Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, se l'Assessora Patti è pronta, possiamo quindi procedere, come avevo suggerito all'Aula, di trattare la deliberazione 3883: "Compendio di proprietà comunale denominato 'Cascina Falchera'..." LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Un secondo, le do la parola, Assessora Patti, devo solo selezionare. Ci sono tre emendamenti a questa proposta di deliberazione, il meccanografico… Richiamiamola, per l'illustrazione, prego, Assessora Patti. PATTI Federica (Assessora) Buon pomeriggio a tutti e tutte. Allora, la delibera di Cascina Falchera credo che molti di voi, ne abbiamo già parlato in Commissione, conoscano questa bellissima struttura che c'è alle porte di Torino Nord, che comprende una serie di fabbricati all'interno del quale sono oggi possibili…, c'è una parte che è dedicata alle attività didattiche, dal momento che Cascina Falchera, sappiamo tutti noi essere stata per moltissimi anni, e lo è ancora, un riferimento per le attività didattiche ed educative che riguardano in particolare l'educazione ambientale, e ad oggi comprende una struttura che vede un ostello, con un ristorante, una parte dedicata alle attività didattiche, e una parte che è stata utilizzata nel passato per attività convegnistiche, più tutta una serie di terreni intorno all'interno dei quali c'è una parte a coltivazione e una parte dove c'è un ricovero degli animali. Per una serie di ragioni, date sia dalla difficoltà anche di manutenere una struttura così grande e anche, soprattutto, per le grandi potenzialità che ha una struttura come Cascina Falchera, si è fatta una riflessione rispetto alle risorse umane, rispetto alle possibilità che una struttura del genere potesse avere e quindi si è deciso di avviare un procedimento che portasse alla concessione della Cascina, ma con un obiettivo che è quello principale, che infatti è il primo mantenuto all'interno della delibera, che è quello della funzione educativa, nel senso che è una struttura che, come dicevo prima, ha altissime potenzialità, anche di poter strutturare altre attività, ma di fatto dovrà mantenere centrale, all'interno di questa concessione, l'attività educativa, il cui criterio, anche di assegnazione, sarà quello di chi prenderà in carico questa struttura, di coprogettare con la Città questa attività. Noi ci immaginavamo una concessione, insomma., anche di media durata, dal momento che abbiamo necessità anche di, come dire, assolvere a quella che è la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio. E inoltre, quello che ci immaginavamo, come percorso, è una prima manifestazione di interesse all'interno del quale si raccoglieranno tutta una serie di suggestioni, di cui terremo conto, come in realtà è già avvenuto in Commissione con tutta una serie di suggerimenti che sono stati dati dalla V Commissione, per poi avviarci al bando vero e proprio. Quindi, più o meno, questo è l'iter che verrà seguito. Io rispondo alle domande, nel caso in cui non sia stata esauriente. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie per l'illustrazione, Assessora Patti. Ha chiesto la parola il Capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano La mia, se è consentito dal Regolamento, era più una richiesta di chiarimenti, chiedo scusa, solo non ero presente in Commissione, alla valle della sua risposta, mi riservo di intervenire. Quello che volevo capire è se, nella fase prodromica alla redazione di questa delibera, la Città ha ricevuto specifiche manifestazioni di interesse da soggetti terzi. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Prego. PATTI Federica (Assessora) No, allora - lei forse sa perché era Assessore in quel periodo - era già stata avviata una manifestazione di interesse, che in realtà è un appalto che era andato deserto su Cascina Falchera. Ad oggi, noi non abbiamo avuto soggetti che si sono palesati sulla, diciamo, sulla possibilità di prendere la Cascina Falchera, ed è il motivo per cui, attraverso la manifestazione di interesse, intendiamo, in un qualche modo, promuovere il procedimento e acquisire tutta una serie di soggetti che possano essere interessati a una futura gara di appalto che avverrà successivamente. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Ma, io mi permetto di eccepire proprio sulla procedura che la Città, anzi lei, ha deciso di seguire, nel senso che la cosa che facciamo fatica a comprendere, è la ragione della presenza di questa deliberazione in Consiglio Comunale per avviare una manifestazione di interesse. Cioè, mi spiego meglio, di norma la procedura è quella che la Città dia - senza delibera del Consiglio Comunale - una manifestazione di interesse, una o più manifestazioni di interesse, è prerogativa sua, Assessora Patti o di, comunque, in generale, della Sindaca Appendino, individuare la modalità di redazione della procedura ad evidenza pubblica. Sulla base di questa procedura ad evidenza pubblica, di norma, gli operatori privati formulano delle proposte, sulla base delle proposte che vengono formulate, l'atto del Consiglio Comunale è la concessione, più o meno ristretta. Oppure, un soggetto privato presenta una proposta progettuale, sulla base di questa ricezione formalizzata della proposta progettuale da parte della Città, la Città - se la condivide, bene, se non la condivide, lo dirà - avvia una manifestazione di interesse e sulla base di questo principio si arriva, successivamente, in Consiglio Comunale. Quello che onestamente non comprendo, davvero, è la ragione per cui il Consiglio Comunale dovrebbe deliberare in merito a una acquisizione di manifestazione di interesse avvio della procedura di concessione; cioè, il Consiglio Comunale fa la concessione, non manifestazione di interesse, perché l'altra cosa, come dire, che davvero non capiamo, ed è la ragione per cui le ho fatto la domanda, cioè se lei effettivamente aveva agli atti dell'Assessorato qualche istanza formalizzata da qualche soggetto, e sono alcune delle questioni che sono state inserite dentro i criteri nella narrativa. Ce n'è una che mi ha particolarmente colpito, che riguarda i menù delle scolaresche, che dovranno prevedere la possibilità di usufruire di pasti senza carne e pesce e/o proteine animali, che credo sia la questione famosa dei vegani, credo. Allora, quello che vorrei capire - per capire se possiamo sostenere, o non possiamo sostenere l'atto - è la ratio per cui lei oggi arriva in Consiglio Comunale con questa deliberazione, nel senso che, a nostro modo di vedere è completamente inutile, la deliberazione, ed è anche - sotto questo profilo - piuttosto perniciosa, per quello che riguarda la successiva formulazione degli interessi, perché o è un bando o è una manifestazione di interesse. Se è un bando di concessione, ha dei criteri orientativi che forniamo noi in Consiglio Comunale, ma è un bando, non è un avvio di manifestazione di interesse, perché altrimenti usiamo impropriamente i termini: cioè la manifestazione d'interesse avviene sulla base di una normale dialettica di istanza tra Città e soggetti portatori di interessi, appunto; il bando avviene sulla base di specifica deliberazione del Consiglio Comunale, ex post l'esame delle manifestazioni di interesse pervenute, e conseguentemente nella discussione di quelli che sono i criteri del bando, ai sensi dell'attuale codice del nostro Regolamento delle concessioni e poi, a maggior ragione, se si parla di mense - visto che lei è particolarmente esperta di appalti di mense - del codice appalti. Allora, fare un mischione, Assessora Patti, in cui mettiamo dentro in unica delibera: la manifestazione di interesse e, leggo il titolo: "Avvio della procedura di concessione a terzi", e poi mettiamo i criteri di aggiudicazione di un ipotetico appalto, non le sembra, Assessora Patti, che forse è un po' confusa la procedura? Cioè, onestamente, in caso di sviluppo effettivo di questa manifestazione di interesse, forse, forse, l'operazione tradizionale che davvero mi ha…, io - è un po' di anni che sono qua dentro - una delibera così non l'ho mai vista confezionata, sono sincero, mai, e quindi, onestamente, le pongo il problema, se lei è in grado di rispondermi, nel senso che noi crediamo che la procedura corretta sia un'altra, e cioè: c'è il tema di Cascina Falchera, perfetto, si faccia una manifestazione di interesse, si vede quali sono le proposte progettuali - questa è tutta prerogativa sua, della Giunta, cioè, il Consiglio Comunale non entra nel merito - si vede quelle che sono le proposte progettuali che arrivano, c'è un'interlocuzione tra Città, uffici, e proposte progettuali, ad un certo momento bisognerà mandare in concessione, a bando, la Cascina Falchera, perfetto, ma ragioniamo su delle cose, come dire, che sono già state più o meno digerite. Se lei, invece, arriva qua e mi dice che non c'è nessuna manifestazione agli atti, che c'erano delle vecchie manifestazioni di interesse, che non c'è nessun interesse depositato, noi, onestamente, facciamo fatica a comprendere la ratio del provvedimento. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Ha chiesto la parola il Consigliere Iaria, prego, ne ha facoltà. IARIA Antonino Solo una domanda, Presidente, perché dopo l'intervento di Lo Russo, mi sembra un po' strano chiederlo, ma la chiedo giusto per anche un po' fare il provocatore, sembra che nella delibera ci sia la regolarità tecnica della delibera stessa, il parere, quindi, non capisco perché, diciamo, continuare a dire che è strano che ci sia questa delibera, punto. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, io non ho altre iscritti a parlare. Prima di aprire la votazione degli emendamenti, lascerei…, vuole intervenire? No, l'Assessora Patti chiede di non intervenire, quindi metterei in votazione il primo emendamento, non prima, ovviamente, di aver richiesto ai presentatori se vogliono illustrarlo. Il primo, in particolare, è firmato dal Consigliere Mensio e dalla collega Giacosa. Credo che tutti i Consiglieri ne abbiano copia, è l'emendamento integrativo numero uno. Il Consigliere Mensio e la Consigliera Giacosa non intendono presentarlo. Nessuno richiede la parola? Lei sì. Prego, Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Io non ho capito perché la Patti non risponda, cioè, è una domanda semplice, Assessora Patti, viene in Aula e risponde alle domande dei Consiglieri, cioè, non è che, come dire, uno le fa una domanda e lei sta zitta, cioè, non funziona così, cioè non può funzionare; o risponde Iaria farneticando di parere di regolarità tecnica. Nessuno mette in dubbio la regolarità tecnica, caro Iaria, ma no, vuol dire che proprio non ci capiamo nell'italiano, c'è un flusso comunicativo che interrompe le onde sonore. Assessora Patti, le ho fatto una precisa domanda, può gentilmente rispondere alla precisa domanda che le ho fatto? Non stando silente, rispondendo alla domanda che le viene posta, che mi pare posta in termini piuttosto precisi e chiari, anche perché noi non abbiamo nulla contro la delibera in sé, ci aspettiamo gentilmente che lei ci risponda, non è difficile, fa l'Assessore al Comune di Torino, siamo in Consiglio Comunale, porta una delibera firmata da Patti, uno le fa una domanda, vorrà degnare di una risposta, oppure non meritiamo la risposta? Non ha la risposta, o non la meritiamo? Solo per capire. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Assessora Patti. PATTI Federica (Assessora) Consigliere Lo Russo, non si agiti, non è che non voglio risponderle, ci mancherebbe, semplicemente abbiamo deciso di avviare questo iter per venire in Consiglio Comunale in maniera tale che tutti i passi fossero comunque condivisi con tutti. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, non ho altri iscritti a parlare, quindi cominciamo la votazione, le nostre votazioni. La prima, come dicevo prima, è l'emendamento numero uno dei Consiglieri Mensio e Giacosa, io… Le do subito la parola, Consigliere Curatella, lei ne ha facoltà. Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. No, visto che c'è questa diatriba, io chiederei magari il parere del Segretario Generale per capire questo discorso sulla delibera, manifestazione di interesse. A me, per primo, interessa capire, perché se viene sollevato un dubbio del genere, vorrei capire se le manifestazioni di interesse possono essere deliberate dal Consiglio Comunale o meno, come chiarimento, anche solo per sapere un po', visto che è la prima volta, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Sì, non è prassi - e lei dovrebbe saperlo molto bene - che il Segretario Generale intervenga in Aula durante la discussione di una delibera che è stata istruita da alcuni direttori della Città di Torino. Abbiamo due strade, a questo punto, per dare soddisfazione alla sua richiesta, però le chiedo di confrontarsi con il Gruppo, con la Maggioranza, possiamo interrompere il Consiglio Comunale, o e/o sospendere la deliberazione. L'alternativa è invece che la sua richiesta non venga soddisfatta in questa seduta, avrà tempo e modo, sicuramente, di interloquire col Segretario Generale. A questo punto però io chiedo alla Maggioranza di esprimersi nell'una o nell'altra direzione. Intanto c'è la Consigliera Grippo che ha chiesto la parola. GRIPPO Maria Grazia Sì, nel merito delle modalità, Presidente, quello che non è usuale, si deve il più possibile evitare, non credo che ci sia l'esigenza di andare oltre, per cui si può sospendere. Questa è solo la mia personale opinione, ma io trovo che non sia necessario. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Consigliera Grippo. A questo punto però è importante che si esprima la Maggioranza, perché dobbiamo decidere come procedere nei nostri lavori. Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Cinque minuti per parlare con la Maggioranza, me lo concede? Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Sì, non credo che ci sia bisogno di mettere in votazione la sua richiesta. |