Interventi |
CARRETTO Damiano Va bene, grazie, buongiorno a tutti e tutte. Come diceva l'Assessore, questo regolamento ha avuto una gestazione particolarmente lunga e complicata, si è addivenuti, finalmente, a una stesura che mette, diciamo, d'accordo, sia l'esigenza di dotare la Città di questo servizio, servizio già presente in molte altre Città, e molte altre Città a cui spesso facciamo riferimento dal punto di vista turistico, e, appunto, questa è la prima esigenza, quindi, questa, di dotare la Città di questo servizio. La seconda è quella, diciamo, di non creare problemi di convivenza tra i diversi sistemi di trasporto, mi riferisco, principalmente, al servizio taxi. Questo Regolamento, rispetto a quello di altre Città, è effettivamente molto più stringente e un po' più rigido, altre Città hanno deliberato in maniera molto più morbida, permettendo, per esempio, di svolgere questo servizio con una semplice e SCIA, quindi, si presenta la SCIA e si inizia. La Città di Torino ha deciso di normare questa attività, di andare nell'ottica del noleggio con conducente, quindi inserendo tutta una serie di paletti, che tutelano, se vogliamo, sia i turisti, gli utenti di questo servizio, sia, in buona parte, anche chi lo svolge questo servizio, sia dal punto di vista del datore di lavoro, che, eventualmente, del dipendente, del subordinato. Io credo che si sia giunti a un buon compromesso, onestamente, come ho detto in Commissione, io, personalmente, sarei stato per una versione più leggera, light, di questo servizio, nel senso, meno burocratizzata, ma, tutto sommato, sono soddisfatto del risultato che è stato raggiunto. In Commissione è stata presentata una problematica, che, effettivamente, forse presentata dal Consigliere Lavolta, che è quella sul contingentamento del numero di questi veicoli, che potrebbe, in qualche modo, un domani, generare una transazione economica, una vendita di licenze, chiamiamola così. E in quest'ottica va la mozione di accompagnamento che ho presentato, ovvero che all'interno dell'articolo 20 di questo Regolamento, che è quello che, diciamo, sancisce che, dopo 3 anni, venga rivisto il numero di veicoli, sulla base della formula che è stata inserita, e che fa riferimento al numero di turisti annuale sul territorio. Questo numero, pur augurandosi che possa crescere, continuare il trend positivo che c'è da anni, però è un numero che cresce di pochi punti percentuali, e quindi, dopo 3 anni, con questo numero, diciamo, che il numero di velocipedi presenti e autorizzabili di fatto non crescerebbe, o crescerebbe di una, due unità. Quello che chiedo nella mozione è, di fatto, il monitoraggio annuale di questo servizio che, io ripeto, io mi auguro che venga utilizzato, che prenda piede, che generi lavoro, che generi, comunque, economia. Scusate, chiedo ai miei colleghi, per piacere, un minimo di silenzio, perché non riesco a sentire quello che dico io, no, no, i miei colleghi. Dicevo, quindi, un monitoraggio annuale per capire l'andamento di questo servizio, e, eventualmente, dopo 3 anni, nel momento in cui la richiesta di autorizzazioni fosse superiore, di molto superiore a quella autorizzabile, di individuare un parametro che consenta il contingentamento, sulla base dell'effettiva domanda e richiesta, perché, appunto, questo servizio va nell'ottica, sia di promuovere la mobilità dolce, sia nell'ottica di promuovere la mobilità elettrica, sia nell'ottica di promuovere, comunque, un certo tipo di spostamento con ottica turistica all'interno della Città. Per concludere, vorrei solo ribadire, qua lo voglio ribadire, perché anche in Commissione è emersa un po' questa paura, e c'è anche nel percorso che ha portato a questa questo Regolamento, è emersa la paura che questo servizio possa, in qualche modo, diventare concorrenziale al servizio taxi. Io, partendo dal presupposto di onestà e di rispetto delle regole di chi prenda questo servizio, quindi partecipi al bando e abbia l'autorizzazione, io credo che, per come è scritto questo Regolamento, è, io dico, quasi impossibile, che esistano escamotage che rendano questo servizio surrogato dei taxi. Nel momento in cui prelevi un cliente nel punto A, e lo riporti al punto A, senza poterlo far scendere, non può essere un servizio taxi che, notoriamente, parte da un punto A e arriva a un punto B. Credo che il fatto, cioè proprio com'è strutturato il Regolamento, consenta anche poco margine d'azione ai furbetti, perché il fatto di perdere la licenza dopo una violazione, quindi, se viene constatata una violazione, perdi la licenza, credo sia anche un segnale che si vuole dare a chiunque voglia effettuare questo servizio, che queste regole vanno rispettate. Poi, ovviamente, non si può mettere la mano sul fuoco su quello che faranno poi i soggetti che effettueranno questo servizio, ma diciamo che i paletti che mette questo Regolamento sono abbastanza chiari, sono abbastanza chiari e credo che non si debba avere paura di concorrenze sleali o di problematiche che non dovrebbero verificarsi. Quindi, io faccio i complimenti all'Assessore Sacco, agli uffici, che sono riusciti a redigere questo Regolamento. Ovviamente voteremo favorevolmente gli emendamenti della Giunta, che recepiscono quanto emerso poi nelle Commissioni, alcune cose emerse poi nelle Commissioni, e, invece, sugli emendamenti del Consigliere Ricca, credo che poi l'Assessore si esprimerà, però diciamo che l'idea è quella di mantenere l'impianto presente in questa delibera, quindi non accettare emendamenti che stravolgano quello che è l'intendimento di questo Regolamento, grazie. |