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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
INTERPELLANZA 2018-04168
"GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI 2026: COSA FAR? TORINO?" PRESENTATA IN DATA 28 SETTEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. A sentire questa arringa difensiva verrebbe quasi da dirle: grazie
Sindaca Appendino, grazie che non ci ha fatto arrivare alle Olimpiadi, anzi, i torinesi le
sono davvero grati, le siamo grati noi come forze politiche, le sono grati tutte le
categorie economiche, davvero, se non fosse stata lei alla guida della città, avremmo
avuto la disgrazia di avere le Olimpiadi a Torino, lo sa?. La narrazione che lei ha fatto
dal punto di vista della cronaca, difetta di alcuni passaggi; onestamente era anche
facilmente prevedibile, quindi, pur non essendo particolarmente capace di leggerle nel
pensiero, mi permetto di integrare brevemente la sua cronaca dei fatti, l'ha chiamata
così. La cronaca dei fatti origina il lontano 9 marzo 2018, cioè 220 giorni fa, quando,
erroneamente, un giornale torinese pubblica la notizia che c'è qualcuno che sta
lavorando al dossier delle Olimpiadi, in particolar modo la Camera di Commercio. In
particolar modo viene fatta un'intervista al Presidente Ilotte, che dice che c'era un
dossier in carica, in corso di produzione, 220 giorni fa. Solo qualche giorno dopo, meno
di un mese dopo, il Presidente della Commissione Urbanistica del suo Partito, cara
Sindaca Appendino, Presidente Carretto, chiede a mezzo stampa le dimissioni di
Malagò; lei forse questo elemento lo ha leggermente trascurato. Cioè noi abbiamo il
Movimento 5 Stelle che, mentre la Camera di Commercio di questa città, interpretando
le categorie economiche, porta avanti il discorso del dossier di candidatura, spiega che
bisogna invece far dimettere il Presidente, il Presidente del CONI. Al che, eccolo qua
che spunta il mitico Grillo per la prima volta: a chi diamo l'incarico di predisporre il
mitico dossier? Al candidato del Movimento 5 Stelle trombato alle politiche del 4 di
marzo, tal architetto Sasso, candidato nel Collegio Torinese alla Camera dei Deputati,
che siccome ha il vantaggio di essere un organico del Movimento 5 Stelle, si becca un
incarico diretto da 39.900 euro per non andare in gara, attenzione bene, per redigere il
mitico dossier delle Olimpiadi e siamo al 6 giugno 2018, 131 giorni dalla data odierna.
Dopodiché parte lo psicodramma, perché è ovvio che in questo quadro diventa difficile
rimettere insieme i cocci, e udite, udite, per la prima volta nella storia di questa città, io
ho fatto una ricerca bibliografica, sa, Sindaca, sono un po' precisino, non è mai esistito
al mondo che il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri in carica, ribadisco, il
Vicepresidente del Consiglio dei Ministri in ricarica piomba in una riunione del Gruppo
Consiliare Movimento 5 Stelle, e lo psicodramma di quella sera, se non sbaglio, ne
abbiamo notizie al 27 giugno 2018, cioè 110 giorni fa, produce il fatto che il
Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e della Repubblica Italiana, dice
effettivamente: "Cosa fatta, abbiamo l'accordo". Abbiamo l'accordo, Sindaca
Appendino. Bene, andiamo avanti, perché, ovviamente, non paghi di tutta questa
manfrina, cosa arriva dal Movimento 5 Stelle? Data 13 luglio 2018, 94 giorni fa, arriva
una bella commissioncina di Indagine sulle Olimpiadi di Torino 2006, Sindaca
Appendino, primo firmatario il succitato Damiano Carretto, con altri; mozione che
viene ritirata, eh, ovviamente, poi viene fatta ritirare, Sindaca Appendino,
fortunatamente lì… Dopodiché abbiamo una nostra…, abbiamo la famosa discussione
che lei cita, con questa surreale delibera, surreale delibera, gliela rileggo, perché c'è un
passaggio veramente interessante; al punto 3, punto 1 comma 3 dell'impegnativa, come
giustamente riconosce dopo aver respinto un emendamento che, guardi, era stato
presentato banalmente, perché il Governo aveva chiesto alle città di candidarsi in
maniera congiunta, perché, guardi, che sul fatto che Torino fosse in grado di fare le
Olimpiadi da sola, mai nessuno ha avuto il dubbio, mai nessuno ha avuto il dubbio. Il
problema è, e poi userò un proverbio piemontese, "Pitost che nient l'è mej pitost",
scusatemi la citazione piemontese. Invece noi no, noi duri e puri: "che siano previste
sinergie unicamente con località dell'area metropolitana torinese, in quanto palesemente
in sintonia con i principi di sostenibilità economica ambientale, nonché con i criteri di
competitività internazionale", e siamo al 19 luglio, ossia 88 giorni fa. Dopodiché, ed è
cronaca un po' più recente, quindi la memoria forse un po' più fresca, la nostra un po'
più, come dire, robusta, invece qua, purtroppo, si pensa sempre che i cittadini si
dimentichino le questioni, arriviamo a lei con il Presidente Chiamparino che il 18 di
settembre andate a prendere la cosa, peraltro detta, andatevi a rivedere cosa abbiamo
detto in Aula, prevedibilissima sportellata da parte del CONI, che, giustamente, dopo
aver avuto la richiesta di dimissioni, aver avuto un Consiglio Comunale che si liberava
una roba kafkiana, difficilmente, come dire, Sindaca Appendino, nonostante i buoni
uffici suoi e soprattutto del Vicepresidente Gigino Di Maio, che era venuto qua, avrebbe
dato semaforo verde a questo tipo di impostazione. Ed è notizia assolutamente già molto
recente che il 9 di ottobre, guardate un po', ma che stranezza, Milano e Cortina sono
candidate alle Olimpiadi e Torino è fuori dai giochi. Lei oggi, Sindaca Appendino,
aveva una grande occasione, l'ennesima, che di nuovo perde, che è quella di dire:
"Guardate, io ho scommesso", gliel'abbiamo detto pubblicamente, privatamente, quando
convocò i Capigruppo prima di quel Consiglio Comunale nel suo ufficio, chiedendo
sostegno alla delibera e sentendosi rispondere che quella delibera avrebbe prodotto
esattamente quanto è poi capitato, perché basta leggere l'italiano, e guardi che la politica
non è tanto complicata, è piuttosto semplice, e segue, talvolta, la stupirà, delle regole
cartesiane. Se io devo candidare una città e spiego che chi deve fare il dossier di
candidatura si deve dimettere, spiego che l'eredità Olimpica, parliamo di eredità, perché
legacy fa troppo figo, parliamo di eredità Olimpica del 2006, la sua Maggioranza la
vuole mettere sotto inchiesta. Sotto inchiesta! La mozione, che poi è stata ritirata…, no,
no, non so se è stata ritirata, forse è ancora lì, a maggior ragione, a maggior ragione, lei
parla di eredità e la sua Maggioranza vuole mettere sotto inchiesta l'eredità? Ma
secondo lei, una persona normale, normale, non dico uno del PD, o non dico, non so,
Fassino, Lo Russo, che sono i cattivi, ma uno normale che vede sto film, ma secondo
lei, cosa pensa? Allora lei oggi avrebbe dovuto dire, Sindaca Appendino, che dal punto
di vista politico lei ha sbagliato valutazione. Noi le abbiamo offerto sempre i voti in
Aula, il Partito Democratico le ha sempre detto a mezzo pubblico, privato, in Aula, in
qualunque dibattito, che questo era un obiettivo troppo importante per la città di Torino,
troppo importante per la città di Torino, che rispettavamo il dissenso minoritario, a
quanto pareva, del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle, e che avremmo collaborato
responsabilmente come Partito Democratico all'approvazione di una delibera che
andava nell'ottica della sinergia, ma non perché noi non crediamo alla bontà degli
impianti torinesi, noi ci crediamo, siete voi che li volete mettere sotto inchiesta, cara
Sindaca Appendino. Voi, non noi, quindi figurarsi se non ci crediamo! Perché era
evidente come sarebbero andate le cose; è evidente, e glielo abbiamo detto qui,
pubblicamente, e si è verificato esattamente quanto è capitato. Ma sa perché si è
verificato quanto è capitato? Perché la responsabilità, tutta politica, di questo fallimento,
guardi che non è, le stupirà, neanche del Movimento 5 Stelle: è sua, sua personale, di
Chiara Appendino. È lei che ha gestito la partita politica dall'inizio alla fine; è lei che ha
detto no alle offerte di aiuto del Partito Democratico e delle altre forze di minoranza; è
lei che ha preteso di forzare dentro il sul Gruppo Consigliare, privilegiando la tenuta del
suo Gruppo Consiliare in merito della questione Olimpica; la questione, il disastro ha un
nome e un cognome, che, mi dispiace, è il suo. Lei oggi avrebbe fatto miglior figura,
Sindaca Appendino, a venire qua e ammettere: "Ho fatto una scommessa e l'ho persa".
Invece no, arriva qua e spiega che è colpa…, di chi è colpa? Di nuovo di Fassino,
Sindaca Appendino? Cioè, solo per capire, cioè solo per capire. È colpa mia? È colpa
del PD? Governate a livello locale, governate a livello nazionale, il Vicepresidente del
Consiglio Comunale, Comunale, chiedo scusa, dei Ministri, viene a una riunione di
Maggioranza, lo psicodramma lo psicodramma delle crisi, entrano ed escono dalle
stanze. Ma voi vi rendete conto che noi vorremmo essere competitivi a livello
internazionale? Ma ragazzi, ma io non so se avete il senso del limite, non so se avete
idea del senso del limite. Purtroppo, cara Sindaca Appendino, ci scusi, noi non le
diciamo grazie, a differenza di quello che magari lei si aspetta. No, noi le diciamo che
se questa Città non avrà neanche il "pitost", per usare il proverbio piemontese, questa
ragione è una sola, e la ragione, mi dispiace, è la sua personale, totalmente inadeguata
gestione politica del dossier di candidatura Olimpica della Città.

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