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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
INTERPELLANZA 2018-04168
"GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI 2026: COSA FAR? TORINO?" PRESENTATA IN DATA 28 SETTEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Do il mio modesto contributo, piccolo, a questo dibattito, in cui
bisogna districarsi fra la verità, i dati di fatto e la narrazione, a beneficio dei giornali,
bisogna lasciarli parlare e permettergli di salvare ancora qualche 1-2% alle prossime
elezioni regionali. Allora, qui si tratta di parlare di due modelli, due modelli che si
possono sintetizzare in maniera molto semplice, il modello dello "spendi e spera" e il
modello del "verifica, controlla, fai un'analisi prima di spendere", e io preferisco il
secondo modello, per un semplice motivo, perché si sta parlando di soldi dei cittadini,
soldi di cittadini di una città che, come dicono le stesse Minoranze e noi condividiamo,
abbiamo trovato in declino e quindi mi chiedo, la spinta Olimpica che è partita nel 2006,
è finita nel 2016? Quando siamo arrivati noi? "Sì", mi rispondono di sì, ma i debiti sono
continuati, i debiti ci sono ancora e siamo qua a pagarli, quindi è una spinta Olimpica
che finisce 10 anni dopo, ma i cui debiti non finiscono e siccome noi preferiamo fare
attenzione a soldi che non sono nostri, che non mettiamo di tasca nostra, preferiamo
proporre un modello sostenibile, che, evidentemente, nel contesto italiano ancora non si
può fare, perché siamo ancora abituati a usare la carta di credito per fare le cose, a
indebitarci, a fare le rate. Ecco, io spero che, prima o poi, in questo Paese, in questa
città, si capisca che non si può continuare a spendere se le risorse non ci sono, se
abbiamo il tasso di disoccupazione giovanile più alto del Nord Italia eccetera, eccetera.
Per quanto riguarda la legacy, volevo fare una metafora ardita, ma non la faccio, ne
faccio un'altra. Io posso ereditare un rudere, posso ereditare un rudere e questo
immobile è diventato un rudere, perché quello prima di me non ha fatto manutenzione,
ma so che questo rudere è stato acquistato quando non era ancora un rudere, come il
MOI, la pista da bob, che fine hanno fatto, no, che cosa è successo di questa eredità? So
che, siccome sono stati spesi soldi pubblici dei cittadini, forse me ne devo prendere
cura, anche se sono dei ruderi e questa è fare la buona Amministrazione ed è questo
quello che abbiamo cercato di proporre. Purtroppo il contesto non è ancora questo e non
è passata. Per quanto riguarda il mio piccolo campo, quello che non viene seguito
pienamente da tutti quanti, che è il campo della cultura, abbiamo visto come questo
modello di "spendi e spera", è finito, abbiamo visto il Virtual Reality Multimedia Park,
che ha generato milioni di debito, abbiamo visto il Salone del Libro, che è in
liquidazione, questo è il modello che abbiamo ereditato. È chiaro che abbiamo paura a
spendere i soldi e a impegnare la città e chiediamo l'analisi costi-benefici di un evento
che ancora ci regala dei debiti quotidiani ed è per questo che il loro modello è perdente
e il nostro invece non lo è.

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