Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. In merito all'interpellanza faccio notare alcune cose un po' per punti diciamo, da febbraio 2017 i nostri riscontri alle inadempienze dovute alla pulizia dell'area, allo smaltimento dei rifiuti, perché come previsto dai documenti contrattuali viene svolta dal gestore in modo differenziato per le due aree assegnate, in particolare al Canale Molassi il gestore effettua la raccolta differenziata del vestiario e della carta cartone e a fine mercato avvalendosi della ditta SEA oltre alla pulizia dell'area oggetto di concessione provvede anche alla pulizia intorno ai contenitori dei rifiuti posti nei seguenti punti, via Cirio, via Pesaro e strada del Fortino, si segnala che la pulizia intorno ai contenitori dell'AMIAT al di fuori della zona di concessione dell'area non è prevista dai documenti di gara, quindi non è di competenza del gestore, inoltre come attività preventiva da febbraio 2017 i cassonetti dell'AMIAT nelle vie limitrofe a San Pietro in Vincoli vengono controllati dal servizio d'ordine del gestore e i rifiuti abbandonati vengono raccolti dalla ditta SEA e smaltite a carico dell'associazione. Tuttavia è abbastanza evidente che nonostante quest'attività di prevenzione numeroso materiale anche nuovo viene nuovamente gettato a terra dagli avventori che sono alla ricerca di qualcosa di utile e ovviamente ciò che non serve resta a terra. In via Carcano invece la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato è maggiore, in quanto il concessionario ha predisposto un'area attrezzata e può disporre di un numero più elevato di contenitori, tale situazione consente al gestore di proseguire con la differenziazione dei rifiuti anche in giorni successivi alla domenica. A fine mercato oltre alla pulizia dell'area in concessione il gestore si fa carico anche della pulizia dei contenitori di via Poliziano, via Ravina n. 3 e di via Carcano n. 3, via Varano n. 2 nonostante tali cassonetti siano posti al di fuori dell'area oggetto di concessione, poi il discorso vale lo stesso che ho detto prima. Al termine delle operazioni di pulizia e smaltimento rifiuti in entrambe le aree il gestore a volte accompagnato dagli agenti di Polizia Municipale effettua una verifica dello stato di pulizia dell'area oggetto di concessione delle zone limitrofe, con particolare attenzione ai contenitori dell'AMIAT. Occorre inoltre sottolineare che in entrambe le aree prima dell'inizio dell'attività in oggetto spesso i cassonetti dell'AMIAT sono già colmi di rifiuti e di materiale di vario genere depositato a lato nelle immediate vicinanze degli stessi come dimostrato in numerose foto e dalle segnalazioni del gestore e degli agenti della Polizia Municipale in servizio. A tal proposito posso citare ad esempio sabato 21 settembre al lato dei bidone dell'AMIAT in Canale Molassi è stata depositata una lastra di eternit, domenica 26 agosto in via Carcano davanti al liceo al lato dei cassonetti AMIAT erano stati abbandonati una notevole quantità di materiale di vario genere proveniente da una ristrutturazione edilizia. Aggiungo anche che dai numeri che ci sono stati forniti dal gestore c'è stato anche un elevato incremento della raccolta differenziata, infatti dal 2016 quando il mercato ancora era sito in via Bologna/via Monteverdi venivano prodotti dalle 13 alle 33 tonnellate di rifiuti, mentre invece nel primo periodo di via Carcano nel 2017 fino a gennaio 2018 venivano prodotte invece 27 tonnellate di rifiuti differenziati, quindi si è passato da un 33 tonnellate di rifiuti da smaltire a 27 tonnellate di RSU differenziate, da febbraio 2018 in cui tutto il mercato è stato inserito all'interno dell'area di via Carcano le 27 tonnellate sono aumentate a 31 tonnellate di rifiuti differenziati. Punto n. 2, quindi le misure previste dal capitolato di gara sono le seguenti, il concessionario dovrà comunicare all'inizio della concessione al servizio Politiche per l'Ambiente della Città di Torino e per conoscenza agli uffici della Città preposti al controllo della regolare esecuzione del servizio, il programma delle attività previste, la modalità di pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti delle aree occupate che saranno dotate durante e al termine della manifestazione, i rifiuti prodotti durante l'evento dovranno essere rimossi e smaltiti in modo differenziato ed in nessun caso depositati o abbandonati sul luogo, il concessionario dovrà applicare specifiche modalità di raccolta differenziata dei rifiuti. Essendo prevedibile la presenza di rilevanti quantità di rifiuti non assimilabili a rifiuti solidi urbani e ordinari, il concessionario inoltre dovrà provvedere a proprie spese, improprio o attraverso un fornitore alla pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti durante il termine della manifestazione. L'AMIAT potrà in fase di accertamento dello stato dei luoghi avvalersi dell'intervento del Corpo di Polizia Municipale della Città, il quale rilevate eventuali violazioni provvederà ad applicare le sanzioni amministrative previste. Qualunque onere concesso al potenziamento dell'impegno straordinario del servizio normalmente prestato all'AMIAT, gestore rifiuti per la Città di Torino, conseguente allo svolgimento dell'attività e vendita e scambio è a carico del concessionario, quindi si precisa che il concessionario è da considerarsi responsabile dei rifiuti generati direttamente dall'attività al conseguente afflusso dei cittadini all'evento con l'obiettivo quindi di promuovere corrette modalità di pulizia dell'area, raccolta dei rifiuti da parte degli espositori è stata data facoltà al concessionario di vincolare la partecipazione alle attività al pagamento di una cauzione dell'importo massimo di 3 euro a stallo acquisendo l'assenso scritto da parte degli espositori ad assumersi la responsabilità in modo solidale sulla mancata correttezza della pulizia in relazione alla corretta differenziazione, smaltimento dei rifiuti a seguito dell'attività. La restituzione della cauzione sarà quindi vincolata al fatto che i rifiuti abbandonati e raccolti a fine giornata non superino complessivamente il peso di 2 tonnellate; in caso contrario il concessionario potrà incamerarla a copertura delle spese che dovrà sostenere per la pulizia. Quindi, è stata fatta un'operazione anche di sensibilizzazione dei partecipanti all'attività. Aggiungo solo che, come le dicevo prima, nelle premesse, diciamo, dell'interpellanza viene fatto riferimento ad una causa che si è tenuta relativamente alla gestione del mercato in zona della piazza della Repubblica nel 2011/2013, faccio notare che in questa interpretazione che pare dubbiosa di quanto il Giudice ha proposto alle tre parti in causa, ovvero AMIAT, Città di Torino e Associazione Bazar Project e dalle parti è stata accettata, prevedeva una proposta transattiva da parte del Giudice Rizzi che partiva dalla valutazione che a differenza di quello che c'è scritto qua sopra: "la decisione fu dell'Amministrazione di sospendere l'attività di pulizia a proprio carico in quanto area mercatale della porzione di piazza utilizzata per il libero scambio modificando di fatto le condizioni del progetto sperimentale a fronte della promessa di un'erogazione di un contributo", il mancato rispetto delle modalità di raccolta concordate con AMIAT, Amministrazione, e Bazar con conferimento al compattatore che doveva essere presente nell'area è durato solo per due settimane, poi successivamente non si è più ripetuta e quindi il mancato rispetto del costo concordato della pulizia tramite compattatore non è stato portato avanti e quindi il valore richiesto dall'AMIAT all'Associazione Bazar Project, che qui appunto era riportato di un costo di 60.000 euro, tra l'altro era calcolato in modo pari alla cifra che la Città pagava per l'intera pulizia di piazza della Repubblica per il servizio a chiamata, mentre invece l'Associazione utilizzava solo un quarto della superficie, quindi questa parte delle premesse non è specificatamente corretta, perché in realtà le cose andarono in maniera diversa e l'attestazione della proposta dal Giudice Rizzi di un'ipotesi transattiva è stata poi accettata dalle parti proprio sulla base di questa differente storia che sono andato a narrare. Grazie. GIUSTA Marco (Assessore) Sì, grazie. Preciso solo due cose in modo forse un po' più chiaro, allora, a questo punto. Non ci sono state penali retroattive perché il concessionario doveva pulire l'area su cui si svolge il libero scambio, solo e semplicemente questo. In aggiunta a questo, come ho detto all'inizio, vengono fatte anche una serie di operazioni ed è corretto, anche come dice la Consigliera Canalis, capire come risolvere il problema in forma più allargata; ad esempio su via Carcano è stato fatto un percorso con AMIAT anche per capire quali sono i tempi di svuotamento dei cassonetti in modo che potessero essere pronti anche per evitare questo problema. Nelle modifiche, invece, successive che sono state prese in carico io quello che ho letto non è una trattazione del passato, ma è il futuro capitolato di gara all'interno del quale, appunto, come ho già scritto che: 1) l'AMIAT potrà in fase di accertamento dello stato dei luoghi avvalersi del Corpo della Polizia Municipale della Città, il quale rilevate eventuali violazioni provvederà ad applicare delle sanzioni amministrative previste e 2) che il concessionario è da considerarsi responsabile dei rifiuti generati direttamente dall'attività o conseguenti all'afflusso dei cittadini all'evento. Quindi questo è stato, diciamo, in qualche modo ricostruito anche per allargare il campo di responsabilità dell'ente gestore proprio per evitare successivamente l'accumularsi dei rifiuti all'interno dell'area. Inoltre, quell'azione educativa viene svolta anche mediante l'utilizzo, in realtà è stata costruita, ci sono molti progetti, quello di Vivi Libron, quello di Eco dalle Città, con le Sentinelle dei Rifiuti, eccetera, eccetera, il progetto con Umana, il progetto con Cartesio che si svolgono all'interno di quell'area, quello che abbiamo fatto è di ancorare quei 3 euro di cauzione al fatto che se non vengono superate le 2 tonnellate di rifiuti non differenziati allora viene restituito agli espositori; in tal modo si vuol provare a costruire una sensibilizzazione sull'area che, secondo me, dai dati che ho letto già prima, per cui eravamo passati come le dicevo da via Monteverdi dalle più o meno massimali 33 tonnellate di rifiuti non differenziati alle 31 tonnellate di rifiuti differenziati, invece su via Carcano, oggi, siamo abbastanza vicini a poter arrivare, quindi è anche un obiettivo raggiungibile, non un obiettivo messo in là diciamo senza possibilità di essere raggiunto. |