Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma, io ringrazio l'Assessore, lo ringrazio anche per lo sforzo vocale che sta facendo quest'oggi, ma chiederei all'Assessore poi di fornirmi quanto detto in Aula. C'è un tema, evidentemente la sentenza del TAR la conoscevo, la conoscevo bene, però numerose segnalazioni di cittadini mi portano come Consigliere a porre proprio questo tema, cioè noi abbiamo dentro il percorso di realizzazione della raccolta "porta a porta", però oggettivamente alcuni cittadini che hanno la possibilità di mettere all'esterno, perché i cassonetti sono fuori, i loro rifiuti e altri che avendo un cortile debbono mettere questi cassonetti all'esterno nei giorni di passaggio. È evidente che a questo punto chi ha un cortile all'interno dovrà pagare un soggetto oppure dovrà farlo il cittadino che quando c'è il passaggio mette all'esterno il cassonetto. Questo evidentemente crea una discriminazione tra chi ha il cassonetto all'interno della sua abitazione, all'interno del suo condominio e chi non ha la possibilità di farlo, perché chi non ha la possibilità di inserire alcunché all'interno del proprio cortile lo può mettere fuori. L'Assessore sa bene che alcuni poi si dotano di addetti di cooperative che fanno questo lavoro poi quando c'è il passaggio e con ulteriore aggravio da parte del condominio ed è per questo che io ho fatto questa interpellanza perché al di là del fatto che la nuova raccolta 'porta a porta' in alcuni quartieri, penso a San Salvario, inizia a diventare un problema dal punto di vista della raccolta dei rifiuti perché spesso e volentieri i cassonetti chiusi a chiave vengono scassinati, la raccolta della plastica dentro i sacchi oggettivamente è indecorosa, forse i passaggi di AMIAT sono sempre gli stessi, quindi non avendo più mezzi non riusciamo a pulire tutto entro una certa tempistica, però mi piacerebbe una volta per tutte capire come questo sforzo che noi stiamo chiedendo ai cittadini abbia di fatto due categorie di inquilini diverse, chi ha la possibilità di lasciare il cassonetto fuori e che quindi ogni cittadino va a mettere il suo, chi invece essendo intimato dalla Pubblica Amministrazione di averlo all'interno deve pagare qualcuno che lo tiri fuori tutte le volte ed è evidente, Assessore, che sono due trattamenti diversi, che sono oggettivamente legati alla conformazione del proprio abitare, del proprio condominio, però il secondo paga di più, il primo da questo punto di vista paga meno. Per cui a me piacerebbe, Assessore, se lei fosse d'accordo, da questo punto di vista provare a fare un approfondimento in Commissione con lei e con chi mi sottolinea questo problema perché è un problema diffuso che ha tre categorizzazioni del problema; il primo, è il dato legato al fatto che l'aumento del porta a porta sta creando dei problemi oggettivi rispetto al numero di volte in cui passa AMIAT a pulire; il secondo, capire come venire incontro come Amministrazione a chi si è dovuto dotare di una persona che metta fuori dalla propria abitazione i cassonetti e terzo per capire nella prospettiva che noi poniamo come al di là del beneficio, assai importante, della differenziazione del rifiuto come invece noi pensiamo di sostenere il cittadino che in modo assolutamente onesto e civile e corresponsabile con l'Amministrazione della gestione del rifiuto, però possa avere in qualche modo un beneficio perché questo è il vero dato. Per cui io ringrazio l'Assessore per la risposta, chiedo un approfondimento in Commissione partendo, questo sì, da questa sentenza che di fatto dà ragione ad AMIAT, ma che in qualche modo però mette i cittadini in due condizioni: quello di serie A e quello di serie B, quello di serie B che è fortunatamente dotato di un cortile interno deve dotarsi mediamente, almeno che non abbia un pensionato a farlo per tutti, di un operatore di qualche cooperativa che metta all'esterno i rifiuti. Grazie. |