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LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Sacco. Sono passati 734 giorni, 734 giorni, da quel lontano 4 ottobre 2016, giorni in cui la Giunta Comunale approvava il mirabolante progetto "Open For Business", se lo ricordo con questa pronuncia quando lo citai, che incontrò da parte nostra una grandissima aspettativa perché a nostro modo di vedere effettivamente centrava pienamente con dei punti cruciali strategici mancanti nella strategia di sviluppo di questa Città e cioè quello di costruire le condizioni di contorno perché Torino potesse verso il mondo esterno diventare una piattaforma capace di attirare investitori di diversi settori. Ovviamente è passata tantissima acqua sotto i ponti della Città e, diciamo così, ci permettiamo, diciamo ogni anno, perché l'ultima interpellanza risale ormai a più di un anno fa, di capire qual è lo stato dell'arte, qual è lo stato dei lavori perché dal nostro punto di vista effettivamente, almeno sulla carta, nelle frasi che io ho citato e riportato pedissequamente della delibera nell'interpellanza, si intravedono dei potenziali assi di sviluppo che ovviamente riteniamo di condividere, cito ovviamente quelli che ha citato lei, cioè il tema della Città universitaria, il tema della Città turistica e il tema dell'innovazione industriale. Il problema, caro Assessore Sacco quindi, non è tanto la difficoltà nel cogliere un'impostazione che condividiamo quanto piuttosto nel cogliere che cosa stia succedendo, cioè io ascoltandola attentamente, come dire, faccio fatica ad intravedere che cosa si sta facendo su questa cosa, nel senso che lei ha elencato in maniera piuttosto precisa, o meglio, le hanno scritto un elenco da leggere piuttosto preciso, delle cose che ordinariamente, diciamo così, erano già antecedenti, tutte, alle cose che sostanzialmente precedevano il tavolo di Open For Business, in particolare, soprattutto per quello che riguarda le dimensioni della Città Universitaria, mi permetto di farle rilevare che forse qualcosina era già presente, se lo faccia passare dagli uffici, nel masterplan del 2015 e non mi pare, questo l'ho detto anche al suo collega Montanari, che nulla di nuovo sia arrivato sotto il sole, che è un pochino questa la critica che ci riserviamo fondamentalmente di muovere all'attuale Amministrazione, che cioè al di là dei roboanti proclami e delle parole che sono, come dire, anche concatenate in maniera sequenziale e logica non succede nulla, cioè il problema che in qualche modo fatichiamo a comprendere è quali sono le reali azioni. No, non è che non succeda nulla, noi la vediamo, Assessore Sacco, particolarmente impegnato su uno dei versanti di questa strategia di attrazione, di investimenti o meglio di attrazione di buongustai, nel senso che mentre, come dire, fatichiamo a capire quali sono state le azioni relative ad esempio cito, gliel'ho citato nella terza domanda, anzi nella quinta, quali sono i progetti di finanza islamica sviluppati in ultimo a Torino, ho ascoltato che la Sindaca andrà al Forum, però al di là di andare ai forum il tema forse nell'impostazione originale era quello di costruire dei ponti sul business. Onestamente io fatico a capire quali sono, mentre invece dicevo la vediamo particolarmente impegnato in quelle che sono sostanzialmente delle sue attività, che forse sono più nelle sue corde, che sono le attività su cui invece è straordinariamente pancia a terra lì, cioè i ristoranti stellati, le nocciole di Alba e adesso prendiamo pure il riso di Vercelli. Ora senza nulla togliere ai ristoranti stellati che frequenta, senza nulla togliere alle fiere della nocciola o del tartufo di Alba, senza nulla togliere..., guardi, poi oltretutto se c'è una terra a cui io sono personalmente affezionato e un piatto a cui sono particolarmente affezionato è la panissa, quindi si immagini lei se non voglio che la mia Città costruisca degli importanti ponti nei confronti del Vercellese, però io non penso che questo possa essere la risposta ad una strategia di sviluppo di rango cittadino relativamente a quello che ci si aspetterebbe di fare, anche perché, io chiedo scusa, non vorrei sembrare irrispettoso, noi abbiamo aspettato CioccolaTò un anno, poi abbiamo aspettato CioccolaTò un secondo anno e sto CioccolaTò arriva, non arriva, questi sono elementi che oggettivamente ogni anno vengono in qualche modo ad essere ripresi, però al di là dei tartufi, del cioccolato, del vino buono, dei ristoranti stellati e delle cene e dei pranzi che lei va a fare in giro a rappresentare la Città e sono certo che, guardi, come la rappresenta lei al ristorante la Città non la rappresenterebbe nessuno dei suoi colleghi di Giunta, perché si vede che è uomo di buon gusto sia nel modo di porsi che soprattutto nel capire le cose buone da quelle cattive, nel selezionare accuratamente le cose buone e quelle cattive, in realtà lo stimolo che vorremmo ci permettiamo di portare alla sua attenzione è dove sono finite le altre questioni. Ce n'era una che ci aveva particolarmente colpito, anzi glielo dico sinceramente, gliela leggo: "La Free Tax Area" perché poi il bello di questa Giunta è che, come dire, in questo afflato di sloganizzare tutto - uso questo di termine veramente brutto - utilizzano anche con proprietà lessicale terminologia anglosassone per identificare cose che hanno una certa quale attinenza italiana. Questa è la Free Tax Area. Allora, la famosa Free Tax Area da come era elencata nella famosa deliberazione avrebbe dovuto essere, perlomeno io l'avevo capita così, ribadisco leggendo la delibera, la prima firmataria è Appendino, una modalità, leggo: "una zona fiscale speciale", la domanda che le pongo, lei non ha parlato di questa, magari mi può replicare, anzi sarei grato se potesse rispondermi nella replica, è: quali sono le azioni poste in campo per la realizzazione della zona fiscale speciale, quali incontri e riunioni tecniche politiche sono state effettuate sullo specifico punto, quando e con chi. Ora è vero che, come dire, nel frattempo si è evoluta la situazione nazionale governativa, però è anche vero che adesso avete come grillini tutta la strada spianata; oltretutto le segnalo, forse lei non lo sa, che una importante esponente del Governo attuale, che è l'Onorevole Castelli, ha una delega importante che è la delega all'Economia, quindi abbiamo veramente la fortuna di avere credo una sottosegretaria - lei si spaccia per Vice Ministro, non so se nel frattempo è diventato... No, ma lei dice di esserlo, ma non ho capito se lo è o non lo è, comunque sul sito mi risulta ancora sottosegretaria, non riesce a diventare Vice Ministro, anche se ai giornali dice che è Vice Ministro - competentissima, Assessore Sacco, cioè davvero, guardi che Laura Castelli ha una cultura economico finanziaria di primaria grandezza, è una assolutamente legata al nostro territorio e può essere nell'individuazione della Free Tax Area sicuramente un interlocutore importante. Sono contento, anzi le riconosco, in questo senso le do atto di aver avuto onestà intellettuale di non rivendicare nella famiglia di Open For Business le cose che poi in realtà, fortunatamente per noi, in questa Città succedono a prescindere da voi, che sono le cose che non riguardano il Comune di Torino e cioè nella fattispecie il Competence Center e il Manufacturing Center che grazie al cielo non vedendovi seduti ai tavoli fortunatamente procedono e quindi conseguentemente credo che sotto questo profilo le devo dare atto che almeno nella risposta all'interpellanza, come dire, ha fatto riferimento a semplificazioni, a cose di queste tipo, ma i due progetti più importanti che forse effettivamente hanno la vera strutturalità e la potenzialità di poter declinare quello che, se non ricordo male, dovrebbe essere uno degli assi strategici della vostra Giunta, cioè il famoso manufatturiero in termini prospettici, forse possiamo avere le gambe. Se mi posso permettere di dare un suggerimento, anzi ne do due di suggerimenti, il primo andrò a leggere la delibera, chiedo scusa, che ha citato del CEIP perché lei forse non se lo ricorda, ma io ricordo piuttosto distintamente quando dicemmo in Aula che era inopportuna la dismissione delle quote del CEIP. Forse non se lo ricorda, però quest'Amministrazione ha portato in Consiglio Comunale una delibera di riorganizzazione delle partecipate. In questa delibera, noi, come Partito Democratico, ci limitammo a fare tre eccezioni che le ricordo, una era la questione del CAAT che la riguarda direttamente, la seconda era la questione della SAGAT e ci torno e la terza era la questione dei CEIP, poi i 3P, ma quello diciamo così che forse c'è stato qualche difetto di comunicazione con l'altro soggetto, quindi non voglio infierire eccessivamente, rimango al tema del CEIP. Dal punto di vista strutturale noi contestammo la scelta strategica della vostra Giunta di dismettere le quote del CEIP perché riteniamo invece quello potenzialmente un veicolo importante. Apprendiamo che, voglio dire, nelle more della dismissione delle quote c'è in animo di potenziare la relazione col CEIP, siamo assolutamente convinti che mettere a sistema Regione e Città sia la chiave vincente. Purtroppo per noi non possiamo dire la stessa cosa della questione... Ah, un breve inciso, credo che le mappe a cui faceva riferimento siano sul sito Torino Si Progetta, Assessore Sacco, che è dell'Assessore Montanari, le mappe della logistica e della Città universitaria non sono su altri siti, sono sul sito di Montanari Torino Si Progetta, questo lo dico perché c'era questa leggerissima imprecisione. Tornando al tema invece specifico della SAGAT noi siamo convinti che sicuramente i voli..., cioè che c'è un'azione potente nei confronti della SAGAT, diciamo che i dati non vanno tanto in quella direzione, però come dire colga questo nostro stimolo, tra l'altro col Consigliere Napoli abbiamo chiesto proprio di avere - ah, interverrà dopo di me - abbiamo proprio richiesto di avere qui il privilegio di poter avere l'Amministratore Delegato della SAGAT in Comune perché oggettivamente diciamo che così SAGAT, al di là degli utili e dei dividendi che distribuisce ai soci, in termini di ricaduta territoriale, diciamo così, che non è che brilli in numero di passeggeri. Tuttavia, mi avvio a concludere per non farla eccessivamente lunga, e dandole appuntamento a questo punto non a 734 giorni, ma diamoci un appuntamento io e lei a 1.000 giorni, cioè dopo i 1.000 giorni dall'approvazione della delibera vediamo se almeno una di queste cose che le ho accennato che non siano le nocciole, i tartufi, la panissa e i ristoranti stellati che lei frequenta, diciamo così, arrivano effettivamente i termini strutturali. Attenzione bene, è importante tutto, sono importanti i ristoranti stellati, Assessore Sacco, cioè noi non vorrei sembrarle assolutamente scortese o sgarbato è importante tutto, quello che, come dire, ci sentiamo di farle rilevare è che forse c'è una robusta, che io capisco che forse è meglio, però, nelle sue corde, se vogliamo, attenzione a questo tipo di settore, forse un pochino meno agli altri. Abbiamo ancora un po' di tempo davanti, anni, ahinoi, davanti, per poter lavorare, come le ho sempre detto noi siamo assolutamente disponibili a dare se serve una mano all'andamento corretto di questa Amministrazione, le idee che erano contenute nella delibera, gli Open For Business erano idee piuttosto valide, noi le condividiamo, ci aspettiamo da parte sua un'analoga energia a quella che lei mette nel presenziare alle fiere enogastronomiche, caro Sacco, ci dia retta, insomma siamo contenti che lei partecipi alle fiere enogastronomiche, ci metta, diciamo così, metà dell'energia a fare quello che teoricamente è scritto qua perché le compete, se lo farà avrà il nostro pieno e assoluto sostegno. Ci rivediamo a questo punto ai 1.000 giorni dalla presentazione della delibera per fare un attimino il punto con lei. |