Interventi |
ARTESIO Eleonora Io riprendo qui le osservazioni e le preoccupazioni che avevo già espresso in V Commissione Consiliare. Mi sembra che lo stile della nostra discussione, rispetto all'atto deliberativo della Giunta, e quindi mi rivolgo in modo particolare al modo con il quale il Consiglio si è misurato con questo atto deliberativo, abbia molto valorizzato alcuni aspetti relativi alla conduzione e anche al modo con il quale questa Amministrazione intende uniformare la futura condizioni agli indirizzi e alle opzioni politiche iscritte nel proprio programma, e poco sia concentrata sulla questione primaria della Cascina Falchera, che poi è la ragione per la quale una città, che non ha una vocazione in termini di produzione e di allevamento, continui a conservare una struttura di questa natura, cioè la vocazione pedagogica. È pur vero, e non ci sarebbe, come dire, senso di discutere di questo oggetto se non esistesse questa finalità, che all'interno della scrittura della manifestazione di interesse si chiede, quando avverrà la concessione, che futuri terzi debbano garantire l'obiettivo prioritario della Città di conferma della vocazione della struttura Cascina, didattica, ma è anche molto vero che, rispetto a tutte le discussioni, gli emendamenti, gli approfondimenti che abbiamo fatto in Commissione con gli emendamenti, questo cuore centrale della funzione di Cascina Falchera sia stato decisamente poco dibattuto. Quindi, dal mio punto di vista, prendo atto di un dato che sembra essere oggettivo, di necessità, quali di dover procedere nella strada della concessione. Non sono particolarmente rassicurata rispetto al fatto che potrà esserci un salto di qualità nell'offerta pedagogica e culturale per le classi della Città di Torino e quindi io personalmente non parteciperò al voto. |