Interventi |
RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Mi permetto di dire, iniziamo a portarle a casa, e poi vediamo, perché sappiamo che fa parte della storia di questo Paese dire: "Il Governo oggi in base alla disponibilità economica dice una cosa, poi magari l'anno dopo, a risultato acquisito si può fare sicuramente un altro gioco". Ed è stata giocata, giusto per utilizzare le parole del Sindaco, la partita che si voleva giocare, in quanto, io faccio anche un po' i complimenti al Sindaco, perché nonostante la delibera uscì votata da quest'Aula, nonostante le pressioni dei movimenti "No Olimpiadi", per un 70% siamo rimasti in partita, perché all'inizio Torino faceva parte del discorso a tre, perché abbiamo dato, abbiamo, come Lega, abbiamo dato tutto il contributo possibile affinché Torino potesse portare a casa le Olimpiadi invernali. Il problema, poi, chiaramente, di questo ci rendiamo conto, è tutto politico, perché si sono innescati dei meccanismi, probabilmente di Maggioranza, che hanno portato il Sindaco a deviare in 48 ore la direzione presa in maniera tale che ad oggi abbiamo questo tipo di risultato. Chi paga? Pagano i torinesi, pagano le Valli, che sarebbero state le Valli Olimpiche, paga un indotto, quello del turismo, che, l'abbiamo visto, con quattro partite di pallavolo, che ci ha raccontato l'Assessore Rolando, quanto hanno portato nelle casse del Comune, e pensiamo cosa poteva essere un evento Olimpico con una pubblicità decennale, con tutta una serie di possibilità da poter cogliere. Però io, in questa sede, mi permetto di dire che non do solo la colpa a chi ha portato avanti questa battaglia, perché se Milano e Cortina sono Milano e Cortina, e Torino è Torino, su Milano e Cortina ci sono due persone che si sono spese al 100%, che sono Fontana e che sono Zaia, che sono due Governatori di Regione che hanno messo davanti, anziché i loro interessi, gli interessi di tutta la Regione, si sono messi nella condizione di andare dal Governo a cercare di fare in modo di poter avere una candidatura Olimpica. Al Piemonte, invece, è mancato questo tipo di supporto, perché noi abbiamo un Presidente della Regione che si è chiuso in casa a fare non si sa cosa, e al momento in cui c'era da battere i pugni sul tavolo, forte anche di un'esperienza, quella del 2006, non pervenuto. E allora diciamo a Chiamparino: "Prenditi parte della colpa"? Perché cosa ha fatto la Regione Piemonte, guardando poi cosa è successo in Lombardia e in Veneto, per spingere sull'acceleratore e fare in modo di portare le Olimpiadi a Torino? Nella sua Torino, dove nel 2006 aveva già fatto le Olimpiadi invernali? E allora mi permetto di dire che il Partito Democratico che governa questa Regione ha altrettante responsabilità di chi ha sbagliato la strategia, perché si poteva tranquillamente fare un ticket importante, esattamente come è stato fatto, Sala con Fontana, Zaia con il Sindaco di Cortina. Cortina, ricordiamo, è un Comune che rappresenta forse neanche un quarto, neanche un borgo di Torino, eppure qualcuno ci ha creduto, ha portato avanti una battaglia, questa battaglia l'ha vinta la settimana scorsa; Zaia e Fontana erano a Venezia per ratificare l'accordo tra le Regioni, e poi i soldi arrivano, perché ci sono le possibilità in 10 anni di trovare i fondi, e poi chiedere magari tutti insieme una mano al Governo centrale. Oggi, mettersi nella condizione oggi di pensare cosa succederà economicamente tra 13 anni, secondo me è sbagliato. Diciamo che si è scientemente voluto fare questo tipo di strategia, sapevamo perfettamente dove saremmo finiti, ma questo lo sapevano tutti. Mi fa ridere che questo, e così chiudo, Presidente, mi fa ridere che alla festa per lo sventato attacco delle Olimpiadi a Torino ci saranno state forse 15 persone. Bene, voi avete, in maniera scientifica, deciso di far felici 15 persone e rovinare una Regione. |