si parlava prima. Quindi, lo invito adesso a studiare, magari in queste notti, qualche nuova frase da usare, grazie. Anch'io poi devo dire che non è che mi godo così con i tetti verdi, ho altre forme di godimento personale, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Ci sono dichiarazioni di voto prima della votazione? Carretto, ne ha facoltà per cinque minuti. CARRETTO Damiano Sì, per ribadire il voto favorevole. Vorrei solo agganciarmi a quanto detto prima, nel senso, poi mi fa ridere, perché poi si cita il quartiere Dora e poi scopri che la variante 283, approvata a marzo, va proprio a ridisegnare quella precedente variante. Però, vabbè forse il Consigliere Lo Russo era distratto, era probabilmente molto distratto. Altra questione che, secondo me, diventa importante è il fatto che…, rifarò lo stesso discorso poi col PRIN, è che a noi piacerebbe, anche, avere il tempo probabilmente di pensare cose diverse e non dover mettere i tacòn alle schifezze che sono state approvate. Perché probabilmente il progetto del PRIN di Botticelli, non avesse avuto quelle previsioni urbanistiche, quel disegno urbanistico, probabilmente, il Vicesindaco, non avrebbe passato due anni a lavorare per rendere quel progetto un progetto, non dico bello, passabile, cioè non ci vuole molto, e così su Scalo Vallino, e così su piazza Mirafiori, e così su tutta una serie di interventi: interventi urbanistici di varianti con previsioni e progetti annessi e connessi, che generavano una città brutta, pessima, non vivibile, con interventi e con una qualità urbana nulla. Quindi a me, onestamente, dispiace che il Vicesindaco debba passare buona parte del suo tempo a mettere a posto le schifezze ereditate. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Siamo pronti, apro la votazione, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato dichiaro chiusa la votazione. Presenti 29, favorevoli 28, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |