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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Ottobre 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su "Blocco auto Euro 3".
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo a pagina 12 del nostro secondo Supplemento all'Ordine del Giorno, a questo
punto abbiamo la trattazione di... Abbiamo le comunicazioni della Sindaca richieste dal
Capogruppo Ricca sul blocco alla circolazione dei veicoli con motorizzazione Euro 3, la
Conferenza dei Capigruppo ha deciso di trattare congiuntamente questa richiesta di
comunicazioni con question time presentato dal Consigliere Magliano sul medesimo
argomento e visto che vi era anche un'interpellanza, sempre sullo stesso tema della
collega Canalis, discuteremo tutti e tre insieme questi documenti, pertanto i tempi di
intervento sono assimilabili a quelli di prima, quindi cinque minuti a Consigliere
Comunale con facoltà, naturalmente, di cumulo. Prego, Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Se è per i lavori dell'Aula va bene, io inizierei col rispondere alle
interpellanze e alle domande precise e poi la discussione su.… Allora, per quanto
riguarda la richiesta del Consigliere Magliano la mancata presenza della deroga ai
servizi… relativa ai ministri di culto nasce dall'adozione dei provvedimenti allineati a
quelli definiti al tavolo di coordinamento sulla qualità dell'area di Città Metropolitana,
il criterio di individuazione della lista delle deroghe è stato quello di contemplare
esclusivamente le situazioni di reale necessità per il quale non è possibile l'utilizzo di
mobilità alternativa...

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Chiedo scusa, Assessore, chiedo scusa se la interrompo, c'è solo un problema, che in
questo momento non è presente in Aula il Consigliere Magliano, che è uno dei tre
destinatari... Eccolo. Prego, Assessore.

UNIA Alberto (Assessore)
Perché sono tutti in piedi, sembra di essere un po' al mercato, quindi, più che in Aula.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No. Grazie, Presidente. Consigliere
Magliano, non l'ho visto, scusi, pensavo fosse dietro a…, sì, gliela rileggo, tanto è
brevissima. La mancata presenza di deroga ai ministri di culto, perché non sono stati
definiti al tavolo di coordinamento qualità dell'area, perché il criterio di individuazione
delle deroghe è relativo a contemplare esclusivamente le situazioni di reali necessità per
le quali non è possibile una mobilità alternativa, quindi quasi tutte le deroghe,
sostanzialmente, sono state messe per quello a quel tavolo di qualità metropolitana,
tenendo conto del fatto che, sto parlando delle deroghe ai ministri di culto, tenendo
conto del fatto che all'interno della DGR regionale non sono state inserite e per noi
questo è un problema perché qualsiasi… noi possiamo al limite fare delle misure più
stringenti e non delle misure per allargare le deroghe. Questo è quanto. Invece per
quanto riguarda l'interpellanza della Consigliera Canalis, allora, risponderò punto per
punto. Il provvedimento limitazione del traffico che interessa i veicoli Euro 3 a partire
dal primo ottobre, che è slittato, poi dopo nella discussione vi spiegherò anche per quale
motivo, è stato introdotto dall'Accordo padano al fine di contrastare situazioni di
inquinamento particolarmente diffuse determinate da particolari condizioni (parola
incomprensibile), meteoclimatiche che caratterizzano le quattro regioni del Bacino
Padano. L'accordo è stato recepito dalla Regione Piemonte con DGR regionale il
425805 del 20 ottobre 2017 dando attuazione agli impegni previsti dall'accordo,
approvando i criteri per la sua applicazione rendendo obbligatoria l'applicazione delle
misure temporanee nelle aree urbane dei Comuni facenti parte dell'agglomerato di
Torino e nelle aree urbane dei Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti,
definendo un insieme di azioni di minima da applicare in maniera congiunta nei territori
delle Regioni che l'hanno sottoscritta (parole incomprensibili) che le stesse azioni
possono essere adottate in maniera più stringente da parte…, quindi mi ricollego a
quanto detto prima, da parte dei soggetti interessati all'accordo medesimo. Con
deliberazione della Giunta Comunale del 17 ottobre 2017 che ha adottato l'accordo
padano ha approvato il regime delle limitazioni emergenziali per la stagione 2017/'18
ed è stata anticipata l'introduzione del divieto di circolazione dei veicoli Euro 3 a partire
dal 1° ottobre 2018 al fine di consentire la pianificazione di eventuali sostituzioni dei
veicoli. Con comunicato stampa del 17 ottobre 2017 Torino applica le misure antismog
decise per la Pianura Padana nel quale sono state descritte le nuove misure emergenziali
che sono state approvate col provvedimento deliberativo e attivate con una successiva
ordinanza col quale sono state anticipate le misure strutturali previste dall'accordo
padano che avrebbero dovuto attivarsi a partire dal 1° ottobre 2018. A partire dal mese
di giugno 2018 si è avviato il confronto con il tavolo coordinamento qualità dell'aria di
Città Metropolitana, al fine di definire un regime di misure di limitazioni della
circolazione veicolare omogeneo fra Torino e i Comuni della prima cintura. Nelle
riunioni tenutesi in data 19 giugno, 13 luglio e 27 luglio è stato concordato uno schema
complessivo delle limitazioni più stringenti rispetto a quanto definito dal protocollo
padano e approvato dal decreto del Vicesindaco di Città Metropolitana di Torino,
41122066. La comunicazione ufficiale, in merito a quanto definito nell'ambito del
suddetto tavolo di coordinamento, è stata curata da Città Metropolitana in accordo con
tutti i Comuni partecipanti al tavolo stesso, tenendo conto del fatto che, aggiungo qui,
c'è stata una grande discussione fra i Comuni di cui stiamo parlando, quindi c'è stato un
confronto molto serrato che ha portato ad una comunione di intenti che io reputo
veramente positiva soprattutto per il risultato. Quindi, il 19 giugno del 2018,
comunicato stampa di Città Metropolitana, noi abbiamo deciso, proprio per evitare che
si creassero situazioni di comunicazioni differenti, di affidare la comunicazione alla
Città Metropolitana proprio in quanto coordinamento di tutti i Comuni che fanno parte
di questo accordo. Dal primo ottobre stop ai veicoli più inquinanti nell'intera area
metropolitana, attraverso il quale sono state sintetizzate le attività del tavolo e presentate
le limitazioni che successivamente sarebbero state approvate. L'estensione oraria
rispetto a quanto previsto dall'accordo padano 08.30-18.30 dello stop ai veicoli più
inquinanti è stato oggetto di una concertazione fra i Comuni per rendere l'applicazione
della misura omogenea sul territorio e coerente con gli orari dei blocchi stabili ed
emergenziali già in vigore e per semplificare l'informazione ai cittadini. Il 27 luglio
2018, comunicato stampa di Città Metropolitana, blocchi del traffico, una novità per il
prossimo inverno attraverso il quale è stata data comunicazione nel tavolo di
coordinamento; qualità dell'aria ha approvato le modalità applicative della seconda fase
del protocollo padano. Comunicato stampa successivo al 17 settembre 2018, blocchi del
traffico novità a partire dal primo ottobre 2018 attraverso il quale sono state
ufficializzate le misure approvato col decreto del Vicesindaco della Città Metropolitana,
41122066. Nei giorni immediatamente seguenti all'approvazione del suddetto decreto è
stata pubblicata su Informa Ambiente la news relativa all'approvazione del piano
dell'intervento operativo e rimando (incomprensibile) di Città Metropolitana per
visionare i dettagli sulle misure approvate. Nel frattempo gli uffici hanno provveduto a
fornire adeguate informazioni a tutte le richieste pervenute alla casella postale
elettronica dedicata: ambiente.aria@comune.torino.it, oltre a quelle in arrivo
direttamente alla segreteria dell'Assessorato, all'URP e agli altri contatti del Comune;
questo per rispondere a quali comunicazioni sono state fatte. Per quanto riguarda invece
la discussione un po' più ampia, quest'anno sono state adottate le misure - come
chiedeva Ricca - sono state adottate le misure del protocollo padano: rispetto a quanto
deciso l'anno scorso abbiamo mantenuto praticamente le stesse misure salvo introdurre
appunto gli Euro 3 come definito sul protocollo. Venerdì non della scorsa settimana, di
quella precedente dopo che alcuni Comuni di Città Metropolitana erano usciti con le
ordinanze, Regione Piemonte è uscita, ha pubblicato, è uscita con una delibera regionale
che grossomodo ha creato qualche piccola difficoltà di concertazione fra i Comuni
perché andava ad introdurre delle deroghe generali su tutto il Piemonte, ma era
necessario fare il punto della situazione con tutti gli altri Comuni, per cui abbiamo
deciso di rincontrarci il sabato per approfondire il tema con tutti i Comuni e di concerto,
la settimana successiva, ci siamo rivisti a fronte della lettura della delibera regionale
venendo ad un accordo, sostanzialmente, che ripercorreva un pochettino quello dello
scorso anno; stiamo definendo ancora alcune cose, tra oggi e domani mattina
concluderemo con tutti i Comuni il confronto su alcuni particolari e Città Metropolitana
poi comunicherà eventuali deroghe che verranno inserite all'interno del decreto.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, abbiamo iscritti a parlare il Consigliere Morano, il Consigliere Ricca e il
Consigliere Magliano. Il Consigliere Morano in questo momento non è in aula, quindi
io darei la parola al Capogruppo Ricca, prego, 5 minuti per lei.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Unia. È chiaro che la Regione, per l'ennesima
volta, ha dato prova di non essere capace di gestire questo tipo di situazione, ma questo
al di là del rapporto diretto con la Città di Torino e con tutti i Comuni della Città
Metropolitana, ha creato più confusione che altro, se ne assumeranno loro le
responsabilità. Detto questo quello che a me interessa sono le deroghe per chi lavora:
bisogna mettere in condizioni chi lavora e non può cambiare il proprio mezzo, che non
ha la possibilità di poter andare a fare l'artigiano con i mezzi pubblici di poter
continuare a lavorare in assoluta serenità. Noi non possiamo pensare di andare ad
inchiodare quel poco che resta di un tessuto produttivo di artigiani della Città
Metropolitana di Torino con un blocco di questo tipo, anche perché non è previsto
nessun tipo di incentivo per dare la possibilità a queste persone che lavorano di poter
andare a cambiare i loro mezzi perché a fronte di incentivi di un certo tipo, allora, si può
andare a fare un certo tipo di politica. Però, se mi permette, Assessore, noi dobbiamo
pensare a tutelare chi oggi lavora, quindi non so quale sia la posizione della Città in
merito, se mi può dare delle delucidazioni, se sa cosa intende fare la Città Metropolitana
in tal senso per dare la tranquillità a chi lavora, ripeto; secondo me oggi l'urgenza è dare
risposte a chi lavora, a chi ha dei mezzi che sono Euro 3 che non può permettersi di
sostituirli di poter continuare a lavorare in assoluta serenità, quindi se può darci
gentilmente un quadro della situazione così tranquillizziamo tutti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Capogruppo Magliano, anche per lei cinque minuti. Prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma io chiedo scusa all'Assessore, volevo solo capire se ho
compreso, cioè lei mi sta dicendo che è una misura che era prevista nell'ordinanza del
17 ottobre 2017 ed era prevista nell'ordinanza 97/2017 del 27 ottobre 2017, cioè veicoli
esentati da limitazioni emergenziali temporanee, e lì si faceva riferimento ai veicoli dei
ministri del culto di qualsiasi confessione nello svolgimento delle proprie funzioni, voi
non l'avete inserita perché non prevista da Regione Piemonte. È solo per capire la
catena di responsabilità, perché se no qua rischiamo che poi la responsabilità è di
Mattarella e non riusciamo mai a capire chi è che ha deciso di togliere, cioè questo è il
primo dato. Noi non esentiamo quel tipo di servizio che ha a che fare con la messa, con
l'estrema unzione, con tutta una serie di attività che vengono fatte dai vari culti perché
Regione Piemonte non ci ha dato la possibilità di inserire? Questo mi serve solo,
Presidente, per continuare il mio intervento, se può fare integrare l'Assessore poi
continuo, perché è per me pregiudiziale rispetto a quello che voglio dire rispetto al tema,
grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
No, mi sembra importante questa domanda. Se vuole rispondere l'Assessore
ovviamente.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Solo per precisare, appunto, che Regione Piemonte così si è
coordinata con tutte le altre Regioni del Bacino Padano per fare una delibera unica che
non prevede questo tipo di esenzioni. Noi abbiamo fatto fare un confronto e fatto un
confronto in Città Metropolitana con tutte le esenzioni che andava a differire rispetto
alla nostra delibera per uniformarci perché ovviamente, come dicevo prima, potevamo
fare delle misure più stringenti, ma non allargare le maglie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Prego, Consigliere.

MAGLIANO Silvio
Sì, bene, prendiamo atto, secondo me questa sembra una cosa piccola, molto piccola per
alcuni, secondo me è una mancanza grossa, se è così sarà mia cura farlo notare a chi di
dovere e chi di dovere ha deciso di limitare questo, che poi è una limitazione, a mio
giudizio, grave per tante attività che vengono svolte anche soprattutto nei Comuni
montani o nei luoghi dove ci sono meno parroci; mi auguro poi che però non si
presentino i suddetti a chiedere il voto a nessuno dopo essersi completamente
dimenticati di un pezzo importantissimo della nostra società. Detto questo, però, rimane
un tema, rimane un tema non banale che è cercare di capire come rendere l'aria migliore
dei nostri cittadini, e però garantire ai padri di questi figli di poter lavorare. Il fatto che
la politica abbia deciso come Bacino Padano di fare questo intervento, a mio giudizio, è
insensato, è mancata tutta la politica nazionale, regionale, e non solo, nel provare a
trovare situazioni di incentivo per il cambio del proprio mezzo perché questa è la cosa
vera, che noi oggi avremo persone che da questo punto di vista non potranno muoversi,
almeno che non si muovano prima delle otto e tornino in magazzino nella propria
azienda dopo le 18.30, e di fatto li stiamo costringendo a perdere possibilità di lavoro
perché dovranno fare solo alcune consegne e non altre se il mezzo non lo possono usare
dentro quel periodo o magari non riescono a soddisfare tutti, tutti gli ordini che hanno o
non ne prenderanno. Secondo me è una situazione molto grave, io mi auguro,
Assessore, che lei, che comunque so ha una sensibilità rispetto a chi fa l'artigiano, un
piccolo commercio, a chi deve muoversi con i propri mezzi, possa da questo punto di
vista ancorché oggi chi governa questo Paese ha una consonanza rispetto alla sua
maggioranza e alla sua militanza per cercare di capire come permettere un cambio della
flotta dei veicoli di queste persone, perché le assicuro noi oggi stiamo mettendo nelle
condizioni questi artigiani e commercianti di dire: "Se rispetto le norme non mi muovo,
se no corro il rischio di prendere la multa", questo è il dato, questo è il dato e questo
dato secondo me è abbastanza..., cioè si augureranno che noi sul territorio della Città
schieriamo il minor numero possibili di Vigili affinché non vengano fermati, ma questo
poi è l'assurdo di cosa capita in Italia quando ci occupiamo di ambiente. Per cui io
volevo lasciare a verbale, al di là del primo aspetto che le ho sottolineato, una grande
preoccupazione perché io penso che chi vorrà rispettare questa norma rischierà di
perdere decine di migliaia di Euro di fatturato sapendo che non sta arrivando da un
periodo florido dal punto di vista del commercio, dal punto di vista della ripresa
economica, ma da un periodo in cui spesso e volentieri proprio il mezzo era l'ultima
cosa che ti veniva in mente di cambiare perché non sapevi che cosa trasportarci dentro
perché le commesse erano decisamente minori. Per cui io, Assessore, le chiedo
veramente: si muova il più velocemente possibile per aprire un tavolo nazionale, per
iniziare una vera politica di incentivi alla rottamazione, all'acquisto di mezzi
ecocompatibili perché se no o switcheranno tutti sulla benzina, e non penso che sarebbe
un grande risultato, o invece dovremo pensare a nuove forme di carburante, ce ne sono
tante: GPL, metano o altre o l'ibrido; è chiaro costano, in questo Paese costano ancora
tanto e non è semplice poterli acquistare. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Il Consigliere Morano mi pare che non sia rientrato. Consigliera Canalis, prego.

CANALIS Monica
Grazie, Presidente Vicario. Io, rispetto alla mia interpellanza, vorrei annotare che
quando io chiedo quali azioni di comunicazione istituzionale sono state messe in campo
per informare la cittadinanza non mi limito, chiaramente, a comunicati stampa o a
bollettini piuttosto specialistici come Ambiente Informa. Quando mi riferisco alla
cittadinanza nel suo insieme mi riferisco ad iniziative sul territorio, se è possibile
coordinate anche con le Circoscrizioni e con le associazioni di categoria, per essere il
più possibile capillari. Diciamocelo, questa scadenza dell'1 ottobre sull'Euro 3 è
arrivata un po' tra capo e collo, nonostante il protocollo fosse molto più antico, non c'è
stato quel battage di informazione che avrebbe consentito a tutti, non soltanto agli
artigiani, di potersi preparare per tempo, quindi mi pare che l'informazione sia avvenuta
non sufficientemente in modo altisonante e capillare come avrebbe dovuto. Per quanto
riguarda, invece, la questione di tutta quella fascia di popolazione che con il proprio
mezzo di trasporto lavora, garantisce un reddito a se stesso e alla propria famiglia, io
vorrei precisare che il protocollo, che è stato siglato nel Bacino Padano tra le quattro
regioni del nord Italia più grandi, è un protocollo di carattere generale e che nella
delibera regionale si esemplificavano dei modelli generali di deroga che poi i Comuni
avrebbero dovuto declinare e adottare in maniera più specifica e, aggiungo, nel
momento in cui noi riteniamo prioritario, come penso che tutti riteniamo, dare delle
deroghe a chi lavora con il proprio mezzo, come ad esempio gli artigiani, e gli
ambulanti, chiaramente dobbiamo mettere a disposizione dei fondi, degli incentivi per la
cosiddetta rottamazione per poter sostituire questi mezzi che oggi nel periodo invernale
non possono entrare nei centri abitati più grandi. Allora, questi fondi per la rottamazione
sono bloccati dal Governo e quindi qual è l'azione, qual è l'interlocuzione politica che
la Maggioranza del Comune di Torino, che è dello stesso colore del Governo, sta
attivando nei confronti del Governo? Questa è la domanda di fondo, perché i fondi che
la Regione deve mobilitare per questi incentivi arrivano da Roma, arrivano da Roma e
oggi sono bloccati. Quindi, se noi vogliamo, davvero, entrare in sintonia con quel pezzo
di popolazione che oggi si trova di fatto quasi impossibilitato a lavorare, cerchiamo di
capire che cosa sta succedendo a Roma e che cosa stiamo facendo noi, da qua, per farlo
accadere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, collega Canalis. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mensio, prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente, grazie Assessore, grazie ai colleghi e alle colleghe che sono
intervenuti prima di me, io in alcuni punti mi ritrovo in quello che hanno detto alcuni
Consiglieri delle Minoranze; io invito, invece, l'Assessore anche a procedere e dare
definitiva e precisa data in cui finalmente la smetteremo con le deroghe, perché, sennò,
qui diamo l'abitudine che facciamo una norma e poi tanto c'è la deroga, basta chiedere
la deroga, qualcuno bussa, e facciamo le deroghe. Quindi diamo una data definitiva,
giusto dare la corretta informazione, però, scusate, sono due anni che tutti gli anni ad
inizio, tra settembre e ottobre, ci troviamo a parlare di blocchi delle auto, quindi che non
venga data la dovuta informazione, secondo me, non è vero. Ricordo anche che la
dovuta informazione è stata richiesta in una mozione, è stato anche detto che dovrebbe
essere anche Città Metropolitana a fare la dovuta informazione, essendo non solo una
scelta di Torino, ma di 33 Comuni della Città Metropolitana che bloccheranno, tutti
insieme, con la medesima ordinanza, poi vediamo se tutti si adeguano, o meno. Sugli
incentivi, va bene, giusto, chiediamo gli incentivi. Io ricordo che il Governo, questo
Governo in carica da quattro mesi, vorrei sapere dove erano i Governi precedenti
quando c'erano da dare gli incentivi, dov'erano? I fondi potevano sbloccarli bene loro,
da anni. D'altro canto L'Italia s'è beccata, non una, ma due procedure di infrazione, due
procedure di infrazione dall'Unione Europea per l'inquinamento in Pianura Padana,
vorrei sapere cosa hanno fatto gli altri Governi; non mi sembra che abbiamo fatto molto,
sennò non saremo in procedura di infrazione. Hanno fatto che hanno deciso con quattro
Regioni di stabilire, finalmente, un protocollo comune, talmente comune che, guarda
caso, l'Emilia-Romagna quest'anno blocca non gli Euro 3, ma gli Euro 4; invece noi
facciamo un passo indietro: noi blocchiamo gli Euro 3, e neanche sempre, neanche tutti.
Sono d'accordo che la gente deve lavorare, ma anch'io devo lavorare, tutti dobbiamo
lavorare, anch'io devo poter andare a lavorare in tranquillità, allora vorrei anch'io gli
incentivi, non solo chi lavora, chi è che lavora? Tutti lavorano, e allora, o deroghiamo
tutti, o tutti abbiamo diritto ad accedere a degli incentivi. Incentivi, però, Assessore, che
io le chiederei, come è stato anche richiesto da parte delle Minoranze, siano incentrati
non tanto sul cambio del mezzo, perché sennò faremmo sempre la stessa fine,
continueremmo ad alimentare il mercato dei mezzi che, magari sono meno inquinanti,
ma poi si scoprirà che non erano così meno inquinanti, perché oggi un mezzo
commerciale, lo sappiamo meglio, lo sappiamo benissimo tutti che è un mezzo diesel, e
oggi diciamo: "Ma il diesel Euro 6 inquina di meno", sì, ma inquinerà meno dell'Euro
7, dell'Euro 8, dell'Euro 9? La Porsche, guarda caso, ha deciso di smettere di fare i
mezzi diesel, chissà come mai? Allora, se lo decide la Porsche, io non mi potrò mai
permettere, magari qualcun altro sì, magari anche le altre case decidono di smettere.
Allora, gli incentivi, se proprio dobbiamo chiederli, chiediamoli per fare il revamping
dei mezzi ad elettrico, che magari costa meno e su un mezzo, anche privato, si può fare,
e a un costo sicuramente inferiore, e non alimentiamo, non continuiamo ad alimentare il
mercato delle auto diesel. Oppure, incentiviamo i cittadini, come farà il Comune
dall'anno prossimo, ad utilizzare i mezzi pubblici, con un abbonamento decennale,
adesso non so quanto saranno gli incentivi che verranno dati, si parlava di 3.000 Euro
per chi decide di rottamare il proprio mezzo ed utilizzare il sistema MaaS, Mobility as a
Service, come strumento di spostamento, perché meno auto in città, o in giro, non vuol
dire solo meno inquinamento, e quindi più salute, ma vuol dire anche che i mezzi
pubblici potranno girare più velocemente. Solo stamattina dei mezzi pubblici sono stati
bloccati da uno che ha deciso di percorrere in contromano un pezzo delle rotaie in corso
Svizzera, dove con il mezzo non ci doveva proprio andare, perché non ci passava: infatti
ha bloccato quattro mezzi. Quindi, magari, incominciamo a togliere anche le macchine,
dando degli incentivi seri. Detto questo, che cosa ha combinato la Regione Piemonte?
L'ha detto prima il Consigliere Ricca, io non mi soffermo. Io però le dico, secondo me,
noi non dobbiamo conseguire un consenso elettorale dando deroghe, così, a destra e a
manca, magari 15 giorni dopo, perché ci siamo accorti che l'anno prossimo ci sono le
elezioni; anche in Emilia-Romagna l'anno prossimo ci sono le elezioni, ma la scelta che
ha fatto l'Emilia Romagna - io gli faccio tanto di cappello - bloccare gli Euro 4, secondo
me, è stata veramente una scelta di coraggio nei confronti della salute e dell'ambiente,
perché, o ci fermiamo davanti alla salute dei cittadini e davanti all'ambiente, oppure
magari decidiamo di fare delle scelte coraggiose, che magari non porteranno consenso
elettorale, ma che i nostri figli, i nostri nipoti, ci ringrazieranno per averle fatte.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ha chiesto la parola il collega Napoli, prego, cinque minuti.

NAPOLI Osvaldo
Sì, Presidente, grazie molte. Io credo che dovremmo, onestamente, fare attenzione,
credo che tutte le persone, i Consiglieri che mi hanno preceduto hanno detto cose di
buon senso, e faccio spunto anche però al Consigliere Mensio, che diceva: "Adesso la
Porsche elimina e tutti quanti…", beh, devo dire che c'è qualcuno che è in
controtendenza, mi pare notizia di ieri, la Mazda dice: "No, io continuo con i diesel e
cerco di andare a ricercare tecnologicamente di migliorare ancora di più quello che
abbiamo già raggiunto oggi". È in controtendenza rispetto alle altre marche, però c'è
qualcuno che va… - la Mazda, esatto - vai a cercare su…, ma lo dico cioè, non in
termini che sono contento, dico soltanto che è notizia di ieri, o dell'altro ieri, c'è
qualcuno che va in controtendenza, e secondo me, in termini commerciali, non sbaglia
nemmeno, rimanendo lei sola, quel poco, quel tanto che si vende, a meno che non c'è un
divieto generalizzato, può servire. Io faccio soltanto riferimento che le aziende, direi
artigiane, a Torino e area metropolitana, sono oltre 60.000, dice: e i veicoli industriali
utilizzati sono il 56% al di sotto del 3,5 tonnellate a gasolio, e salgono al 70% tutti gli
altri. E ci sono dei numeri spaventosi, che dicendo: bloccare, giustamente l'Emilia-
Romagna l'ha fatto, ma bloccando al 3 direi che è estremamente negativo, e andiamo a
colpire in modo particolare proprio quella classe media, debole, quella che ha dei
problemi, direi, economici, più degli altri, in questa maniera. E finisco, guardate, gli
incentivi, beh, noi stiamo aspettando questo incontro da parte della Regione con la Fiat
per capire qual è lo sviluppo della Fiat su Torino e sulla Provincia di Torino, perché
anche questo lo leggevate ieri: oggi, sui giornali, ci sono ormai tutte le linee a Torino
completamente bloccate, non si fa più una macchina, non si fa più la Maserati, si blocca
l'attività sulla Levante, non si fa più nulla. C'è una prospettiva detta da Agnelli sulla
nuova 500, ma chissà quando arriva, quindi è tutto bloccato. Allora io dico, ma la Fiat,
sugli incentivi, c'è bisogno di aspettare? Vogliamo sollecitare la stessa azienda che ha
interesse, eventualmente, a vendere auto, a fare incentivi in maniera tale che l'utente
possa andare ad acquistare una macchina nuova, perché, oltretutto, non è che tutti hanno
la possibilità finanziaria di poter raggiungere questo obiettivo. Allora sollecitiamo la
stessa azienda, non soltanto lo Stato, ci vuole anche lo Stato, come è avvenuto anche in
passato, però sollecitiamo, io credo, la Fiat e le altre aziende, perché possano venire
incontro a chi è obbligato a cambiare un'automobile e le cui possibilità finanziarie sono
estremamente limitate. Io, come dire, è un augurio, è una possibilità che io do alla parte
politica di questo Comune, ma non soltanto alla parte politica, ma a tutti noi di vedere,
perché, ripeto, l'interesse da parte delle case automobilistiche di poter fare degli sconti
molto forti per movimentare un mercato, che in questo momento è stagnante, credo che
possa interessare anche a loro. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, collega. Lascerei ancora la parola all'Assessore Unia, e poi passiamo alle
comunicazioni successive. Prego, Assessore, cinque minuti.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente, sarò brevissimo. Per, innanzitutto, rispondere a chi è preoccupato
per, giustamente preoccupato, per chi lavora su, lavora con i mezzi, stiamo facendo un
lavoro con Città Metropolitana abbastanza certosino che, come ripeto, stiamo
concludendo proprio in queste ore, entro stasera, e terremo conto, ovviamente, di quali
sono le categorie che…, però c'è anche da fare un altro discorso: quest'anno noi
abbiamo già previsto che qualsiasi deroga ci sarà all'interno dell'ordinanza, ci sarà
scritto nell'ordinanza stessa che sarà assolutamente solo fino al 1° ottobre 2019, perché
noi è da più di un anno, è da più di un anno che diciamo quali saranno, qual è il piano
per l'uscita dal diesel Euro 3, Euro 2, Euro 3, Euro 4, 5, eccetera; lo stiamo dicendo da
più di un anno, tutti sono informati di questo e a volte è più comodo far finta di non
essere informati. Allora, terremo conto, vedremo se ci saranno degli orari, stiamo
proprio facendo le ultime verifiche, però io vorrei focalizzare l'Aula su una questione
che qui dentro non è stata nominata: ci sono sicuramente delle persone altrettanto con
problemi economici, altrettanto con problemi a cambiare il veicolo che, però,
nonostante questo, l'hanno cambiato, magari facendo dei sacrifici, magari non potendo
fare altre cose, hanno cambiato il veicolo perché si sono attenuti a quello che era il
dispositivo di legge. Allora, che messaggio diamo noi a quelli che si comportano in
maniera virtuosa, se tutte le volte diamo delle deroghe? Allora, questo è l'ultimo anno,
secondo me, in cui si potranno dare delle deroghe, ma non ci saranno più scuse, poi,
perché lo si sa tutti, e allora l'aria che respiriamo, la respiriamo tutti, finché l'evidenza
scientifica ci dice che cosa inquina è il diesel, questo è.
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