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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 28
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-03883
COMPENDIO DI PROPRIET? COMUNALE DENOMINATO "CASCINA FALCHERA". ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE ED AVVIO DELLA PROCEDURA DI CONCESSIONE A TERZI. APPROVAZIONE.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, se l'Assessora Patti è pronta, possiamo quindi procedere, come avevo suggerito
all'Aula, di trattare la deliberazione 3883:

"Compendio di proprietà comunale denominato 'Cascina Falchera'..."

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Un secondo, le do la parola, Assessora Patti, devo solo selezionare. Ci sono tre
emendamenti a questa proposta di deliberazione, il meccanografico… Richiamiamola,
per l'illustrazione, prego, Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Buon pomeriggio a tutti e tutte. Allora, la delibera di Cascina Falchera credo che molti
di voi, ne abbiamo già parlato in Commissione, conoscano questa bellissima struttura
che c'è alle porte di Torino Nord, che comprende una serie di fabbricati all'interno del
quale sono oggi possibili…, c'è una parte che è dedicata alle attività didattiche, dal
momento che Cascina Falchera, sappiamo tutti noi essere stata per moltissimi anni, e lo
è ancora, un riferimento per le attività didattiche ed educative che riguardano in
particolare l'educazione ambientale, e ad oggi comprende una struttura che vede un
ostello, con un ristorante, una parte dedicata alle attività didattiche, e una parte che è
stata utilizzata nel passato per attività convegnistiche, più tutta una serie di terreni
intorno all'interno dei quali c'è una parte a coltivazione e una parte dove c'è un ricovero
degli animali. Per una serie di ragioni, date sia dalla difficoltà anche di manutenere una
struttura così grande e anche, soprattutto, per le grandi potenzialità che ha una struttura
come Cascina Falchera, si è fatta una riflessione rispetto alle risorse umane, rispetto alle
possibilità che una struttura del genere potesse avere e quindi si è deciso di avviare un
procedimento che portasse alla concessione della Cascina, ma con un obiettivo che è
quello principale, che infatti è il primo mantenuto all'interno della delibera, che è quello
della funzione educativa, nel senso che è una struttura che, come dicevo prima, ha
altissime potenzialità, anche di poter strutturare altre attività, ma di fatto dovrà
mantenere centrale, all'interno di questa concessione, l'attività educativa, il cui criterio,
anche di assegnazione, sarà quello di chi prenderà in carico questa struttura, di
coprogettare con la Città questa attività. Noi ci immaginavamo una concessione,
insomma., anche di media durata, dal momento che abbiamo necessità anche di, come
dire, assolvere a quella che è la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio. E
inoltre, quello che ci immaginavamo, come percorso, è una prima manifestazione di
interesse all'interno del quale si raccoglieranno tutta una serie di suggestioni, di cui
terremo conto, come in realtà è già avvenuto in Commissione con tutta una serie di
suggerimenti che sono stati dati dalla V Commissione, per poi avviarci al bando vero e
proprio. Quindi, più o meno, questo è l'iter che verrà seguito. Io rispondo alle domande,
nel caso in cui non sia stata esauriente.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie per l'illustrazione, Assessora Patti. Ha chiesto la parola il Capogruppo Lo Russo,
prego.

LO RUSSO Stefano
La mia, se è consentito dal Regolamento, era più una richiesta di chiarimenti, chiedo
scusa, solo non ero presente in Commissione, alla valle della sua risposta, mi riservo di
intervenire. Quello che volevo capire è se, nella fase prodromica alla redazione di
questa delibera, la Città ha ricevuto specifiche manifestazioni di interesse da soggetti
terzi.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Prego.

PATTI Federica (Assessora)
No, allora - lei forse sa perché era Assessore in quel periodo - era già stata avviata una
manifestazione di interesse, che in realtà è un appalto che era andato deserto su Cascina
Falchera. Ad oggi, noi non abbiamo avuto soggetti che si sono palesati sulla, diciamo,
sulla possibilità di prendere la Cascina Falchera, ed è il motivo per cui, attraverso la
manifestazione di interesse, intendiamo, in un qualche modo, promuovere il
procedimento e acquisire tutta una serie di soggetti che possano essere interessati a una
futura gara di appalto che avverrà successivamente.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Ma, io mi permetto di eccepire proprio sulla procedura che la Città,
anzi lei, ha deciso di seguire, nel senso che la cosa che facciamo fatica a comprendere, è
la ragione della presenza di questa deliberazione in Consiglio Comunale per avviare una
manifestazione di interesse. Cioè, mi spiego meglio, di norma la procedura è quella che
la Città dia - senza delibera del Consiglio Comunale - una manifestazione di interesse,
una o più manifestazioni di interesse, è prerogativa sua, Assessora Patti o di, comunque,
in generale, della Sindaca Appendino, individuare la modalità di redazione della
procedura ad evidenza pubblica. Sulla base di questa procedura ad evidenza pubblica, di
norma, gli operatori privati formulano delle proposte, sulla base delle proposte che
vengono formulate, l'atto del Consiglio Comunale è la concessione, più o meno
ristretta. Oppure, un soggetto privato presenta una proposta progettuale, sulla base di
questa ricezione formalizzata della proposta progettuale da parte della Città, la Città - se
la condivide, bene, se non la condivide, lo dirà - avvia una manifestazione di interesse e
sulla base di questo principio si arriva, successivamente, in Consiglio Comunale. Quello
che onestamente non comprendo, davvero, è la ragione per cui il Consiglio Comunale
dovrebbe deliberare in merito a una acquisizione di manifestazione di interesse avvio
della procedura di concessione; cioè, il Consiglio Comunale fa la concessione, non
manifestazione di interesse, perché l'altra cosa, come dire, che davvero non capiamo, ed
è la ragione per cui le ho fatto la domanda, cioè se lei effettivamente aveva agli atti
dell'Assessorato qualche istanza formalizzata da qualche soggetto, e sono alcune delle
questioni che sono state inserite dentro i criteri nella narrativa. Ce n'è una che mi ha
particolarmente colpito, che riguarda i menù delle scolaresche, che dovranno prevedere
la possibilità di usufruire di pasti senza carne e pesce e/o proteine animali, che credo sia
la questione famosa dei vegani, credo. Allora, quello che vorrei capire - per capire se
possiamo sostenere, o non possiamo sostenere l'atto - è la ratio per cui lei oggi arriva in
Consiglio Comunale con questa deliberazione, nel senso che, a nostro modo di vedere è
completamente inutile, la deliberazione, ed è anche - sotto questo profilo - piuttosto
perniciosa, per quello che riguarda la successiva formulazione degli interessi, perché o è
un bando o è una manifestazione di interesse. Se è un bando di concessione, ha dei
criteri orientativi che forniamo noi in Consiglio Comunale, ma è un bando, non è un
avvio di manifestazione di interesse, perché altrimenti usiamo impropriamente i termini:
cioè la manifestazione d'interesse avviene sulla base di una normale dialettica di istanza
tra Città e soggetti portatori di interessi, appunto; il bando avviene sulla base di
specifica deliberazione del Consiglio Comunale, ex post l'esame delle manifestazioni di
interesse pervenute, e conseguentemente nella discussione di quelli che sono i criteri del
bando, ai sensi dell'attuale codice del nostro Regolamento delle concessioni e poi, a
maggior ragione, se si parla di mense - visto che lei è particolarmente esperta di appalti
di mense - del codice appalti. Allora, fare un mischione, Assessora Patti, in cui
mettiamo dentro in unica delibera: la manifestazione di interesse e, leggo il titolo:
"Avvio della procedura di concessione a terzi", e poi mettiamo i criteri di
aggiudicazione di un ipotetico appalto, non le sembra, Assessora Patti, che forse è un
po' confusa la procedura? Cioè, onestamente, in caso di sviluppo effettivo di questa
manifestazione di interesse, forse, forse, l'operazione tradizionale che davvero mi ha…,
io - è un po' di anni che sono qua dentro - una delibera così non l'ho mai vista
confezionata, sono sincero, mai, e quindi, onestamente, le pongo il problema, se lei è in
grado di rispondermi, nel senso che noi crediamo che la procedura corretta sia un'altra,
e cioè: c'è il tema di Cascina Falchera, perfetto, si faccia una manifestazione di
interesse, si vede quali sono le proposte progettuali - questa è tutta prerogativa sua, della
Giunta, cioè, il Consiglio Comunale non entra nel merito - si vede quelle che sono le
proposte progettuali che arrivano, c'è un'interlocuzione tra Città, uffici, e proposte
progettuali, ad un certo momento bisognerà mandare in concessione, a bando, la
Cascina Falchera, perfetto, ma ragioniamo su delle cose, come dire, che sono già state
più o meno digerite. Se lei, invece, arriva qua e mi dice che non c'è nessuna
manifestazione agli atti, che c'erano delle vecchie manifestazioni di interesse, che non
c'è nessun interesse depositato, noi, onestamente, facciamo fatica a comprendere la ratio
del provvedimento.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ha chiesto la parola il Consigliere Iaria, prego, ne ha facoltà.

IARIA Antonino
Solo una domanda, Presidente, perché dopo l'intervento di Lo Russo, mi sembra un po'
strano chiederlo, ma la chiedo giusto per anche un po' fare il provocatore, sembra che
nella delibera ci sia la regolarità tecnica della delibera stessa, il parere, quindi, non
capisco perché, diciamo, continuare a dire che è strano che ci sia questa delibera, punto.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, io non ho altre iscritti a parlare. Prima di aprire la votazione degli emendamenti,
lascerei…, vuole intervenire? No, l'Assessora Patti chiede di non intervenire, quindi
metterei in votazione il primo emendamento, non prima, ovviamente, di aver richiesto ai
presentatori se vogliono illustrarlo. Il primo, in particolare, è firmato dal Consigliere
Mensio e dalla collega Giacosa. Credo che tutti i Consiglieri ne abbiano copia, è
l'emendamento integrativo numero uno. Il Consigliere Mensio e la Consigliera Giacosa
non intendono presentarlo. Nessuno richiede la parola? Lei sì. Prego, Consigliere Lo
Russo.

LO RUSSO Stefano
Io non ho capito perché la Patti non risponda, cioè, è una domanda semplice, Assessora
Patti, viene in Aula e risponde alle domande dei Consiglieri, cioè, non è che, come dire,
uno le fa una domanda e lei sta zitta, cioè, non funziona così, cioè non può funzionare; o
risponde Iaria farneticando di parere di regolarità tecnica. Nessuno mette in dubbio la
regolarità tecnica, caro Iaria, ma no, vuol dire che proprio non ci capiamo nell'italiano,
c'è un flusso comunicativo che interrompe le onde sonore. Assessora Patti, le ho fatto
una precisa domanda, può gentilmente rispondere alla precisa domanda che le ho fatto?
Non stando silente, rispondendo alla domanda che le viene posta, che mi pare posta in
termini piuttosto precisi e chiari, anche perché noi non abbiamo nulla contro la delibera
in sé, ci aspettiamo gentilmente che lei ci risponda, non è difficile, fa l'Assessore al
Comune di Torino, siamo in Consiglio Comunale, porta una delibera firmata da Patti,
uno le fa una domanda, vorrà degnare di una risposta, oppure non meritiamo la risposta?
Non ha la risposta, o non la meritiamo? Solo per capire.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Assessora Patti.

PATTI Federica (Assessora)
Consigliere Lo Russo, non si agiti, non è che non voglio risponderle, ci mancherebbe,
semplicemente abbiamo deciso di avviare questo iter per venire in Consiglio Comunale
in maniera tale che tutti i passi fossero comunque condivisi con tutti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, non ho altri iscritti a parlare, quindi cominciamo la votazione, le nostre votazioni.
La prima, come dicevo prima, è l'emendamento numero uno dei Consiglieri Mensio e
Giacosa, io… Le do subito la parola, Consigliere Curatella, lei ne ha facoltà. Prego,
Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. No, visto che c'è questa diatriba, io chiederei magari il parere del
Segretario Generale per capire questo discorso sulla delibera, manifestazione di
interesse. A me, per primo, interessa capire, perché se viene sollevato un dubbio del
genere, vorrei capire se le manifestazioni di interesse possono essere deliberate dal
Consiglio Comunale o meno, come chiarimento, anche solo per sapere un po', visto che
è la prima volta, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, non è prassi - e lei dovrebbe saperlo molto bene - che il Segretario Generale
intervenga in Aula durante la discussione di una delibera che è stata istruita da alcuni
direttori della Città di Torino. Abbiamo due strade, a questo punto, per dare
soddisfazione alla sua richiesta, però le chiedo di confrontarsi con il Gruppo, con la
Maggioranza, possiamo interrompere il Consiglio Comunale, o e/o sospendere la
deliberazione. L'alternativa è invece che la sua richiesta non venga soddisfatta in questa
seduta, avrà tempo e modo, sicuramente, di interloquire col Segretario Generale. A
questo punto però io chiedo alla Maggioranza di esprimersi nell'una o nell'altra
direzione. Intanto c'è la Consigliera Grippo che ha chiesto la parola.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, nel merito delle modalità, Presidente, quello che non è usuale, si deve il più possibile
evitare, non credo che ci sia l'esigenza di andare oltre, per cui si può sospendere. Questa
è solo la mia personale opinione, ma io trovo che non sia necessario.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Consigliera Grippo. A questo punto però è importante che si esprima la
Maggioranza, perché dobbiamo decidere come procedere nei nostri lavori. Prego,
Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Cinque minuti per parlare con la Maggioranza, me lo concede? Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, non credo che ci sia bisogno di mettere in votazione la sua richiesta.
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