Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. A sentire questa arringa difensiva verrebbe quasi da dirle: grazie Sindaca Appendino, grazie che non ci ha fatto arrivare alle Olimpiadi, anzi, i torinesi le sono davvero grati, le siamo grati noi come forze politiche, le sono grati tutte le categorie economiche, davvero, se non fosse stata lei alla guida della città, avremmo avuto la disgrazia di avere le Olimpiadi a Torino, lo sa?. La narrazione che lei ha fatto dal punto di vista della cronaca, difetta di alcuni passaggi; onestamente era anche facilmente prevedibile, quindi, pur non essendo particolarmente capace di leggerle nel pensiero, mi permetto di integrare brevemente la sua cronaca dei fatti, l'ha chiamata così. La cronaca dei fatti origina il lontano 9 marzo 2018, cioè 220 giorni fa, quando, erroneamente, un giornale torinese pubblica la notizia che c'è qualcuno che sta lavorando al dossier delle Olimpiadi, in particolar modo la Camera di Commercio. In particolar modo viene fatta un'intervista al Presidente Ilotte, che dice che c'era un dossier in carica, in corso di produzione, 220 giorni fa. Solo qualche giorno dopo, meno di un mese dopo, il Presidente della Commissione Urbanistica del suo Partito, cara Sindaca Appendino, Presidente Carretto, chiede a mezzo stampa le dimissioni di Malagò; lei forse questo elemento lo ha leggermente trascurato. Cioè noi abbiamo il Movimento 5 Stelle che, mentre la Camera di Commercio di questa città, interpretando le categorie economiche, porta avanti il discorso del dossier di candidatura, spiega che bisogna invece far dimettere il Presidente, il Presidente del CONI. Al che, eccolo qua che spunta il mitico Grillo per la prima volta: a chi diamo l'incarico di predisporre il mitico dossier? Al candidato del Movimento 5 Stelle trombato alle politiche del 4 di marzo, tal architetto Sasso, candidato nel Collegio Torinese alla Camera dei Deputati, che siccome ha il vantaggio di essere un organico del Movimento 5 Stelle, si becca un incarico diretto da 39.900 euro per non andare in gara, attenzione bene, per redigere il mitico dossier delle Olimpiadi e siamo al 6 giugno 2018, 131 giorni dalla data odierna. Dopodiché parte lo psicodramma, perché è ovvio che in questo quadro diventa difficile rimettere insieme i cocci, e udite, udite, per la prima volta nella storia di questa città, io ho fatto una ricerca bibliografica, sa, Sindaca, sono un po' precisino, non è mai esistito al mondo che il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri in carica, ribadisco, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri in ricarica piomba in una riunione del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle, e lo psicodramma di quella sera, se non sbaglio, ne abbiamo notizie al 27 giugno 2018, cioè 110 giorni fa, produce il fatto che il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e della Repubblica Italiana, dice effettivamente: "Cosa fatta, abbiamo l'accordo". Abbiamo l'accordo, Sindaca Appendino. Bene, andiamo avanti, perché, ovviamente, non paghi di tutta questa manfrina, cosa arriva dal Movimento 5 Stelle? Data 13 luglio 2018, 94 giorni fa, arriva una bella commissioncina di Indagine sulle Olimpiadi di Torino 2006, Sindaca Appendino, primo firmatario il succitato Damiano Carretto, con altri; mozione che viene ritirata, eh, ovviamente, poi viene fatta ritirare, Sindaca Appendino, fortunatamente lì… Dopodiché abbiamo una nostra…, abbiamo la famosa discussione che lei cita, con questa surreale delibera, surreale delibera, gliela rileggo, perché c'è un passaggio veramente interessante; al punto 3, punto 1 comma 3 dell'impegnativa, come giustamente riconosce dopo aver respinto un emendamento che, guardi, era stato presentato banalmente, perché il Governo aveva chiesto alle città di candidarsi in maniera congiunta, perché, guardi, che sul fatto che Torino fosse in grado di fare le Olimpiadi da sola, mai nessuno ha avuto il dubbio, mai nessuno ha avuto il dubbio. Il problema è, e poi userò un proverbio piemontese, "Pitost che nient l'è mej pitost", scusatemi la citazione piemontese. Invece noi no, noi duri e puri: "che siano previste sinergie unicamente con località dell'area metropolitana torinese, in quanto palesemente in sintonia con i principi di sostenibilità economica ambientale, nonché con i criteri di competitività internazionale", e siamo al 19 luglio, ossia 88 giorni fa. Dopodiché, ed è cronaca un po' più recente, quindi la memoria forse un po' più fresca, la nostra un po' più, come dire, robusta, invece qua, purtroppo, si pensa sempre che i cittadini si dimentichino le questioni, arriviamo a lei con il Presidente Chiamparino che il 18 di settembre andate a prendere la cosa, peraltro detta, andatevi a rivedere cosa abbiamo detto in Aula, prevedibilissima sportellata da parte del CONI, che, giustamente, dopo aver avuto la richiesta di dimissioni, aver avuto un Consiglio Comunale che si liberava una roba kafkiana, difficilmente, come dire, Sindaca Appendino, nonostante i buoni uffici suoi e soprattutto del Vicepresidente Gigino Di Maio, che era venuto qua, avrebbe dato semaforo verde a questo tipo di impostazione. Ed è notizia assolutamente già molto recente che il 9 di ottobre, guardate un po', ma che stranezza, Milano e Cortina sono candidate alle Olimpiadi e Torino è fuori dai giochi. Lei oggi, Sindaca Appendino, aveva una grande occasione, l'ennesima, che di nuovo perde, che è quella di dire: "Guardate, io ho scommesso", gliel'abbiamo detto pubblicamente, privatamente, quando convocò i Capigruppo prima di quel Consiglio Comunale nel suo ufficio, chiedendo sostegno alla delibera e sentendosi rispondere che quella delibera avrebbe prodotto esattamente quanto è poi capitato, perché basta leggere l'italiano, e guardi che la politica non è tanto complicata, è piuttosto semplice, e segue, talvolta, la stupirà, delle regole cartesiane. Se io devo candidare una città e spiego che chi deve fare il dossier di candidatura si deve dimettere, spiego che l'eredità Olimpica, parliamo di eredità, perché legacy fa troppo figo, parliamo di eredità Olimpica del 2006, la sua Maggioranza la vuole mettere sotto inchiesta. Sotto inchiesta! La mozione, che poi è stata ritirata…, no, no, non so se è stata ritirata, forse è ancora lì, a maggior ragione, a maggior ragione, lei parla di eredità e la sua Maggioranza vuole mettere sotto inchiesta l'eredità? Ma secondo lei, una persona normale, normale, non dico uno del PD, o non dico, non so, Fassino, Lo Russo, che sono i cattivi, ma uno normale che vede sto film, ma secondo lei, cosa pensa? Allora lei oggi avrebbe dovuto dire, Sindaca Appendino, che dal punto di vista politico lei ha sbagliato valutazione. Noi le abbiamo offerto sempre i voti in Aula, il Partito Democratico le ha sempre detto a mezzo pubblico, privato, in Aula, in qualunque dibattito, che questo era un obiettivo troppo importante per la città di Torino, troppo importante per la città di Torino, che rispettavamo il dissenso minoritario, a quanto pareva, del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle, e che avremmo collaborato responsabilmente come Partito Democratico all'approvazione di una delibera che andava nell'ottica della sinergia, ma non perché noi non crediamo alla bontà degli impianti torinesi, noi ci crediamo, siete voi che li volete mettere sotto inchiesta, cara Sindaca Appendino. Voi, non noi, quindi figurarsi se non ci crediamo! Perché era evidente come sarebbero andate le cose; è evidente, e glielo abbiamo detto qui, pubblicamente, e si è verificato esattamente quanto è capitato. Ma sa perché si è verificato quanto è capitato? Perché la responsabilità, tutta politica, di questo fallimento, guardi che non è, le stupirà, neanche del Movimento 5 Stelle: è sua, sua personale, di Chiara Appendino. È lei che ha gestito la partita politica dall'inizio alla fine; è lei che ha detto no alle offerte di aiuto del Partito Democratico e delle altre forze di minoranza; è lei che ha preteso di forzare dentro il sul Gruppo Consigliare, privilegiando la tenuta del suo Gruppo Consiliare in merito della questione Olimpica; la questione, il disastro ha un nome e un cognome, che, mi dispiace, è il suo. Lei oggi avrebbe fatto miglior figura, Sindaca Appendino, a venire qua e ammettere: "Ho fatto una scommessa e l'ho persa". Invece no, arriva qua e spiega che è colpa…, di chi è colpa? Di nuovo di Fassino, Sindaca Appendino? Cioè, solo per capire, cioè solo per capire. È colpa mia? È colpa del PD? Governate a livello locale, governate a livello nazionale, il Vicepresidente del Consiglio Comunale, Comunale, chiedo scusa, dei Ministri, viene a una riunione di Maggioranza, lo psicodramma lo psicodramma delle crisi, entrano ed escono dalle stanze. Ma voi vi rendete conto che noi vorremmo essere competitivi a livello internazionale? Ma ragazzi, ma io non so se avete il senso del limite, non so se avete idea del senso del limite. Purtroppo, cara Sindaca Appendino, ci scusi, noi non le diciamo grazie, a differenza di quello che magari lei si aspetta. No, noi le diciamo che se questa Città non avrà neanche il "pitost", per usare il proverbio piemontese, questa ragione è una sola, e la ragione, mi dispiace, è la sua personale, totalmente inadeguata gestione politica del dossier di candidatura Olimpica della Città. |