Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo a pagina 12 del nostro secondo Supplemento all'Ordine del Giorno, a questo punto abbiamo la trattazione di... Abbiamo le comunicazioni della Sindaca richieste dal Capogruppo Ricca sul blocco alla circolazione dei veicoli con motorizzazione Euro 3, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di trattare congiuntamente questa richiesta di comunicazioni con question time presentato dal Consigliere Magliano sul medesimo argomento e visto che vi era anche un'interpellanza, sempre sullo stesso tema della collega Canalis, discuteremo tutti e tre insieme questi documenti, pertanto i tempi di intervento sono assimilabili a quelli di prima, quindi cinque minuti a Consigliere Comunale con facoltà, naturalmente, di cumulo. Prego, Assessore Unia. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Se è per i lavori dell'Aula va bene, io inizierei col rispondere alle interpellanze e alle domande precise e poi la discussione su.… Allora, per quanto riguarda la richiesta del Consigliere Magliano la mancata presenza della deroga ai servizi… relativa ai ministri di culto nasce dall'adozione dei provvedimenti allineati a quelli definiti al tavolo di coordinamento sulla qualità dell'area di Città Metropolitana, il criterio di individuazione della lista delle deroghe è stato quello di contemplare esclusivamente le situazioni di reale necessità per il quale non è possibile l'utilizzo di mobilità alternativa... LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Chiedo scusa, Assessore, chiedo scusa se la interrompo, c'è solo un problema, che in questo momento non è presente in Aula il Consigliere Magliano, che è uno dei tre destinatari... Eccolo. Prego, Assessore. UNIA Alberto (Assessore) Perché sono tutti in piedi, sembra di essere un po' al mercato, quindi, più che in Aula. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No. Grazie, Presidente. Consigliere Magliano, non l'ho visto, scusi, pensavo fosse dietro a…, sì, gliela rileggo, tanto è brevissima. La mancata presenza di deroga ai ministri di culto, perché non sono stati definiti al tavolo di coordinamento qualità dell'area, perché il criterio di individuazione delle deroghe è relativo a contemplare esclusivamente le situazioni di reali necessità per le quali non è possibile una mobilità alternativa, quindi quasi tutte le deroghe, sostanzialmente, sono state messe per quello a quel tavolo di qualità metropolitana, tenendo conto del fatto che, sto parlando delle deroghe ai ministri di culto, tenendo conto del fatto che all'interno della DGR regionale non sono state inserite e per noi questo è un problema perché qualsiasi… noi possiamo al limite fare delle misure più stringenti e non delle misure per allargare le deroghe. Questo è quanto. Invece per quanto riguarda l'interpellanza della Consigliera Canalis, allora, risponderò punto per punto. Il provvedimento limitazione del traffico che interessa i veicoli Euro 3 a partire dal primo ottobre, che è slittato, poi dopo nella discussione vi spiegherò anche per quale motivo, è stato introdotto dall'Accordo padano al fine di contrastare situazioni di inquinamento particolarmente diffuse determinate da particolari condizioni (parola incomprensibile), meteoclimatiche che caratterizzano le quattro regioni del Bacino Padano. L'accordo è stato recepito dalla Regione Piemonte con DGR regionale il 425805 del 20 ottobre 2017 dando attuazione agli impegni previsti dall'accordo, approvando i criteri per la sua applicazione rendendo obbligatoria l'applicazione delle misure temporanee nelle aree urbane dei Comuni facenti parte dell'agglomerato di Torino e nelle aree urbane dei Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, definendo un insieme di azioni di minima da applicare in maniera congiunta nei territori delle Regioni che l'hanno sottoscritta (parole incomprensibili) che le stesse azioni possono essere adottate in maniera più stringente da parte…, quindi mi ricollego a quanto detto prima, da parte dei soggetti interessati all'accordo medesimo. Con deliberazione della Giunta Comunale del 17 ottobre 2017 che ha adottato l'accordo padano ha approvato il regime delle limitazioni emergenziali per la stagione 2017/'18 ed è stata anticipata l'introduzione del divieto di circolazione dei veicoli Euro 3 a partire dal 1° ottobre 2018 al fine di consentire la pianificazione di eventuali sostituzioni dei veicoli. Con comunicato stampa del 17 ottobre 2017 Torino applica le misure antismog decise per la Pianura Padana nel quale sono state descritte le nuove misure emergenziali che sono state approvate col provvedimento deliberativo e attivate con una successiva ordinanza col quale sono state anticipate le misure strutturali previste dall'accordo padano che avrebbero dovuto attivarsi a partire dal 1° ottobre 2018. A partire dal mese di giugno 2018 si è avviato il confronto con il tavolo coordinamento qualità dell'aria di Città Metropolitana, al fine di definire un regime di misure di limitazioni della circolazione veicolare omogeneo fra Torino e i Comuni della prima cintura. Nelle riunioni tenutesi in data 19 giugno, 13 luglio e 27 luglio è stato concordato uno schema complessivo delle limitazioni più stringenti rispetto a quanto definito dal protocollo padano e approvato dal decreto del Vicesindaco di Città Metropolitana di Torino, 41122066. La comunicazione ufficiale, in merito a quanto definito nell'ambito del suddetto tavolo di coordinamento, è stata curata da Città Metropolitana in accordo con tutti i Comuni partecipanti al tavolo stesso, tenendo conto del fatto che, aggiungo qui, c'è stata una grande discussione fra i Comuni di cui stiamo parlando, quindi c'è stato un confronto molto serrato che ha portato ad una comunione di intenti che io reputo veramente positiva soprattutto per il risultato. Quindi, il 19 giugno del 2018, comunicato stampa di Città Metropolitana, noi abbiamo deciso, proprio per evitare che si creassero situazioni di comunicazioni differenti, di affidare la comunicazione alla Città Metropolitana proprio in quanto coordinamento di tutti i Comuni che fanno parte di questo accordo. Dal primo ottobre stop ai veicoli più inquinanti nell'intera area metropolitana, attraverso il quale sono state sintetizzate le attività del tavolo e presentate le limitazioni che successivamente sarebbero state approvate. L'estensione oraria rispetto a quanto previsto dall'accordo padano 08.30-18.30 dello stop ai veicoli più inquinanti è stato oggetto di una concertazione fra i Comuni per rendere l'applicazione della misura omogenea sul territorio e coerente con gli orari dei blocchi stabili ed emergenziali già in vigore e per semplificare l'informazione ai cittadini. Il 27 luglio 2018, comunicato stampa di Città Metropolitana, blocchi del traffico, una novità per il prossimo inverno attraverso il quale è stata data comunicazione nel tavolo di coordinamento; qualità dell'aria ha approvato le modalità applicative della seconda fase del protocollo padano. Comunicato stampa successivo al 17 settembre 2018, blocchi del traffico novità a partire dal primo ottobre 2018 attraverso il quale sono state ufficializzate le misure approvato col decreto del Vicesindaco della Città Metropolitana, 41122066. Nei giorni immediatamente seguenti all'approvazione del suddetto decreto è stata pubblicata su Informa Ambiente la news relativa all'approvazione del piano dell'intervento operativo e rimando (incomprensibile) di Città Metropolitana per visionare i dettagli sulle misure approvate. Nel frattempo gli uffici hanno provveduto a fornire adeguate informazioni a tutte le richieste pervenute alla casella postale elettronica dedicata: ambiente.aria@comune.torino.it, oltre a quelle in arrivo direttamente alla segreteria dell'Assessorato, all'URP e agli altri contatti del Comune; questo per rispondere a quali comunicazioni sono state fatte. Per quanto riguarda invece la discussione un po' più ampia, quest'anno sono state adottate le misure - come chiedeva Ricca - sono state adottate le misure del protocollo padano: rispetto a quanto deciso l'anno scorso abbiamo mantenuto praticamente le stesse misure salvo introdurre appunto gli Euro 3 come definito sul protocollo. Venerdì non della scorsa settimana, di quella precedente dopo che alcuni Comuni di Città Metropolitana erano usciti con le ordinanze, Regione Piemonte è uscita, ha pubblicato, è uscita con una delibera regionale che grossomodo ha creato qualche piccola difficoltà di concertazione fra i Comuni perché andava ad introdurre delle deroghe generali su tutto il Piemonte, ma era necessario fare il punto della situazione con tutti gli altri Comuni, per cui abbiamo deciso di rincontrarci il sabato per approfondire il tema con tutti i Comuni e di concerto, la settimana successiva, ci siamo rivisti a fronte della lettura della delibera regionale venendo ad un accordo, sostanzialmente, che ripercorreva un pochettino quello dello scorso anno; stiamo definendo ancora alcune cose, tra oggi e domani mattina concluderemo con tutti i Comuni il confronto su alcuni particolari e Città Metropolitana poi comunicherà eventuali deroghe che verranno inserite all'interno del decreto. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, abbiamo iscritti a parlare il Consigliere Morano, il Consigliere Ricca e il Consigliere Magliano. Il Consigliere Morano in questo momento non è in aula, quindi io darei la parola al Capogruppo Ricca, prego, 5 minuti per lei. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Unia. È chiaro che la Regione, per l'ennesima volta, ha dato prova di non essere capace di gestire questo tipo di situazione, ma questo al di là del rapporto diretto con la Città di Torino e con tutti i Comuni della Città Metropolitana, ha creato più confusione che altro, se ne assumeranno loro le responsabilità. Detto questo quello che a me interessa sono le deroghe per chi lavora: bisogna mettere in condizioni chi lavora e non può cambiare il proprio mezzo, che non ha la possibilità di poter andare a fare l'artigiano con i mezzi pubblici di poter continuare a lavorare in assoluta serenità. Noi non possiamo pensare di andare ad inchiodare quel poco che resta di un tessuto produttivo di artigiani della Città Metropolitana di Torino con un blocco di questo tipo, anche perché non è previsto nessun tipo di incentivo per dare la possibilità a queste persone che lavorano di poter andare a cambiare i loro mezzi perché a fronte di incentivi di un certo tipo, allora, si può andare a fare un certo tipo di politica. Però, se mi permette, Assessore, noi dobbiamo pensare a tutelare chi oggi lavora, quindi non so quale sia la posizione della Città in merito, se mi può dare delle delucidazioni, se sa cosa intende fare la Città Metropolitana in tal senso per dare la tranquillità a chi lavora, ripeto; secondo me oggi l'urgenza è dare risposte a chi lavora, a chi ha dei mezzi che sono Euro 3 che non può permettersi di sostituirli di poter continuare a lavorare in assoluta serenità, quindi se può darci gentilmente un quadro della situazione così tranquillizziamo tutti. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Capogruppo Magliano, anche per lei cinque minuti. Prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma io chiedo scusa all'Assessore, volevo solo capire se ho compreso, cioè lei mi sta dicendo che è una misura che era prevista nell'ordinanza del 17 ottobre 2017 ed era prevista nell'ordinanza 97/2017 del 27 ottobre 2017, cioè veicoli esentati da limitazioni emergenziali temporanee, e lì si faceva riferimento ai veicoli dei ministri del culto di qualsiasi confessione nello svolgimento delle proprie funzioni, voi non l'avete inserita perché non prevista da Regione Piemonte. È solo per capire la catena di responsabilità, perché se no qua rischiamo che poi la responsabilità è di Mattarella e non riusciamo mai a capire chi è che ha deciso di togliere, cioè questo è il primo dato. Noi non esentiamo quel tipo di servizio che ha a che fare con la messa, con l'estrema unzione, con tutta una serie di attività che vengono fatte dai vari culti perché Regione Piemonte non ci ha dato la possibilità di inserire? Questo mi serve solo, Presidente, per continuare il mio intervento, se può fare integrare l'Assessore poi continuo, perché è per me pregiudiziale rispetto a quello che voglio dire rispetto al tema, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) No, mi sembra importante questa domanda. Se vuole rispondere l'Assessore ovviamente. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Solo per precisare, appunto, che Regione Piemonte così si è coordinata con tutte le altre Regioni del Bacino Padano per fare una delibera unica che non prevede questo tipo di esenzioni. Noi abbiamo fatto fare un confronto e fatto un confronto in Città Metropolitana con tutte le esenzioni che andava a differire rispetto alla nostra delibera per uniformarci perché ovviamente, come dicevo prima, potevamo fare delle misure più stringenti, ma non allargare le maglie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Prego, Consigliere. MAGLIANO Silvio Sì, bene, prendiamo atto, secondo me questa sembra una cosa piccola, molto piccola per alcuni, secondo me è una mancanza grossa, se è così sarà mia cura farlo notare a chi di dovere e chi di dovere ha deciso di limitare questo, che poi è una limitazione, a mio giudizio, grave per tante attività che vengono svolte anche soprattutto nei Comuni montani o nei luoghi dove ci sono meno parroci; mi auguro poi che però non si presentino i suddetti a chiedere il voto a nessuno dopo essersi completamente dimenticati di un pezzo importantissimo della nostra società. Detto questo, però, rimane un tema, rimane un tema non banale che è cercare di capire come rendere l'aria migliore dei nostri cittadini, e però garantire ai padri di questi figli di poter lavorare. Il fatto che la politica abbia deciso come Bacino Padano di fare questo intervento, a mio giudizio, è insensato, è mancata tutta la politica nazionale, regionale, e non solo, nel provare a trovare situazioni di incentivo per il cambio del proprio mezzo perché questa è la cosa vera, che noi oggi avremo persone che da questo punto di vista non potranno muoversi, almeno che non si muovano prima delle otto e tornino in magazzino nella propria azienda dopo le 18.30, e di fatto li stiamo costringendo a perdere possibilità di lavoro perché dovranno fare solo alcune consegne e non altre se il mezzo non lo possono usare dentro quel periodo o magari non riescono a soddisfare tutti, tutti gli ordini che hanno o non ne prenderanno. Secondo me è una situazione molto grave, io mi auguro, Assessore, che lei, che comunque so ha una sensibilità rispetto a chi fa l'artigiano, un piccolo commercio, a chi deve muoversi con i propri mezzi, possa da questo punto di vista ancorché oggi chi governa questo Paese ha una consonanza rispetto alla sua maggioranza e alla sua militanza per cercare di capire come permettere un cambio della flotta dei veicoli di queste persone, perché le assicuro noi oggi stiamo mettendo nelle condizioni questi artigiani e commercianti di dire: "Se rispetto le norme non mi muovo, se no corro il rischio di prendere la multa", questo è il dato, questo è il dato e questo dato secondo me è abbastanza..., cioè si augureranno che noi sul territorio della Città schieriamo il minor numero possibili di Vigili affinché non vengano fermati, ma questo poi è l'assurdo di cosa capita in Italia quando ci occupiamo di ambiente. Per cui io volevo lasciare a verbale, al di là del primo aspetto che le ho sottolineato, una grande preoccupazione perché io penso che chi vorrà rispettare questa norma rischierà di perdere decine di migliaia di Euro di fatturato sapendo che non sta arrivando da un periodo florido dal punto di vista del commercio, dal punto di vista della ripresa economica, ma da un periodo in cui spesso e volentieri proprio il mezzo era l'ultima cosa che ti veniva in mente di cambiare perché non sapevi che cosa trasportarci dentro perché le commesse erano decisamente minori. Per cui io, Assessore, le chiedo veramente: si muova il più velocemente possibile per aprire un tavolo nazionale, per iniziare una vera politica di incentivi alla rottamazione, all'acquisto di mezzi ecocompatibili perché se no o switcheranno tutti sulla benzina, e non penso che sarebbe un grande risultato, o invece dovremo pensare a nuove forme di carburante, ce ne sono tante: GPL, metano o altre o l'ibrido; è chiaro costano, in questo Paese costano ancora tanto e non è semplice poterli acquistare. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Il Consigliere Morano mi pare che non sia rientrato. Consigliera Canalis, prego. CANALIS Monica Grazie, Presidente Vicario. Io, rispetto alla mia interpellanza, vorrei annotare che quando io chiedo quali azioni di comunicazione istituzionale sono state messe in campo per informare la cittadinanza non mi limito, chiaramente, a comunicati stampa o a bollettini piuttosto specialistici come Ambiente Informa. Quando mi riferisco alla cittadinanza nel suo insieme mi riferisco ad iniziative sul territorio, se è possibile coordinate anche con le Circoscrizioni e con le associazioni di categoria, per essere il più possibile capillari. Diciamocelo, questa scadenza dell'1 ottobre sull'Euro 3 è arrivata un po' tra capo e collo, nonostante il protocollo fosse molto più antico, non c'è stato quel battage di informazione che avrebbe consentito a tutti, non soltanto agli artigiani, di potersi preparare per tempo, quindi mi pare che l'informazione sia avvenuta non sufficientemente in modo altisonante e capillare come avrebbe dovuto. Per quanto riguarda, invece, la questione di tutta quella fascia di popolazione che con il proprio mezzo di trasporto lavora, garantisce un reddito a se stesso e alla propria famiglia, io vorrei precisare che il protocollo, che è stato siglato nel Bacino Padano tra le quattro regioni del nord Italia più grandi, è un protocollo di carattere generale e che nella delibera regionale si esemplificavano dei modelli generali di deroga che poi i Comuni avrebbero dovuto declinare e adottare in maniera più specifica e, aggiungo, nel momento in cui noi riteniamo prioritario, come penso che tutti riteniamo, dare delle deroghe a chi lavora con il proprio mezzo, come ad esempio gli artigiani, e gli ambulanti, chiaramente dobbiamo mettere a disposizione dei fondi, degli incentivi per la cosiddetta rottamazione per poter sostituire questi mezzi che oggi nel periodo invernale non possono entrare nei centri abitati più grandi. Allora, questi fondi per la rottamazione sono bloccati dal Governo e quindi qual è l'azione, qual è l'interlocuzione politica che la Maggioranza del Comune di Torino, che è dello stesso colore del Governo, sta attivando nei confronti del Governo? Questa è la domanda di fondo, perché i fondi che la Regione deve mobilitare per questi incentivi arrivano da Roma, arrivano da Roma e oggi sono bloccati. Quindi, se noi vogliamo, davvero, entrare in sintonia con quel pezzo di popolazione che oggi si trova di fatto quasi impossibilitato a lavorare, cerchiamo di capire che cosa sta succedendo a Roma e che cosa stiamo facendo noi, da qua, per farlo accadere. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, collega Canalis. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mensio, prego. MENSIO Federico Grazie, Presidente, grazie Assessore, grazie ai colleghi e alle colleghe che sono intervenuti prima di me, io in alcuni punti mi ritrovo in quello che hanno detto alcuni Consiglieri delle Minoranze; io invito, invece, l'Assessore anche a procedere e dare definitiva e precisa data in cui finalmente la smetteremo con le deroghe, perché, sennò, qui diamo l'abitudine che facciamo una norma e poi tanto c'è la deroga, basta chiedere la deroga, qualcuno bussa, e facciamo le deroghe. Quindi diamo una data definitiva, giusto dare la corretta informazione, però, scusate, sono due anni che tutti gli anni ad inizio, tra settembre e ottobre, ci troviamo a parlare di blocchi delle auto, quindi che non venga data la dovuta informazione, secondo me, non è vero. Ricordo anche che la dovuta informazione è stata richiesta in una mozione, è stato anche detto che dovrebbe essere anche Città Metropolitana a fare la dovuta informazione, essendo non solo una scelta di Torino, ma di 33 Comuni della Città Metropolitana che bloccheranno, tutti insieme, con la medesima ordinanza, poi vediamo se tutti si adeguano, o meno. Sugli incentivi, va bene, giusto, chiediamo gli incentivi. Io ricordo che il Governo, questo Governo in carica da quattro mesi, vorrei sapere dove erano i Governi precedenti quando c'erano da dare gli incentivi, dov'erano? I fondi potevano sbloccarli bene loro, da anni. D'altro canto L'Italia s'è beccata, non una, ma due procedure di infrazione, due procedure di infrazione dall'Unione Europea per l'inquinamento in Pianura Padana, vorrei sapere cosa hanno fatto gli altri Governi; non mi sembra che abbiamo fatto molto, sennò non saremo in procedura di infrazione. Hanno fatto che hanno deciso con quattro Regioni di stabilire, finalmente, un protocollo comune, talmente comune che, guarda caso, l'Emilia-Romagna quest'anno blocca non gli Euro 3, ma gli Euro 4; invece noi facciamo un passo indietro: noi blocchiamo gli Euro 3, e neanche sempre, neanche tutti. Sono d'accordo che la gente deve lavorare, ma anch'io devo lavorare, tutti dobbiamo lavorare, anch'io devo poter andare a lavorare in tranquillità, allora vorrei anch'io gli incentivi, non solo chi lavora, chi è che lavora? Tutti lavorano, e allora, o deroghiamo tutti, o tutti abbiamo diritto ad accedere a degli incentivi. Incentivi, però, Assessore, che io le chiederei, come è stato anche richiesto da parte delle Minoranze, siano incentrati non tanto sul cambio del mezzo, perché sennò faremmo sempre la stessa fine, continueremmo ad alimentare il mercato dei mezzi che, magari sono meno inquinanti, ma poi si scoprirà che non erano così meno inquinanti, perché oggi un mezzo commerciale, lo sappiamo meglio, lo sappiamo benissimo tutti che è un mezzo diesel, e oggi diciamo: "Ma il diesel Euro 6 inquina di meno", sì, ma inquinerà meno dell'Euro 7, dell'Euro 8, dell'Euro 9? La Porsche, guarda caso, ha deciso di smettere di fare i mezzi diesel, chissà come mai? Allora, se lo decide la Porsche, io non mi potrò mai permettere, magari qualcun altro sì, magari anche le altre case decidono di smettere. Allora, gli incentivi, se proprio dobbiamo chiederli, chiediamoli per fare il revamping dei mezzi ad elettrico, che magari costa meno e su un mezzo, anche privato, si può fare, e a un costo sicuramente inferiore, e non alimentiamo, non continuiamo ad alimentare il mercato delle auto diesel. Oppure, incentiviamo i cittadini, come farà il Comune dall'anno prossimo, ad utilizzare i mezzi pubblici, con un abbonamento decennale, adesso non so quanto saranno gli incentivi che verranno dati, si parlava di 3.000 Euro per chi decide di rottamare il proprio mezzo ed utilizzare il sistema MaaS, Mobility as a Service, come strumento di spostamento, perché meno auto in città, o in giro, non vuol dire solo meno inquinamento, e quindi più salute, ma vuol dire anche che i mezzi pubblici potranno girare più velocemente. Solo stamattina dei mezzi pubblici sono stati bloccati da uno che ha deciso di percorrere in contromano un pezzo delle rotaie in corso Svizzera, dove con il mezzo non ci doveva proprio andare, perché non ci passava: infatti ha bloccato quattro mezzi. Quindi, magari, incominciamo a togliere anche le macchine, dando degli incentivi seri. Detto questo, che cosa ha combinato la Regione Piemonte? L'ha detto prima il Consigliere Ricca, io non mi soffermo. Io però le dico, secondo me, noi non dobbiamo conseguire un consenso elettorale dando deroghe, così, a destra e a manca, magari 15 giorni dopo, perché ci siamo accorti che l'anno prossimo ci sono le elezioni; anche in Emilia-Romagna l'anno prossimo ci sono le elezioni, ma la scelta che ha fatto l'Emilia Romagna - io gli faccio tanto di cappello - bloccare gli Euro 4, secondo me, è stata veramente una scelta di coraggio nei confronti della salute e dell'ambiente, perché, o ci fermiamo davanti alla salute dei cittadini e davanti all'ambiente, oppure magari decidiamo di fare delle scelte coraggiose, che magari non porteranno consenso elettorale, ma che i nostri figli, i nostri nipoti, ci ringrazieranno per averle fatte. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Ha chiesto la parola il collega Napoli, prego, cinque minuti. NAPOLI Osvaldo Sì, Presidente, grazie molte. Io credo che dovremmo, onestamente, fare attenzione, credo che tutte le persone, i Consiglieri che mi hanno preceduto hanno detto cose di buon senso, e faccio spunto anche però al Consigliere Mensio, che diceva: "Adesso la Porsche elimina e tutti quanti…", beh, devo dire che c'è qualcuno che è in controtendenza, mi pare notizia di ieri, la Mazda dice: "No, io continuo con i diesel e cerco di andare a ricercare tecnologicamente di migliorare ancora di più quello che abbiamo già raggiunto oggi". È in controtendenza rispetto alle altre marche, però c'è qualcuno che va… - la Mazda, esatto - vai a cercare su…, ma lo dico cioè, non in termini che sono contento, dico soltanto che è notizia di ieri, o dell'altro ieri, c'è qualcuno che va in controtendenza, e secondo me, in termini commerciali, non sbaglia nemmeno, rimanendo lei sola, quel poco, quel tanto che si vende, a meno che non c'è un divieto generalizzato, può servire. Io faccio soltanto riferimento che le aziende, direi artigiane, a Torino e area metropolitana, sono oltre 60.000, dice: e i veicoli industriali utilizzati sono il 56% al di sotto del 3,5 tonnellate a gasolio, e salgono al 70% tutti gli altri. E ci sono dei numeri spaventosi, che dicendo: bloccare, giustamente l'Emilia- Romagna l'ha fatto, ma bloccando al 3 direi che è estremamente negativo, e andiamo a colpire in modo particolare proprio quella classe media, debole, quella che ha dei problemi, direi, economici, più degli altri, in questa maniera. E finisco, guardate, gli incentivi, beh, noi stiamo aspettando questo incontro da parte della Regione con la Fiat per capire qual è lo sviluppo della Fiat su Torino e sulla Provincia di Torino, perché anche questo lo leggevate ieri: oggi, sui giornali, ci sono ormai tutte le linee a Torino completamente bloccate, non si fa più una macchina, non si fa più la Maserati, si blocca l'attività sulla Levante, non si fa più nulla. C'è una prospettiva detta da Agnelli sulla nuova 500, ma chissà quando arriva, quindi è tutto bloccato. Allora io dico, ma la Fiat, sugli incentivi, c'è bisogno di aspettare? Vogliamo sollecitare la stessa azienda che ha interesse, eventualmente, a vendere auto, a fare incentivi in maniera tale che l'utente possa andare ad acquistare una macchina nuova, perché, oltretutto, non è che tutti hanno la possibilità finanziaria di poter raggiungere questo obiettivo. Allora sollecitiamo la stessa azienda, non soltanto lo Stato, ci vuole anche lo Stato, come è avvenuto anche in passato, però sollecitiamo, io credo, la Fiat e le altre aziende, perché possano venire incontro a chi è obbligato a cambiare un'automobile e le cui possibilità finanziarie sono estremamente limitate. Io, come dire, è un augurio, è una possibilità che io do alla parte politica di questo Comune, ma non soltanto alla parte politica, ma a tutti noi di vedere, perché, ripeto, l'interesse da parte delle case automobilistiche di poter fare degli sconti molto forti per movimentare un mercato, che in questo momento è stagnante, credo che possa interessare anche a loro. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, collega. Lascerei ancora la parola all'Assessore Unia, e poi passiamo alle comunicazioni successive. Prego, Assessore, cinque minuti. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente, sarò brevissimo. Per, innanzitutto, rispondere a chi è preoccupato per, giustamente preoccupato, per chi lavora su, lavora con i mezzi, stiamo facendo un lavoro con Città Metropolitana abbastanza certosino che, come ripeto, stiamo concludendo proprio in queste ore, entro stasera, e terremo conto, ovviamente, di quali sono le categorie che…, però c'è anche da fare un altro discorso: quest'anno noi abbiamo già previsto che qualsiasi deroga ci sarà all'interno dell'ordinanza, ci sarà scritto nell'ordinanza stessa che sarà assolutamente solo fino al 1° ottobre 2019, perché noi è da più di un anno, è da più di un anno che diciamo quali saranno, qual è il piano per l'uscita dal diesel Euro 3, Euro 2, Euro 3, Euro 4, 5, eccetera; lo stiamo dicendo da più di un anno, tutti sono informati di questo e a volte è più comodo far finta di non essere informati. Allora, terremo conto, vedremo se ci saranno degli orari, stiamo proprio facendo le ultime verifiche, però io vorrei focalizzare l'Aula su una questione che qui dentro non è stata nominata: ci sono sicuramente delle persone altrettanto con problemi economici, altrettanto con problemi a cambiare il veicolo che, però, nonostante questo, l'hanno cambiato, magari facendo dei sacrifici, magari non potendo fare altre cose, hanno cambiato il veicolo perché si sono attenuti a quello che era il dispositivo di legge. Allora, che messaggio diamo noi a quelli che si comportano in maniera virtuosa, se tutte le volte diamo delle deroghe? Allora, questo è l'ultimo anno, secondo me, in cui si potranno dare delle deroghe, ma non ci saranno più scuse, poi, perché lo si sa tutti, e allora l'aria che respiriamo, la respiriamo tutti, finché l'evidenza scientifica ci dice che cosa inquina è il diesel, questo è. |